Simbolismo (movimento): differenze tra le versioni
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[[File:Mort du fossoyeur.jpg|thumb|''La morte del becchino'' di Carlos Schwabe, compendio di motivi simbolisti]] |
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Citazioni sul '''simbolismo'''. |
Citazioni sul '''simbolismo'''. |
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*I nostri padri simbolisti avevano una passione che noi giudichiamo ridicola: la passione delle cose eterne, il desiderio del capolavoro immortale e imperituro.<br>Noi {{NDR|futuristi}} consideriamo invece che nulla sia basso e meschino quanto il pensare all'immortalità nel creare un'opera d'arte. ([[Filippo Tommaso Marinetti]]) |
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*Le parole dunque, solo e sempre le parole. Il famoso dispregio d'Amleto diventa il grande vessillo di battaglia: "''Words! Words! Words!''"<br>E la Parola è studiata dai Simbolisti in tutti i suoi più minuti elementi di eccitamento sensorio e fantastico, in tutte le sue più recondite prerogative di sensazione musicale. Fin qui potremmo avere soltanto la esagerazione d'una verità antica e nota a tutti; ma vi è dell'altro. I vocaboli, per costoro, oltre che suoni, hanno colori, odori, gesti e fisionomie come dei corpi solidi erranti nello spazio e delle figure d'animali viventi. ([[Enrico Panzacchi]]) |
*Le parole dunque, solo e sempre le parole. Il famoso dispregio d'Amleto diventa il grande vessillo di battaglia: "''Words! Words! Words!''"<br>E la Parola è studiata dai Simbolisti in tutti i suoi più minuti elementi di eccitamento sensorio e fantastico, in tutte le sue più recondite prerogative di sensazione musicale. Fin qui potremmo avere soltanto la esagerazione d'una verità antica e nota a tutti; ma vi è dell'altro. I vocaboli, per costoro, oltre che suoni, hanno colori, odori, gesti e fisionomie come dei corpi solidi erranti nello spazio e delle figure d'animali viventi. ([[Enrico Panzacchi]]) |
Versione delle 18:26, 28 mag 2020
Citazioni sul simbolismo.
- I nostri padri simbolisti avevano una passione che noi giudichiamo ridicola: la passione delle cose eterne, il desiderio del capolavoro immortale e imperituro.
Noi [futuristi] consideriamo invece che nulla sia basso e meschino quanto il pensare all'immortalità nel creare un'opera d'arte. (Filippo Tommaso Marinetti)
- Le parole dunque, solo e sempre le parole. Il famoso dispregio d'Amleto diventa il grande vessillo di battaglia: "Words! Words! Words!"
E la Parola è studiata dai Simbolisti in tutti i suoi più minuti elementi di eccitamento sensorio e fantastico, in tutte le sue più recondite prerogative di sensazione musicale. Fin qui potremmo avere soltanto la esagerazione d'una verità antica e nota a tutti; ma vi è dell'altro. I vocaboli, per costoro, oltre che suoni, hanno colori, odori, gesti e fisionomie come dei corpi solidi erranti nello spazio e delle figure d'animali viventi. (Enrico Panzacchi)
- Poiché il loro principio fondamentale, se è dato di afferrarlo netto e intero entro il balenio dei loro versi e nel vago crepuscolo della loro prosa ondeggiante, si ridurrebbe in sostanza a questo: le parole e le frasi del linguaggio oltre i loro significati oggettivi e noti all'universale, hanno per chi possegga uno squisito senso artistico, un valore di impressione e di associazione ideale e fantastica tutto proprio del loro organismo fonetico e della loro stessa configurazione grafica. Il poeta che arrivi, per singolare privilegio della sua natura, a intuire questo significato "simbolico" della Parola e acquisti l'abilità di maneggiarla efficacemente, è assunto, per questo, al piccolo e glorioso sodalizio dei Simbolisti. (Enrico Panzacchi)
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