Sacco di Roma (390 a.C.)
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Citazioni sul sacco di Roma del 390 a.C., da parte dei Galli Senoni, guidati da Brenno.
- Gli storici che lo hanno raccontato a cose fatte hanno avvolto di molte leggende questo capitolo che dovett'essere per l'Urbe molto spiacevole. Dicono che quando i galli fecero per dare la scalata al Campidoglio, le oche sacre a Giunone cominciarono a stridere risvegliando così Manlio Capitolino che, alla testa dei difensori, respinse l'attacco. Sarà. Però i galli in Campidoglio entrarono ugualmente come in tutto il resto della città, donde la popolazione era fuggita in massa per rifugiarsi su monti circostanti. (Indro Montanelli)
- I galli espugnarono Roma, la misero a sacco, e se ne andarono incalzati dalle legioni, ma carichi di quattrini. Erano predoni gagliardi e zotici, che non seguivano nessuna linea politica e strategica nelle loro conquiste. Assalivano, depredavano e si ritiravano senza punto preoccuparsi del domani. Avessero potuto immaginare che vendetta Roma avrebbe tratto da quella umiliazione, non vi avrebbero lasciato pietra su pietra. (Indro Montanelli)
- Le tradizioni sull'invasione Gallica e sull'assedio del Campidoglio, sebbene si riferiscano a fatti nella sostanza autentici, mostrano come siano state profondamente alterate anche le vicende relative a quell'età del tutto storica che gli stessi Romani solevano contrapporre al pericolo anteriore per il quale i documenti erano ormai periti.
Non v'è infatti particolare che non sia contraddetto da altre versioni e che non porga occasione a gravi dubbi. (Ettore Pais)
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