La vita è bella: differenze tra le versioni

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*Dovremmo ricordarci che senza [[Stalin]] ora saremmo tutti nazisti. Invece Benigni, in una delle sue genuflessioni alla Chiesa e all'America, ha fatto liberare [[Campo_di_concentramento_di_Auschwitz|Auschwitz]] da un carro armato americano. Roberto! Auschwitz è stata liberata dall'[[Armata Rossa]]. ([[Mario Monicelli]])
*Dovremmo ricordarci che senza [[Stalin]] ora saremmo tutti nazisti. Invece Benigni, in una delle sue genuflessioni alla Chiesa e all'America, ha fatto liberare [[Campo_di_concentramento_di_Auschwitz|Auschwitz]] da un carro armato americano. Roberto! Auschwitz è stata liberata dall'[[Armata Rossa]]. ([[Mario Monicelli]])
*Era impossibile tenere nascosto un bambino nel lager, appena sceso dal treno le SS lo avrebbero giudicato inadatto al lavoro e l'avrebbero mandato direttamente al gas. ([[Liliana Segre]])
*Il Benigni che si annuncia, anziché affidarsi a una pigra riedizione di se stesso, ha deciso di esibirsi come un acrobata, oplà, sulla temeraria fune del comico-tragico. ([[Antonio Padellaro]])
*Il Benigni che si annuncia, anziché affidarsi a una pigra riedizione di se stesso, ha deciso di esibirsi come un acrobata, oplà, sulla temeraria fune del comico-tragico. ([[Antonio Padellaro]])
*{{NDR|A proposito del film}} Io mi trovai costretto a suggerirgli di decidere comunque, di scegliere fra lui e il figlio, ma di decidere. [...] [[Roberto Benigni|Roberto]] decise di far morire il suo personaggio, Guido, lasciando vincere al figlio il "concorso" con il premio finale del carro armato. ([[Marcello Pezzetti]])
*{{NDR|A proposito del film}} Io mi trovai costretto a suggerirgli di decidere comunque, di scegliere fra lui e il figlio, ma di decidere. [...] [[Roberto Benigni|Roberto]] decise di far morire il suo personaggio, Guido, lasciando vincere al figlio il "concorso" con il premio finale del carro armato. ([[Marcello Pezzetti]])

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La vita è bella

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Titolo originale

La vita è bella

Lingua originale italiano e tedesco
Paese Italia
Anno 1997
Genere commedia, drammatico
Regia Roberto Benigni
Soggetto Roberto Benigni, Vincenzo Cerami
Sceneggiatura Roberto Benigni, Vincenzo Cerami
Produttore Gianluigi Braschi, Elda Ferri
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note

La vita è bella, film italiano del 1997, scritto, diretto e interpretato da Roberto Benigni.

Incipit

Questa è una storia semplice, eppure non è facile raccontarla, come in una favola c'è dolore, e come una favola, è piena di meraviglia e di felicità. (Giosuè adulto)

Frasi

  • Canto quello che vedo, su niente soprassiedo! "Ecco" dissi al Caos "eccomi son tuo schiavo". Egli rispose "Bravo!". "Di che?" diss'io "Chi fu?" Libero alfine sono, che serve una carezza, quando di bell'ebrezza di me s'impossessò?! Eccomi, son pronto, son già partiti i treni, si sono rotti i freni e non resisto più. Vai dolce Bacco, portami! (Ferruccio) [poesia iniziale]
  • Buongiorno Principessa! (Guido) [a Dora]
  • Niente è più necessario del superfluo.[1] (Zio Eliseo)
  • Guarda i girasoli: s'inchinano al sole, ma se vedi uno che è inchinato un po' troppo significa che è morto. Tu stai servendo, però non sei un servo. Servire è l'arte suprema. Dio è il primo servitore; Lui serve gli uomini, ma non è servo degli uomini. (Zio Eliseo)
  • Buongiorno, principessa! Stanotte t'ho sognata tutta la notte, andavamo al cinema, e avevi quel tailleur rosa che ti piace tanto, non penso che a te principessa, penso sempre a te! (Guido)
  • Non amo che le rose che non colsi.[2] (Guicciardini)
  • No, non l'hanno fatto "per...", l'hanno fatto "per!". (Zio Eliseo) [dopo la pittura del cavallo]
  • [Indovinello] Più è grande e meno si vede.[soluzione 1] (Guido)
  • [Indovinello] Biancaneve in mezzo ai nani, risolvi questo enigma cervellone nel tempo che ti dà la soluzione.[soluzione 2] (Guido)
  • [Indovinello] Se fai il mio nome non ci sono più, chi sono?[soluzione 3] (Lessing)
  • [Indovinello] Grasso grasso, brutto brutto | tutto giallo in verità: | se mi chiedi dove sono | ti rispondo "Qua qua qua". | Quando cammino faccio "poppò" | chi son io dimmelo un po'.[soluzione 4] (Lessing)

Dialoghi

Citazioni in ordine temporale.

