Omero: differenze tra le versioni

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'''Omero''' (IX secolo a.C.), poeta greco.
'''Omero''' (IX secolo a.C.), poeta greco.


==Citazioni di Omero==
*{{NDR|Sulle [[citazioni]]}} Parole alate. (citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''Chi l'ha detto?'', Hoepli)
*{{NDR|Sulle [[citazioni]]}} Parole alate. (citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''Chi l'ha detto?'', Hoepli)
:''Ἔπεα πτερόεντα''.
:''Ἔπεα πτερόεντα''.

Versione delle 12:15, 16 mar 2020

Omero
Omero (William Bouguereau, 1874)
Per approfondire, vedi: Iliade e Odissea.

Omero (IX secolo a.C.), poeta greco.

Citazioni di Omero

Ἔπεα πτερόεντα.
  • Tutti gli uomini hanno bisogno degli dèi. (citato in AA.VV., Il libro delle religioni, traduzione di Anna Carbone, Gribaudo, 2017, p. 12. ISBN 9788858015810)

Incipit di Batracomiomachia

La guerra dei topi e delle rane

Grande impresa disegno, arduo lavoro:
O Muse, voi dall'Eliconie cime
A me scendete, il vostro aiuto imploro:
Datemi vago stil, carme sublime:
Antica lite io canto, opre lontane,
La Battaglia dei topi e delle rane.

Guerra de' topi e delle rane

Mentre a novo m'accingo arduo lavoro,
O Muse, voi da l'Eliconie cime
Scendete a me ch'il vostro aiuto imploro:
Datemi vago stil, carme sublime:
Antica lite io canto, opre lontane,
La Battaglia de' topi e de le rane.

Guerra dei topi e delle rane

Sul cominciar del mio novello canto,
Voi che tenete l'eliconie cime
Prego, vergini Dee, concilio santo,
Che 'l mio stil conduciate e le mie rime:
Di topi e rane i casi acerbi e l'ire,
Segno insolito a i carmi, io prendo a dire.

