Bramino: differenze tra le versioni

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Lev Tolstoj
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*I bramani sono i farisei dell'India, per l'affettazione nel modo di vivere, per lo stesso scrupolo per le macchie del di fuori, per l'uso continuo delle abluzioni e del bagno, per lo zelo medesimo, per le minuzie, pella stessa negligenza su quanto vi è di più essenziale, pel medesimo orgoglio, per la medesima ostentazione e per la stessa ipocrisia. Né mancano di quelli che praticano letteralmente quel che dice il Salvatore, cioè che bevono a traverso un colatoio per tema d'ingoiare un insetto, nel tempo che ingoiano un cammello, calpestando cioè la giustizia, l'umanità e la misericordia. ([[René François Rohrbacher]])
*I bramani sono i farisei dell'India, per l'affettazione nel modo di vivere, per lo stesso scrupolo per le macchie del di fuori, per l'uso continuo delle abluzioni e del bagno, per lo zelo medesimo, per le minuzie, pella stessa negligenza su quanto vi è di più essenziale, pel medesimo orgoglio, per la medesima ostentazione e per la stessa ipocrisia. Né mancano di quelli che praticano letteralmente quel che dice il Salvatore, cioè che bevono a traverso un colatoio per tema d'ingoiare un insetto, nel tempo che ingoiano un cammello, calpestando cioè la giustizia, l'umanità e la misericordia. ([[René François Rohrbacher]])

*Il bramino capiva il suo rapporto {{NDR|con l'infinito}} così: egli è un agente del Brahma infinito, è una sua manifestazione e, rinunciando alla vita, deve desiderare di fondersi con quell'ente superiore. ([[Lev Tolstoj]])


*L'universale ed ostinata fede nei giorni fortunati e sfortunati, è un'altra gran fonte d'ansietà e di pungenti sollecitudini per gl'Indiani. Non si intraprende viaggio senza consultare su ciò i Bramini {{sic|posseditori}} del libro che mostra il giorno e l'ora propizia per uscir di casa. ([[Lazzaro Papi]])
*L'universale ed ostinata fede nei giorni fortunati e sfortunati, è un'altra gran fonte d'ansietà e di pungenti sollecitudini per gl'Indiani. Non si intraprende viaggio senza consultare su ciò i Bramini {{sic|posseditori}} del libro che mostra il giorno e l'ora propizia per uscir di casa. ([[Lazzaro Papi]])

Versione delle 18:02, 6 ago 2020

Bramini (metà del sec. XIX)

Citazioni sul bramino, detto anche bramano o brahmano.

  • I bramani sono i farisei dell'India, per l'affettazione nel modo di vivere, per lo stesso scrupolo per le macchie del di fuori, per l'uso continuo delle abluzioni e del bagno, per lo zelo medesimo, per le minuzie, pella stessa negligenza su quanto vi è di più essenziale, pel medesimo orgoglio, per la medesima ostentazione e per la stessa ipocrisia. Né mancano di quelli che praticano letteralmente quel che dice il Salvatore, cioè che bevono a traverso un colatoio per tema d'ingoiare un insetto, nel tempo che ingoiano un cammello, calpestando cioè la giustizia, l'umanità e la misericordia. (René François Rohrbacher)
  • Il bramino capiva il suo rapporto [con l'infinito] così: egli è un agente del Brahma infinito, è una sua manifestazione e, rinunciando alla vita, deve desiderare di fondersi con quell'ente superiore. (Lev Tolstoj)
  • L'universale ed ostinata fede nei giorni fortunati e sfortunati, è un'altra gran fonte d'ansietà e di pungenti sollecitudini per gl'Indiani. Non si intraprende viaggio senza consultare su ciò i Bramini posseditori del libro che mostra il giorno e l'ora propizia per uscir di casa. (Lazzaro Papi)
  • Può parere strano che niuno fralle caste inferiori sorgesse mai, il quale rivocasse in dubbio la dottrina delle caste, e questa ineguaglianza originale di condizioni insegnata e inculcata dai Bramini. (Lazzaro Papi)

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