David Lynch: differenze tra le versioni

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*Il [[tabagismo|fumo]] è come una bella donna, l'ami ma ti rendi conto che non è quella giusta per te. La lasci. Poi cominci a vagheggiarla, ti rendi conto che la tua giornata è triste senza di lei. E pian piano dimentichi guai e tormenti, incominci a scriverle, a pregarla di tornare con te. L'[[amore]] fa male, ma la mancanza d'amore ancora di più.<ref name=10dicembre2011>Citato in ''[http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/12/10/news/rclub_david_lynch-26369183/ Il sogno di David Lynch: "Facciamo sparire il rumore"]'', ''la Repubblica'', 10 dicembre 2011.</ref>
*Il [[tabagismo|fumo]] è come una bella donna, l'ami ma ti rendi conto che non è quella giusta per te. La lasci. Poi cominci a vagheggiarla, ti rendi conto che la tua giornata è triste senza di lei. E pian piano dimentichi guai e tormenti, incominci a scriverle, a pregarla di tornare con te. L'[[amore]] fa male, ma la mancanza d'amore ancora di più.<ref name=10dicembre2011>Citato in ''[http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/12/10/news/rclub_david_lynch-26369183/ Il sogno di David Lynch: "Facciamo sparire il rumore"]'', ''la Repubblica'', 10 dicembre 2011.</ref>
*Il mondo è diventato una stanza rumorosa, il silenzio è il luogo magico in cui si realizza il processo creativo.<ref name=10dicembre2011/>
*Il mondo è diventato una stanza rumorosa, il silenzio è il luogo magico in cui si realizza il processo creativo.<ref name=10dicembre2011/>
*{{NDR|Su ''[[I segreti di Twin Peaks]]''}} Il progetto che {{NDR|io e [[Mark Frost]]}} avevamo proposto era la storia di un omicidio misterioso, ma alla fine quest'ultimo avrebbe dovuto essere relegato nello sfondo; poi ci sarebbe stato un piano intermedio, costituito da tutti i personaggi della serie; infine, in primo piano, avremmo sarebbero stati i protagonisti di ogni singola settimana, quelli avremmo trattato in dettaglio. Quanto all'omicidio, volevamo lasciarlo a lungo in sospeso. Però a quelli della tv questo non piacque, proprio per niente; anzi, ci costrinsero in tutti i modi ad arrivare all'assassino di Laura. Non fu tutta colpa loro. La gente insisteva, voleva sapere chi aveva ucciso Laura Palmer: reclamava l'assassino. Di conseguenza la pressione fu tale per cui l'omicidio non poté più rimanere un semplice elemento di sfondo. L'avvicinamento progressivo alla soluzione, che nonostante ciò rimaneva sospesa, fu ciò che ci fece conoscere veramente gli abitanti di Twin Peaks, il modo in cui tutti circondavano Laura e interagivano tra loro. Tutti i misteri che li riguardavano. Ma fu deciso diversamente. Non poteva andare così, il desiderio di sapere era troppo forte. Tuttavia era il mistero l'ingrediente magico: avrebbe fatto vivere Twin Peaks molto più a lungo.<ref>Citato in Marco Teti, ''Twin Peaks. Narrazione multimediale ed esperienza di visione'', Mimesis, Milano, 2018, p. 45.</ref>
*{{NDR|Su ''[[I segreti di Twin Peaks]]''}} Il progetto che {{NDR|io e [[Mark Frost]]}} avevamo proposto era la storia di un omicidio misterioso, ma alla fine quest'ultimo avrebbe dovuto essere relegato nello sfondo; poi ci sarebbe stato un piano intermedio, costituito da tutti i personaggi della serie; infine, in primo piano, avremmo sarebbero stati i protagonisti di ogni singola settimana, quelli avremmo trattato in dettaglio. Quanto all'omicidio, volevamo lasciarlo a lungo in sospeso. Però a quelli della tv questo non piacque, proprio per niente; anzi, ci costrinsero in tutti i modi ad arrivare all'assassino di Laura. Non fu tutta colpa loro. La gente insisteva, voleva sapere chi aveva ucciso Laura Palmer: reclamava l'assassino. Di conseguenza la pressione fu tale per cui l'omicidio non poté più rimanere un semplice elemento di sfondo. L'avvicinamento progressivo alla soluzione, che nonostante ciò rimaneva sospesa, fu ciò che ci fece conoscere veramente gli abitanti di Twin Peaks, il modo in cui tutti circondavano Laura e interagivano tra loro. Tutti i misteri che li riguardavano. Ma fu deciso diversamente. Non poteva andare così, il desiderio di sapere era troppo forte. Tuttavia era il mistero l'ingrediente magico: avrebbe fatto vivere ''Twin Peaks'' molto più a lungo.<ref>Citato in Chris Rodley, ''Io vedo me stesso'', il Saggiatore, Milano, 2016, p. 230-231.; citato in Marco Teti, ''Twin Peaks. Narrazione multimediale ed esperienza di visione'', Mimesis, Milano, 2018, p. 45.</ref>
*In realtà mi piace il [[Cappuccino (bevanda)|cappuccino]]. Ma persino una tazza di cattivo [[caffè]] è meglio che non bere affatto caffè.
*In realtà mi piace il [[Cappuccino (bevanda)|cappuccino]]. Ma persino una tazza di cattivo [[caffè]] è meglio che non bere affatto caffè.
:''I like cappuccino, actually. But even a bad cup of coffee is better than no coffee at all.''<ref>{{en}} Citato in Richard Corliss, ''[http://www.lynchnet.com/timedl.html Czar of Bizarre]'', ''Time Magazine'', 1° ottobre 1990.</ref>
:''I like cappuccino, actually. But even a bad cup of coffee is better than no coffee at all.''<ref>{{en}} Citato in Richard Corliss, ''[http://www.lynchnet.com/timedl.html Czar of Bizarre]'', ''Time Magazine'', 1° ottobre 1990.</ref>

