Favola: differenze tra le versioni

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*''È sbagliato | raccontar le favole | ai bambini per ingannarli, | bisogna | raccontarle ai grandi | per consolarli.'' ([[Marcello Marchesi]])
*''È sbagliato | raccontar le favole | ai bambini per ingannarli, | bisogna | raccontarle ai grandi | per consolarli.'' ([[Marcello Marchesi]])
*La Favola è il cielo della Storia. ([[Paul Raynal]])
*La favola è l'esser delle cose, trasformato in genj umani, ed è la verità travestita in sembianza popolare: perché il poeta dà corpo ai concetti, e con animar l'insensato, ed avvolger di corpo lo spirito, converte in immagini visibili le contemplazioni eccitate dalla filosofia: sicché egli è trasformatore e producitore, dal qual mestiero ottenne il suo nome. ([[Giovanni Vincenzo Gravina]])
*La favola è l'esser delle cose, trasformato in genj umani, ed è la verità travestita in sembianza popolare: perché il poeta dà corpo ai concetti, e con animar l'insensato, ed avvolger di corpo lo spirito, converte in immagini visibili le contemplazioni eccitate dalla filosofia: sicché egli è trasformatore e producitore, dal qual mestiero ottenne il suo nome. ([[Giovanni Vincenzo Gravina]])
*La schiavitù, ai padroni soggetta, non osando dire ciò che avrebbe voluto, traspose le sue opinioni in brevi favole, ricorrendo, per schivare le accuse di calunnia, a scherzose invenzioni. ([[Fedro]])
*La schiavitù, ai padroni soggetta, non osando dire ciò che avrebbe voluto, traspose le sue opinioni in brevi favole, ricorrendo, per schivare le accuse di calunnia, a scherzose invenzioni. ([[Fedro]])

Versione delle 10:07, 4 ott 2019

Illustrazione del Reineke Fuchs di Goethe

Citazioni sulla favola.

  • È sbagliato | raccontar le favole | ai bambini per ingannarli, | bisogna | raccontarle ai grandi | per consolarli. (Marcello Marchesi)
  • La Favola è il cielo della Storia. (Paul Raynal)
  • La favola è l'esser delle cose, trasformato in genj umani, ed è la verità travestita in sembianza popolare: perché il poeta dà corpo ai concetti, e con animar l'insensato, ed avvolger di corpo lo spirito, converte in immagini visibili le contemplazioni eccitate dalla filosofia: sicché egli è trasformatore e producitore, dal qual mestiero ottenne il suo nome. (Giovanni Vincenzo Gravina)
  • La schiavitù, ai padroni soggetta, non osando dire ciò che avrebbe voluto, traspose le sue opinioni in brevi favole, ricorrendo, per schivare le accuse di calunnia, a scherzose invenzioni. (Fedro)
  • Le favole ci insegnano che la paura non va chiusa in uno stanzino irraggiungibile dentro di noi, ma sentita, vissuta e affrontata. (Eugenio Borgna)

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