Giuseppe Buttà: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Giuseppe Buttà==
==Citazioni di Giuseppe Buttà==
*[[Bernardo Tanucci|Tanucci]], nato a Stia nel Cosentino il 1698 da poveri genitori, era divenuto professore di diritto nell'Università di Pisa, ove lo conobbe Carlo<ref>Carlo III di Borbone (1716 – 1788), re di Spagna, di Sicilia e di Napoli.</ref>, e poi lo condusse a Napoli. Uomo di grande ingegno, ma libero pensatore, e quindi nemico del clero e de' Papi. I due concordati che strappò alla prudenza de' Sommi Pontefici, Clemente XII e Benedetto XIV, per le insistenze dell'[[Ferdinando Galiani|abate Galiani]], mezzo libero pensatore, mezzo pulcinella, piacquero a taluno, e furono lodati d'altri professanti eguali teorie.<ref>''I Borboni di Napoli al cospetto di due secoli'', pp. 27-28.</ref>
*[[Bernardo Tanucci|Tanucci]], nato a Stia nel Cosentino il 1698 da poveri genitori, era divenuto professore di diritto nell'Università di Pisa, ove lo conobbe Carlo<ref>Carlo III di Borbone (1716 – 1788), re di Spagna, di Sicilia e di Napoli.</ref>, e poi lo condusse a Napoli. Uomo di grande ingegno, ma libero pensatore, e quindi nemico del clero e de' Papi. I due concordati che strappò alla prudenza de' Sommi Pontefici, Clemente XII e Benedetto XIV, per le insistenze dell'[[Ferdinando Galiani|abate Galiani]], mezzo libero pensatore, mezzo pulcinella, piacquero a taluno, e furono lodati d'altri professanti eguali teorie.<ref>''[https://archive.org/details/iborbonidinapol02buttgoog/page/n6/mode/1up I Borboni di Napoli al cospetto di due secoli]'', vol. I, Tipografia del giornale La discussione, Napoli, 1877, pp. 27-28.</ref>


==Note==
==Note==

Versione delle 16:55, 11 set 2020

Giuseppe Buttà (1826 – 1886), presbitero, scrittore e memorialista italiano.

Citazioni di Giuseppe Buttà

  • Tanucci, nato a Stia nel Cosentino il 1698 da poveri genitori, era divenuto professore di diritto nell'Università di Pisa, ove lo conobbe Carlo[1], e poi lo condusse a Napoli. Uomo di grande ingegno, ma libero pensatore, e quindi nemico del clero e de' Papi. I due concordati che strappò alla prudenza de' Sommi Pontefici, Clemente XII e Benedetto XIV, per le insistenze dell'abate Galiani, mezzo libero pensatore, mezzo pulcinella, piacquero a taluno, e furono lodati d'altri professanti eguali teorie.[2]

Note

  1. Carlo III di Borbone (1716 – 1788), re di Spagna, di Sicilia e di Napoli.
  2. I Borboni di Napoli al cospetto di due secoli, vol. I, Tipografia del giornale La discussione, Napoli, 1877, pp. 27-28.

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