Licurgo Cappelletti: differenze tra le versioni

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*Malgrado le sue tendenze teologiche, malgrado una certa affettazione, malgrado una certa oscurità nello stile, [[Pedro Calderón de la Barca|Calderon]] non è uno scrittore nojoso come credono taluni, ma invece è un autore sublime. (cap. X, p. 76)
*Malgrado le sue tendenze teologiche, malgrado una certa affettazione, malgrado una certa oscurità nello stile, [[Pedro Calderón de la Barca|Calderon]] non è uno scrittore nojoso come credono taluni, ma invece è un autore sublime. (cap. X, p. 76)


*i lavori drammatici di [[Antonio de Solís|Solis]] sono abbastanza regolari, condotti con vivacità, e notevoli per intreccio. Egli varia, assai più che Calderon, i caratteri de' suoi personaggi, ma è ben lunge dal possederne la fortezza la forza non che la ricchezza d'immaginazione. (cap. XI, p. 80)
*i lavori drammatici di [[Antonio de Solís|Solis]] sono abbastanza regolari, condotti con vivacità, e notevoli per intreccio. Egli varia, assai più che Calderon, i caratteri de' suoi personaggi, ma è ben {{sic|lunge}} dal possederne la la forza non che la ricchezza d'immaginazione. [...] Ma egli gode fama nella repubblica delle lettere più come storico che come commediografo. (cap. XI, p. 80)


==Bibliografia==
==Bibliografia==

Versione delle 17:21, 6 nov 2020

Licurgo Cappelletti (1842 – 1921), insegnante, storico e scrittore italiano.

Letteratura spagnuola

  • Ferdinando de Herrera, detto il divino, fu uomo di focosa immaginazione, di alti pensamenti e di erudizione vastissima. [...]. Fu poeta d'ingegno vigoroso, pieno di ardore per aprire una nuova via e per affrontare le critiche: ma il nuovo stile, che egli volle introdurre nella poesia spagnuola, lo aveva già prima maturato nella sua mente: le sue espressioni non venivano dal cuore, e in mezzo alle sue più grandi bellezze si manifesta sempre l'artifizio. (cap. V, p. 34)
  • Herrera, quantunque grande poeta, aprì la via alle stravaganze dei cultisti, che esagerarono la sua maniera, senza possedere le sue profonde e svariate cognizioni, né l'elevatezza naturale del suo talento. Egli, come ben dice il Baret, merita di essere studiato dai giovani poeti, come Michelangelo dai disegnatori. (cap. V, p. 34)
  • Le produzione religiose di Lope de Vega sono le più estranee al nostro gusto ed alle nostre abitudini. Bisogna essere spagnuolo, ovvero entrare nello spirito, nelle credenze forti e sincere, nelle abitudini di questo paese per non essere urtato da quel miscuglio di sacro e di profano, da quelle allegorie bizzarre, da quell'apparecchio assai simile alla pompa delle opere in musica, che s'incontrano in quei drammi sacri. (cap. IX, pp. 62-63)
  • Malgrado le sue tendenze teologiche, malgrado una certa affettazione, malgrado una certa oscurità nello stile, Calderon non è uno scrittore nojoso come credono taluni, ma invece è un autore sublime. (cap. X, p. 76)
  • i lavori drammatici di Solis sono abbastanza regolari, condotti con vivacità, e notevoli per intreccio. Egli varia, assai più che Calderon, i caratteri de' suoi personaggi, ma è ben lunge dal possederne la la forza non che la ricchezza d'immaginazione. [...] Ma egli gode fama nella repubblica delle lettere più come storico che come commediografo. (cap. XI, p. 80)

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