Da grande: differenze tra le versioni
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*'''Claudio''': Una volta dicevi: «Ti amo per quello che sei, non per quello che hai!»<br/>'''Anna''': I valori cambiano... e anche le necessità! |
*'''Claudio''': Una volta dicevi: «Ti amo per quello che sei, non per quello che hai!»<br/>'''Anna''': I valori cambiano... e anche le necessità! |
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*'''Luca''': Scusi, ci ridà il pallone? <br/> '''Marco''': Non si può giocare a pallone qui! <br/> '''Luca''': Ma come? Ci abbiamo giocato sempre! <br/> '''Marco''': Da oggi non si gioca più, lo decido io che sono un [[Vigile urbano|vigile]]! <br/> '''Luca''': Senti un po', tu saresti un vigile? Non sei vestito da vigile! <br/> '''Marco''': Sono vestito così perché sono il capo di tutti i vigili e conosco anche i vostri nomi! <br/> '''Luca''': Bugiardo! <br/> '''Gli amici di Marco''': Sì, sei un bugiardo! <br/> '''Marco''' {{NDR|indicandoli uno alla volta}}: Lui si chiama Franco, tu Luciano, tu Achille, tu Stefano e tu Luca |
*'''Luca''': Scusi, ci ridà il pallone? <br/> '''Marco''': Non si può giocare a pallone qui! <br/> '''Luca''': Ma come? Ci abbiamo giocato sempre! <br/> '''Marco''': Da oggi non si gioca più, lo decido io che sono un [[Vigile urbano|vigile]]! <br/> '''Luca''': Senti un po', tu saresti un vigile? Non sei vestito da vigile! <br/> '''Marco''': Sono vestito così perché sono il capo di tutti i vigili e conosco anche i vostri nomi! <br/> '''Luca''': Bugiardo! <br/> '''Gli amici di Marco''': Sì, sei un bugiardo! <br/> '''Marco''' {{NDR|indicandoli uno alla volta}}: Lui si chiama Franco, tu Luciano, tu Achille, tu Stefano, e tu Luca che sei un gran somarone e una spia, e sei andato a dire che Marco è un «piscialetto»! <br/> '''Luca''': Ma è la verità! <br/> '''Marco''': Non è vero! <br/> '''Luca''': Sì che è la verità! <br/> '''Marco''': Allora verrai accompagnato dai tuoi genitori... lì alle prigioni, e ti metto in prigione! <br/> '''Luca''': No per favore, in prigione no! <br/> '''Marco''': Allora devi giurare di non dire più che Marco è un «piscialetto»! <br/> '''Luca''': Lo giuro! <br/> '''Marco''': Giuratelo anche voi! <br/> '''Gli amici di Marco''': Lo giuriamo. |
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*'''Marco''': E siccome mio papà lavorava in banca, io credevo che poteva prendere tutti i soldi che voleva... voleva no!<br/> '''Francesca''': Certo che ti ricordi della tua infanzia come se fosse successo ieri!<br/>'''Marco''': Eh! |
*'''Marco''': E siccome mio papà lavorava in banca, io credevo che poteva prendere tutti i soldi che voleva... voleva no!<br/> '''Francesca''': Certo che ti ricordi della tua infanzia come se fosse successo ieri!<br/>'''Marco''': Eh! |
Versione delle 17:16, 15 dic 2019
Da grande
Titolo originale |
Da grande |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 1987 |
Genere | commedia |
Regia | Franco Amurri |
Soggetto | Franco Amurri, Stefano Sudriè |
Sceneggiatura | Franco Amurri, Stefano Sudriè |
Produttore | Achille Manzotti |
Interpreti e personaggi | |
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Da grande, film italiano del 1987, regia di Franco Amurri.
Incipit
Anna [da fuori la stanza]: Dobbiamo comprarne una nuova, non possiamo andare avanti così! [apre la porta e va a svegliare Marco e Silvietta] Marco, Silvietta, non è suonata la sveglia, è tardi! [va ad aprire la tapparella] Di chi è il compleanno oggi? Vediamo se il mio maschietto ha mantenuto la promessa... oh lo sapevo...! dovresti vergognarti! Oggi compi otto anni e ancora fai la pipì a letto! Vieni tesoro. Quando ti decidi a diventare grande?
Marco da piccolo: Ma non è colpa mia.
Silvietta: Tanti auguri piscione.
Frasi
- Voglio diventare grande! Voglio diventare grande! Voglio diventare grande! Voglio diventare grande! (Marco da piccolo)
- Quanti anni ho? (Marco) [dopo essere diventato adulto]
- Chissà se ci sono degli altri bambini che diventano grandi così di colpo. Quello lì avrà cinque anni. Forse tutti i bambini che sono sfortunati da piccoli diventano grandi prima degli altri. Eppure non è mica tanto difficile: io ho detto «Voglio diventare grande» e son diventato grande: non ho dovuto dire nessuna formula magica. Forse sono io che sono magico, e se dico che voglio diventare un elefante, divento un elefante. (Marco)
Dialoghi
- Claudio: Senti tu, mi ha detto la maestra che non fai più il dettato in classe, mi spiegheresti il perché? E poi un'altra cosa: guai a te se Silvia mi dice che alzi la voce con lei. Hai capito?
