Gabriele dell'Addolorata

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Gabriele dell'Addolorata

San Gabriele dell'Addolorata, al secolo Francesco Possenti (1838 – 1862), religioso italiano della Congregazione della Passione di Gesù Cristo.

Lettere confidenziali[modifica]

  • Assicuratevi pure che a colui che Iddio chiama alla vita religiosa, fa un gran favore che non si potrà mai adeguatamente intendere. (lettera 6)
  • La contentezza e la gioia che io provo entro queste sacre mura è quasi indicibile, a paragone dei vani e leggeri passatempi mondani che si gustano nel mondo. Assicuratevi pure, o papà mio, e credete ad un figlio vostro che vi parla col cuore alle labbra, che non baratterei un quarto d'ora di stare innanzi alla nostra consolatrice e speranza nostra, Maria santissima, con un anno e quanto tempo volete con gli spettacoli e divertimenti del secolo. (lettera 7)
  • Le 24 ore, di cui è composta la giornata, mi sembrano 24 brevi istanti che passano rapidamente. Questo per me è di grande conforto, conoscendo essere questa, la vita a cui il Signore mi ha chiamato. (lettera 9)
  • Vi auguro felicissime feste e benedette dalla sua immacolata madre Maria, e anche Madre nostra tenerissima. È questo il desiderio vivissimo di un figlio verso l'affezionato genitore, e verso i fratelli, la cui salute spirituale mi sta a cuore. (lettera 10)
  • La mia vita è un continuo godere. (lettera 13)
  • Come sa bene ripagare il Signore i suoi servi. (lettera 13)
  • Desidererei che ossequiaste quell'immagine della Madonna addolorata che avevo io, e questo può essere il ricordo che potete avere di me. (lettera 13)
  • La buona Madre si degni un giorno trasportarci tutti con Lei nei celesti tabernacoli, concedendoci fin d'ora il distacco dalle cose terrene dalle creature; benché io per i meriti della stessa Madre, mi senta quasi del tutto distaccato. (lettera 15)
  • La grazia della professione religiosa non si può mai apprezzare quanto merita. Iddio e Maria SS.ma abbiano benedetta questa mia Professione, e la ricolmino delle loro grazie. (lettera 17)
  • Perché non credere che Colei, che viene sì giustamente detta "Refugium peccatorum", non abbia volto verso di noi le sue misericordiose pupille? Io lo spero, e se ciò fosse, non mi rimane altro da dirti: surge et veni…. (lettera 20)
  • Se una voce ti chiamasse, non dubitare un istante, non ne far parola, getta dietro le spalle le scienze, i parenti, ed il mondo, e metti mano all'opera. Non ti lusinghi il demonio col dirti: pensaci prima. (lettera 20)
  • Ti so dire che una sola aspirazione verso Gesù o Maria da loro benedetta dà più consolazione che non tanti inganni e miserie del mondo. (lettera 20)
  • Vi prego e vi scongiuro a non riguardare tanto i guadagni terreni quanto quelli dell'anima, poiché "che cosa giova all'uomo guadagnare il mdo intero se poi perde la usa anima? Una sola è la cosa di cui c'è bisogno". (lettera 22)
  • Se amano la loro eterna salute, non trascurino mai una visita a Gesù sacramentato e a Maria SS.ma addolorata. (lettera 23)
  • Io per grazia di Gesù e di Maria ho a tutto rinunziato, né mi posso trovar più contento di quel che sono. (lettera 26)
  • Non dubitate che l'elemosina non ha mai impoverito nessuno, anzi le benedizioni dei poveri faranno scendere su di voi e di tutta la famiglia le benedizioni del cielo. (lettera 26)
  • In questo tempo, in cui il cieco mondo la passa nei divertimenti e nei trastulli, sappiti privare di qualche cosa o divertimento per amor di Gesù e Maria. (lettera 27)
  • Vi dovete rallegrare anziché affliggere se il Signore vi visita con qualche incomodo e travaglio, essendo le tribolazioni ordinariamente il carattere degli eletti. (lettera 28)
  • Lo so che la vostra vita è stata una ruota circondata non tanto di rose e contenti quanto di tribolazioni e di spine; ebbene, sia fatta la volontà ss.ma di Gesù e Maria; un giorno ne raccoglierete il frutto. (lettera 28)
