Gotthold Ephraim Lessing: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Gotthold Ephraim Lessing==
==Citazioni di Gotthold Ephraim Lessing==
*A costituire il valore dell'uomo è non la verità di cui chicchessia sia in possesso, o pretenda di esserlo, bensì l'impegno sincero che l'uomo ha profuso per scoprirla. È attraverso la ricerca della verità, e non col possesso di essa che le sue forze si fanno più grandi, e solo in questo consiste la sua sempre progrediente perfezione.<ref>Da ''Eine Duplik''.</ref><ref name=sordi/>
*Diamoci all'[[ozio]] in tutto, tranne che nell'amore e nel bere, tranne che nell'ozio.<ref>Citato in Paul Lafargue, ''Il diritto all'ozio'', 1883.</ref>
*Diamoci all'[[ozio]] in tutto, tranne che nell'amore e nel bere, tranne che nell'ozio.<ref>Citato in Paul Lafargue, ''Il diritto all'ozio'', 1883.</ref>
*Dunque anche la rivelazione non insegna al genere umano niente che la ragione umana, lasciata a se stessa, non avrebbe potuto trovare.<ref>Da ''Educazione del genere umano'', 4.</ref><ref name=sordi/>
*Ditemi, l'amore è compreso nell'amicizia o l'amicizia nell'amore?<ref>Da ''Il libertino'', I, 2. Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 14603-X</ref>
*Fine ultimo della scienza è la verità; al contrario, fine ultimo delle arti è il piacere.<ref name=lao>Da ''Laooconte''.</ref><ref name=sordi/>
*Gli Stati unificano gli uomini affinché in quest'unione, e tramite essa, ogni singolo possa meglio e più sicuramente godere la propria parte di felicità. La somma delle felicità singole di tutti i membri è la felicità dello Stato. Non ne esiste altra. Ogni diversa felicità dello Stato, nella quale una parte anche minima dei membri soffra o debba soffrire, è una tirannide camuffata.<ref>Da ''Ernst e Falk. Dialoghi per massoni''.</ref>
*Gli Stati unificano gli uomini affinché in quest'unione, e tramite essa, ogni singolo possa meglio e più sicuramente godere la propria parte di felicità. La somma delle felicità singole di tutti i membri è la felicità dello Stato. Non ne esiste altra. Ogni diversa felicità dello Stato, nella quale una parte anche minima dei membri soffra o debba soffrire, è una tirannide camuffata.<ref>Da ''Ernst e Falk. Dialoghi per massoni''.</ref>
*Gli uomini non son sempre ciò che sembrano.
:''Die Menschen sind nicht immer, was sie scheinen''.<ref>Da ''Nathan il Saggio'', I, 6.</ref>
*Gli uomini saggi sono sempre veritieri nella condotta e nei discorsi. Non dicono tutto quello che pensano, ma pensano tutto quello che dicono.<ref>Da ''Manuale di morale''.</ref>
*Gli uomini saggi sono sempre veritieri nella condotta e nei discorsi. Non dicono tutto quello che pensano, ma pensano tutto quello che dicono.<ref>Da ''Manuale di morale''.</ref>
*Imparai a conoscere me stesso, e certo da allora non ho più riso e deriso di alcuno se non di me stesso.<ref>Dalla lettera alla madre, 20 gennaio 1749.</ref><ref name=sordi/>
*L'[[attesa]] del [[piacere]] è essa stessa il piacere.
:''Und ein Vergnügen erwarten, ist auch ein Vergnügen.''<ref>Da ''Minna von Barnhelm'', [https://books.google.it/books?id=3XIHAAAAQAAJ&pg=PA84 atto IV, scena VI].</ref>
*L'[[eguaglianza]] è il più saldo legame dell'amore.<ref>Da ''Minna von Barnhelm'', V, 5.</ref>
:''Gleicheit ist immer das desteste Band der Liebe''.
*L'uomo più [[pietà|pietoso]] è anche il migliore, il più disposto a tutte le virtù sociali, a tutti i generi di magnanimità.<ref>Da una lettera del 1756; citato in [[Arthur Schopenhauer]], ''Il fondamento della morale'', traduzione di Ervino Pocar, Laterza, Roma-Bari, 1981, p. 257.</ref>
*L'uomo più [[pietà|pietoso]] è anche il migliore, il più disposto a tutte le virtù sociali, a tutti i generi di magnanimità.<ref>Da una lettera del 1756; citato in [[Arthur Schopenhauer]], ''Il fondamento della morale'', traduzione di Ervino Pocar, Laterza, Roma-Bari, 1981, p. 257.</ref>
*La [[donna]] cattiva? C'è al mondo un'unica donna cattiva: peccato che ognuno ritenga tale la sua.
*La [[grazia]] è la bellezza in movimento.<ref>Da ''Laooconte''.</ref>
:''Das böse Weib? Ein einzig böses Weib lebt höchstens in der Welt: nur schlimm, daß jeder seines für dieses einzige hält''.<ref>Dagli ''Epigrammi''</ref>
*Non sono tutti liberi quelli che si fan beffe delle loro [[catena|catene]].<ref>Da ''Nathan il Saggio''.</ref>
*La [[grazia]] è la bellezza in movimento.<ref name=lao/>
*La rivelazione è per il genere umano ciò che l'educazione è per il singolo individuo.<ref>Da ''Educazione del genere umano'', 1.</ref><ref name=sordi/>
*Tutti i grandi sono [[modestia|modesti]].<ref>Da ''Lettere sulla letteratura contemporanea''.</ref>
*Tutti i grandi sono [[modestia|modesti]].<ref>Da ''Lettere sulla letteratura contemporanea''.</ref>


