Morte: differenze tra le versioni

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*''Ahi cruda morte, e chi fia che ne scampi, | se con tue fiamme avampi | le più elevate cime? | Chi vedrà mai nel mondo | pastor tanto giocondo, | che cantando fra noi sì dolci rime | sparga il bosco di fronde, | e di bei rami induca ombra su l'onde?'' ([[Jacopo Sannazaro]])
*''Ahi cruda morte, e chi fia che ne scampi, | se con tue fiamme avampi | le più elevate cime? | Chi vedrà mai nel mondo | pastor tanto giocondo, | che cantando fra noi sì dolci rime | sparga il bosco di fronde, | e di bei rami induca ombra su l'onde?'' ([[Jacopo Sannazaro]])
*Al mondo non esiste cosa più imparziale della morte. Ogni essere vivente riceverà la sua visita. Oltre a essere imparziale, la morte è una realtà innegabile, e si trova sempre al nostro fianco. Ma gli uomini, armati di ingegno e saggezza, lottano, scalpitano e si aggrappano alla vita fino all'ultimo. (''[[Made in Abyss]]'')
*Al mondo non esiste cosa più imparziale della morte. Ogni essere vivente riceverà la sua visita. Oltre a essere imparziale, la morte è una realtà innegabile, e si trova sempre al nostro fianco. Ma gli uomini, armati di ingegno e saggezza, lottano, scalpitano e si aggrappano alla vita fino all'ultimo. (''[[Made in Abyss]]'')
*Una vita inquieta è più realistica di una morte facile. [[Suman Pokhrel]]
*Alcune volte mi sento felice nel pensare alla morte, perché mi dico: – L'anima mia è scritta in queste pagine e mia madre mi conoscerà. – Mia madre stenterà a capire la mia calligrafia, ed io sarò sotterra, senza aspettare la risurrezione. ([[Ambrogio Bazzero]])
*Alcune volte mi sento felice nel pensare alla morte, perché mi dico: – L'anima mia è scritta in queste pagine e mia madre mi conoscerà. – Mia madre stenterà a capire la mia calligrafia, ed io sarò sotterra, senza aspettare la risurrezione. ([[Ambrogio Bazzero]])
*''All'ombra de' cipressi e dentro l'urne | confortate di [[pianto]] è forse il [[sonno]] | della morte men duro?'' ([[Ugo Foscolo]])
*''All'ombra de' cipressi e dentro l'urne | confortate di [[pianto]] è forse il [[sonno]] | della morte men duro?'' ([[Ugo Foscolo]])

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Il giorno della morte (William-Adolphe Bouguereau, 1859)

Citazioni sulla morte.

Citazioni

Il giardino della morte (H. Simberg, 1906)
  • A molti morire fa solo bene. (Giordano Bruno Guerri)
  • 'A morte 'o ssaje ched'è?... è una livella. (Totò)
  • A quell'epoca, la morte non viveva ancora nell'anonimato e la si poteva vedere e annusare dappertutto mentre divorava anime che ancora non avevano avuto nemmeno il tempo di peccare. (Carlos Ruiz Zafón)
  • A tutto si rimedia, meno che alla morte. (Ladri di biciclette)
  • Ah, che vuol dir morire! Nessuno, nessuno si ricordava più di me, come se non fossi mai esistito... (Luigi Pirandello)
  • Ahi cruda morte, e chi fia che ne scampi, | se con tue fiamme avampi | le più elevate cime? | Chi vedrà mai nel mondo | pastor tanto giocondo, | che cantando fra noi sì dolci rime | sparga il bosco di fronde, | e di bei rami induca ombra su l'onde? (Jacopo Sannazaro)
  • Al mondo non esiste cosa più imparziale della morte. Ogni essere vivente riceverà la sua visita. Oltre a essere imparziale, la morte è una realtà innegabile, e si trova sempre al nostro fianco. Ma gli uomini, armati di ingegno e saggezza, lottano, scalpitano e si aggrappano alla vita fino all'ultimo. (Made in Abyss)
  • Una vita inquieta è più realistica di una morte facile. Suman Pokhrel
  • Alcune volte mi sento felice nel pensare alla morte, perché mi dico: – L'anima mia è scritta in queste pagine e mia madre mi conoscerà. – Mia madre stenterà a capire la mia calligrafia, ed io sarò sotterra, senza aspettare la risurrezione. (Ambrogio Bazzero)
  • All'ombra de' cipressi e dentro l'urne | confortate di pianto è forse il sonno | della morte men duro? (Ugo Foscolo)
  • Anche nei miei pezzi è sempre presente la morte: non vuol dire raccontare la fine di qualcosa, ma un altro modo di vivere, che non riguarda la nostra realtà. (John Frusciante)
  • Anche se non hanno voce, i morti vivono. Non esiste la morte di un individuo. La morte è una cosa universale. Anche dopo morti dobbiamo sempre rimanere desti, dobbiamo giorno per giorno prendere le nostre decisioni. (Shôhei Ôoka)
  • Bisogna fare una distinzione tra il morire e la morte. Non è tutto un morire ininterrotto. Se si è sani e ci si sente benissimo, è un morire invisibile. La fine, che è una certezza, non dev'essere per forza annunciata con spavalderia. (Philip Roth)
  • Bisogna morire molte volte per imparare a vivere. (Alessandro Ruspoli, 9º principe di Cerveteri)
  • Bisogna morire per vivere bene! (Hellboy)
