Guerra civile in Cambogia: differenze tra le versioni

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 42: Riga 42:
[[Categoria:Conflitti della guerra fredda|Cambogia]]
[[Categoria:Conflitti della guerra fredda|Cambogia]]
[[Categoria:Guerre civili|Cambogia]]
[[Categoria:Guerre civili|Cambogia]]
[[Categoria:Storia contemporanea]]
[[Categoria:Storia della Cambogia]]
[[Categoria:Storia della Cambogia]]
[[Categoria:XX secolo]]

Versione delle 12:59, 3 dic 2019

Carri armati statunitensi in Cambogia, aprile 1970

Citazioni sulla guerra civile in Cambogia.

Citazioni

  • Dovremmo inutilmente giocare alla democrazia e alla libertà che ci condurranno alla sconfitta totale, o dovremmo limitare la libertà anarchica per ottenere la vittoria? Il governo ha preso la sua decisione. Abbiamo scelto la via che ci condurrà alla vittoria. (Lon Nol)
  • Il nostro paese dei khmer era conosciuto nel mondo come un'oasi di pace e di stabilità (per tanti anni fino alla vigilia della crisi creata dagli uomini del colpo di stato del marzo 1970).
    Ora la libertà, la democrazia, la relativa prosperità, l'unità nazionale e l'unità che il nostro popolo godeva di recente è stato distrutta e vanificata. (Norodom Sihanouk)
  • La massa della popolazione era disposta a lottare. Si unirono al nostro Partito, al nostro Esercito e al fronte unito perché vedevano che eravamo all'avanguardia della lotta contro Lon Nol. (Ieng Sary)
  • Mi ero trovato in mezzo a una guerra per la prima volta, ma non credo che fosse l'eccitazione ad attrarmi. Piuttosto mi colpiva il fatto che la Cambogia era completamente usata, strumentalizzata. Era un piccolo paese che non aveva nessun controllo del suo destino, che era stato trascinato nella guerra contro la sua volontà e che non avrebbe avuto nessuna possibilità di decidere del suo futuro. E il suo dramma veniva vissuto in segreto, ignorato dal resto del mondo, in un momento in cui l'attenzione di tutti era concentrata su quanto avveniva nel vicino Vietnam. (Sydney Schanberg)
  • Se l'altra parte vincesse, ucciderebbero tutte le persone istruite; i professori, gli artisti e gli intellettuali, e questo sarebbe un passo verso la barbarie. (Lon Nol)
  • [Sulla sua esperienza più terribile della guerra civile] Sono appunto tante. Ma, tra tutte, sì, è quella degli ospedali che i miei occhi continuano a vedere. Sono gli ospedali del periodo finale, con quei grandi fiumi di gente che vi veniva portata dentro a morire e i portantini che scivolavano sul pavimento uniformemente coperto di mezzo centimetro di sangue. Non c'erano lenzuola, ma solo teli di plastica insanguinati, e i feriti che arrivavano spesso venivano coricati accanto a un cadavere, tra le urla della gente operata senza anestesia. (Sydney Schanberg)
  • – Sono preoccupato, Capitano. Gli americani ci hanno abbandonato. Hanno evacuato del tutto l'ambasciata.
    – Non avremmo dovuto fidarci di loro.
    – I Khmer Rossi possono raggiungere la città da un momento all'altro. Cosa capiterà a Lon Nol se arriveranno fin qui?
    – Siamo tutti cambogiani. Sono stati fatti tanti danni. Se c'è la possibilità di ricostruire, dobbiamo coglierla. (Per primo hanno ucciso mio padre)
  • Tutta la miseria della Cambogia viene dagli Stati Uniti. Viene dalla politca di Nixon-Kissinger volta a destabilizzare il mio regime negli anni sessanta ed appoggiare Lon Nol. Avete perso la guerra nell'Asia sudorientale perché i regimi che appoggiavate in Indocina erano molto, ma molto impopolari, molto corrotti. (Norodom Sihanouk)

John Pilger

  • È altamente improbabile che Pol Pot avrebbe conquistato il potere se il Presidente Richard Nixon e il suo consigliere per la sicurezza nazionale, Henry Kissinger, non avessero attaccato la neutrale Cambogia.
  • Fu una guerra particolare, poiché nessun paese aveva mai fatto esperienza d'un simile bombardamento. Su questa terra, forse la più graziosa e più pacifica in tutta l'Asia, il presidente Nixon e il signor Kissinger sganciarono centomila tonnellate di bombe, l'equivalente di cinque Hiroshima. Il bombardamento fu una loro scelta personale. Illegalmente e in segreto, bombardarono la Cambogia, un paese neutrale, fino a riportarla all'età della pietra, e intendo età della pietra nel suo senso strettamente letterale.
  • Rovesciando l'equivalente in bombe di cinque Hiroshima su una società contadina, Nixon e Kissinger uccisero, secondo le stime, mezzo milione di persone. L'Anno Zero iniziò, in effetti, con loro; il bombardamento fu un catalizzatore della nascita di un piccolo gruppo settario, i Khmer Rossi, la cui combinazione di maoismo e medievalismo era senza base popolare.

Urla del silenzio

  • Cambogia. A molti occidentali faceva l'effetto di un paradiso, di un mondo incantato, di un mondo misterioso. Ma la guerra nel vicino Vietnam fece saltare i suoi confini, e presto le ostilità dilagarono nel suo territorio neutrale.
  • Di sangue non ne abbiamo più. Cristo d'un Dio, ci hanno mandato solo un flacone in due giorni. [...] Però di sangue in giro ce n'è fin troppo per questa lurida fottuta guerra. Quanti cadaveri dovremo ammucchiare prima di poter andare a casa?
  • Mentre stavano elaborando le loro mosse alla Casa Bianca, i politici che decisero di bombardare e, subito dopo, di invadere la Cambogia, avevano ben altre preoccupazioni in mente. Grandi conflitti di potere e caduta di capi potevano risultare sospetti agli occhi dei nord vietnamiti che proprio allora stavano alleggerendo la pressione sulle truppe americane in ritirata dal sud. Quei politici avevano anche problemi di politica interna, il che spiega perché tennero segreti i bombardamenti sulla Cambogia il più lungo possibile. E non si può neanche escludere che abbiano tenuto conto soltanto delle loro carriere politiche. Comunque, è evidente che non erano interessati particolarmente alla sorte della Cambogia come nazione, non certo al popolo, non certo alla società, non certo al paese, tranne che, in astratto, quali strumenti di politica. Dith Pran e io cercammo di registrare e di far conoscere a tutti le conseguenze fatali delle inconsulte decisioni dei nostri capi per quei milioni di essere umani crudelmente ignorati nei piani del nostro Governo ma che hanno pagato e continuano a pagare un ingiusto prezzo.
  • Quello che mi fa incazzare è che la Cambogia ha un sacco di difetti, ma anche tante buone qualità, e noi siamo stati capaci soltanto di attaccarci ai difetti. Per quel che mi riguarda, non vedo l'ora di tagliare la corda. Questa faccenda si è trascinata troppo alle lunghe per sperare che finisca allegramente. Dopo tutto quello che hanno sopportato i Khmer Rossi, non saranno certo molto teneri verso gli occidentali.
  • Qui soffia un vento di paura e di odio. La guerra ha ucciso l'amore.

Voci correlate

Altri progetti