==''Emilia Galotti''==
==''Emilia Galotti''==
*Come può un uomo amare un essere che, a dispetto di lui, vuol anche pensare? Una donna che pensa è altrettanto ripugnante quanto un uomo che s'imbelletta. (IV, 3)<ref name=sordi/>
*Dire [[caso]] è dire bestemmia. Niente al mondo è caso. (IV, 3)
*Dire [[caso]] è dire bestemmia. Niente al mondo è caso. (IV, 3)
*Gli uomini, quando sono infelici, si stringono volentieri l'uno all'altro. (IV, 7)<ref name=sordi/>
*[[Raffaello Sanzio|Raffaello]] sarebbe stato il più grande pittore anche se fosse venuto al mondo senza mani.
*[[Raffaello Sanzio|Raffaello]] sarebbe stato il più grande pittore anche se fosse venuto al mondo senza mani. (I, 4)
*Un uomo che non perde la [[ragione]] per certe cose, non ha una ragione da perdere.
*Un uomo che non perde la [[ragione]] per certe cose, non ha una ragione da perdere. (IV, 7)

==''Il libertino''==
*Ci sono certe cose dove l'occhio femminile vede sempre più acutamente di cento occhi maschili.
:''Es gibt gewisse Dinge, wo ein Frauenzimmerauge immer schärfer sieht als hundert Augen der Mannesperson''. (II, 3)
*Circondati dai libri, in uno stretto studio impolverato, ci si dimentica del corpo molto facilmente; e Lei sa che il corpo deve essere trattato altrettanto bene quanto l'anima, se devono raggiungere entrambi gli stessi gradi dei perfezione di cui sono capaci. (II, 2)<ref name=sordi>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 14603-X</ref>
*Ditemi, l'amore è compreso nell'amicizia o l'amicizia nell'amore? (I, 2)<ref name=sordi/>

==''Minna di Barnheim''==
*Che cosa può vedere più volentieri il Creatore di una creatura lieta? (II, 7)<ref name=sordi/>
*Chi è bella, senza fronzoli lo è doppiamente. (II, 7)<ref name=sordi/>
*L'[[attesa]] del [[piacere]] è essa stessa il piacere.
:''Und ein Vergnügen erwarten, ist auch ein Vergnügen.'' ([https://books.google.it/books?id=3XIHAAAAQAAJ&pg=PA84 IV, 6])
*L'[[eguaglianza]] è il più saldo legame dell'amore. (V, 5)
:''Gleicheit ist immer das desteste Band der Liebe''.
*Non bisogna voler essere creduti più ricchi di quanto si è. (III, 7)<ref name=sordi/>
*Oh, questi terribili uomini inflessibili e fieri che vivono coll'occhio fisso allo spettro dell'onore, insensibili a ogni altro sentimento! (IV, 6)<ref name=sordi/>
*Per un difetto solo non si rinuncia a un uomo. (III, 12)<ref name=sordi/>
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==''Nathan il saggio''==
*Gli uomini non son sempre ciò che sembrano.
:''Die Menschen sind nicht immer, was sie scheinen''. (I, 6)
*Il vero mendicante è il vero re.
:''Der wahre Bettler ist - Doch einzig und allein der wahre König''. (II, 9)
*L'intenzione fa il donatore, non il dono. (I, 5)<ref name=sordi/>
*Non sono tutti liberi quelli che si fan beffe delle loro [[catena|catene]]. (IV, 4)


