René Quinton: differenze tra le versioni

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*La [[guerra]] è per gli uomini ciò che l'acqua dormiente è per i cigni. (da ''Maximes sur la guerre'', p. 57)<ref name=Cai>citato in [[Roger Caillois]], ''La vertigine della guerra'', traduzione di Mauro Pennasilico, Edizioni Lavoro, Roma 1990</ref>
*La [[guerra]] è per gli uomini ciò che l'acqua dormiente è per i cigni. (da ''Maximes sur la guerre'', p. 57)<ref name=Cai>citato in [[Roger Caillois]], ''La vertigine della guerra'', traduzione di Mauro Pennasilico, Edizioni Lavoro, Roma 1990</ref>
*In [[guerra]] la povertà non umilia, la vanità vi è estranea. Il dovere compiuto colma l'anima. Qui nessun contatto è vile e gli uomini sono fratelli. La guerra è l'età dell'oro. (da ''Maximes sur la guerre'', p. 58-59)<ref name=Cai></ref>
*In guerra la povertà non umilia, la vanità vi è estranea. Il dovere compiuto colma l'anima. Qui nessun contatto è vile e gli uomini sono fratelli. La guerra è l'età dell'oro. (da ''Maximes sur la guerre'', p. 58-59)<ref name=Cai></ref>
*Il piacere della [[guerra]]: la vita primitiva giorno per giorno; né ieri né domani. I pesi sociali sono scomparsi: la tortura degli scopi, le preoccupazioni di farsi notare, le sofferenze dell'ineguaglianza, le ingiustizie delle situazioni, l'isolamento nello sforzo, la lotta senza sostegno, la fatica delle decisioni, i dubbi della sua missione, il desiderio che nessuno sforzo, nessun coraggio riesce a soddisfare, la fiera delle tentazioni, la lentezza e la mediocrità delle situazioni. (da ''Maximes sur la guerre'', p. 150-151)<ref name=Cai></ref>
*Il piacere della guerra: la vita primitiva giorno per giorno; né ieri né domani. I pesi sociali sono scomparsi: la tortura degli scopi, le preoccupazioni di farsi notare, le sofferenze dell'ineguaglianza, le ingiustizie delle situazioni, l'isolamento nello sforzo, la lotta senza sostegno, la fatica delle decisioni, i dubbi della sua missione, il desiderio che nessuno sforzo, nessun coraggio riesce a soddisfare, la fiera delle tentazioni, la lentezza e la mediocrità delle situazioni. (da ''Maximes sur la guerre'', p. 150-151)<ref name=Cai></ref>
==Citazioni su René Quinton==
==Citazioni su René Quinton==

Versione delle 21:12, 3 ott 2019

René Quinton, 1908

René Quinton (1866 – 1925), scrittore, fisiologo e biologo francese.

  • La guerra è per gli uomini ciò che l'acqua dormiente è per i cigni. (da Maximes sur la guerre, p. 57)[1]
  • In guerra la povertà non umilia, la vanità vi è estranea. Il dovere compiuto colma l'anima. Qui nessun contatto è vile e gli uomini sono fratelli. La guerra è l'età dell'oro. (da Maximes sur la guerre, p. 58-59)[1]
  • Il piacere della guerra: la vita primitiva giorno per giorno; né ieri né domani. I pesi sociali sono scomparsi: la tortura degli scopi, le preoccupazioni di farsi notare, le sofferenze dell'ineguaglianza, le ingiustizie delle situazioni, l'isolamento nello sforzo, la lotta senza sostegno, la fatica delle decisioni, i dubbi della sua missione, il desiderio che nessuno sforzo, nessun coraggio riesce a soddisfare, la fiera delle tentazioni, la lentezza e la mediocrità delle situazioni. (da Maximes sur la guerre, p. 150-151)[1]

Citazioni su René Quinton

  • Quinton considera la guerra come lo stato naturale dei maschi. Essa dà loro la bellezza morale che la maternità dà alle donne. L'istinto di conservazione non serve che a condurre vivo fino al luogo del combattimento «l'essere nato per lottare e morire». (Roger Caillois)

Note

  1. a b c citato in Roger Caillois, La vertigine della guerra, traduzione di Mauro Pennasilico, Edizioni Lavoro, Roma 1990

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