Il settimo sigillo: differenze tra le versioni
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*'''Jöns''': Che cosa vede? Questo vorrei sapere! <br/>'''Antonius Block''': Ormai non vede più. <br/>'''Jöns''': Non avete risposto alla mia domanda! Chi veglia su di lei? Gli angeli, Dio o Satana oppure... Oppure il nulla? Il nulla, ve lo dico io. <br/>'''Antonius Block''': No, no, non può essere. <br/>'''Jöns''': Guardate i suoi occhi, ormai sono attorniati dal nulla che li sommerge. E noi siamo qui incapaci di fare qualcosa, perché vediamo ciò che vede lei, e il nostro terrore è uguale al suo! Eh nessuno la aiuta... No! Non posso guardarla! {{NDR|Si allontana}} |
*'''Jöns''': Che cosa vede? Questo vorrei sapere! <br/>'''Antonius Block''': Ormai non vede più. <br/>'''Jöns''': Non avete risposto alla mia domanda! Chi veglia su di lei? Gli angeli, Dio o Satana oppure... Oppure il nulla? Il nulla, ve lo dico io. <br/>'''Antonius Block''': No, no, non può essere. <br/>'''Jöns''': Guardate i suoi occhi, ormai sono attorniati dal nulla che li sommerge. E noi siamo qui incapaci di fare qualcosa, perché vediamo ciò che vede lei, e il nostro terrore è uguale al suo! Eh nessuno la aiuta... No! Non posso guardarla! {{NDR|Si allontana}} |
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*'''Raval''': Per carità di Dio, datemi un pò d'acqua! Ho la peste! <br/>'''Jöns''': {{NDR|Sguainando la spada}} Resta dietro quel tronco! <br/>'''Raval''': No! No, no! Ho paura, ho paura di morire...Non voglio morire! Non voglio! Perché non avete pietà di me? Datemi un pò d'acqua, aiutatemi! Non lasciatemi morire... <br/>'''Jöns''': {{NDR|La giovane cuoca fa per andare a soccorrerlo, ma lo scudiero la ferma}} No, non servirebbe a niente. Tutta l'acqua di un fiume non basterebbe per placarlo. <br/>'''Raval'''{{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Sto per morire...Aiutatemi! Che cosa ne sarà di me? Ditemi qualcosa, confortatemi! Abbiate un pò di misericordia...Non vedete che muoio? Abbiate pietà, datemi un pò d'acqua! Aiutatemi! Aiutatemi! Aiutatemi! Ah! |
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*'''Antonius Black''': {{NDR|All'arrivo della morte al suo castello}} Buon giorno, nobile signore. <br/>'''Karin''': Io sono Karin, la moglie del cavaliere, e vi do il benvenuto nella mia casa, signore. <br/>'''Plog'''{{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Il mio mestiere è quello del fabbro, e devo dire che mi arrangio bene nel mio lavoro. Questa è mia moglie Lisa. Saluta il nobile signore, avanti. Qualche volta non è facile andarci d'accordo, e abbiamo avuto i nostri litigi, ma non peggio a quanto capita a tutte le coppie. <br/>'''Antonius Block''': {{NDR|Pregando}} Dall'oscurità che tutti ci attornia, mi rivolgo a te, o Signore Iddio, abbi misericordia per noi che siamo sgomenti e ignari. <br/>'''Jöns''': Nell'oscurità in cui siamo accolti, e probabilmente è così, non c'è nessuno che ascolti i vostri lamenti e lenisca le vostre sofferenze. Asciugate le lacrime e specchiatevi nella vostra indifferenza. <br/>'''Antonius Block'''{{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Dio, tu che in qualche luogo esisti...Tu che devi certamente esistere, abbi misericordia di noi. <br/>'''Jöns''':Forse avrei potuto liberarmi da questa angoscia per l'eternità che mi tormenta. Ma ormai è troppo tardi per insegnarvi la gioia smisurata di un cuore che pulsa. <br/>'''Karin'''{{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Silenzio...Silenzio...Silenzio. <br/>'''Jöns'''{{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: {{NDR|Stizzito}} Si, farò silenzio, ma mi [[rivolta|ribello]]. <br/>'''Giovane Cuoca'''{{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: {{NDR|Avvicinandosi sorridendo alla morte}} L'ora è venuta! |
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==Citazioni su ''Il settimo sigillo''== |
==Citazioni su ''Il settimo sigillo''== |
Versione delle 19:56, 3 gen 2020
Il settimo sigillo
Titolo originale |
Det Sjunde inseglet |
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Lingua originale | svedese e latino |
Paese | Svezia |
Anno | 1957 |
Genere | Drammatico |
Regia | Ingmar Bergman |
Sceneggiatura | Ingmar Bergman |
Produttore | Allan Ekelund |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Il settimo sigillo, film svedese del 1957 di Ingmar Bergman.