==Citazioni su Gotthold Ephraim Lessing==
==Citazioni su Gotthold Ephraim Lessing==

Versione delle 19:07, 14 dic 2019

Gotthold Ephraim Lessing

Gotthold Ephraim Lessing (1729 – 1781), filosofo, poeta, favolista, drammaturgo e saggista tedesco.

Citazioni di Gotthold Ephraim Lessing

  • A costituire il valore dell'uomo è non la verità di cui chicchessia sia in possesso, o pretenda di esserlo, bensì l'impegno sincero che l'uomo ha profuso per scoprirla. È attraverso la ricerca della verità, e non col possesso di essa che le sue forze si fanno più grandi, e solo in questo consiste la sua sempre progrediente perfezione.[1][2]
  • Diamoci all'ozio in tutto, tranne che nell'amore e nel bere, tranne che nell'ozio.[3]
  • Dunque anche la rivelazione non insegna al genere umano niente che la ragione umana, lasciata a se stessa, non avrebbe potuto trovare.[4][2]
  • Fine ultimo della scienza è la verità; al contrario, fine ultimo delle arti è il piacere.[5][2]
  • Gli Stati unificano gli uomini affinché in quest'unione, e tramite essa, ogni singolo possa meglio e più sicuramente godere la propria parte di felicità. La somma delle felicità singole di tutti i membri è la felicità dello Stato. Non ne esiste altra. Ogni diversa felicità dello Stato, nella quale una parte anche minima dei membri soffra o debba soffrire, è una tirannide camuffata.[6]
  • Gli uomini saggi sono sempre veritieri nella condotta e nei discorsi. Non dicono tutto quello che pensano, ma pensano tutto quello che dicono.[7]
  • Imparai a conoscere me stesso, e certo da allora non ho più riso e deriso di alcuno se non di me stesso.[8][2]
  • L'uomo più pietoso è anche il migliore, il più disposto a tutte le virtù sociali, a tutti i generi di magnanimità.[9]
  • La donna cattiva? C'è al mondo un'unica donna cattiva: peccato che ognuno ritenga tale la sua.
Das böse Weib? Ein einzig böses Weib lebt höchstens in der Welt: nur schlimm, daß jeder seines für dieses einzige hält.[10]
  • La grazia è la bellezza in movimento.[5]
  • La rivelazione è per il genere umano ciò che l'educazione è per il singolo individuo.[11][2]
  • Tutti i grandi sono modesti.[12]

Emilia Galotti

  • Come può un uomo amare un essere che, a dispetto di lui, vuol anche pensare? Una donna che pensa è altrettanto ripugnante quanto un uomo che s'imbelletta. (IV, 3)[2]
  • Dire caso è dire bestemmia. Niente al mondo è caso. (IV, 3)
  • Gli uomini, quando sono infelici, si stringono volentieri l'uno all'altro. (IV, 7)[2]
  • Raffaello sarebbe stato il più grande pittore anche se fosse venuto al mondo senza mani. (I, 4)
  • Un uomo che non perde la ragione per certe cose, non ha una ragione da perdere. (IV, 7)

Il libertino

  • Ci sono certe cose dove l'occhio femminile vede sempre più acutamente di cento occhi maschili.
Es gibt gewisse Dinge, wo ein Frauenzimmerauge immer schärfer sieht als hundert Augen der Mannesperson. (II, 3)
  • Circondati dai libri, in uno stretto studio impolverato, ci si dimentica del corpo molto facilmente; e Lei sa che il corpo deve essere trattato altrettanto bene quanto l'anima, se devono raggiungere entrambi gli stessi gradi dei perfezione di cui sono capaci. (II, 2)[2]
  • Ditemi, l'amore è compreso nell'amicizia o l'amicizia nell'amore? (I, 2)[2]

