Augustin-Louis Cauchy: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m sistemo |
m +ref, sfid |
||
Riga 3: | Riga 3: | ||
==Citazioni di Augustin-Louis Cauchy== |
==Citazioni di Augustin-Louis Cauchy== |
||
*{{NDR|Le sue [[ultime parole]]}} Gli uomini [[morte|muoiono]], ma i loro atti restano. |
*{{NDR|Le sue [[ultime parole]]}} Gli uomini [[morte|muoiono]], ma i loro atti restano.<ref>Citato in H. Eves, ''Mathematical Circles Revisited''.</ref> |
||
*L'interesse più importante delle scienze, non eccettuate quelle che sembrano più estranee alla [[Religione]], consiste nel congiungersi come tanti rami all'albero divino, il quale è l'unico che possa dar loro vita e fecondità. |
*L'interesse più importante delle scienze, non eccettuate quelle che sembrano più estranee alla [[Religione]], consiste nel congiungersi come tanti rami all'albero divino, il quale è l'unico che possa dar loro vita e fecondità.<ref>Da ''Alquante parole rivolte agli uomini di buon senso e di buona fede''. Citato in Umberto Bottazzini, ''Va' pensiero'', Il Mulino, 1994, p. 56.</ref> |
||
*[...] perciò possiamo essere convinti che ci sono verità diverse da quelle della geometria e ci sono realtà diverse da quelle degli oggetti sensibili. Coltiviamo dunque il nostro fervore per le scienze matematiche senza sorpassare la loro vera portata. Sarebbe inimmaginabile che si possano affrontare i problemi storici con formule matematiche, oppure la conferma dei principi della morale mediante teoremi di algebra e calcolo. |
*[...] perciò possiamo essere convinti che ci sono verità diverse da quelle della geometria e ci sono realtà diverse da quelle degli oggetti sensibili. Coltiviamo dunque il nostro fervore per le scienze matematiche senza sorpassare la loro vera portata. Sarebbe inimmaginabile che si possano affrontare i problemi storici con formule matematiche, oppure la conferma dei principi della morale mediante teoremi di algebra e calcolo.<ref name=gon>Citato in J.A. Gonzalo, ''Pionieri della scienza''.</ref> |
||
⚫ | |||
*Se non ammettiamo l'esistenza di [[Dio]] come cristiani, dobbiamo ammetterla come [[matematico|matematici]]. {{da controllare|Priva di fonte}} |
|||
⚫ | |||
==''Première Leçon: discours d'ouverture''== |
==''Première Leçon: discours d'ouverture''== |
||
Riga 14: | Riga 13: | ||
*Se chiedessi a chiunque sia trasportato da tale generalizzato impulso dei sensi, quale sia il fine delle sue angosciose ricerche, la risposta sarebbe, senza ombra di dubbio: la conquista della verità. Infatti, non è forse per raggiungere la verità che ci si immerge nelle polverose biblioteche per conoscere, in ogni dettaglio, le leggi dei popoli antichi, per rettificare qualche data, ovvero per assodare fatti da poter aggiungere alle prove dell'esistenza dei secoli passati? |
*Se chiedessi a chiunque sia trasportato da tale generalizzato impulso dei sensi, quale sia il fine delle sue angosciose ricerche, la risposta sarebbe, senza ombra di dubbio: la conquista della verità. Infatti, non è forse per raggiungere la verità che ci si immerge nelle polverose biblioteche per conoscere, in ogni dettaglio, le leggi dei popoli antichi, per rettificare qualche data, ovvero per assodare fatti da poter aggiungere alle prove dell'esistenza dei secoli passati? |
||
*Sì, senza dubbio, Signori, la ricerca della verità deve essere il fine ultimo di ogni scienza. |
*Sì, senza dubbio, Signori, la ricerca della verità deve essere il fine ultimo di ogni scienza. |
||
==Note== |
|||
<references /> |
|||
==Bibliografia== |
==Bibliografia== |
Versione delle 14:09, 17 nov 2019
Augustin-Louis Cauchy (1789 – 1857), matematico francese.
Citazioni di Augustin-Louis Cauchy
- [Le sue ultime parole] Gli uomini muoiono, ma i loro atti restano.[1]
- L'interesse più importante delle scienze, non eccettuate quelle che sembrano più estranee alla Religione, consiste nel congiungersi come tanti rami all'albero divino, il quale è l'unico che possa dar loro vita e fecondità.[2]
- [...] perciò possiamo essere convinti che ci sono verità diverse da quelle della geometria e ci sono realtà diverse da quelle degli oggetti sensibili. Coltiviamo dunque il nostro fervore per le scienze matematiche senza sorpassare la loro vera portata. Sarebbe inimmaginabile che si possano affrontare i problemi storici con formule matematiche, oppure la conferma dei principi della morale mediante teoremi di algebra e calcolo.[3]
- Sarebbe un errore pensare che si può trovare certezza soltanto nelle dimostrazioni geometriche o nella testimonianza dei sensi.[3]
Première Leçon: discours d'ouverture
- Certo, non possiamo negarlo, esistono verità di gran lunga sublimi perché i nostri calcoli possano coglierle e, se è un obbligo per l'Uomo conoscere ed osservare le leggi che devono reggere il mondo morale, non gli è stato affidato certo il compito di fondarle.
- L'Uomo non saprebbe fare a meno della verità. Senza di essa non riuscirebbe a vivere. È una delle condizioni della sua esistenza, così come lo alimenta l'aria che respira.
- Se chiedessi a chiunque sia trasportato da tale generalizzato impulso dei sensi, quale sia il fine delle sue angosciose ricerche, la risposta sarebbe, senza ombra di dubbio: la conquista della verità. Infatti, non è forse per raggiungere la verità che ci si immerge nelle polverose biblioteche per conoscere, in ogni dettaglio, le leggi dei popoli antichi, per rettificare qualche data, ovvero per assodare fatti da poter aggiungere alle prove dell'esistenza dei secoli passati?
- Sì, senza dubbio, Signori, la ricerca della verità deve essere il fine ultimo di ogni scienza.
Note
Bibliografia
- Augustin-Louis Cauchy, Sept Lecons de Physique générale faites à Turin en 1833 (Gauthier Villars, Paris 1885), traduzione di Carlo Marino.
- Augustin-Louis Cauchy, Alquante parole rivolte agli uomini di buon senso e di buona fede, traduzione di Gabrio Piola, Modena, 1834.
Altri progetti
- Wikipedia contiene una voce riguardante Augustin-Louis Cauchy
- Wikisource contiene una pagina dedicata a Augustin-Louis Cauchy
- Commons contiene immagini o altri file su Augustin-Louis Cauchy