Francesco Guccini: differenze tra le versioni

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* "[[Amerigo, nascita di una canzone]](Pier Farri,1979)
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* "[[Musica per vecchi animali]]" (Stefano Benni, 1989)
* [[Musica per vecchi animali]] (Stefano Benni, 1989)
* ''[[Radiofreccia]]'' (Luciano Ligabue,1998)
* ''[[Radiofreccia]]'' (Luciano Ligabue,1998)
* "[[Ormai è fatta]]" (Enzo Monteleone,1999)
* [[Ormai è fatta]] (Enzo Monteleone,1999)
* "[[Ti amo in tutte le lingue del mondo]]" (Leonardo Pieraccioni,2005)
* [[Ti amo in tutte le lingue del mondo]] (Leonardo Pieraccioni,2005)


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Versione delle 00:46, 17 mag 2007

Francesco Guccini (1940 – vivente), cantautore italiano.

Citazioni tratte da canzoni

Folk beat n. 1

Etichetta: –, 1967, prodotto da Odoardo Veroli.

  • Vorrei sapere a che cosa è servito, vivere, amare, soffrire, spendere tutti i tuoi giorni passati se così presto hai dovuto partire. (da Canzone per un'amica)
  • Voglio però ricordarti com'eri, pensare che ancore vivi. Voglio pensare che ancora mi ascolti e che, come allora, sorridi. (da Canzone per un'amica)
  • Risorgerà un mondo nuovo, ma noi non ci saremo (da Noi non ci saremo)
  • Venerdì Santo, muore il Signore.. tu muori, amore, fra le mie braccia. Poi torna sera, resta soltanto, dolce, il ricordo: Venerdì Santo (da Venerdì Santo)
  • Io chiedo quando sarà che l'uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare? e il vento si poserà (da Auschwitz)
  • Io chiedo come può l'uomo uccidere un suo fratello? eppure siamo a milioni, in polvere, qui nel vento. (da Auschwitz)
  • Sono un tipo antisociale, non ho voglia di far niente, sulle scatole mi sta tutta la gente. In un'isola deserta voglio andare ad abitare e nessuno mi portà più disturbare (da L'Antisociale)
  • Odio i fusti carrozzati, dalle Spider incantati, coi vestiti e le camicie tutte uguali.. vuoti e pieni di sussiego, se il vestito non fa un piego, mentre io mi metto quello che mi pare (da L'Antisociale)
  • Sono contro il matrimonio, sono senza patrimonio, non ho quello che si dice: un posto al sole. (da L'Antisociale)
  • E voi bimbe sognatrici della vita delle attrici, attenzione da me state alla lontana. Non mi piace esser per bene, far la faccia che conviene, poi alla fine sono sempre senza grana L'Antisociale)
  • Non amo viver con tutta la gente, mi piace solo la 'gente bene', come si dice comunemente: bene si nasce non si diviene (da IL Sociale)
  • Non ho rapporti coi proletari, soltanto nella notte lungo i viali (da Il Sociale)
  • ..le mie vesti son sempre curate, perché è senz'altro importante il vestire, perché è la tonaca che fa il frate (da Il Sociale)
  • In fondo sol due cose hanno importanza, e sono il conto in banca e l'eleganza (da Il Sociale)