Frasi
- E quando [l'Agnello] aprì il settimo sigillo, si fece nel cielo un profondo silenzio di mezz'ora. E vidi i sette angeli che stavano dinnanzi a Dio, e furono loro date sette trombe. [...] E allora il primo angelo die' fiato alla tromba, e ne venne grandine e fuoco misto a sangue. E così furono gettati sopra alla terra, e la terza parte della terra fu arsa, e la terza parte degli alberi fu arsa, e fu arsa l'erba verdeggiante. E quindi il secondo angelo die' fiato alla tromba e una specie di grande montagna di fuoco ardente fu gettata in fondo al mare, e la terza parte del mare diventò saggia [...] E anche il terzo angelo die' fiato alla sua tromba. E dall'alto del cielo cadde una stella grande, ardente come fiaccola. La stella si chiamava [...] Assenzio. [1](Karin)
- Questa è la mia mano, posso muoverla, e in essa pulsa il mio sangue. Il sole compie ancora il suo alto arco nel cielo. E io... Io, Antonius Block, gioco a scacchi con la Morte. (Antonius Block)
- Mikael diventerà un grande acrobata, oppure un giocoliere famoso per un suo straordinario incredibile esercizio [...] Quello di far restare ferma nell'aria una clava. (Jof)
- Vorrei confessarmi ma non ne sono capace, perché il mio cuore è vuoto. Ed è vuoto come uno specchio che sono costretto a fissare. Mi ci vedo riflesso e provo soltanto disgusto e paura. Vi leggo indifferenza verso il prossimo, verso tutti i miei irriconoscibili simili. Vi scorgo immagini di incubo nate dai miei sogni e dalle mie fantasie. (Antonius Block)
- Perché non è possibile cogliere Dio coi propri sensi? Per quale ragione si nasconde tra mille e mille promesse e preghiere sussurrate e incomprensibili miracoli? Perché io dovrei avere fede nella fede degli altri? Che cosa sarà di coloro i quali non sono capaci né vogliono avere fede? Perché non posso uccidere Dio in me stesso? Perché continua a vivere in me sia pure in modo vergognoso e umiliante anche se io lo maledico e voglio strapparlo dal mio cuore? E perché nonostante tutto egli continua a essere uno struggente richiamo di cui non riesco a liberarmi? (Antonius Block)
- Addio fanciulla, avrei potuto violentarti ma è un genere d'amore che non mi va. Troppo faticoso tutto sommato. (Jöns)
- Lo ricorderò, questo momento: il silenzio del crepuscolo, il profumo delle fragole, la ciotola del latte, i vostri volti su cui discende la sera, Mikael che dorme sul carro, Jof e la sua lira... cercherò di ricordarmi quello che abbiamo detto e porterò con me questo ricordo, delicatamente, come se fosse una coppa di latte appena munto che non si vuol versare. E sarà per me un conforto, qualcosa in cui credere. (Antonius Block)
- Se tutto è imperfetto in questo imperfetto mondo, l'amore invece è perfetto nella sua assoluta e squisita imperfezione. (Jöns)
- La mia pancia è tutto il mio mondo, la mia testa la mia eternità, e le mie mani due magnifici soli. Le gambe sono i dannati pendoli del tempo e i miei piedi sporchi i due eccellenti fondamenti della mia filosofia. Il tutto vale esattamente quanto un rutto, con l'unica differenza che un rutto dà più soddisfazione. (Jöns)
- E allora, povero illuso, cosciotto di prosciutto, ti dirò che l'amore non è che un altro nome per lussuria, più lussuria, più lussuria, più un dannato mucchio di inganni, di falsità, di menzogne e ogni sorta di imbrogli. (Jöns)
- Tra le gambe di una troia è la vita una gran gioia. (Jöns)
- In alto siede l'Onnipotente così lontano che è sempre assente mentre il Diavolo suo fratello lo trovi anche al cancello. (Jöns)
- Scimmie tanto simili all'uomo da essere stupide quanto lui. (Jöns)
- Non mi serve sapere. (Morte)
- Mia! Li vedo, Mia! Li vedo! Laggiù contro quelle nuvole scure. Sono tutti assieme. Il fabbro e Lisa, il cavaliere e Raval e Jöns e Skat. E la morte austera li invita a danzare. Vuole che si tengano per mano e che danzino in una lunga fila. In testa a tutti è la morte, con la falce e la clessidra. E Skat è l'ultimo e ha la lira sotto il braccio. Danzano solenni, allontanandosi lentamente nel chiarore dell'alba, verso un altro mondo ignoto, mentre la pioggia lava e quieta i loro volti e terge le loro guance dal sale delle lacrime. (Jof)
Dialoghi
- Antonius Block: Chi sei tu?
