Liberismo: differenze tra le versioni

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Citazioni sul '''liberismo'''.
Citazioni sul '''liberismo'''.


*Chiedersi se il liberismo ha ragione di esserci è come chiedersi se ha ragione di esserci la libertà. ([[Sergio Ricossa]])
*Dimostreremo che non è vero che l'Italia e l'Europa sono state distrutte dal liberismo ma che al contrario il liberismo è un concetto di [[sinistra]], e che le idee degli [[Luigi Zingales|Zingales]], degli [[Pietro Ichino|Ichino]] e dei [[Tony Blair|Blair]] non possono essere dei tratti marginali dell'identità del nostro partito, ma ne devono essere il cuore. ([[Matteo Renzi]])
*Dimostreremo che non è vero che l'Italia e l'Europa sono state distrutte dal liberismo ma che al contrario il liberismo è un concetto di [[sinistra]], e che le idee degli [[Luigi Zingales|Zingales]], degli [[Pietro Ichino|Ichino]] e dei [[Tony Blair|Blair]] non possono essere dei tratti marginali dell'identità del nostro partito, ma ne devono essere il cuore. ([[Matteo Renzi]])
*I liberali non sono semplicemente colpevoli di minimizzare il fenomeno fascista. I liberali, con le loro politiche economiche di “laissez faire”, sono la causa principale del revival [[Fascismo|fascista]] del nostro tempo. ([[Emiliano Brancaccio]])
*I liberali non sono semplicemente colpevoli di minimizzare il fenomeno fascista. I liberali, con le loro politiche economiche di “laissez faire”, sono la causa principale del revival [[Fascismo|fascista]] del nostro tempo. ([[Emiliano Brancaccio]])

Versione delle 16:03, 11 giu 2020

Citazioni sul liberismo.

  • Chiedersi se il liberismo ha ragione di esserci è come chiedersi se ha ragione di esserci la libertà. (Sergio Ricossa)
  • Dimostreremo che non è vero che l'Italia e l'Europa sono state distrutte dal liberismo ma che al contrario il liberismo è un concetto di sinistra, e che le idee degli Zingales, degli Ichino e dei Blair non possono essere dei tratti marginali dell'identità del nostro partito, ma ne devono essere il cuore. (Matteo Renzi)
  • I liberali non sono semplicemente colpevoli di minimizzare il fenomeno fascista. I liberali, con le loro politiche economiche di “laissez faire”, sono la causa principale del revival fascista del nostro tempo. (Emiliano Brancaccio)
  • Il liberismo è un'ideologia, anzi una teologia, la più pervasiva della Storia. Chi ha fede nel suo dio, il Mercato, non ammette alternative: ancora non brucia gli eretici ma soltanto perché il suo potere è incontrastato. Meglio cominciare a capirlo meglio, questo potere, a smascherare le sue strategie, a rifiutare le sue seduzioni e la finta logica dei suoi ben remunerati intellettuali. In Italia almeno, prima che l'americanizzazione piddina e berlusconiana diventi irreversibile. (Francesco Erspamer)
  • Il liberista moderna, disse, combinava un radicale pessimismo circa la solidarietà umana con l'ideale che l'individuo deve poter godere della più ampia libertà possibile. Ma delle due cose una: o sei pessimista, e allora sei per un ordine imposto dall'altro; o sei ottimista, e allora la libertà. Le due cose assieme no. Non è possibile combinare il pessimismo dei socialisti con l'ottimismo degli anarchici. E questo era quanto si proponevano i liberali. (Harry Mulisch)
  • Il libero mercato è indispensabile, ma non può essere il solo mercato a dettare le regole di un modello sociale. Il modello sociale europeo è fatto da diritti, da solidarietà. È evidente che questo va perseguito. (Sergio Mattarella)
  • Inserite in questo contesto storico e teorico, possiamo comprendere due svolte importanti che si verificano nel corso della tradizione liberale. Sappiamo che, inizialmente, la dicotomia liberali/servili ha una forte connotazione sociale ed etnica; questa connotazione tende ad attenuarsi, quanto più significative diventano le concessioni che la comunità dei liberi si vede costretta a fare. Si comprende allora il tentativo di certi settori del movimento liberale di discernere tra liberalismo e liberismo, e di prendere così le distanze da quei settori (liberisti) che, gridando allo scandalo per ogni intervento dello Stato in ambito economico-sociale, si rifiutano di mettere in discussione i rapporti di dominio e di oppressione presenti all'interno della società civile, della «sfera privata». (Domenico Losurdo)
  • La deregolamentazione ambientale è parte essenziale della liberalizzazione commerciale, e pertanto libero commercio e difesa dell'ambiente sono incompatibili. Per salvare le tartarughe, bisogna respingere insieme il libero scambio e le tecnologie distruttive dell'ambiente. (Vandana Shiva)
  • La ricetta liberista, talvolta presentata per nuova e per molto efficace, è in realtà vecchia e poco convincente. Fu Keynes stesso a rilevarlo, nel 1940, quando – a fronte del grande sviluppo delle capacità tecnico-produttive del capitalismo – definì insany, folle, sia il livello di disoccupazione che le diseguaglianze sociali esistenti nei paesi industrializzati. (Luigi Fenizi)
  • Mi rattrista vedere il mondo imprenditoriale in Brasile, perché è una sfortuna essere un capo nel nostro paese, con così tante leggi sul lavoro. [...] Tra un uomo e una giovane donna, cosa penserà l'imprenditore? "Accidenti, questa donna ha un anello al dito, sarà presto incinta, sarà in maternità per sei mesi..." [...] Chi pagherà il conto? Il datore di lavoro. Alla fine viene detratto dalla sicurezza sociale, ma dice "il ritmo del lavoro è spezzato e, quando tornerà, prenderà una vacanza di un mese. Alla fine, lavora per cinque mesi in un anno". [...] Sono un liberale. Se voglio posso assumerti nella mia azienda pagando 2.000 Real al mese e [invece] la signora Mary a 1.500 Real, e se la signora Mary non vuole guadagnare quella somma, deve cercare un altro lavoro! Se pensi che non tu stia guadagnando abbastanza, cerca un altro lavoro. Sono io che ti sto pagando; Sono io il capo. (Jair Bolsonaro)
  • Una cosa è il liberalismo, altra cosa è il liberismo. Ci può essere il liberalismo senza il liberismo. Il liberismo è una forma dell'economia di mercato, la più estrema, la più selvaggia per alcuni versi. Può essere corretta oppure adattata. Il liberismo corretto e adattato da alcune regole ha prodotto un livello di benessere mai conosciuto nella storia dell'umanità. (Giulio Tremonti)

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