Radici

Etichetta: –, 1972

  • Cara amica il tempo prende, il tempo da. Noi corriamo sempre in una direzione ma qual sia e che senso abbia chi lo sa? Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa, e il cuore di simboli pieno. (da Incontro)
  • Ma un'altra grande forza spiegava allora le sue ali, parole che dicevano gli uomini son tutti uguali, e contro ai re e ai tiranni scoppiava nella via la bomba proletaria, illuminava l'aria la fiaccola dell'anarchia! La fiaccola dell'anarchia! La fiaccola dell'anarchia! (da La locomotiva)
  • Ma intanto corre, corre, corre la locomotiva e sibila il vapore e sembra quasi cosa viva e sembra dire ai contadini curvi il fischio che si spande in aria: "Fratello, non temere, che corro al mio dovere! Trionfi la giustizia proletaria! (La locomotiva, 1972)
  • Non so che viso avesse, neppure come si chiamava, con che voce parlasse, con quale voce poi cantava, quanti anni avesse visto allora, di che colore i suoi capelli, ma nella fantasia ho l'immagine sua: gli eroi son tutti giovani e belli, (La locomotiva, 1972)
  • ...che ci giunga un giorno ancora la notizia di una Locomotiva, come una cosa viva, lanciata a bomba contro l'ingiustizia! lanciata a bomba contro l'ingiustizia! lanciata a bomba contro l'ingiustizia! (La Locomotiva, 1972)
  • Non si lavora ad agosto nelle stanche, lunghe e oziose ore | mai come adesso è bello inebriarsi di vino e di calore, di vino e di calore. (da Canzone dei dodici mesi)

Stanze Di Vita Quotidiana

Etichetta: –, 1974

  • Ride chi ha nel cuore l'odio e nella mente la paura (da Canzone delle Osterie di fuori porta)
  • Io dico sempre non voglio pensare, ma è come un vizio sottile e più penso più mi ritrovo questo vuoto immenso, e per rimedio soltanto il dormire. (da Canzone per Piero)
  • Le strade sono aperte ed il momento viene sempre (da Canzone delle ragazze che se ne vanno)
  • Noi siamo come tutti e un poco, giorno dopo giorno, sciupiamo i nostri 'oggi' come 'ieri' (da Canzone delle situazioni differenti)
  • Di giorno bevo l'acqua e faccio il saggio, per questo solo a notte ho quattro soldi di messaggio.. da urlare in faccia a chi non lo raccoglie.(Canzone delle situazioni differenti)
  • Oh sera scendi preso, oh mondo nuovo arriva. Rivoluzione, cambia qualche cosa. Cancella il ghigno solito di questa ormai corrosa, mia stanca civiltà che si trascina Canzone delle situazioni differenti)

Via Paolo Fabbri 43

Etichetta: –, 1976

  • D' altra parte, lo vedi, scrivo ancora canzoni e pago la mia casa, pago le mie illusioni, fingo d' aver capito che vivere è incontrarsi, aver sonno, appetito, far dei figli, mangiare, bere, leggere, amare... grattarsi! (da Canzone quasi d'amore))
  • Ma se io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, forse, farei lo stesso... (da L'avvelenata)
  • Però non ho mai detto che a canzoni si fan rivoluzioni, si possa far poesia... (da L'avvelenata)
  • Godo molto di più nell'ubriacarmi oppure a masturbarmi o, al limite, a scopare... (da L'avvelenata)
  • Ognuno vive dentro ai suoi egoismi vestiti di sofismi ognuno costruisce il suo sistema di piccoli rancori irrazionali, di cosmi personali scordando che poi infine tutti avremo due metri di terreno... (da Canzone di notte n.2)
  • E un' altra volta è notte e suono, non so nemmeno io per che motivo, forse perché son vivo e voglio in questo modo dire "sono" o forse perché è un modo pure questo per non andare a letto o forse perché ancora c'è da bere e mi riempio il bicchiere... (da Canzone di notte n.2)
  • È bello ritornar "normalità". È facile tornare con le tante stanche pecore bianche. Scusate, non mi lego a questa schiera: morrò pecora nera.(da Canzone di notte n.2)
  • E un'altra volta è notte e suono, non so nemmeno io per che motivo, forse perché son vivo o forse per sentirmi meno solo, o forse perché è notte e vivo strani fantasmi e sogni vani, che danno quell'ipocondria ben nota, poi, la bottiglia è vuota... (da Canzone di notte n.2)
  • Se fossi accademico, fossi maestro o dottore ti insignirei in toga di 15 lauree ad honorem, ma a scuola ero scarso in latino e il pop non è fatto per me, ti diplomerò in canti e in vino qui in via Paolo Fabbri 43.(da Via Paolo Fabbri 43)
  • "ma anche i miei eroi sono poveri, si chiedono troppi perchè..." (da "via Paolo Fabbri 43")

Amerigo

Etichetta: –, 1978.