Marco da piccolo: Non è colpa mia.
Silvietta: Sì che è colpa tua.
Claudio: Di chi è la colpa, allora?
Marco da piccolo: Papà, tu con me la alzi sempre.
Claudio: Io sono tuo padre, sono grande e alzo la voce quanto mi pare! Hai capito? Tu sei un bambino di otto anni, stà al tuo posto!
- Marco [uscendo dalla finestra di casa]: Ciao bambino.
Vicino di casa: Chi sei?
Marco: Non mi riconosci?
Vicino di casa: Tu sei un ladro.
Marco: Sono Marco, li vedi i vestiti?
Vicino di casa: No, tu sei un ladro. Mamma!
Marco: Sono Marco da grande.
- Claudio: Una volta dicevi: «Ti amo per quello che sei, non per quello che hai!»
Anna: I valori cambiano... e anche le necessità!
- Luca: Scusi, ci ridà il pallone?
Marco: Non si può giocare a pallone qui!
Luca: Ma come? Ci abbiamo giocato sempre!
Marco: Da oggi non si gioca più, lo decido io che sono un vigile!
Luca: Senti un po', tu saresti un vigile? Non sei vestito da vigile!
Marco: Sono vestito così perché sono il capo di tutti i vigili e conosco anche i vostri nomi!
Luca: Bugiardo!
Gli amici di Marco: Sì, sei un bugiardo!
Marco [indicandoli uno alla volta]: Lui si chiama Franco, tu Luciano, tu Achille, tu Stefano, e tu Luca che sei un gran somarone e una spia, e sei andato a dire che Marco è un «piscialetto»!
Luca: Ma è la verità!
Marco: Non è vero!
Luca: Sì che è la verità!
Marco: Allora verrai accompagnato dai tuoi genitori... lì alle prigioni, e ti metto in prigione!
Luca: No per favore, in prigione no!
Marco: Allora devi giurare di non dire più che Marco è un «piscialetto»!
Luca: Lo giuro!
Marco: Giuratelo anche voi!
Gli amici di Marco: Lo giuriamo.
- Marco: E siccome mio papà lavorava in banca, io credevo che poteva prendere tutti i soldi che voleva... voleva no!
Francesca: Certo che ti ricordi della tua infanzia come se fosse successo ieri!
Marco: Eh!
- Francesca: Sei pronto per il dolce? L'ho fatto con le mie mani, è una mia specialità.
Marco: Ah ecco, mi ricordo che anche mia mamma mi faceva la zuppa inglese. Che a me se c'è una cosa che mi fa schifo al mondo [Vedendo la zuppa inglese] però adesso mi piace. Molto. Poco però.
- Francesca: Allora, per il telefono non c'è problema, ho messo il contatore, basta segnare gli scatti.
Marco: Hm.
Francesca: E luce, gas, riscaldamento facciamo a metà.
Marco: Hm.
Francesca: Ne vuoi ancora un po?
Marco: No...
Francesca: Eh, l'unico vero problema adesso sono i soldi.
Marco: Eh!
Francesca: Dobbiamo trovarti un lavoro. Che lavoro vuoi fare?
Marco: Ah... l'agente segreto... hmmm... progettatore... astronauta... hmmm... mi piace il Lego... mi piace fare il Lego.
- Autista: Aiuto! Ma non lo vedi che è rosso?! Deficiente!
Marco: Ho otto anni! Ho otto anni!!!
- Tenente: Stai calmo, sappiamo chi sei. Non peggiorare la tua situazione.
Marco: Non è vero... sono mascherato!
Explicit
Marco da piccolo [scrivendo sul quaderno]: Francesca, certe volte succedono delle cose che non puoi capire, ma ci devi credere e basta: fai uno sforzo, chiudi gli occhi e dì «Ci credo». Per un bambino è facile, per te che sei grande, invece, deve essere molto difficile, ma se ci provi davvero ci riuscirai. [...] Prima ero piccolo e volevo diventare grande, poi ero grande e volevo diventare piccolo. Ora sono tornato piccolo, ma ti voglio ancora tanto tanto bene, e ti chiedo: accettami come sono, perché solo così potremo stare insieme per sempre.
[Marco sorride a Francesca ed esce dall'aula, volta lo sguardo dentro di essa e si incammina; Francesca legge ciò che ha scritto Marco e dall'aula fuoriesce un forte bagliore; ne esce Francesca, tornata bambina]
Francesca da piccola: Marco, aspettami!
Marco da piccolo: Francesca! [i due si abbracciano]