Versione delle 14:20, 22 gen 2020

David Lynch

David Keith Lynch (1946 – vivente), regista, sceneggiatore, musicista, compositore e produttore cinematografico statunitense.

Citazioni di David Lynch

  • [Sherilyn Fenn] È una ragazza misteriosa e penso che le attrici come lei, che hanno un mistero – dove c'è qualcosa che si nasconde sotto la superficie – sono quelle davvero interessanti.
She's a mysterious girl and I think that actresses like her who have a mystery – where there's something hiding beneath the surface – are the really interesting ones.[1]
  • Il fumo è come una bella donna, l'ami ma ti rendi conto che non è quella giusta per te. La lasci. Poi cominci a vagheggiarla, ti rendi conto che la tua giornata è triste senza di lei. E pian piano dimentichi guai e tormenti, incominci a scriverle, a pregarla di tornare con te. L'amore fa male, ma la mancanza d'amore ancora di più.[2]
  • Il mondo è diventato una stanza rumorosa, il silenzio è il luogo magico in cui si realizza il processo creativo.[2]
  • [Su I segreti di Twin Peaks] Il progetto che [io e Mark Frost] avevamo proposto era la storia di un omicidio misterioso, ma alla fine quest'ultimo avrebbe dovuto essere relegato nello sfondo; poi ci sarebbe stato un piano intermedio, costituito da tutti i personaggi della serie; infine, in primo piano, avremmo sarebbero stati i protagonisti di ogni singola settimana, quelli avremmo trattato in dettaglio. Quanto all'omicidio, volevamo lasciarlo a lungo in sospeso. Però a quelli della tv questo non piacque, proprio per niente; anzi, ci costrinsero in tutti i modi ad arrivare all'assassino di Laura. Non fu tutta colpa loro. La gente insisteva, voleva sapere chi aveva ucciso Laura Palmer: reclamava l'assassino. Di conseguenza la pressione fu tale per cui l'omicidio non poté più rimanere un semplice elemento di sfondo. L'avvicinamento progressivo alla soluzione, che nonostante ciò rimaneva sospesa, fu ciò che ci fece conoscere veramente gli abitanti di Twin Peaks, il modo in cui tutti circondavano Laura e interagivano tra loro. Tutti i misteri che li riguardavano. Ma fu deciso diversamente. Non poteva andare così, il desiderio di sapere era troppo forte. Tuttavia era il mistero l'ingrediente magico: avrebbe fatto vivere Twin Peaks molto più a lungo.[3]
  • In realtà mi piace il cappuccino. Ma persino una tazza di cattivo caffè è meglio che non bere affatto caffè.
I like cappuccino, actually. But even a bad cup of coffee is better than no coffee at all.[4]
  • Lana Del Rey, lei ha un carisma fantastico e – questa è una cosa molto interessante – è come se fosse nata in un altro tempo. Ha qualcosa che attrae molto le persone. E non sapevo che fosse stata influenzata da me![5]
  • [Sulla meditazione] Non saprei come raccontare la prima sensazione; è come trovarsi in un ascensore cui all'improvviso tagliano i cavi; cominci a sprofondare, ma invece di schiantarti al suolo cominci a fluttuare nel vuoto. In quel movimento si sciolgono ansie, tensioni e preoccupazioni, il mondo sembra un posto più bello e luminoso, ti senti a tuo agio, in sintonia con la natura.[2]
  • [Mulholland Drive] parla dell'ego e della sofferenza nel paragonarsi agli altri. Penso che per essere davvero liberi e felici, occorra uccidere l'ego: secondo la mia visione è questo il significato del cadavere nel finale. E sicuramente mette anche in discussione la nostra comprensione di ciò che è la realtà; se i sogni facciano parte di una realtà propria in un certo senso. Ma, come ho detto, è un viaggio che lo spettatore stesso deve compiere nella propria mente – non verrà servito su un vassoio d'argento – ed è per questo che penso che come opera d'arte sia senza tempo.
To me, the movie talks about the ego and how we suffer when we compare ourselves to others. I think that in order to be really free and happy, you have to kill the ego: that's what the dead body signifies at the end, in my mind. And of course it's questioning whether we actually know what reality is; whether dreams are their own reality in some way. But like I said, it's a journey that you as a viewer have to take inside your own mind – it's not going to be handed to you on a plate – which is why I think it's so completely timeless as a work of art.[6]
  • Per me i siciliani sono persone piene di vita.[7]
  • Quanto all'omicidio, volevamo lasciarlo a lungo in sospeso [...] era il mistero l'ingrediente magico: avrebbe fatto vivere Twin Peaks molto più a lungo. (da Io vedo me stesso, il Saggiatore, Milano, 2016, pp. 230-231)
  • [Su Palermo] Qui c'è un'atmosfera di giocosa intelligenza che svolazza per l'aria.[8]
  • Tante volte, mentre ascolto della musica, le idee cominciano o scorrere... è come se la musica cominciasse a prendere corpo, ed io vedo la scena del mio film svilupparsi.[9]