  • Ogni cosa alla lunga mi molesta e cerco un'altra festa, e poi le feste in fondo mi han stancato... (da 100, Pennsylvania Ave.)
  • Bisogna saper scegliere in tempo, non arrivarci per contrarietá. (da Eskimo)
  • Bisogna saper scegliere in tempo, non arrivarci per contrarietá

Tu giri adesso con le tette al vento, io ci giravo già vent'anni fa. (da Eskimo)

  • Io come sempre faccio quel che posso, domani ci penserò.. semmai. (da Eskimo)
  • Ed io ti canterò questa canzone, uguale a tante che gia ti cantai. Ignorala come hai ignorato le altre e poi saran le ultime, oramai. (da Eskimo)

Metropolis

Etichetta: –, 1981.

  • Venezia che muore, Venezia appoggiata sul mare, la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi Venezia la vende ai turisti.(da Venezia)
  • Venezia è un imbroglio che riempie la testa soltanto di fatalità. (da Venezia)
  • Del resto del mondo non sai più una sega, Venezia è la gente che se ne frega. (da Venezia)
  • Bologna ombelico di tutto, mi spingi a un singhiozzo e ad un rutto rimorso per quel che m'hai dato che è quasi ricordo, in odor di passato... . (da Bologna)
  • Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po' molli, col seno sul piano padano ed il culo sui colli. (da Bologna)
  • Questa vita che ci birilla come bocce da biliardo (da Antènor)

Signora Bovary

Etichetta: –, 1987.

  • Le strade erano piene di quel lucido scirocco che trasforma una realtà abusata e la rende irreale. (da Scirocco)
  • Ma si perda perché siam tre volte buoni e si vinca solo in sogni straordinari. (da Canzone di notte numero 3)
  • Ti accorgerai di quanto sia facile farsi un inutile software di scienza e vedrai che confuso problema è adoprare la propria esperienza. (da Culodritto)
  • E i tuoi pensieri sono un cane in chiesa.. che tutti prendono a calci (da Signora Bovary)

Quello che non...

Etichetta: –, 1990.

  • La vita che buffa cosa, ma se lo dici, nessuno ride. (da Tango per due)
  • Se ci sono non so cosa sono e se vuoi quel che sono o sarei, quel che sarò domani, non parlare non dire più niente, se puoi, lascia farlo ai tuoi occhi, alle mani... (da Canzone delle domande consuete)
  • E l'urlo di sempre che dice pian piano: "Non siamo, non siamo, non siamo." (da Quello che non...)
  • Fa niente. Danno in TV un programma intelligente, ci vuole un te aromatico e bollente poiché il sonno arrivi a poco a poco. (da "Canzone per Anna")

Parnassius Guccinii

Etichetta: –, 1994.

  • Ma ogni storia ha la stessa illusione, sua conclusione, e il peccato fu creder speciale una storia normale. Ora il tempo ci usura e ci stritola in ogni giorno che passa correndo, sembra quasi che ironico scruti e ci guardi irridendo. E davvero non siamo più quegli eroi pronti assieme a affrontare ogni impresa; siamo come due foglie aggrappate su un ramo in attesa. (da Farewell)
  • Farewell, non pensarci e perdonami se ti ho portato via un poco d'estate con qualcosa di fragile come le storie passate: forse un tempo poteva commuoverti ma ora è inutile credo, perché ogni volta che piangi e che ridi non piangi e non ridi con me. (da Farewell)
  • Poi tutto tacque, vinse ragione, si placò il cielo, si posò il mare, solo qualcuno in resurrezione, piano, in silenzio, tornò a pensare... (da Nostra signora dell'ipocrisia)
  • Qui sul mio onore smetterei di giocar con le parole ma è un vizio antico e poi quando ci vuole per la battuta mi farei spellare (da "Parole")

D'amore di morte e di altre sciocchezze

Etichetta: Emi Italia, 1996, prodotto da Renzo Fantini.