  • Bisogna, quaggiù, che i fiori muoiano ed il loro profumo svanisca perché diventino frutto e nutrimento. Lassù, respireremo un fiore eterno. Ed il suo profumo ci nutrirà. Solo ciò che muore si riproduce. La fecondità è un perpetuo compromesso tra l'essere ed il nulla. L'eternità è sterile: dove i fiori non appassiscono, i semi sono inutili. (Gustave Thibon)
  • Bisogna salvarsi per poter morire, perché la morte non sopraggiunga senza coscienza, ma chiara, precisa, limpida. (José Revueltas)
  • C'è una fine per tutto... E non è detto che sia sempre la morte. (Giorgio Gaber)
  • Cara, bella morte! Gioiello dei Giusti, | che non risplendi se non nel buio; | che misteri giacciono al di là della tua polvere; | potesse l'uomo vedere oltre quel segno! (Henry Vaughan)
  • Certamente si deve morire, ma la morte viene associata a una "vecchiaia" vissuta come un evento molto lontano che non ci riguarda da vicino. (Sabino Acquaviva)
  • Che cosa è la morte per me? Un grado di più nella calma, e forse nel silenzio. (Alexandre Dumas)
  • Che zitella divento, se mi manca il coraggio di amare la morte! (Arthur Rimbaud)
  • Chi è colui così gagliardo e forte che possa vivere senza poi morire? E da colei ch'è tutto, Madonna Morte, l'anima sua possa far fuggire? La Morte schifosa, la Morte lasciva! La Morte! La Morte! La Morte che arriva! La Morte, la Morte, dolcissima e amara, la Morte che avanza nella notte chiara. La Morte di pietra, la Morte di neve, la Morte che arriva con passo lieve. La Morte che dona, la Morte che prende, la Morte che ruba, la Morte che rende, la Morte che passa, la Morte che sta, la Morte che viene, la Morte che va. La Morte che arriva con il suo dolore, e avvolge ogni cosa con il suo fulgore. La Morte regina senza scettro e corona, La Morte! La Morte! La Morte in persona! La Morte! La Morte! La Morte furiosa, la Morte maligna, la Morte pietosa, la Morte sicura, la Morte carogna, la Morte che ha il muso di un topo di fogna. Verrà la Morte, e i tuoi occhi avrà | e la bellezza tua, vanità di vanità... | Verrà la Morte e porterà con sé | tutto il tuo impero, tutto, insieme a te... | Verrà la Morte e taglierà il legame | così sottile e forte, così bello e infame... | Verrà la Morte, sarà la tua coscienza, | è stata tua compagna in tutta l'esistenza... | Verrà la Morte, e a te che non sei niente | porgerà la mano, in mezzo all'altra gente... | ...e tu sarai il primo, come vorrà la sorte, | a danzare con lei la danza della Morte! | [...] la Morte ha danzato, la Morte tua sposa, | la Morte maligna, la Morte pietosa. (Dylan Dog)
  • Chi sa morire, non ha più padrone. (Sully Prudhomme)
  • Chi se ne frega di morire? Alla morte, padron mio, presto o tardi s'arriva per forza. Ed essere impiccato per una buona causa è un bel morire, si dice, sebbene non mi risulti che qualcuno sia mai tornato in terra a confermarcelo. (Robert Louis Stevenson)
  • – Chou, tu lo sai cosa succede alle persone quando muoiono?
    – Prima pensano di stare solo dormendo serenamente, senza sapere di essere morti. Dormono per tre giorni interi, e poi alla fine del terzo giorno si risvegliano, e di lì che capiscono di essere morti. Camminano verso un fiume molto grande. Si tolgono tutta la sporcizia dai loro corpi e cominciano il loro lungo viaggio verso il paradiso per reincarnarsi. (Per primo hanno ucciso mio padre)
  • Ciò che principalmente ti affligge nella morte altrui è la rinnovata visione della certezza della tua. (Giuseppe Rensi)
  • Colui che da una diversa visione della cosa più è commosso, non teme le angustie della morte. (Giordano Bruno)
  • Colui il quale ha sentito il soffio della Morte alitare presso il suo volto, guarda la Vita con occhi diversi. (Carlo Maria Franzero)
  • Con vent'anni nel core | Pare un sogno la morte, eppur si muore. (Teobaldo Ciconi)
  • Confidenza toglie reverenza. Se trascorri abbastanza tempo vicino alla morte, smetti di averne paura e inizi a odiarla. (Micah Nathan)
  • Conosco l'arti del fellone ignote, | ma ben può nulla chi morir non pote. (Torquato Tasso)
  • Considero la morte un dovere e un imperativo biologico. Fin da ragazzo ho pensato che la vita deve finire e non ha alcuna dimensione metafisica. Chi crede nella finitezza assoluta della vita è sempre pronto a morire. Non c'è da perdonare né da chiedere perdono dei peccati o redimersi per garantirsi un buon soggiorno nell'aldilà. Se le nostre idee sono la nostra immortalità, con la nostra vita di pensiero, ogni giorno ci prepariamo a morire. (Umberto Veronesi)
  • Davanti a un feretro ci ricordiamo solo le cose buone e vediamo solo ciò che ci garba. (Carlos Ruiz Zafón)
  • Cos'è la vita, infine? Uno spinterogeno che non funziona. Un sedile invece di un altro. Uno sportello. Una fila di comode, confortevoli, soffici poltrone.
