Luciano Zuccoli: differenze tra le versioni

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Freddy84 (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Freddy84 (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riga 4: Riga 4:
===Incipit===
===Incipit===
Non si stava male in quella pensione. Eravamo sette: sei uomini e una donna. La donna si chiamava Eulalia , mi pare; Eulalia Delfranco; non bella e non brutta, vestiva con accuratezza, compariva silenziosa all'ora di tavola e di rado faceva udir la sua voce, se non le si rivolgeva la parola. Usciva spesso, ritornava tardi, aveva abitudini guardinghe e silenziose. L'ho incontrata parecchie volte in istrada; e l'eleganza della sua linea, la disinvoltura del suo parlare quand'era accompagnata da un uomo o da un'amica, mi sono sempre parse in contrasto curioso con l'atteggiamento cauto e dimesso in cui si ammantava quand'era con noi. Gli uomini: due impiegati, due ufficiali, il principe ed io.
Non si stava male in quella pensione. Eravamo sette: sei uomini e una donna. La donna si chiamava Eulalia , mi pare; Eulalia Delfranco; non bella e non brutta, vestiva con accuratezza, compariva silenziosa all'ora di tavola e di rado faceva udir la sua voce, se non le si rivolgeva la parola. Usciva spesso, ritornava tardi, aveva abitudini guardinghe e silenziose. L'ho incontrata parecchie volte in istrada; e l'eleganza della sua linea, la disinvoltura del suo parlare quand'era accompagnata da un uomo o da un'amica, mi sono sempre parse in contrasto curioso con l'atteggiamento cauto e dimesso in cui si ammantava quand'era con noi. Gli uomini: due impiegati, due ufficiali, il principe ed io.

===Citazioni===
*Io credo che chi non ha provato l'ansia dell'attesa, i lunghi tormenti del desiderio insoddisfatto, la paura di perdere la propria donna, i dubbi dell'assenza, non possa dire fino a quale altezza sappia giungere la passione.
*La vita della donna è irta d'insidia; e la donna se ne guarda con inesauribile astuzia. In tal modo l'arte dell'inganno le è propria, indissolubile dalla sua indole, come l'arte del vestire.
*Non ci sono doveri fra due che si amano. C'è la comunanza di tutto, dell'anima, del corpo, del danaro, di tutto!
*Le sue labbra di pallido corallo si schiusero a un sorriso.
*È un errore credere che la donna sia vanitosa; ossia, bisogna dire che la donna è vanitosa, ma l'uomo è assai più vanitoso della donna. [...] Io non ero vanitoso se non per le gioie che Foglia di rosa mi dava. Sentivo tutto il privilegio di poterla accompagnare in pubblico e godevo della invidia altrui...
*L'arte di dimenticare è, nella donna, potente, e giova a conservarle i denti bianchi e il colorito fresco...


{{NDR|Luciano Zuccoli, ''Per la sua bocca'', Fratelli Treves Editori, Milano 1930.}}
{{NDR|Luciano Zuccoli, ''Per la sua bocca'', Fratelli Treves Editori, Milano 1930.}}

Versione delle 19:14, 2 lug 2007

Luciano Zuccoli, pseudonimo di Luciano Von Ingenheim (1868 – 1929 ), scrittore e giornalista italiano.

Per la sua bocca

Incipit

Non si stava male in quella pensione. Eravamo sette: sei uomini e una donna. La donna si chiamava Eulalia , mi pare; Eulalia Delfranco; non bella e non brutta, vestiva con accuratezza, compariva silenziosa all'ora di tavola e di rado faceva udir la sua voce, se non le si rivolgeva la parola. Usciva spesso, ritornava tardi, aveva abitudini guardinghe e silenziose. L'ho incontrata parecchie volte in istrada; e l'eleganza della sua linea, la disinvoltura del suo parlare quand'era accompagnata da un uomo o da un'amica, mi sono sempre parse in contrasto curioso con l'atteggiamento cauto e dimesso in cui si ammantava quand'era con noi. Gli uomini: due impiegati, due ufficiali, il principe ed io.

Citazioni

  • Io credo che chi non ha provato l'ansia dell'attesa, i lunghi tormenti del desiderio insoddisfatto, la paura di perdere la propria donna, i dubbi dell'assenza, non possa dire fino a quale altezza sappia giungere la passione.
  • La vita della donna è irta d'insidia; e la donna se ne guarda con inesauribile astuzia. In tal modo l'arte dell'inganno le è propria, indissolubile dalla sua indole, come l'arte del vestire.
  • Non ci sono doveri fra due che si amano. C'è la comunanza di tutto, dell'anima, del corpo, del danaro, di tutto!
  • Le sue labbra di pallido corallo si schiusero a un sorriso.
  • È un errore credere che la donna sia vanitosa; ossia, bisogna dire che la donna è vanitosa, ma l'uomo è assai più vanitoso della donna. [...] Io non ero vanitoso se non per le gioie che Foglia di rosa mi dava. Sentivo tutto il privilegio di poterla accompagnare in pubblico e godevo della invidia altrui...
  • L'arte di dimenticare è, nella donna, potente, e giova a conservarle i denti bianchi e il colorito fresco...

[Luciano Zuccoli, Per la sua bocca, Fratelli Treves Editori, Milano 1930.]

La freccia nel fianco

Incipit

S'eran conosciuti, una settimana di vento e di sole, in un piccolo paese sulle rive del lago.
Egli aveva otto anni e si chiamava Brunello. Un giorno doveva essere il conte Bruno Traldi di San Pietro, con un largo stemma, varii titoli d'antichi dominii perduti e quel tanto di patrimonio che Fabiano suo padre, giocatore, avrebbe potuto lasciargli.
Ella si chiamava semplicemente Nicoletta Dossena, apparteneva a famiglia borghese arricchitasi nell'industria: contava diciotto anni, era dritta nell'anima come nel corpo; alta e formosa.

[Luciano Zuccoli, La freccia nel fianco, Gherardo Casini Editore, Roma 1963.]

Bibliografia

  • Luciano Zuccoli, Per la sua bocca, Fratelli Treves Editori, Milano 1930.
  • Luciano Zuccoli, La freccia nel fianco, Gherardo Casini Editore, Roma 1963.}}