  • Guido: Eeeh dimenticavo di dirle che...
    Dora: Dica.
    Guido: Che ho una voglia di fare l'amore con lei che non si può immaginare ma questo non lo dirò mai a nessuno... soprattutto a lei – mi dovrebbero torturare per farmelo dire...
    Dora: Dire cosa?
    Guido: Che ho voglia di fare l'amore con lei... ma non una volta sola, tante volte, ma a lei non lo dirò mai solo se diventassi scemo direi, direi che farei all'amore anche ora qui davanti casa per tutta la vita...
  • Giosuè: Perché i cani e gli ebrei non possono entrare babbo?
    Guido: Eh, loro gli ebrei e i cani non ce li vogliono. Eh, ognuno fa quello che gli pare Giosuè, eh. Là c'è un negozio, là c'è un ferramenta no, loro per esempio non fanno entrare gli spagnoli e i cavalli eh, eh... e coso là, c'è un farmacista no: ieri ero con un mio amico, un cinese che c'ha un canguro, dico "Si può entrare?", dice "No, qui i cinesi e i canguri non ce li vogliamo". Eh, gli sono antipatici oh, che ti devo dire oh?!
    Giosuè: Ma noi in libreria facciamo entrare tutti.
    Guido: No, da domani ce lo scriviamo anche noi, guarda! Chi ti è antipatico a te?
    Giosuè: I ragni. E a te?
    Guido: A me... i visigoti! E da domani ce lo scriviamo: "Vietato l'ingresso ai ragni e ai visigoti". Oh! E mi hanno rotto le scatole 'sti visigoti, basta eh!
  • Soldato [in tedesco]: Attenzione! Attenzione! Silenzio! C'è un italiano che sa il tedesco qui?
    Guido [a Bartolomeo]: Che ha detto?
    Bartolomeo: Cercano uno che parla tedesco, spiega tutte le regole del campo. [Guido alza la mano] Che sai il tedesco?
    Guido: No.
    Soldato [in tedesco]: Ascoltatemi tutti; lo dico soltanto una volta.
    Guido: Comincia il gioco, chi c'è c'è, chi non c'è non c'è.
    Soldato [in tedesco]: Siete stati portati in questo campo per un motivo...
    Guido: Si vince a 1000 punti. Il primo classificato vince un carro armato vero.
    Soldato [in tedesco]: ...per lavorare!
    Guido: Beato lui.
    Soldato [in tedesco]: Ogni sabotaggio è punito con la morte. Le esecuzioni avvengono sul quadrangolare con degli spari alle spalle. [si indica la schiena]
    Guido: Ogni giorno vi daremo la classifica generale da quell'altoparlante là. All'ultimo classificato verrà attaccato un cartello con su scritto "asino", qui sulla schiena.
    Soldato [in tedesco]: Avete l'onore di lavorare per la nostra grande madrepatria e di partecipare alla costruzione del grande Impero Tedesco.
    Guido: Noi facciamo la parte di quelli cattivi cattivi che urlano, chi ha paura perde punti.
    Soldato [in tedesco]: Non dovete scordare mai tre regole generali: 1) Non provate a scappare; 2) Seguite ogni comando senza fare domande; 3) Ognuno che protesta vien impiccato. È chiaro?
    Guido: In tre casi si perdono tutti i punti, li perdono: 1) Quelli che si mettono a piangere; 2) Quelli che vogliono vedere la mamma; 3) Quelli che hanno fame e vogliono la merendina, scordatevela!
    Soldato [in tedesco]: Dovreste essere contenti di lavorare qui. Non succederà niente a quelli che rispettano le regole.
    Guido: È molto facile perdere punti per la fame. Io stesso ieri ho perso 40 punti perché volevo a tutti i costi un panino con la marmellata.
    Soldato [in tedesco]: La compiacenza è tutto!
    Guido: D'albicocche.
    Soldato [in tedesco]: [un altro soldato gli dice qualcosa all'orecchio] Altra cosa:
    Guido: Lui di fragole.
    Soldato [in tedesco]: Quando sentite questo fischio dovete venire rapidamente sul quadrangolare...
    Guido: Ah, non chiedete i lecca-lecca perché non ve li danno: ce li mangiamo tutti noi.
    Soldato [in tedesco]: ...ogni mattina...
    Guido: Io ieri ne ho mangiati 20.
    Soldato [in tedesco]: ...farete una fila, due persone di fianco...
    Guido: ...Un mal di pancia...
    Soldato [in tedesco]: ...ogni mattina...
    Guido: ...però erano boni...
    Soldato [in tedesco]: ...per l'appello.
    Guido: ...lascia fare...
    Soldato [in tedesco]: Altra cosa: lì dietro lavorerete. Capirete facilmente le dimensioni del campo.
    Guido: Scusate se vado di fretta, ma oggi sto giocando a nascondino, ora vado, sennò mi fanno tana.
  • Giosuè: Abbiamo vinto!
    Dora: [commossa abbracciandolo e baciandolo] Sì, abbiamo vinto... Giosuè...
    Giosuè: Mille punti da schiantare dal ridere. Primi, si ritorna a casa col carro armato: abbiamo vinto!