    La morte è alla fila più avanti. (Mino Milani)
  • Di morte mangerai, che mangia gli uomini, | e il morir finirà, morta la morte. (William Shakespeare)
  • Dicono che tutta la vita ti passa davanti agli occhi prima di morire. Forse questo è vero se sei un malato terminale o se non ti si apre il paracadute. Ma se la morte ti coglie di sorpresa, l'unica cosa che hai tempo di pensare è: «Oh, merda!». (Dead Like Me)
  • Dove non è spirito che svegli la vita in qualsivoglia cosa, è morte. (Prospero Viani)
  • Due morti hanno plasmato in gran parte la sensibilità occidentale. Due casi di pena capitale, di omicidio giudiziario determinano i nostri riflessi religiosi, filosofici e politici. Sono due morti a governare la percezione metafisica e politica che abbiamo noi stessi: quella di Socrate e quella di Cristo. Siamo tuttora figli di quelle morti. (George Steiner)
  • È difficilissimo morire per un amico, ma morire per dei nemici è ancora più difficile. Cristo però è morto per noi quando noi eravamo ancora suoi nemici. Dio ci rimane sempre accanto, è la costanza dell'amore fino all'estremo limite, anzi senza limiti. Ecco il motivo della nostra gioia. (Pino Puglisi)
  • E infatti i cristiani non sanno morire. Basti in proposito un confronto tra la morte di Socrate e la morte di Gesù. [...] A differenza di Socrate, Gesù ha paura, non degli uomini che lo uccideranno, né dei dolori che precederanno la morte, Gesù ha paura della morte in sé, e perciò trema davvero dinanzi alla "grande nemica di Dio" e non ha nulla della serenità di Socrate che con calma va incontro alla "grande amica". (Umberto Galimberti)
  • E la morte passò con la nuda falce a produrre tanti vuoti nelle nostre già sparute schiere di sopravvissuti. (Mario Giannone)
  • È meglio morire di bevute che morire di sete. (John Fante)
  • È ridicolo insistere su ciò che resta di voi dopo la morte. È come se un bambino dicesse: «Sto crescendo, ma non voglio cambiare le idee che ho adesso.» (Jane Roberts)
  • E s'al mesto pensier chiuder le porte | col chiuder gli occhi io cerco, il cieco orrore | contemplo allor de la mia propria morte. (Celio Magno)
  • Ė prima di morire che rischiamo di essere morti, se rifiutiamo per l'appunto di fare della nostra vita una creazione continua di grazia e di bellezza. (Maurice Zundel)
  • È sorprendente: il potere della morte umana di far rinsavire. Ha più peso di ogni parola, di ogni argomento: è la forza ultima. Si impossessa della tua attenzione e del tuo tempo. E ti lascia cambiato. (Philip K. Dick)
  • È strano come a volte il ricordo della morte sopravviva molto più a lungo della vita che essa ha rubato. (Arundhati Roy)
  • È tempo di credere alla vita, in tempo di morte. (Commodiano)
  • E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire. (Blade Runner)
  • Eccola lì la morte paziente. Sono abituato a quella feroce, che ti prende di colpo con un coltello o un proiettile. O a quella crudele, che ti lascia sanguinare sul pavimento. So come trattarla, a cosa pensare quando mi chino su un cadavere. Quella lenta, che ti scava dall'interno, mi incute timore. Non è un incidente di percorso che si possa scansare stando attenti. È il destino inevitabile, il saldo del conto. (Sandrone Dazieri)
  • Emarginato e inesaudito in ospedale, chi muore non è meno solo e incompreso in famiglia, nella realtà spesso ostile di oggi. (Giorgio Cosmacini)
  • Entra infine nel Mio Essere chi, al momento del trapasso, quando abbandona il corpo, pensa soltanto a Me. Questo è vero al di là di ogni dubbio. (Bhagavadgītā)
  • Esiste un unico Dio e il suo nome è Morte. E c'è soltanto un'unica cosa che puoi dire alla morte: "non oggi." (Il Trono di Spade)
  • Ferribotte: Sono sempre i più meglio che se ne vanno!
    Dante Cruciani: È la vita, oggi a te domani a lui! (I soliti ignoti)
  • Finirà il giorno e Febo si tufferà nelle profondità del mare con i suoi cavalli stanchi, prima che io riesca a elencare con la parola tutte le cose che assumono un nuovo aspetto. Cosí vediamo che le epoche cambiano e che là dei popoli diventano potenti, qua decadono. (Publio Ovidio Nasone)
  • Forse perché della fatal quïete | tu sei l'immago a me sì cara vieni | o Sera! (Ugo Foscolo)
  • «Gli uomini possono immaginare la propria morte, possono vederla arrivare, e il solo pensiero della morte incombente funziona da afrodisiaco. Un cane o un coniglio non si comportano così. Prendi gli uccelli: in una stagione di magra riducono il numero di uova, o non si accoppiano affatto. Concentrano le energie sul mantenersi in vita fino a tempi migliori. Invese gli esseri umani sperano di poter infilare la loro anima in qualcun altro, qualche nuova versione di se stessi, e di vivere in eterno».
    «Allora, come specie siamo condannati dalla speranza?»