  • Sbrigatevi dalle umane conversazioni! Queste sono bugiarde, finte, ingannevoli. Solo la conversazione con Gesù e Maria vi consolerà, vi darà forza, vi assisterà. (lettera 28)
  • Pippo mio [Pippo, al secolo Filippo Giovannetti, era uno dei più cari e sinceri amici del giovane santo], ami la tua salute? Fuggi, per carità, fuggi quanto ti dico: fuggi i compagni cattivi, e per questi intendi non giovani scapestrati, discoli, sfacciati od altri; no, questo sarebbe più dfficil cosa a trovarsi, ma bensì quei tali che con belle parole, con finte amicizie ti vorrebbero guastare il cuore. Tu forse m'intendi. Fuggi i teatri; ah che purtroppo è vero, e lo so per esperienza, che è cosa assai difficile, anzi difficilissima, entrare in essi in grazia di Dio, e uscirne senza averla o perduta o messa a gran pericolo! Fuggi le conversazioni, poiché in tali luoghi tutto congiura contro l'anima nostra. Fuggi finalmente i libri cattivi, poiché è indicibile quanto male possano essi fare nel cuore di un giovane. (lettera 30)
  • Ricordatevi che la via del paradiso è stretta. Non illudetevi che per alcuni atti buoni, o per alcune preghiere, o per l'adempimento di qualche dovere cristiano vi siate assicurati del paradiso, no, la cosa non va così. (lettera 31)
  • Anche una sola mancanza, sufficiente a formare un peccato mortale, ci rende eternamente infelici. (lettera 31)
  • Alcuni vorrebbero accostare Dio e mondo, conversazioni e preghiere, teatri e visite in chiesa, e sentirsi sicuri del paradiso. Ah, no! Questo è un inganno. (lettera 31)
  • Iddio è misericordioso con chi ha timore di offenderlo, e si tiene lunghi dai pericoli, e non con chi va ai teatri, ai concorsi, alle conversazioni ai divertimenti con la scusa che "non ci vado per far male, soltanto per ricrearmi dalle mie occupazioni e fatiche"; non riflettendo che chi ama il pericolo morirà di quello. (lettera 31)
  • Dio dall'uomo ottiene sempre il suo fine: o l'uomo l'onora nella sua misericordia salvandosi, o l'onora nella sua giustizia dannandosi; a noi sta lo scegliere; da qui non si scappa. (lettera 31)
  • Buon per me che Maria con la sua graziosa e misericordiosa mano, come si toglie un tizzone dal fuoco, così mi ha tolto dall'inferno. (lettera 33)
  • Con questa novena di Maria SS.ma Assunta in cielo raddoppio il fervore nel raccomandarvi tanto alla nostra buona Madre perché si degni di tenervi sempre sotto la sua santa protezione. (lettera 33)
  • Voglia la Vergine Maria che un giorno ci possiamo trovare tutti insieme per i meriti dell'addolorata Madre, e per il sangue sparso dall'amorosissimo Signore nostro, che tanto ha patito per noi. (lettera 33)
  • Se i secolari conoscessero la pace la quiete e i beni della vita religiosa, le famiglie religiose diverrebbero popolate come le città, e le città deserte. (lettera 34)

Citazioni su Gabriele dell'Addolorata[modifica]

  • [Gabriele era] pieno di vita e di entusiasmo, animato da un desiderio di pienezza che lo spingeva oltre le realtà mondane ed effimere, per rifugiarsi in Cristo. Ancora oggi egli invita i giovani a riconoscere in sé stessi il desiderio di vita e di appagamento, che non può prescindere dalla ricerca di Dio, dall'incontro con la sua Parola sulla quale ancorare la propria esistenza, dal servizio ai fratelli, specialmente i più fragili.
    Con la sua vita, breve ma intensa, ha lasciato un'impronta che perdura in tutta la sua efficacia. Possa l'esempio di questo giovane religioso passionista guidare il cammino delle persone consacrate e dei fedeli laici nella tensione di amore verso Dio e verso il prossimo. (Papa Francesco)

Bibliografia[modifica]

  • Gabriele dell'Addolorata, Lettere confidenziali con altri scritti e preghiere, a cura di Pierino Di Eugenio, San Gabriele Edizioni, San Gabriele (TE), 2015. ISBN 978-88-88579-36-8

Filmografia[modifica]

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