Morte: Sono la morte.
Antonius: Sei venuta a prendermi?
Morte: È già da molto che ti cammino a fianco.
Antonius: Me n'ero accorto.
- Antonius Block: Ti tocca il nero.
Morte: Si addice alla Morte, non credi?
- Antonius Block: Io vorrei sapere, senza fede, senza ipotesi, voglio la certezza. Voglio che Iddio mi tenda la mano e scopra il suo volto nascosto e voglio che mi parli [...] Lo chiamo e lo invoco, e se Egli non risponde io penso che non esiste.
Morte: Forse è così, forse non esiste.
Antonius: Ma allora la vita non è che un vuoto senza fine. Nessuno può vivere sapendo di dover morire un giorno come cadendo nel nulla senza speranza.
Morte: Molta gente non pensa né alla Morte né alla vanità delle cose.
- Skat: [Mentre riposa su un albero, sente qualcuno tagliare degli alberi] Dei boscaioli... Ma guarda un po'. [Accorgendosi che è il suo albero quello che viene tagliato] Accidenti, ma stanno proprio tagliando il mio albero! Ehi, voi, sudici tagliaboschi!Che state facendo al mio albero, eh? Non potreste almeno rispondere? La cortesia non costa niente! [Vedendo una figura incappucciata che sega l'albero] Ehi, ma chi sei tu?
Morte: [Rivelandosi] Sto abbattendo il tuo albero. Non sai che la tua ora è giunta?
Skat: [Terrorizzato] No... Aspetta, ti prego, non è questo il modo!
Morte: E che modi vorresti?
Skat: Ah, beh, ecco, vedi, tra poco c'è lo spettacolo!
Morte: Sarà sospeso. Per la morte dell'attore.
Skat: Ma se ho un contratto!
Morte:Annullato.
Skat: Beh, si... ma la famiglia, i bambini?
Morte: Su, dovresti vergognarti, Skat.
Skat: Si si si, giusto, mi vergogno, e mi pento, mi pento! Ma... Non c'è qualche scusa? Qualche particolare eccezione per gli attori?
Morte: No, no, niente, nessuna eccezione!
Skat[Ultime parole]: Niente scappatoie? Nessun rimedio? Aaah! [La morte abbatte l'albero e Skat muore]
- Antonius Block: Figliola, mi senti? è vero che sei sta assieme al diavolo?
Strega: Perché... Me lo chiedi?
Antonius Block: Non è solo per curiosità. Ho le mie buone ragioni. Voglio incontrarlo anch'io.
Strega: Perché?
Antonius Block: Voglio domandargli di Dio. Lui sicuramente deve saperne più di ogni altro.
Strega: Puoi incontrarlo quando vuoi.
Antonius Block: Anche ora?
Strega: Si, se fai quello che ti dico io... Guardami fisso negli occhi. Guardami. Guarda bene. Non lo vedi?
Antonius Block: Vedo solo il tuo disperato terrore... E nient'altro. Ecco ciò che vedo.
Strega: Davvero? Non vedi altro? Niente d'altro?
Antonius Block: No.
Strega: Forse sarà dietro le tue spalle!
Antonius Block: [Si volta di scatto, ma non vede niente] No. Non c'è nessuno.
Strega: Ma io so che è qui accanto... Basta che io allunghi una mano per incontrare la sua. Anche adesso, è qui... E mi libererà dal fuoco.
Antonius Block: Te l'ha detto lui?
Strega: Lo so.
Antonius Block: Te l'ha detto lui?
Strega[Ultime parole]: Guarda, guardami negli occhi, Lo vedrai anche tu se guardi bene. I preti lo hanno visto subito il demonio, e anche i soldati. E ne hanno tanta paura che non osano neanche toccarmi! [China il capo per riposarsi]
- Antonius Block: [Ad un soldato che prepara la pira per bruciare la strega] Perché le avete rotto i polsi?