Explicit

Questa è la mia storia, questo è il sacrificio che mio padre ha fatto, questo è stato il suo regalo per me. (Giosuè adulto)

Citazioni su La vita è bella

  • Dovremmo ricordarci che senza Stalin ora saremmo tutti nazisti. Invece Benigni, in una delle sue genuflessioni alla Chiesa e all'America, ha fatto liberare Auschwitz da un carro armato americano. Roberto! Auschwitz è stata liberata dall'Armata Rossa. (Mario Monicelli)
  • Era impossibile tenere nascosto un bambino nel lager, appena sceso dal treno le SS lo avrebbero giudicato inadatto al lavoro e l'avrebbero mandato direttamente al gas. (Liliana Segre)
  • Il Benigni che si annuncia, anziché affidarsi a una pigra riedizione di se stesso, ha deciso di esibirsi come un acrobata, oplà, sulla temeraria fune del comico-tragico. (Antonio Padellaro)
  • [A proposito del film] Io mi trovai costretto a suggerirgli di decidere comunque, di scegliere fra lui e il figlio, ma di decidere. [...] Roberto decise di far morire il suo personaggio, Guido, lasciando vincere al figlio il "concorso" con il premio finale del carro armato. (Marcello Pezzetti)
  • Ogni tanto rifletto su quello che ho vissuto io visitando i campi di concentramento. C'è un orrore che ti rimane dentro e ti porta a pensare se era il caso di raccontarlo in chiave favolistica. (Carlo Verdone)
  • Benigni [...] mi presentò un finale del film in cui nessuno moriva nel campo di concentramento. Io gli dissi che dopo anni di studi non avevo mai trovato una storia di Olocausto con un happy ending. (Marcello Pezzetti)
  • Sarebbe bene se, diversamente da Roberto Benigni nel suo film, ci ricordassimo che a liberare Auschwitz e le sue vittime sono stati i "malvagi comunisti sovietici" e non i "buoni americani" [...]. Ecco, vedete come si sfuma tra la memoria vera, la memoria ricostruita? Quanta gente ha visto il film e si ricorderà per sempre che Auschwitz è stata liberata dagli americani? Ecco, la storia è un'altra cosa. (Alessandro Barbero)

Roberto Benigni

  • [Sulla possibilità di ridere su una tragedia] È una domanda strepitosa a cui sarei tentato di rispondere che si potrebbe quasi solo ridere di una tragedia. Ma non in un senso iconoclasta o blasfemo, bensì nel significato più alto del termine perché tutti i più grandi film comici hanno in sè i germi di una tragedia. Tutto dipende da come è raccontata.
  • [Sulla scelta del titolo] Questa frase la si trova alla fine dei diari di Trockij, pensa un po', che narrava delle atrocità, degli orrendumi spaventosi che aveva subito nella sua vita, come tutti sappiamo. [...] Io e Vincenzo Cerami siamo rimasti colpiti dalla semplicità di questa frase, perché fra l'altro nel suo diario Trotcij fa una specie di sunto di tutte le sue idee, che erano piuttosto complicate.
  • Si riassume in poche parole. Narrasi di una storia d'amore, di un ragazzo, un ragazzo di mezza età, Guido, oramai un ometto come me, che pieno di vita arriva in una città per aprire una libreria insieme a un amico. Questo ometto decide nel mezzo del cammin della sua vita, [...], decide dunque di cambiare la sua vita.

Frasi promozionali

  • Una favola indimenticabile che dimostra come l'amore, la famiglia e l'immaginazione conquistano tutti.
An unforgettable fable that proves love, family and imagination conquer all.[3]

Note

  1. Cfr. Voltaire: «Il superfluo, cosa quanto mai necessaria.» Qualcuno attribuisce erroneamente la frase a Alphonse Karr. In realtà la citazione è di Voltaire e Karr, in Nouvelles guêpes (1853), ha solamente ripetuto e sviluppato il concetto: «Il superfluo è diventato cosi necessario che molte persone, per procurarselo, considerano il necessario come superfluo».
  2. Cfr. Guido Gozzano: «Non amo che le rose | che non colsi. Non amo che le cose | che potevano essere e non sono | state...».
  3. Dalla copertina della confezione del DVD in lingua inglese.

Soluzioni

  1. L'oscurità.
  2. Fra sette minuti.
  3. Il silenzio.
  4. Quest'indovinello, che viene fatto dal dottor Lessing a Guido nel campo di concentramento non ha soluzioni, a parte quelle date dallo stesso medico: "anatroccolo" e "ornitorinca".

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