    «Chiamala pure speranza. O disperazione». (Margaret Atwood)
  • Giaceva immobile e la morte non era con lui. Doveva essere passata da un'altra strada. La morte pedalava in bicicletta, si muoveva silenziosa sul selciato. (Ernest Hemingway)
  • Gli empi invocano su di sé la morte | con gesti e con parole, | ritenendola amica si consumano per essa | e con essa concludono alleanza, | perché son degni di appartenerle. (Libro della Sapienza)
  • I defunti, che pietosi e cari | vengon ne' sogni a favellar con noi | d'un'armonia migliore. (Giovanni Prati)
  • I morti che ci hanno fatto del bene, si ricompensano guardando in faccia i vivi. (Vasco Pratolini)
  • I morti laggiù non erano morti, ma sorgevano in un'aureola di gloria sanguigna. I vivi, ritornati a casa, erano i veri morti. (Alexander Lernet-Holenia)
  • I morti sanno soltanto una cosa: che è meglio essere vivi. (Full Metal Jacket)
  • I vivi sanno che moriranno, ma i morti non sanno nulla; non c'è più salario per loro, perché il loro ricordo svanisce. (Qoelet)
  • Ieri nel di dei morti ebbi dei momenti di grandissima gioia pensando a te, e al bambino biondo e gentile che avremo... (Ambrogio Bazzero)
  • Il corpo e la sua morte restano i più grandi pensatori. (Eugenio Mazzarella)
  • Il corpo parla: che dovrai morire. | non dice a te: che non lo puoi sentire. | Al corpo dici: ancora non morire. | Non sa che parli: non ti può sentire. (Pietro Cimatti)
  • Il dolore e l'odio e l'amore e la gioia e la guerra esistono perché siamo noi a volerli. E vogliamo che tutto sia così drammatico per prepararci alla prova finale che ci aspetta: affrontare la morte. (Chuck Palahniuk)
  • Il pensiero della morte è realmente la nera pietra di paragone a cui si provano tutte le convinzioni soddisfacenti e riposanti, è il terreno su cui le edificate dimore crollano. Tutti i nostri pensieri resistono alla sua comparsa solo se sentono con umiltà e nell'umiltà il proprio valore. Solo se i pensieri stessi sentono di poter accettare, senza disonore, la propria morte. (Andrea Emo)
  • Il tabù morte ha già steso i suoi tentacoli alla malattia ed anche si sospetti di malattia, ed è rafforzato dal silenzio sulle realtà eterne. (Maurizio di Gesù Bambino)
  • In confronto alla morte, l'amore è una faticosa faccenda infantile, sebbene gli uomini credano più nell'amore che nella morte. (Mario Puzo)
  • In fondo, e in sintesi estrema, è per sfuggire alla morte che ci siamo inventati il linguaggio, l'arte, la filosofia, la politica. (Eugenio Borgna)
  • In questo momento dell'amore, ti parlo come se stessi per morire. Perché l'amore, come la morte, ci proietta al di là del tempo e delle ombre che l'abitano. L'amore è «forte come la morte»: come la morte, è il mezzo per cui «l'uomo si eternizza». Ecco perché chi ha amato in verità non ha più paura della morte; è rassicurato da questa parentela misteriosa tra le due grandi forze che dominano il nostro destino: dal momento che l'amore è morto, bisogna pur che la morte sia amore! (Gustave Thibon)
  • In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. (Vangelo secondo Giovanni)
  • In viva morte morta vita vivo! (Giordano Bruno)
  • Io considero la morte parte della vita ed è per questo che, parlando della vita, mi viene da parlare anche della morte. Personalmente, l'esperienza che fino a oggi ho avuto della morte riguarda quella degli animali che tenevo con me. [...] Non riuscivo ad accettarlo: mi domandavo perché gli esseri viventi dovessero morire. E poi, poco a poco, ritorna la calma. Perché il cervello umano (come forse quello degli animali) ha anche la capacità di dimenticare. Allora ci si può nuovamente dire che ciò che è importante è vivere, che il nostro è un tempo prezioso. Credo che la morte insegni a vivere, e che la facoltà di dimenticare sia un elemento importante in questo meccanismo. (Jirō Taniguchi)
  • Io devo vivere in compagnia della morte. La destesto, naturalmente, ma non la temo. Se la temessi non varrei nulla come medico. Dovrei temerla? (Alistair MacLean)
  • Io, è da quando amo, che ho paura della morte. (Maxence Van der Meersch)
  • Io e la morte, separati alla nascita. (Chuck Palahniuk)
  • Io muoio. Tu muori. Egli muore | È molto più grave, se un'intera botte va a male. (Joachim Ringelnatz)
  • Io non lo so se sono ateo, però son sicuro che se dio esiste è un grandissimo figlio di puttana o un pazzo paranoico tipo film americano. Però a me la morte non è mai arrivata vicina, nel senso che non è mai morto qualcuno a cui voglio bene veramente, e se capitasse non so come reagirei. Magari finirei col pensare che è la volontà di Dio e che va bene così. Certo diventerei una persona diversa, non sarei più quello di adesso. Secondo me dopo che hai conosciuto quella cosa lì sei proprio un altro. Forse è così che si diventa grandi. (Porci con le ali)
  • Io non prego mai per i morti, io prego i morti. L'infinita sapienza e clemenza dei loro volti – come si può pensare che abbiano ancora bisogno di noi? – Ad ogni amico che se ne va io racconto di un amico che resta; a quella infinita cortesia senza rughe ricordo un volto di quaggiù, torturato, oscillante. (Cristina Campo)
  • Io non temo la morte, sa, non la temo assolutamente, perché so che essa è soltanto un passaggio. Verso Dio, la gioia senza fine. (Elio Fiore)
  • Io chiamo, io prego, io lusingo la morte | come divota, cara e dolce amica, | che non mi sia nemica | ma vegna a me come a sua propria cosa. (Fazio degli Uberti)
  • Io sono colei che tutto spiega e che nessuno può spiegare... io sono l'immagine allo specchio, sono il mistero che è al di là della vita... sono il sonno senza sogni, sono il pensiero che vola via, la grande consolatrice... io sono... la Morte! (Dylan Dog)
  • Io ti ricordo, Narciso, avevi il colore | della sera, quando le campane | suonano a morto.
