Evoluzione: differenze tra le versioni

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Ernst Haeckel: darwinismo / lamarckismo
Stephen Jay Gould
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*Il [[darwinismo]] stesso non è altro che un retaggio dell'[[antico Egitto]], in forma [[Materialismo|materialistica]]. ([[Rudolf Steiner]])
*Il [[darwinismo]] stesso non è altro che un retaggio dell'[[antico Egitto]], in forma [[Materialismo|materialistica]]. ([[Rudolf Steiner]])
*Il principio che solo distingue il puro darwinismo dall'antico [[lamarckismo]] è la «lotta per l'esistenza» e la teoria della selezione che su essa è fondata. Invece è affatto inammissibile che si voglia fondare quel contrasto sul riconoscimento o sulla negazione dell'eredità progressiva. Darwin era tanto saldamente convinto dell'alta importanza dell'«eredità dei caratteri acquisiti» come lo era Lamarck e come lo sono io stesso; solo egli le attribuiva una sfera d'azione più limitata che non facesse Lamarck. ([[Ernst Haeckel]])
*Il principio che solo distingue il puro darwinismo dall'antico [[lamarckismo]] è la «lotta per l'esistenza» e la teoria della selezione che su essa è fondata. Invece è affatto inammissibile che si voglia fondare quel contrasto sul riconoscimento o sulla negazione dell'eredità progressiva. Darwin era tanto saldamente convinto dell'alta importanza dell'«eredità dei caratteri acquisiti» come lo era Lamarck e come lo sono io stesso; solo egli le attribuiva una sfera d'azione più limitata che non facesse Lamarck. ([[Ernst Haeckel]])
*Io penso che l'autentico spirito darwiniano potrebbe salvare il nostro mondo in crisi smentendo un tema prediletto dall'arroganza occidentale: la convinzione di essere destinati, in quanto prodotto più elevato di un processo preordinato, al controllo e al dominio sulla Terra e sulla sua vita. ([[Stephen Jay Gould]])
*L'evoluzione è deriva, devianza, creazione, ed è interruzioni, perturbazioni, crisi. ([[Edgar Morin]])
*L'evoluzione è deriva, devianza, creazione, ed è interruzioni, perturbazioni, crisi. ([[Edgar Morin]])
*L'evoluzione, in fondo, è il modo in cui [[Dio]] crea. ([[Giuseppe Tanzella-Nitti]])
*L'evoluzione, in fondo, è il modo in cui [[Dio]] crea. ([[Giuseppe Tanzella-Nitti]])

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Immagine tratta dal libro Il posto dell'uomo nella natura di Thomas Huxley che raffigura l'evoluzione della struttura scheletrica dell'uomo
Un'allegoria dell'evoluzione

Citazioni sull'evoluzione e l'evoluzionismo.