Minna di Barnheim

  • Che cosa può vedere più volentieri il Creatore di una creatura lieta? (II, 7)[2]
  • Chi è bella, senza fronzoli lo è doppiamente. (II, 7)[2]
  • L'attesa del piacere è essa stessa il piacere.
Und ein Vergnügen erwarten, ist auch ein Vergnügen. (IV, 6)
  • L'eguaglianza è il più saldo legame dell'amore. (V, 5)
Gleicheit ist immer das desteste Band der Liebe.
  • Non bisogna voler essere creduti più ricchi di quanto si è. (III, 7)[2]
  • Oh, questi terribili uomini inflessibili e fieri che vivono coll'occhio fisso allo spettro dell'onore, insensibili a ogni altro sentimento! (IV, 6)[2]
  • Per un difetto solo non si rinuncia a un uomo. (III, 12)[2]
  • Quando il cuore può far sentire la sua voce non c'è bisogno di preparare il discorso. (V, 4)[2]
  • Un cuore che trabocca non misura le parole. (V, 3)[2]
  • Violenza! Violenza! Chi non può far fronte alla violenza? Ciò che chiamiamo violenza è nulla; la seduzione è la vera violenza. (V, 7)[2]

Nathan il saggio

  • Gli uomini non son sempre ciò che sembrano.
Die Menschen sind nicht immer, was sie scheinen. (I, 6)
  • Il vero mendicante è il vero re.
Der wahre Bettler ist - Doch einzig und allein der wahre König. (II, 9)
  • L'intenzione fa il donatore, non il dono. (I, 5)[2]
  • Non sono tutti liberi quelli che si fan beffe delle loro catene. (IV, 4)

Citazioni su Gotthold Ephraim Lessing

  • Bisogna essere giovani per immaginarsi quale influsso esercitasse su di noi il Laocoonte di Lessing, opera che dall'angolo ristretto di una misera visione ci trascinò nei liberi campi del pensiero. L' ut pictura poesis, tanto a lungo fraintesa, era tutto a un tratto eliminata, e la differenza tra le arti figurative e quelle del linguaggio chiara. (Goethe)
  • Con le sue polemiche ha strappato a un meritatissimo oblio più di un nome. Egli ha avviluppato, per così dire, molti minuscoli scrittorelli in una rete di spiritosi motteggi, di prezioso umorismo, e ora essi si conservano in eterno nelle opere di Lessing come insetti rimasti chiusi in un pezzo d'ambra. (Benedetto Croce)
  • Egli ha spaccato molte zucche per pura arroganza, dimostrandosi poi tanto maligno, da sollevarle dal suolo e mostrare al publico che dentro erano vuote. (Heinrich Heine)
  • Lessing possiede una virtù prettamente francese, e come scrittore ha frequentato in genere con la massima diligenza la scuola dei francesi: sa ordinare e ben esporre le sue cose in vetrina. Senza quest'arte reale, i suoi pensieri come pure i loro oggetti sarebbero rimasti piuttosto in ombra, senza che la perdita fosse troppo grave. Ma dalla sua arte hanno imparato in molti (soprattutto le ultime generazioni di dotti tedeschi), e innumerevoli ne hanno tratto gioia. – In verità quegli apprendisti non avrebbero avuto bisogno, come tanto spesso è accaduto, di imparare anche lo sgradevole manierismo del suo tono, con quel miscuglio di litigiosità e probità. – Sul Lessing «lirico» si è oggi unanimi: sul «drammatico» lo si diventerà. (Friedrich Nietzsche)
  • Rilessi nel vecchio quaderno, dove l'avevo trascritta molti anni addietro, questa sentenza di Lessing: «Lass dir eine Kleinigkeit nicht näher gehen als sie werth ist». — Non lasciarti toccare da una inezia più ch'essa nol meriti. (Antonio Fogazzaro)

Note

  1. Da Eine Duplik.
  2. a b c d e f g h i j k l m n o p q r Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 14603-X
  3. Citato in Paul Lafargue, Il diritto all'ozio, 1883.
  4. Da Educazione del genere umano, 4.
  5. a b Da Laooconte.
  6. Da Ernst e Falk. Dialoghi per massoni.
  7. Da Manuale di morale.
  8. Dalla lettera alla madre, 20 gennaio 1749.
  9. Da una lettera del 1756; citato in Arthur Schopenhauer, Il fondamento della morale, traduzione di Ervino Pocar, Laterza, Roma-Bari, 1981, p. 257.
  10. Dagli Epigrammi
  11. Da Educazione del genere umano, 1.
  12. Da Lettere sulla letteratura contemporanea.

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