Paolo Sarpi: differenze tra le versioni

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'''Paolo Sarpi''' (1552 – 1623), religioso, teologo, storico e scienziato italiano.
'''Paolo Sarpi''' (1552 – 1623), religioso, teologo, storico e scienziato italiano.

==Citazioni di Paolo Sarpi==
*Venne finalmente il 13 di decembre, quando in Roma il papa publicò una bolla di giubileo, dove narrava aver intimato il concilio per sanare le piaghe causate nella Chiesa dagli empi eretici. Perilché essortava ogniuno ad aiutare i padri congregati in esso con le loro preghiere appresso Dio; il che per fare più efficacemente e fruttuosamente, dovessero confessarsi e digiunare tre dì, e ne' medesimi intervenire alle processioni e poi ricevere il santissimo sacramento, concedendo perdono di tutti i peccati a chi cosí facesse. E l'istesso giorno in Trento i legati con tutti i prelati, che erano in numero 25 in abito pontificale, accompagnati da' teologi, dal clero e dal popolo forestiero e della città, fecero una solenne processione dalla chiesa della Trinità alla catedrale.<ref>Da ''Istoria del Concilio Tridentino'', a cura di Corrado Vivanti, Volume primo, Einaudi, Torino, 2011, pp. 225-226. ISBN 978-88-06-20875-2</ref>


==[[Incipit]] di alcune opere==
==[[Incipit]] di alcune opere==

Versione delle 18:45, 21 dic 2019

Paolo Sarpi

Paolo Sarpi (1552 – 1623), religioso, teologo, storico e scienziato italiano.

Citazioni di Paolo Sarpi

  • Venne finalmente il 13 di decembre, quando in Roma il papa publicò una bolla di giubileo, dove narrava aver intimato il concilio per sanare le piaghe causate nella Chiesa dagli empi eretici. Perilché essortava ogniuno ad aiutare i padri congregati in esso con le loro preghiere appresso Dio; il che per fare più efficacemente e fruttuosamente, dovessero confessarsi e digiunare tre dì, e ne' medesimi intervenire alle processioni e poi ricevere il santissimo sacramento, concedendo perdono di tutti i peccati a chi cosí facesse. E l'istesso giorno in Trento i legati con tutti i prelati, che erano in numero 25 in abito pontificale, accompagnati da' teologi, dal clero e dal popolo forestiero e della città, fecero una solenne processione dalla chiesa della Trinità alla catedrale.[1]

Incipit di alcune opere

Discorso dell'origine, forma, leggi, ed vso dell'Vfficio dell'Inquisitione nella Citta, e Dominio di Venetia

Eseguendo colla debita riverenza il commandamento fattomi dà V. Serenità, di ridur insieme, ed ordinare tutta la materia spettante all'Officio dell'Inquisizione contro l'Heresia, hò ritrovato il tutto essere stato cosi ben regolato ne' tempi passati, dalli Consegli della Serenissima Republica, ch'al presente non vi è altro bisogno, se non por insieme ciò che in diverse occasioni è stato determinato, ponendo ad effetto quanto deliberò l'Eccellentissimo Consiglio de i Dieci, e Gionta, del 1550. 22 Novembre. c. 8. cio è, Che in tutto il Dominio Veneto si procedi uniformemente, e conforme à ciò che si osserva in quest'Inclita Città: com'anco fu concordato trà'l sommo Pontefice Giulio III. e la Serenissima Republica del 1551. c. 18. e. 19.

Historia particolare delle cose passate trà il Sommo Pontefice Paolo V. E la Serenissima Republica di Venetia

Paolo V. dalli primi anni della sua pueritia fu dedito e nodrito in quelli studij che non hanno altro per scopo se non l'acquistare la Monarchia spirituale e temporale di tutto il mondo al Pontefice Romano, e avanzando l'ordine clericale sottrarlo dalla potestà e giurisdittione di tutti li Prencipi, inalzandolo anco sopra li Rè, e sottomettendogli i secolari in ogni genere di servigi e commodi.

Istoria del Concilio Tridentino

Il proponimento mio è di scrivere l'istoria del concilio tridentino, perché, quantonque molti celebri istorici del secol nostro nelli loro scritti n'abbiano toccato qualche particolar successo, e Giovanni Sleidano, diligentissimo autore, abbia con esquisita diligenza narrate le cause antecedenti, nondimeno, poste tutte queste cose insieme, non sarebbono bastanti ad un'intiera narrazione.

Citazioni su Paolo Sarpi

  • A quel massimo degli umani intelletti, Paolo Sarpi, ragionevolmente parve lo straordinario ingegno una prontissima passività a ricevere e riprodurre in sè anco le minime impressioni degli oggetti o sensibili o intelligibili, e però non altro che una straordinaria e male invidiata malattia, la quale i moderni fisiologi nel moderno linguaggio chiamerebbero lenta encefalite. (Pietro Giordani)[2]
  • Uomo enciclopedico, nato non solo all'onor dell'Italia ma della umanità. (Giovanni Battista Della Porta)

Note

  1. Da Istoria del Concilio Tridentino, a cura di Corrado Vivanti, Volume primo, Einaudi, Torino, 2011, pp. 225-226. ISBN 978-88-06-20875-2
  2. Citato in Federico De Roberto, Il genio e l'ingegno, in "Il colore del tempo", R. Sandron, Milano-Palermo, 1900.

Bibliografia

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