In acque profonde

  • L'idea è tutto. Non tradirla e ti dirà tutto ciò che c'è da sapere, sul serio. Basta che continui a impegnarti perché il risultato abbia lo stesso aspetto, la stessa atmosfera, gli stessi suoni e sia preciso identico all'idea. È strano, quando ti allontani dal percorso, in qualche modo lo sai. Capisci che stai facendo qualcosa di sbagliato, perché lo senti.
  • L'opera d'arte deve bastare a se stessa. Quello che voglio dire è che sono stati scritti tantissimi capolavori della letteratura, gli autori sono ormai morti e sepolti e non puoi tirarli fuori dalla fossa. Hai il libro però, e un libro può farti sognare e riflettere.
  • Le idee arrivano nei modi più impensati. Basta tenere gli occhi aperti. Qualche volta sul set capitano dei piccoli incidenti che mettono in moto l'immaginazione. Durante le riprese dell'episodio pilota dei Segreti di Twin Peaks, nella nostra troupe c'era un arredatore di nome Frank Silva. Mai e poi mai sarebbe dovuto comparire nella serie. Mentre giravamo alcune scene nella casa di Laura Palmer, Frank stava spostando dei mobili nella camera da letto della ragazza. Io mi trovavo nell'ingresso, sotto un ventilatore a soffitto. Una donna disse: "Frank, non spostare il cassettone davanti alla porta in quel modo. Non chiuderti dentro." Ebbi così una visione di Frank nella stanza. Lo raggiunsi di corsa e gli domandai: "Sei un attore?". Rispose: "Guarda caso sì", perché a Los Angeles sono tutti attori. Forse al mondo lo sono tutti. Così dissi: "Frank, in questa scena ci sarai tu". Girammo tre panoramiche della camera, due senza e una con Frank accucciato e immobile ai piedi del letto. Non avevo idea però di cosa significasse o a che cosa servisse questa scena. Di sera scesi al piano inferiore, stavamo girando la scena in cui la madre di Laura Palmer è sdraiata sul divano. Annientata dal dolore e dalla disperazione. Improvvisamente, vede qualcosa con l'occhio della mente e scatta a sedere di colpo, urlando. Sean, il cineoperatore, doveva manovrare la cinepresa e seguire il volto della donna mentre si alzava all'improvviso. Mi parve che avesse fatto un ottimo lavoro. Così dissi: "Stop! Perfetto, stupendo!". Sean dissentì: "No, per niente". "Perché?" "C'era qualcuno riflesso nello specchio." "Chi?" "Frank." Sono incidenti che capitano e mettono in moto l'immaginazione. Da cosa nasce cosa e se lasci fare ne nascerà un'altra completamente diversa.
  • Quanto è magico entrare in un teatro e vedere spegnersi le luci. Non so perché. C'è un silenzio profondo, ed ecco che il sipario inizia ad aprirsi. Forse è rosso. Ed entri in un altro mondo.
  • Il film è mio e ci metto tutti i conigli che voglio.
  • Eraserhead è il più spirituale di tutti i miei film. Quando lo dico nessuno capisce, ma è così. Eraserhead si stava sviluppando in una certa direzione, e non avevo idea di cosa volesse dire. Cercavo la chiave d'accesso a quelle sequenze. Qualcosa capivo ovviamente; ma non sapevo quale fosse il cemento che teneva insieme l'intero film. Così tirai fuori la Bibbia e iniziai a leggerla. Un giorno lessi una frase. Chiusi la Bibbia: era fatta. Fine del discorso. Allora vidi il film come un tutt'uno. La frase completò questa visione al posto mio, al cento per cento. Penso che non rivelerò mai quale fosse quella frase.