  • Coloro che ancora oggi mettono in dubbio la validità della teoria dell'evoluzione biologica fanno semplicemente ridere. (Edoardo Boncinelli)
  • Come tutti i pagani della terra, anche gli indiani Pueblos entrano in relazione con il mondo animale... spinti da un timore reverenziale, poiché credono di riconoscere nelle varie specie i tipici antenati delle loro tribù. La loro spiegazione del mondo ... non è poi cosi lontana dal darwinismo: infatti, mentre noi vediamo una legge di natura in quello che è un processo evolutivo autonomo, i pagani ricorrono a nessi arbitrari con il mondo animale. Ciò che determina la vita di questi cosiddetti primitivi è, se si vuole, un darwinismo mediato da una mitica affinità elettiva. (Aby Warburg)
  • È molto probabile che una tappa decisiva nel misterioso processo dell'evoluzione dell'uomo sia rappresentata dal giorno in cui un essere, che stava esplorando con curiosità il suo ambiente, fermò la sua attenzione su sé stesso. (Konrad Lorenz)
  • È questa l'evoluzione dell'uomo. Il ciclo della vita che va dalla polvere al deserto, il passaggio dell'essere umano da dominatore della Terra a pietanza nella cena di qualcun altro. (Ai confini della realtà)
  • Era dunque questo il Nostro: un atavismo. Noi tuti eravamo sulla via di evolverci dalla vita arboricola alla vita sul suolo. Tale evoluzione era in atto ormai da molte generazioni, e ci andavamo quindi modificando tanto nel corpo che nell'andatura. (Jack London)
  • Il darwinismo stesso non è altro che un retaggio dell'antico Egitto, in forma materialistica. (Rudolf Steiner)
  • Il principio che solo distingue il puro darwinismo dall'antico lamarckismo è la «lotta per l'esistenza» e la teoria della selezione che su essa è fondata. Invece è affatto inammissibile che si voglia fondare quel contrasto sul riconoscimento o sulla negazione dell'eredità progressiva. Darwin era tanto saldamente convinto dell'alta importanza dell'«eredità dei caratteri acquisiti» come lo era Lamarck e come lo sono io stesso; solo egli le attribuiva una sfera d'azione più limitata che non facesse Lamarck. (Ernst Haeckel)
  • Io penso che l'autentico spirito darwiniano potrebbe salvare il nostro mondo in crisi smentendo un tema prediletto dall'arroganza occidentale: la convinzione di essere destinati, in quanto prodotto più elevato di un processo preordinato, al controllo e al dominio sulla Terra e sulla sua vita. (Stephen Jay Gould)
  • L'evoluzione è deriva, devianza, creazione, ed è interruzioni, perturbazioni, crisi. (Edgar Morin)
  • L'evoluzione, in fondo, è il modo in cui Dio crea. (Giuseppe Tanzella-Nitti)
  • L'uomo è un prodotto dell'evoluzione darwiniana. La sua struttura mentale e le sue categorie logiche sono state profondamente influenzate dalla lotta per la sopravvivenza nella natura in cui si è evoluto. In particolare, conosciamo in maggiore dettaglio ed intuitivamente quelle leggi naturali e quelle regole matematiche che ci permettono di sopravvivere. Questa impostazione di fondo ci impone una visione sostanzialmente antropomorfa del mondo che ci circonda. (Tullio Regge)
  • Ma l'esistenza del singolo corpo, così familiare sul nostro pianeta, non era inevitabile. L'unica specie di entità che deve esistere perché esista la vita, in qualunque parte dell'universo, è il replicatore immortale. (Richard Dawkins)
  • Noi da un punto di vista antropologico siamo certamente disabili a vivere nel mondo e nella società in cui viviamo perché lo confermano medici, psicologi, il nostro corpo, la nostra psiche si è plasmata in un ambiente che è radicalmente diverso da quello in cui noi viviamo e l'evoluzione della società ha proceduto molto più rapidamente dell'evoluzione della specie. (Giuseppe Pontiggia)
  • Per comprendere l'evoluzione dell'uomo moderno dobbiamo anzitutto chiarire che il gene non è l'unica base delle nostre idee sull'evoluzione. Sono un darwiniano entusiasta, ma credo che il darwinismo sia una teoria troppo grande per essere confinata nel ristretto contesto del gene. (Richard Dawkins)
  • Un altro aspetto curioso della teoria dell'evoluzione è che tutti pensano di capirla! (Jacques Monod)
  • Un animale è felice quando fa quello che l'evoluzione l'ha portato a fare in natura. (Jeffrey Moussaieff Masson)
  • Vi è qualcosa di grandioso in questa concezione di vita, con le sue diverse forze, originariamente impresse dal Creatore in poche forme, o in una forma sola; e nel fatto che, mentre il nostro pianeta ha continuato a ruotare secondo l'immutabile legge della gravità, da un così semplice inizio innumerevoli forme, bellissime e meravigliose, si sono evolute e continuano a evolversi. (Charles Darwin)
  • Nello sforzo di descrizione rigorosa e di formalizzazione dei dati dell’esperienza, l’uomo di scienza è condotto a ricorrere a dei concetti metascientifici il cui uso è come esigito dalla logica del suo procedimento. Conviene precisare con esattezza la natura di tali concetti, per evitare di procedere a delle estrapolazioni indebite che leghino le scoperte strettamente scientifiche a una visione del mondo o a delle affermazioni ideologiche o filosofiche che non ne sono affatto dei corollari. Si coglie qui l’importanza della filosofia che considera i fenomeni come anche la loro interpretazione. Pensiamo, a titolo di esempio, all'elaborazione di nuove teorie a livello scientifico per spiegare l'emergere del vivente. A rigor di metodo, non si potrebbe interpretarle immediatamente e nel quadro omogeneo della scienza. In particolare, quando si tratta di quel vivente che è l'uomo e del suo cervello, non si può dire che tali teorie costituiscano per se stesse un’affermazione o una negazione dell'anima spirituale, o ancora che esse forniscano una prova della dottrina della creazione, o al contrario che esse la rendano inutile. (Giovanni Paolo II[1])

Note

  1. Giovanni Paolo II, Discorso ai partecipanti alla sessione plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze, Libreria Editrice Vaticana, 31 Ottobre 1992. su vatican.va. URL archiviato il 26 Febbraio 2015

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