George Washington: differenze tra le versioni
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:''Have me decently buried and do not let my body be into a vault in less than two days after I am dead.''<ref>Citato in Christine Quigley, The Corpse: A History, McFarland, 2005, [http://books.google.it/books?id=cM4BqO68wxEC&pg=PA187 p. 187]. ISBN 0786424494</ref> |
:''Have me decently buried and do not let my body be into a vault in less than two days after I am dead.''<ref>Citato in Christine Quigley, The Corpse: A History, McFarland, 2005, [http://books.google.it/books?id=cM4BqO68wxEC&pg=PA187 p. 187]. ISBN 0786424494</ref> |
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*Un [[esercito]] è chiamato a servire un Paese, non a governarlo.<ref>Citato in Michele Scozzai, ''Le ombre di George W.'', ''Focus Storia'' n. 35, settembre 2009, p. 70.</ref> |
*Un [[esercito]] è chiamato a servire un Paese, non a governarlo.<ref>Citato in Michele Scozzai, ''Le ombre di George W.'', ''Focus Storia'' n. 35, settembre 2009, p. 70.</ref> |
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* ''Il denaro di carta ha avuto l'effetto nel tuo Stato che sempre avrà: rovinare il commercio, opprimere gli onesti e aprire una porta a ogni specie di frode e ingiustizia'', Lettera a [https://founders.archives.gov/GEWN-04-04-02-0428 Jabez Bowen] (9 January 1787) |
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Versione delle 16:33, 14 apr 2020
George Washington (1732 – 1799), politico e militare statunitense.
Citazioni di George Washington
- Ho sempre sperato che questa terra potesse diventare un rifugio sicuro e gradito per la parte virtuosa e perseguitata dell'umanità, a qualunque nazione appartenesse.[1]
- La base del nostro sistema politico è il diritto della gente di fare e di cambiare la costituzione del loro governo.[2]
- La vera amicizia è una pianta che cresce lentamente e deve passare attraverso i traumi delle avversità perché la si possa chiamare tale.
- True friendship is a plant of slow growth, and must undergo and withstand the shocks of adversity before it is entitled to the appellation.[3]
- [Ultime parole] Seppellitemi in modo decente, ma non lasciate che il mio corpo venga riposto in una tomba meno di due giorni dopo la mia morte.
- Have me decently buried and do not let my body be into a vault in less than two days after I am dead.[4]
- Un esercito è chiamato a servire un Paese, non a governarlo.[5]
- Il denaro di carta ha avuto l'effetto nel tuo Stato che sempre avrà: rovinare il commercio, opprimere gli onesti e aprire una porta a ogni specie di frode e ingiustizia, Lettera a Jabez Bowen (9 January 1787)
Attribuite
- Quando sono raffreddato so cosa mi occorre: una cipolla al forno da mangiare prima di andare a letto.[6]
Citazioni su George Washington
- Mai uomo fu più di Washington fatto per il comando. Aveva energia, decisione, autorità. Aveva dominato il suo carattere ed era giunto a un perfetto controllo di se stesso. «Non ho risentimenti» diceva. Ma ne nutriva uno, e inestinguibile, contro l'Inghilterra. (André Maurois)
- Se George Washington fosse vivo oggi, sarebbe notato soprattutto per la sua incredibile età. (Jack Klugman)
- Strettamente legato alla dedizione è un altro fattore fondamentale dell'arte del comando: la forza d'animo, la capacità di resistere alle avversità, di risollevarsi dalla sconfitta e di dare ancora battaglia, d'imparare dai propri errori e di muovere risolutamente verso la meta finale. Il classico esempio americano di questa virtù è Giorgio Washington. A parte uno o due piccoli successi, Washington non ebbe la soddisfazione di nessuna importante vittoria militare fino alla resa finale del generale inglese Cornwallis, a Yorktown. (Dwight D. Eisenhower)
Note
- ↑ Citato in AA.VV., Il libro della storia, traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2018, p. 251. ISBN 9788858016572
- ↑ Citato in Dizionario mondiale di Storia, Rizzoli Larousse, Milano, 2003, p. 1343. ISBN 88-525-0077-4
- ↑ Da The writings of George Washington, p. 374.
- ↑ Citato in Christine Quigley, The Corpse: A History, McFarland, 2005, p. 187. ISBN 0786424494
- ↑ Citato in Michele Scozzai, Le ombre di George W., Focus Storia n. 35, settembre 2009, p. 70.
- ↑ Citato in Jean Carper, Mangia bene e starai meglio, traduzione di Rossella Traldi, Sperling & Kupfer, Milano, 1995, p. 386. ISBN 88-200-1919-1
Bibliografia
- Jared Sparks, The writings of George Washington, 1835. (Ebook su Google Books)
Altri progetti
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