Citazioni su David Lynch

  • [A proposito dei film Le iene e Velluto blu] A Quentin Tarantino interessa guardare uno a cui stanno tagliando un orecchio; a David Lynch interessa l'orecchio. (David Foster Wallace)
  • Come Leone e Morricone, io e David abbiamo avuto la fortuna di intraprendere una relazione creativa. Io lo chiamo "matrimonio in paradiso". (Angelo Badalamenti)
  • David è incredibilmente gentile. È il tizio della Meditazione Trascendentale, quindi non è una vera sorpresa. Le sue indicazioni sono esilaranti, ma hanno perfettamente senso. Lavorare con lui significa dare il meglio basandosi sulle sue frasi criptiche. (Tim Roth)
  • La sospensione della normale, lineare narrativa degli eventi in favore di una surreale, fantastica serie di immagini che si muovono lungo la quarta dimensione è parte dell'attrattiva di Lynch come regista, e parte di ciò che rende i suoi film così scoraggianti per lo spettatore. La sua comprensione che esistono due mondi, ed un posto intermedio a questi, è ciò che contribuisce alla sua aura di moderno iniziato dei Misteri; perché è questo che i film del genere "mystery" sono: delucidazioni sul misterioso Nucleo della realtà. (Peter Levenda)

Note

  1. Citato in (EN) Simon Banner, Five Feet of Heaven in a Ponytail, Premiere (UK), luglio 1993, pp. 26-29.
  2. a b c Citato in Il sogno di David Lynch: "Facciamo sparire il rumore", la Repubblica, 10 dicembre 2011.
  3. Citato in Chris Rodley, Io vedo me stesso, il Saggiatore, Milano, 2016, p. 230-231.; citato in Marco Teti, Twin Peaks. Narrazione multimediale ed esperienza di visione, Mimesis, Milano, 2018, p. 45.
  4. (EN) Citato in Richard Corliss, Czar of Bizarre, Time Magazine, 1° ottobre 1990.
  5. Citato in Lana Del Rey: ecco la cover di Blue Velvet nello spot H&M, AllSongs.tv, 17 settembre 2012
  6. (EN) Citato in Daisy Woodward, Behind the Scenes of David Lynch's Mulholland Drive, AnotherMag.com, 13 aprile 2017.
  7. Citato in Il regista David Lynch "Il mio sogno per la Sicilia", LiveSicilia.it, 10 marzo 2014.
  8. Dall'intervista di Francesco Castelnuovo, Sky Cine News; video disponibile in David Lynch: da Palermo a Fellini, Cinema.Sky.it, 25 ottobre 2013.
  9. Da Stephen Pizzello, in American Cinematographer, vol. 78, n. 3, marzo 1997, p. 36; citato in Dario Martinelli, Il regista suonato. Note sul ruolo della musica nella cinematografia di David Lynch in G. Lanzo, C. Antermite (a cura di), Moviement: David Lynch, Gemma Lanzo Editore, 2009, p. 13.

Bibliografia

  • David Lynch, In acque profonde. Meditazione e creatività, traduzione di Michela Pistidda, Mondadori.

Filmografia

Serie televisive

Voci correlate

Altri progetti

Opere