Jo ti recuardi, Narcìs, ti vèvis il colòur | de la sera, quand li ciampanis | a súnin di muàrt. (Pier Paolo Pasolini)
  • L'angostura, la goccia di amaro, il catalizzatore di tutto il resto. Poche chiacchiere: una gran fregatura. Un errore di calcolo del Padre Eterno. (Vittorio Gassman)
  • L'importante non è morire, né a che età si muore, l'importante è quello che si fa al momento di morire. (Muriel Barbery)
  • L'ora presente è in vano, non fa che percuotere e fugge, | sol nel passato è il bello, sol ne la morte è il vero. (Giosuè Carducci)
  • L'ultimo nemico che sarà distrutto sarà la morte. (Paolo di Tarso, Prima lettera ai Corinzi)
  • La base sopra la quale ergendosi questo colosso del mondo palesa la sua bellezza è la morte. Ella è la parte più grave del concerto ove stanno appoggiate tutte le consonanze dell'universo. Che cosa sarebbe egli, dopo la perdita della giustizia originale, se non si morisse? [...] Chi levasse la morte, leverebbe dalla fabbrica del mondo la pietra angolare, leverebbe l'armonia, l'ordine, né vi lascerebbe altro che dissonanze e confusioni [...] La morte non può essere cattiva né con dolore, se è vero che sia naturale il morire, perché le cose naturali son buone. (Virgilio Malvezzi)
  • La morte cambia tutto. C'è il crollo emotivo, certo, ma ci sono anche le cose pratiche. Chi farà il tuo lavoro? Chi si prenderà cura della tua famiglia? L'unica cosa positiva per te, è che non devi preoccupartene tu. Gente che non hai mai visto abiterà in casa tua, prenderà il tuo posto. Il mondo andrà avanti, senza di te. (Grey's Anatomy)
  • La morte ci rende angeli | e ci mette ali | dove avevamo spalle, | lisce come artigli di corvo. (The Doors)
  • La morte con tutta probabilità è la più grande invenzione della vita. [...] Spazza via il vecchio per far spazio al nuovo. (Steve Jobs)
  • La morte di un uomo è meno affar suo che di chi gli sopravvive. (Thomas Mann)
  • La morte è il muro di cinta di ogni vita. (Jacques Ellul)
  • La morte è il termine del primo tirocinio del nostro spirito in questo mondo, è una promozione intellettuale per un nuovo e più vasto sistema e ordine di cose e idee. (Mariano José Pereira da Fonseca)
  • La morte è innaturale. La morte è uno scherzo crudele. La morte diride la vita. (Dark Crystal: La resistenza)
  • La morte è l'interlocutrice che nobilita la mia sopravvivenza. (Fausto Gianfranceschi)
  • La morte è l'unica cosa che riesce a spaventarmi. La detesto perché oggi si può sopravvivere a tutto tranne che a lei. La morte e la volgarità sono le uniche due realtà che il diciannovesimo secolo non è riuscito a spiegare. (Oscar Wilde)
  • La morte è l'unico sintomo certo della vita. (Giorgio Manganelli)
  • La morte è la porta che tutti noi dobbiamo attraversare, ed è questo nostro io spirituale che, abbandonato il corpo fisico, ci farà continuare a vivere, a imparare e a crescere mentre proseguiamo. (Rosemary Altea)
  • La morte è parte naturale della vita. Gioisci per coloro che intorno a te si trasformano nella Forza. Dolore non avere. Rimpianto non avere. L'attaccamento conduce alla gelosia. L'ombra della bramosia essa è. (Yoda ad Anakin Skywalker, Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith)
  • La morte è pietosa, perché da essa non c'è ritorno, mentre per colui che è uscito dalle più profonde camere della notte, consapevole e stravolto, non c'è più pace. (Howard Phillips Lovecraft)
  • La morte è più forte dell'amore, è una sfida all'esistenza. (Émile Zola)
  • La morte è sempre e dovunque terribile per una creatura che è nata e che non ha vissuto. Che non ha vissuto affatto: capisci, che non ha vissuto! (Maria Kuncewiczowa)
  • La morte è spaventosa, ma ancor più spaventosa sarebbe la coscienza di vivere in eterno e di non poter morire mai. (Anton Cechov)
  • La morte è un'amante da temere ed esisteva un modo soltanto per superare tale paura: diventando il suo giustiziere. (Cornelia Funke)
  • La morte è un destino migliore e più mite della tirannia. (Eschilo)
  • La morte è un supplizio nella misura in cui non è semplice privazione del diritto di vivere, ma occasione di calcolate sofferenze. (Michel Foucault)
  • La morte è un'usanza che tutti, prima o poi, dobbiamo rispettare. (Jorge Luis Borges)
  • La Morte favorisce chi favorisce la Morte. (Nick Cave)
  • La morte, fino a oggi, è sempre stata un evento naturale e gli eventi naturali, si sa, non hanno bisogno di una rielaborazione etica. La pioggia, i fulmini: quando vengono, vengono. Per la morte non è più così. Ora c'è la possibilità di scelta e quando si può scegliere, c'è sempre il bisogno assordante di un'etica. (Aldo Schiavone)
  • La morte ha cercato di colpirmi undici volte, ma non è mai riuscita ad arrivarmi, perché sono stato io più forte della morte [...]. La morte ci cammina dietro, vero? Mi cammini dietro, piccolina? Eh? Mi cammini dietro? Lo sai che mi sembri una micetta a volte? E tu... E tu vuoi ostacolarmi, tu vuoi mettermi delle sbarre davanti, vuoi mettermi delle prove, ma è molto difficile con me, lo sai, perché io sono più forte. (Richard Benson)
  • La morte, il più atroce dunque di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c'è, quando c'è lei non ci siamo noi. Non è nulla né per i vivi né per i morti. Per i vivi non c'è, i morti non sono più. (Epicuro)
  • La morte, in generale, non mi ha mai fatto piangere. È così incipiente. È un incipit. (Carmelo Bene)
  • La morte insegna a vivere agli incorreggibili. (Xavier Forneret)
