Salvatore Veca: differenze tra le versioni
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*I nostri rapporti con la [[verità]] hanno qualche cosa a che vedere con i nostri rapporti fra noi ed il mondo.<ref>Da ''Dell'incertezza: tre meditazioni filosofiche'', Feltrinelli, 1997, p. 70.</ref> |
*I nostri rapporti con la [[verità]] hanno qualche cosa a che vedere con i nostri rapporti fra noi ed il mondo.<ref>Da ''Dell'incertezza: tre meditazioni filosofiche'', Feltrinelli, 1997, p. 70.</ref> |
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*Leggendo e rileggendo queste pagine di [[Robert Nozick]] possiamo sentire che la ''sua'' filosofia ci accompagna, con intelligenza luminosa, sensibilità e amicizia, nella ''nostra'' vita esaminata.<ref>Dalla quarta di copertina di Robert Nozick, ''La vita pensata'', Rizzoli.</ref> |
*Leggendo e rileggendo queste pagine di [[Robert Nozick]] possiamo sentire che la ''sua'' filosofia ci accompagna, con intelligenza luminosa, sensibilità e amicizia, nella ''nostra'' vita esaminata.<ref>Dalla quarta di copertina di Robert Nozick, ''La vita pensata'', Rizzoli.</ref> |
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*Siamo passati da una città {{NDR|[[Milano]]}} che si nutriva della sua stessa luce, conquistata con Expo, a questo deserto che invade, come ci direbbe Stefano Boeri, le sue piazze. Siamo nella''Terra desolata'' di Eliot.<ref>Citato in Piero Colaprico, ''Milano. L’incubo di un’epidemia bis nella metropoli che scalpita'', ''la Repubblica'', 29 aprile 2020, p. 8.</ref> |
*{{NDR|Con la [[Pandemia di COVID-19 del 2019-2020|pandemia di covid-19]]}} Siamo passati da una città {{NDR|[[Milano]]}} che si nutriva della sua stessa luce, conquistata con [[Expo 2015|Expo]], a questo deserto che invade, come ci direbbe [[Stefano Boeri]], le sue piazze. Siamo nella''Terra desolata'' di [[Thomas Stearns Eliot|Eliot]].<ref>Citato in Piero Colaprico, ''Milano. L’incubo di un’epidemia bis nella metropoli che scalpita'', ''la Repubblica'', 29 aprile 2020, p. 8.</ref> |
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*Sono convinto che la teoria della democrazia dei contemporanei debba rispondere ai dilemmi che si formulano in un mondo mutato, quello che accade semplicemente sia il nostro. E mi chiedo quale sia l'interpretazione della libertà democratica più appropriata a questo scopo, se questo scopo è condiviso. La domanda è ora questa: quale grammatica della libertà, ai tempi del disagio interno alla democrazia e dell'inimicizia esterna verso la democrazia?<ref>Da ''La priorità del male e l'offerta filosofica'', Feltrinelli, 2005.</ref> |
*Sono convinto che la teoria della democrazia dei contemporanei debba rispondere ai dilemmi che si formulano in un mondo mutato, quello che accade semplicemente sia il nostro. E mi chiedo quale sia l'interpretazione della libertà democratica più appropriata a questo scopo, se questo scopo è condiviso. La domanda è ora questa: quale grammatica della libertà, ai tempi del disagio interno alla democrazia e dell'inimicizia esterna verso la democrazia?<ref>Da ''La priorità del male e l'offerta filosofica'', Feltrinelli, 2005.</ref> |
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Versione delle 20:57, 29 apr 2020
Salvatore Veca (1943 – vivente), filosofo italiano.
Citazioni di Salvatore Veca
- I nostri rapporti con la verità hanno qualche cosa a che vedere con i nostri rapporti fra noi ed il mondo.[1]
- Leggendo e rileggendo queste pagine di Robert Nozick possiamo sentire che la sua filosofia ci accompagna, con intelligenza luminosa, sensibilità e amicizia, nella nostra vita esaminata.[2]
- [Con la pandemia di covid-19] Siamo passati da una città [Milano] che si nutriva della sua stessa luce, conquistata con Expo, a questo deserto che invade, come ci direbbe Stefano Boeri, le sue piazze. Siamo nellaTerra desolata di Eliot.[3]
- Sono convinto che la teoria della democrazia dei contemporanei debba rispondere ai dilemmi che si formulano in un mondo mutato, quello che accade semplicemente sia il nostro. E mi chiedo quale sia l'interpretazione della libertà democratica più appropriata a questo scopo, se questo scopo è condiviso. La domanda è ora questa: quale grammatica della libertà, ai tempi del disagio interno alla democrazia e dell'inimicizia esterna verso la democrazia?[4]
Premessa a I diritti animali di Tom Regan
- Nella letteratura ormai molto estesa e altrettanto variegata sui diritti animali il libro di Tom Regan [...] occupa un posto particolare e saliente. The Case for Animal Rights è uno dei pochi tentativi di dare carattere sistematico e di formulare una più ampia teoria filosofica di sfondo entro cui assumono il loro senso determinato argomenti a favore di ragioni morali. Queste ultime sostengono, informano e dettano quali debbano essere i trattamenti, le azioni, le istituzioni, le pratiche sociali giuste che coinvolgono e toccano i rapporti fra noi, animali umani, e i nostri compagni di viaggio nell'avventura o nell'odissea dell'evoluzione, gli animali non umani.
- Inaugurata nel 1975 dal celebre pamphlet di Peter Singer, Animal Liberation, la ricerca filosofica su nostri doveri verso gli animali, sui diritti morali da ascrivere loro, su come è giusto trattarli, su quali pratiche — economiche, scientifiche, tecnologiche — siano coerenti con i principî di un'etica normativa che include fra i suoi «clienti» i nipoti di Bentham e di Kant tanto quanto quelli di Fido o di Pluto, è ormai vastissima.
- Molte donne e uomini partecipano a movimenti che hanno come scopo principale quello di minimizzare la sofferenza e la crudeltà e di massimizzare il rispetto e la tutela dei diritti degli animali. Essi prendono posizione contro istituzioni e pratiche dettate dalla crudeltà o dall'ingiustizia.
- Il libro di Tom Regan è un appassionante, rigoroso e accurato tentativo filosofico di formulare una teoria normativa comprensiva che getti la luce più perspicua sulle ragioni che militano a favore di trattamenti, pratiche e istituzioni modellate dal (e coerenti con il) principio dell'eguale rispetto dovuto, per strette ragioni di giustizia, ai nostri compagni di viaggio sulla terra, gli animali non umani.
- Credo che uomini e donne riflessive, disposte a esaminare le questioni di vita proprie e quelle dei nostri compagni di viaggio sulla terra, debbano in ogni caso essere grate a filosofi come Tom Regan per l'impegno, la probità scientifica e la passione profuse per qualcosa che ha a che fare con quanto possiamo ancora chiamare, nelle nostre forme di vita in comune da vivere, un «progresso» possibile in etica.
Note
- ↑ Da Dell'incertezza: tre meditazioni filosofiche, Feltrinelli, 1997, p. 70.
- ↑ Dalla quarta di copertina di Robert Nozick, La vita pensata, Rizzoli.
- ↑ Citato in Piero Colaprico, Milano. L’incubo di un’epidemia bis nella metropoli che scalpita, la Repubblica, 29 aprile 2020, p. 8.
- ↑ Da La priorità del male e l'offerta filosofica, Feltrinelli, 2005.
Bibliografia
- Salvatore Veca, Premessa a Tom Regan, I diritti animali, Garzanti, Milano, 1990. ISBN 88-11-59875-3
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