Storia di una capinera: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 7: | Riga 7: | ||
|soggetto = [[Giovanni Verga]] ''([[Giovanni Verga#Storia di una capinera|romanzo]])'' |
|soggetto = [[Giovanni Verga]] ''([[Giovanni Verga#Storia di una capinera|romanzo]])'' |
||
|sceneggiatore=Franco Zeffirelli, [[Allan Baker]] |
|sceneggiatore=Franco Zeffirelli, [[Allan Baker]] |
||
|produttore = [[Mario Cecchi Gori |
|produttore = [[Mario Cecchi Gori]] e [[Vittorio Cecchi Gori]] |
||
|attori= |
|attori= |
||
*[[Angela Bettis]]: Maria Vizzini |
*[[Angela Bettis]]: Maria Vizzini |
Versione delle 22:03, 12 set 2020
Storia di una capinera
Titolo originale |
Storia di una capinera |
---|---|
Lingua originale | italiano |
Paese | Italia, Giappone |
Anno | 1993 |
Genere | sentimentale, drammatico |
Regia | Franco Zeffirelli |
Soggetto | Giovanni Verga (romanzo) |
Sceneggiatura | Franco Zeffirelli, Allan Baker |
Produttore | Mario Cecchi Gori e Vittorio Cecchi Gori |
Interpreti e personaggi | |
|
|
Doppiatori italiani | |
|
Storia di una capinera, film italiano del 1993, regia di Franco Zeffirelli.
Frasi
- Il male sarà sempre in agguato per tentarvi ma ricordate sempre che uno solo è il sentiero che porta alla felicità. Voi l'avete scelto una volta, siate dunque fedeli al vostro impegno e alla vostra decisione. (Madre Superiora)
- Con questo colera non si trova un pittore né per amore né per denaro. (Matilde)
- Il colera non decide dove andare o quali persone colpire. È un po' come il vento. (Matilde)
- L'unica cosa che s'impara in Convento è obbedire agli ordini e a piangere in silenzio. (Marianna)
- La Madre Superiora aveva ragione di metterci in guardia, ma ha sbagliato tutto. Perché non c'era Satana che ci aspettava all'esterno del Convento, c'era la vita, Signora, e la libertà di viverla e goderla. (Marianna)
- Voi non siete una suora, come io non sono un avvocato. Abbiamo tanta strada da fare tutti e due. (Nino)
- Davanti a un miracolo come questo [cratere del vulcano], come si fa a non credere all'esistenza di Dio! (Maria)
- Lei [sua madre] però è sempre accanto a me. Nel segreto più profondo del mio cuore. Quando si crede nell'eternità dello Spirito sentiamo, sappiamo che le persone che abbiamo amato e che ci hanno amato sono sempre con noi. (Maria)
- Io ho sempre pensato che più uno cerca di coprirsi e più gli altri vogliono vedere cosa c'è sotto. (Giuditta)
- Vorrei soltanto che all'Università... vorrei che ci insegnassero a dubitare di meno e a credere di più. Ci istruiscono a giudicare gli altri a persuaderli di cose alle quali spesso non crediamo neanche noi. (Nino)
- Sono innamorata. Mi avevano detto che l'avrei dimenticato, ma non è accaduto. Quando si ama qualcuno, come l'amo io, non lo si può dimenticare. È impossibile. (Maria)
- Giuditta sta per avere un bambino da te. Io ho vissuto solamente una fantasia, un bel sogno. Ma un figlio non è un bel sogno: è una casa vera, una cosa benedetta. È l'unica cosa che importi. (Maria)
Dialoghi
- Giuseppe: Che cosa succede?
Contadino 1: Olio, sale e vino. Dobbiamo lavare la carrozza Signor Vizzini. È l'unica difesa contro il colera.
Contadino 2: È nella polvere Signore. Mi auguro che voi lo capite. Il colera è nella polvere fina che ognuno si porta in casa. - Giuseppe: Ti piace Maria?
Maria: Una finestra senza sbarre! - Nino: Sapete in realtà che vorrei fare? Vorrei viaggiare. Vedere il mondo. Palermo, Napoli, Roma, Parigi! Non voglio passare cinquant'anni della mia vita seduto dietro a una scrivania. Dal lunedì al venerdì.
Maria: E allora perché non viaggiate?
Nino: Perché i miei genitori, i miei genitori hanno fatto tanti sacrifici per me. Mi devo sdebitare con loro, devo riuscire con le mie forze più presto possibile. - Maria: Io sono nata per essere suora. È questo il mio destino.
Nino: Il tuo destino?! Quello che tu chiami desino, è quello che gli altri hanno prestabilito per te. - Maria: Questo mondo, non è il mio mondo e mi fa paura. Anche le cose più belle mi danno tanta malinconia, perché so già che un giorno dovrò separarmene.
Nino: Tutti dobbiamo separarci dalle cose che amiamo. La vita è fatta così. Ma questo non ha mai impedito a due persone d'innamorarsi. Guarda nel tuo cuore Maria, prima di decidere di ritornare al convento, per sempre. Lo so che hai paura, non sei abituata a sentirti parlare d'amore ma mi devi credere Maria, sei l'unica donna che amerò nella vita. - Suor Teresa: Dei dottori senza cervello, per facilitarsi la vita, decisero che era epilessia. Ma è qualcosa di più semplice e immensamente più complicato.
Maria: Che cos'è?
Suor Teresa: Ha qualcosa nel cuore che non potrà mai dimenticare. - Maria: Si può impazzire d'amore? Si può morire d'amore?
Agata: Tanto, tanto amore. Tanta, tanta luce. Tanto, tanto sole. - Nino: Forse non hai capito quanto ti amassi e quanto sia stato difficile per me cercare di non amarti più.
Maria: Non potevo capire, nessuno mi aveva detto cos'era l'amore. Io ho tanto sofferto, credimi. E non riuscivo a capire. Avevo paura, non osavo guardare in fondo al mio cuore. Non sapevo di aver trovato un tesoro... l'amore.
Nino: L'amore che provavo allora, lo terrò stretto nel mio cuore finché vivrò.
Maria: Quello che io sento per te resterà con me per sempre. Nino, una volta te l'ho detto: "Quando si ama qualcuno, quando qualcuno ama come io amo te, questa fiamma arderà nel cuore e nello spirito finché avremo vita". Sono pronta a tornare al Convento. Il mio mondo è quello.
Altri progetti
- Wikipedia contiene una voce riguardante Storia di una capinera