  • La morte mi deve scambiare per qualcun altro. (Samuel Beckett)
  • La morte non aspetterà che tu sia pronto. La morte non ha riguardi, non è leale! (Batman Begins)
  • La morte non è altro che il sonno del bambino che si addormenta sul cuore della mamma. Finalmente la notte dell'esilio sarà tramontata per sempre, ed entreremo nel possesso dell'eredità dei Santi nella luce. (Elisabetta della Trinità)
  • La morte non è il morire, ma ciò che avviene prima di morire, immediatamente prima, quando non ha ancora penetrato il corpo, e se ne sta immobile, bianca, nera, viola, livida, seduta sulla sedia più vicina. (José Revueltas)
  • La morte non è interessante. Per te conta solo ciò che è interessante: rompicapo, idee, analisi... La morte è il contrario di un bel rompicapo. La morte è un eterno nulla. (Dr. House - Medical Division)
  • La morte non è mai banale: è solennità, è mistero. (Remo Bodei)
  • La morte non è | nel non poter comunicare | ma nel non poter più essere compresi. (Pier Paolo Pasolini)
  • La morte non ha sempre le orecchie aperte ai voti e alle preghiere dei singoli eredi; e si ha il tempo di fare i denti lunghi, quando, per vivere, s'aspetta la morte di qualcuno. (Molière)
  • La morte non pare tremenda. È il più puro dei nostri atti; è la liberazione, il ritorno alla terra; una carezza e una benedizione. (Frederic Prokosch)
  • La morte non vuole gli stupidi. (Anton Cechov)
  • La morte può essere l'espiazione delle colpe, ma non può mai ripararle. (Napoleone Bonaparte)
  • La morte raggiunge anche l'uomo che fugge. (Orazio)
  • La morte, raggiungila con tutti i tuoi appetiti, e il tuo egoismo e tutti i peccati capitali. (Arthur Rimbaud)
  • La Morte sospirò. Era abituata a sentire gli uomini implorare di dare loro qualche altro anno o mese, a volte persino qualche ora. C'era sempre qualcosa di inconcluso, di non fatto, di non vissuto. I mortali non capiscono che la vita non è un libro che si chiude dopo averlo letto fino all'ultima pagina. Non esiste un'ultima pagina nel Libro della Vita, perché l'ultima è sempre la prima di una nuova storia. (Cornelia Funke)
  • La morte vera è la separazione da Dio e questa è intollerabile; la morte vera è la non fede, la non speranza, il non amore. (Carlo Carretto)
  • La morte viene silenziosa come un alce, dai vivi ci separa con il taglio di una falce. (Elio e le Storie Tese)
  • La paura della morte abita nella maggior parte di noi, a un livello più o meno alto, perché non è forse la morte considerata il grande «ignoto»? (Rosemary Altea)
  • La paura di morire è la scusa di chi non sa vivere. (Linea 77)
  • La protesta per il passo della morte è più religiosa che la sua accettazione. (Aldo Capitini)
  • La radice di qualsiasi schiavitù è la morte. (Olivier Clément)
  • La santa chiesa ritiene che ognuno può offrire oblazioni per i suoi morti veramente cristiani e il presbitero ne può fare memoria. E sebbene noi tutti soggiaciamo ai peccati, è appropriato che il sacerdote faccia memoria e interceda per i cattolici defunti. (Papa Gregorio III)
  • La severa uguaglianza della morte ridarà a ciascuno il suo: la codardia della attossicata calunnia compagna infesta della vita rifugge dalla maestà dei sepolcri. (Franco Mistrali)
  • La vita è piacevole, la morte è pacifica. È la transizione che crea dei problemi. (Isaac Asimov)
  • La vita è una grande sorpresa. Non vedo perché la morte non potrebbe esserne una anche più grande. (Vladimir Vladimirovič Nabokov)
  • La vita stanca, ma la morte fa rabbrividire. Meglio un giorno da pecora che una vita da sonnambulo. (attribuita a Jim Morrison)
  • Lassù fra Dio e | gli uomini giostra spavalda | la morte | la vita. | Dove regna il sole | non c'è schiavitù. (Carlo Perasso)
  • Laudata sii per la tua pura morte, | o Sera, e per l'attesa che in te fa palpitare | le prime stelle! (Gabriele d'Annunzio)
  • Laudato si', mi' Signore, per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò skappare: guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no 'l farrà male. Laudate et benedicete mi' Signore' et ringratiate et serviateli cum grande humilitate. (Francesco d'Assisi)
  • Le moribonde parole dello Incas. Secondo cui la morte arriva per nulla, circonfusa di silenzio, come una tacita, ultima combinazione del pensiero. (Carlo Emilio Gadda)
  • Lo straniero conosce "in vita" l’esperienza della morte. Si muore a degli affetti, a dei paesaggi, dei pensieri, per rinascere ad altri affetti, altri paesaggi, altri pensieri. (Tahar Lamri)
  • Ma ho un appuntamento con la Morte | A mezzanotte in una città in fiamme, | Quando la primavera tornerà a nord quest'anno | Ed io, fedele alla parola data, | Non mancherò all'appuntamento. (Alan Seeger)
  • Ma se in noi destano un simbolo, i morti senza mai fine | ai penduli amenti del vuoto avellano | essi accennano, o forse alla pioggia | che nella terra buia precipita di primavera. || E noi, che pensiamo a una felicità saliente, | il tremito commoverebbe, | che quasi ci abbatte, | se cade un evento felice. (Rainer Maria Rilke)
  • Malinconica e triste che possa sembrare la morte, sono troppo filosofo per non vedere chiaramente che il terribile sarebbe che l'uomo non potesse morire mai, chiuso nel carcere che è la vita, a ripetere sempre lo stesso ritmo vitale che egli come individuo possiede solo nei confronti della sua individualità a cui è assegnato un compito che si esaurisce.