Citazioni su Omero

  • «Cantami, o diva, del pelide Achille…», così comincia Omero l'Iliade. «Musa, quell'uom di multiforme ingegno...», così Omero comincia l'Odissea. Musa, diva, cioè dea. Non sono frasi fatte, ma la testimonianza intima del vero poeta epico, che non vuole parlare da sé, che fa parlare in sé stesso la dea, che l'accoglie nella propria fantasia, figlia della cosmica forza di crescita, affinché il divino parli lui degli eventi del mondo. (Rudolf Steiner)
  • Ci furono poeti prima di Omero. (Marco Tullio Cicerone)
  • Cleomene, figlio di Anassandrida, diceva che Omero era il poeta degli Spartani ed Esiodo quello degli Iloti, perché il primo ha insegnato come si combatte, il secondo come si coltiva la terra. (Plutarco)
  • I poemi d'Omero son belli, perché sono belli, e se qualcuno volesse provarvelo con altri argomenti, ditegli che non capisce nulla e non avrete sbagliato. (Renato Fucini)
  • I poemi omerici danno un determinato ciclo degli avvenimenti, spazialmente e temporalmente delimitato; prima, accanto e dopo sono pensabili senza conflitto e difficoltà altri cicli d'avvenimenti da esso indipendenti. Il Vecchio Testamento dà la storia universale, incomincia con il principale dei tempi e vuol terminare con l'adempimento della promessa con cui il mondo deve aver fine. (Erich Auerbach)
  • In Omero, l'amore per gli oggetti belli unisce arcaismo ed esotismo, mette insieme cose antichissime o provenienti da terre lontane.
    E tutto ancora si mescola: si può così ricordare che il vecchio elmo con i denti di cinghiale si trova proprio nel canto X dell'Iliade, quello di solito considerato un canto recente. È però anche il canto dove, per la prima volta, vediamo gli eroi montare a cavallo: il più antico ed il più recente convivono senza problemi.
    La diversità della storia si unifica nella poesia. (Jacqueline Worms de Romilly)
  • In Omero – se appena vi si pone attenzione – un uomo non "è" un eroe, "è detto" tale. Una donna non "è" virtuosa, "è detta" tale, così come "è detta" bella o fedele: "essere detti" equivale a essere. (Eva Cantarella)
  • L'arte rimane avvolta nel mantello di Omero. (Hans Urs von Balthasar)
  • L'influsso di Omero non è nient'affatto limitato, almeno per quel che riguarda la poesia greca, all'epos eroico. (Giorgio Pasquali)
  • Laggiù conobbi pure un vecchio aedo, che si accecò per rimaner nel sogno. (Roberto Vecchioni)
  • La Giustizia, secondo Omero, apre e chiude i congressi degli Dei, non quelli degli uomini. (Terenzio Mamiani)
  • Mira colui con quella spada in mano, | che vien dinanzi ai tre sì come sire: | quelli è Omero poeta sovrano. (Dante Alighieri, Divina Commedia)
  • Quello ardente | vecchio a cui fur le Muse tanto amiche | ch’Argo e Micena e Troia se ne sente; | questo cantò gli errori e le fatiche | del figliuol di Laerte e d’una diva, | primo pintor delle memorie antiche. (Petrarca, Triumphus Famae)
  • Nell'Iliade Omero ha conferito all'ordinamento della vita terrestre e spirituale del mondo antico una struttura altrettanto possente quanto Cristo al mondo moderno. (Fëdor Mikhailovič Dostoevskij)
  • Nessuno lo potrà superare per sublimità nelle cose grandi, per proprietà nelle piccole. Egli è vasto e insieme serrato, grazioso e grave, ammirabile ugualmente per copia e per brevità, e oltre a quelle addicentesi a un poeta possiede le doti più eminenti di un oratore. (Quintiliano)
  • Omero è il massimo dei poeti e il primo dei compositori di tragedie. (Platone)
  • Omero è il padre e il perpetuo principe di tutti i poeti del mondo. (Giacomo Leopardi)
  • Omero è stato teologo soltanto per essere poeta. (Montesquieu)
  • Omero è tragico e non pessimista e desolato e disperato, perché quel che sempre sormonta nel suo sentire e lo conclude è l'idea della volontà eroica. (Benedetto Croce)
  • Per l'osservatore moderno rimane un prodigio inspiegabile come tutte le forze e le tendenze caratteristiche della grecità si presentino già chiaramente preformate in Omero. (Werner Jaeger)
  • Qualche volta s'addormenta anche il buon Omero. (Quinto Orazio Flacco)
  • Quel sommo | D'occhi cieco, e divin raggio di mente, | Che per la Grecia mendicò cantando. (Alessandro Manzoni)
  • Quello che ha influito maggiormente su di me ancora ragazzo, anzi quasi bambino, è stato Omero. Quando, in prima ginnasio, mi sono trovato tra le mani le sue due opere e ho incominciato a leggerle, ne sono rimasto totalmente conquistato. Percorrevo quel nuovo dominio con tale entusiasmo che, quando suonava la campana di interruzione dello studio, provavo un gran fastidio. È stata un'esperienza fortissima, che ha influito per sempre sul mio modo di scrivere. Di Omero mi ha appassionato la capacità di rendere bello tutto ciò di cui parla, il fatto che abbia saputo introdurre nel mondo tanta bellezza. (Eugenio Corti)
  • Se un'intelligenza superiore volesse ragguagliare gli abitanti dei cieli sugli avvenimenti degli uomini e darne loro un'immagine esatta, userebbe il linguaggio di Omero. (Joseph Joubert)
  • Si sono ipotizzati due Omeri, una federazione di Omeri, Omeri sparsi unificati da un redattore paziente ma anche confuso, un vociante e spintonante coro di Omeri che mescolano le loro voci, le lingue, le età. È impossibile muovere obiezioni: filologicamente, Omero non può esistere. Tuttavia, criticamente, Omero continua ad esistere. (Giorgio Manganelli)
  • Tutto si è perfezionato da Omero in poi, ma non la poesia. (Giacomo Leopardi)
  • Omero ed Esiodo hanno attribuito agli dei tutto ciò che per gli uomini è onta e biasimo: e rubare e fare adulterio e ingannarsi a vicenda. (Senofane)

Eraclito

  • Gli uomini sono tratti in inganno riguardo alla conoscenza delle cose visibili allo stesso modo di Omero, il quale fu il più sapiente tra tutti gli Elleni. Infatti dei bambini che uccidevano pidocchi lo trassero in inganno dicendogli: ciò che abbiamo visto e abbiamo preso lo lasciamo, ciò che non abbiamo visto né preso lo portiamo.
  • Omero è un astrologo.
  • Omero è degno di essere scacciato dagli agoni e di essere frustato, ed egualmente Archiloco.

Bibliografia

  • Omero, La guerra dei topi e delle rane, traduzione di Giacomo Leopardi, 1815.
  • Omero, Guerra de' topi e delle rane, traduzione di Giacomo Leopardi, 1821-22.
  • Omero, Guerra dei topi e delle rane, traduzione di Giacomo Leopardi, 1826.

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