Soldato: Non siamo stati noi.
Antonius Block: E chi?
Soldato:Chiedetelo a quel monaco. [Indica una figura ammantata lì vicino]
Antonius Block: [Avvicinandosi al presunto monaco] Che cosa le avete fatto?
Morte: [Rivelandosi] Perché non la smetti di fare tante domande?
Antonius Block: No, non la smetterò.
Morte: Tanto nessuno ti risponde.
- Jöns: [Assistendo la ragazza accusata di stregoneria] Per un attimo ho pensato di uccidere i soldati. Ma a che sarebbe servito? Ormai è già agonizzante.
Soldato: Vi ho detto di non avvicinarvi, o finirete dannati anche voi!
Antonius Block: [Dopo che Jöns da un goccio d'acqua alla giovane, le porge del veleno] Prendi. Ti allevierà la pena.
- Jöns: Che cosa vede? Questo vorrei sapere!
Antonius Block: Ormai non vede più.
Jöns: Non avete risposto alla mia domanda! Chi veglia su di lei? Gli angeli, Dio o Satana oppure... Oppure il nulla? Il nulla, ve lo dico io.
Antonius Block: No, no, non può essere.
Jöns: Guardate i suoi occhi, ormai sono attorniati dal nulla che li sommerge. E noi siamo qui incapaci di fare qualcosa, perché vediamo ciò che vede lei, e il nostro terrore è uguale al suo! Eh nessuno la aiuta... No! Non posso guardarla! [Si allontana]
- Raval: Per carità di Dio, datemi un pò d'acqua! Ho la peste!
Jöns: [Sguainando la spada] Resta dietro quel tronco!
Raval: No! No, no! Ho paura, ho paura di morire...Non voglio morire! Non voglio! Perché non avete pietà di me? Datemi un pò d'acqua, aiutatemi! Non lasciatemi morire...
Jöns: [La giovane cuoca fa per andare a soccorrerlo, ma lo scudiero la ferma] No, non servirebbe a niente. Tutta l'acqua di un fiume non basterebbe per placarlo.
Raval[Ultime parole]: Sto per morire...Aiutatemi! Che cosa ne sarà di me? Ditemi qualcosa, confortatemi! Abbiate un pò di misericordia...Non vedete che muoio? Abbiate pietà, datemi un pò d'acqua! Aiutatemi! Aiutatemi! Aiutatemi! Ah!
- Antonius Black: [All'arrivo della morte al suo castello] Buon giorno, nobile signore.
Karin: Io sono Karin, la moglie del cavaliere, e vi do il benvenuto nella mia casa, signore.
Plog[Ultime parole]: Il mio mestiere è quello del fabbro, e devo dire che mi arrangio bene nel mio lavoro. Questa è mia moglie Lisa. Saluta il nobile signore, avanti. Qualche volta non è facile andarci d'accordo, e abbiamo avuto i nostri litigi, ma non peggio a quanto capita a tutte le coppie.
Antonius Block: [Pregando] Dall'oscurità che tutti ci attornia, mi rivolgo a te, o Signore Iddio, abbi misericordia per noi che siamo sgomenti e ignari.
Jöns: Nell'oscurità in cui siamo accolti, e probabilmente è così, non c'è nessuno che ascolti i vostri lamenti e lenisca le vostre sofferenze. Asciugate le lacrime e specchiatevi nella vostra indifferenza.
Antonius Block[Ultime parole]: Dio, tu che in qualche luogo esisti...Tu che devi certamente esistere, abbi misericordia di noi.
Jöns:Forse avrei potuto liberarmi da questa angoscia per l'eternità che mi tormenta. Ma ormai è troppo tardi per insegnarvi la gioia smisurata di un cuore che pulsa.
Karin[Ultime parole]: Silenzio...Silenzio...Silenzio.
Jöns[Ultime parole]: [Stizzito] Si, farò silenzio, ma mi ribello.
Giovane Cuoca[Ultime parole]: [Avvicinandosi sorridendo alla morte] L'ora è venuta!
Citazioni su Il settimo sigillo
- Se fai un film in cui pensi che la morte compaia nei panni di una persona, hai solo un punto di riferimento, che è Il settimo sigillo. (Wim Wenders)
Note
- ↑ Il brano qui citato è tratto pressoché integralmente dall' Apocalisse di San Giovanni evangelista (8, 1– 11).
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