    Ma altri crede che in un tempo della vita questo pensiero della morte debba regolare quel che rimane della vita, che diventa così una preparazione alla morte. Ora, la vita intera è preparazione alla morte, e non c'è da fare altro sino alla fine che continuarla, attendendo con zelo e devozione a tutti i doveri che ci spettano. La morte sopravverrà a metterci a riposo, a toglierci dalle mani il compito a cui attendevamo; ma essa non può far altro che così interromperci, come noi non possiamo fare altro che lasciarci interrompere, perché in ozio stupido essa non ci può trovare.
    Vero è che questa preparazione alla morte è intesa da taluni come un necessario raccoglimento della nostra anima in Dio; ma anche qui occorre osservare che con Dio siamo e dobbiamo essere a contatto tutta la vita e niente di straordinario ora accade che ci imponga una pratica inconsueta. Le anime pie di solito non la pensano così e si affannano a propiziarsi Dio con una serie di atti che dovrebbero correggere l'ordinario egoismo della loro vita precedente e che invece sono l'espressione intima di questo egoismo. (Benedetto Croce)
  • Meravigliosamente ti ridà forza | il parlare coi morti | quando incapaci d'infonderne | sono i rimasti in vita. (Giorgos Seferis)
  • Mi accompagna da sempre e mi fa compagnia anche adesso. So che la vita non durerà all'infinito. Come ai tropici, verrà buio tutto di un colpo. Morire è una cosa che ha fatto Leonardo. Quindi nessun problema per Biagi. (Enzo Biagi)
  • Mi è stato insegnato ad affrontare ciò che non posso evitare. La morte è una di quelle cose. Vivere nella società tentando di non guardare la morte è stupido perché guardarla ci fa ritornare alla vita con maggior vigore ed energia. Il fatto che i fiori non durino per sempre è ciò che li rende belli. (Damien Hirst)
  • Mi sono sempre proibita di pensare a una vita futura, ma ho sempre creduto che l'istante della morte sia la norma e lo scopo della vita. Pensavo che per quanti vivono come si conviene, sia l'istante in cui per una frazione infinitesimale di tempo penetra nell'anima la verità pura, nuda, certa, eterna. Posso dire di non avere mai desiderato per me altro bene. (Simone Weil)
  • Molti di noi percorrono la vita in punta di piedi, così da raggiungere la morte in tutta sicurezza. (Tony Campolo)
  • Morire è come aprire una porta e chiudersela dietro: chi è senza chiave non entra. (Gianni Mura)
  • Morire è così semplice per quelli che credono in qualcosa, per coloro che sostengono che la morte non sia la fine di tutto. Quelli per cui esiste solo il bianco e il nero, che sanno esattamente cosa devono fare e perché, che sventolano lo stendardo di un'idea, o di ciò in cui credono: lo trattengono nelle loro mani e tutto ciò che vedono ne è illuminato. Coloro che non hanno dubbi o rimpianti. Per loro morire deve essere facile. Se ne vanno con il sorriso sulle labbra. (Dmitrij Gluchovskij)
  • Morire | è un'arte, come ogni altra cosa. | Io lo faccio in un modo eccezionale. | Io lo faccio che sembra come inferno. | Io lo faccio che sembra reale. | Ammetterete che ho la vocazione. (Sylvia Plath)
  • Morire è una cosa tremenda, ma ancora sopportabile; è il far morire che, per un cristiano, il quale come il Cristo ha per missione di dar vita, è il colmo dell'atrocità! (Primo Mazzolari)
  • Morire non mi piace per niente. È l'ultima cosa che farò. (Roberto Benigni)
  • Morire sarà una splendida avventura. (James Matthew Barrie)
  • Morire vent'anni prima o vent'anni dopo poco importa.
    Quel che importa è morir bene.
    Soltanto allora inizia la vita. (Léon Degrelle)
  • Morrai non perché sei malato, ma perché vivi. (Michel de Montaigne)
  • Morte e resurrezione son un atto solo, un solo mistero. (Divo Barsotti)
  • Morte, muta parola, | sabbia deposta come un letto | dal sangue, | ti odo cantare come una cicala | nella rosa abbrunata dei riflessi. (Giuseppe Ungaretti)
  • Morte, sorella mia | nata il giorno ch'io nacqui, | remota e accanto mi sei | come un miraggio. | Lampada fu il tuo volto alla mia culla. | sulla tua veste d'ombra | quante notti dormii. | Lieve mi condurrai | tenendomi per mano | lungo l'aria serena di luna | fino al grande diorama. (Renato Mucci)
  • Morto ammazzato pe' morto ammazzato, ma chi ce lo fa fa' de sta' qui a tribola'? (Ladri di biciclette)
  • Muoiono le città, muoiono i regni, | copre i fasti e le pompe arena ed erba, | e l'uom d'esser mortal par che si sdegni: | oh nostra mente cupida e superba! (Torquato Tasso)
  • Nessuno ha compiuto tanti peccati in vita per meritare di morire due volte. (José Saramago)
  • Nessuno può sottrarsi all'ultimo incontro, quello con la morte. Qui ognuno si espone in modo assoluto. La potenza della morte si sottrae al tempo e al numero, diventa immaginaria. (Ernst Jünger)
  • Niente è morto finché non è sepolto. (Sorvegliato speciale)
  • Niun popolo incivilito ostentò, come il romano, il disprezzo delle angoscie e delle convulsioni della morte. Un giorno si diedero il passatempo prescritto da un oracolo, di sotterrar vivi in mezzo al foro un Gallo ed una Galla. Fecero un altro giorno una pantomima che terminava con una crocifissione, la quale dapprima simulata, divenne poscia reale nella persona del brigante Laureole, di cui parla Marziale. Si rappresentò pure una pantomima in cui un Orfeo in carne ed ossa, attorniato dalle bestie feroci nel circo, veniva straziato da un orso. (Giuseppe Arnaud)
  • Noi tutti, ricchi e poveri, bianchi e neri, di qualunque terra e di qualunque religione, dotti o ignoranti, santi o delinquenti, per quanto divisi da usi, pensieri, costumi di vita, siamo tuttavia uniti da una sola realtà: la realtà della morte.