  • Ognuno vada dove vuole andare ognuno invecchi come gli pare ma non raccontare a me che cos'è la libertà. (da Quattro stracci)
  • Ma ora scommetto che vorrai provare quel che con me non volevi fare: fare l' amore, tirare tardi o la fantasia! (da Quattro stracci)
  • Non me ne frega niente se anch'io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato! (da Cirano)
  • Venite pure avanti, voi, con il naso corto, signore imbellettate, io più non vi sopporto infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio, perché con questa spada vi uccido quando voglio... (da Cirano)
  • Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo, tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo: dev' esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto dove non soffriremo e tutto sarà giusto. Non ridere, ti prego, di queste mie parole, io sono solo un' ombra e tu, Rossana, il sole, ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora ed io non mi nascondo sotto la tua dimora perché oramai lo sento, non ho sofferto invano, se mi ami come sono, per sempre tuo, per sempre tuo, per sempre tuo...Cyrano. (da Cirano)
  • Non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute, per colpa o per destino le donne le ho perdute. (da Cirano)
  • Venite gente vuota, facciamola finita, voi preti che vendete a tutti un' altra vita; se c'è, come voi dite, un Dio nell'infinito, guardatevi nel cuore, l'avete già tradito. (da Cirano)
  • Vorrei che oggi restasse oggi senza domani, o che domani potesse tendere all'infinito. (da Vorrei)
  • Come vedi tutto è usuale | solo che il tempo stringe la borsa | e c'è il sospetto che sia triviale | l'affanno e l'ansimo dopo una corsa | l'ansia volgare del giorno dopo | la fine triste della partita | il lento scorrere senza uno scopo | di questa cosa..che chiami...vita... (da Lettera)

Stagioni

Etichetta: –, 2000.

  • E un giorno cammini per strada e ad un tratto comprendi che non sei la stessa che andava al mattino alla scuola, che il mondo là fuori t'aspetta e tu quasi ti arrendi capendo che a battito a battito è l'età che s'invola. (da E un giorno...)
  • Il potere è l'immondizia della storia degli umani e, anche se siamo soltanto due romantici rottami, sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte: siamo i "Grandi della Mancha", Sancho Panza... e Don Chisciotte! (da Don Chisciotte)
  • Il potere è l’immondizia della storia degli umani (da Don Chisciotte)
  • E ho ancora la forza di scegliere parole per gioco, per il gusto di potermi sfogare perché, che piaccia o no, è capitato che sia quello che so fare... (da Ho ancora la forza)
  • Ma io son fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare, e rido in faccia a quello cerchi e che mai avrai! (da Quattro stracci)
  • Da qualche parte un giorno, dove non si saprà, dove non lo aspettate il Che ritornerà (da Stagioni)

Ritratti

Etichetta: –, 2004.

  • Scrutiamo le case abbandonate chiedendoci che vite le abitava, perché la nostra è sufficiente appena, ne mescoliamo inconsciamente il senso; siamo gli attori ingenui sulla scena di un palcoscenico misterioso e immenso. (da Vite)
  • Genova non sa ancora niente, lenta agonizza, fuoco e rumore, ma come quella vita giovane spenta, Genova muore. (da Piazza Alimonda)
  • Uscire di casa a vent'anni, è quasi un obbligo..quasi un dovere. Piacere di incontri a grappoli, ideali identici: Essere e Avere. (da Piazza Alimonda)

Film

Altri progetti