    Diversi in tutto gli uni dagli altri, siamo uguali in questa certezza: l'Imperatore d'Inghilterra nel Buckingham[1] Palace e il boscimano nella capanna di paglia e di sterco.
    Tutti sanno di dover morire, ma nessuno ci crede. La sola realtà sulla quale non è possibile nessuna discussione, è anche la sola realtà dalla quale tutti distolgono gli occhi e la mente.
    È questa una nostra demenza o una provvidenza della natura?
    Sia come si voglia, è certo che la vita è possibile solo a patto che ci si dimentichi della morte, solo a patto che si viva come se fossimo immortali. (Nicola Moscardelli)
  • Non appena qualcuno muore, l'immagine che che gli altri conservano di lui subisce una sorta di trasfigurazione. Si solidifica – e sarà poi difficile rompere quella crosta – in una forma idealizzata e non verosimigliante. Questo accade a causa della pietà, dell'affetto, e magari del senso di colpa. (Stefano Brusadelli)
  • Non avere paura della morte, questo significa: risparmiarne la paura agli altri. (André Suarès)
  • Non c'è morte | ch'io possa indossare | quando penso | che dopo di me | nulla è niente. (Riccardo Mannerini)
  • Non devi temere la morte, è un'insonne compagna che non tradisce. Nel momento in cui si avvicina, quando al suo cospetto il sangue gela nelle vene, sappi che essa non fa altro che proteggerti dolcemente. (Cowboy Bebop)
  • Non è che ho paura di morire. È che non vorrei essere lì quando succede. (Woody Allen)
  • Non è ver che sia la morte | il peggior di tutti i mali; | è un sollievo de' mortali | che son stanchi di soffrir. (Pietro Metastasio)
  • Non ha sofferto, le dissero. Anzi, non ha provato niente. Questo la fece piangere ancor di più, e più forte. La morte è la sola cosa nella vita di cui sia necessario essere coscienti mentre accade. (Jonathan Safran Foer)
  • Non ho paura di morire, ripeto, non me ne importa. Morire è normale, finire è normale, tutto muore a questo mondo, tutto finisce, allora perché averne paura? Mica che mi dispiaccia stare al mondo, intendiamoci, io son contentissima d'essere al mondo, però più di quel tanto non ci si può stare e così accetto la legge. (Virna Lisi)
  • Non importa quanto duramente tu possa tentare di vivere fino alla tua morte, alla fine morirai. (Fullmetal Alchemist)
  • [Achille] «Non lodarmi la morte, splendido Odisseo. | Vorrei esser bifolco, servire un padrone, | un diseredato, che non avesse ricchezza, | piuttosto che dominare su tutte l'ombre consunte...» (Omero, Odissea)
  • Non penso alla morte, ma accetto il fatto che sia parte del gioco. (Gilles Villeneuve)
  • Non posso rinascere se prima non muoio, e la morte mi ripugna. (Jean Cardonnel)
  • Non potendo parlare sempre della morte, tutti i nostri discorsi sono banali. (Nicolás Gómez Dávila)
  • Non si può ancora morire | mentre ti agiti inerte. | Aggrappati all'ultima azione | che ancora puoi fare: | non devi fallire la morte. (Giorgio Gaber)
  • Non si può ingannare la morte. (Final Destination 2)
  • Non sopporterei di morire due volte. È una cosa così noiosa. (Richard Feynman)
  • – Non vorrai morire così?
    – Non lo so, io non sono mai morto prima. (Solo due ore)
  • Nulla atterrisce quanto la distanza. Voi potreste essere morta ed io non lo saprò abbastanza presto per morire. (Klemens von Metternich)
  • O ciechi, il tanto affaticar che giova? | Tutti torniamo a la grande madre antica, | E il nome nostro a pena si ritrova. (Francesco Petrarca)
  • O morte io son quel cervo | che divorano i cani | La morte eiacula sangue. (Georges Bataille)
  • Oh Morte! oh Morte! Eppur terribil tanto Non sei qual sembri. Tu sugli occhi adesso Mi chiami, in vece di spavento, il pianto. || Dunque più non fuggir, vienmi dappresso. | Ah, perché tremo ancor? Vieni, ch'io voglio | Ne' tuoi sembianti contemplar me stesso. (Vincenzo Monti)
  • Ogni paura è fondamentalmente orientata verso la morte. Qualunque sia la sua forma, la sua modalità, qualunque sia il suo aspetto, il suo nome, ogni paura è orientata verso la morte. Se vai in profondità, scoprirai di aver paura della morte. (Osho Rajneesh)
  • Ogni tradizione spirituale suggerisce lo stesso: mantieni vicino il pensiero della morte. Non fuggirlo... La negazione della morte ingigantisce l'ego, mentre vivendo in sua presenza lo spirito si rafforza e s'ingentilisce. (Sam Keen)
  • Ogni volta che muore qualcuno che abbiamo conosciuto ed amato ritornano tutti i soliti confusi pensieri sulla morte, il mistero che incombe su tutti i nostri atti, pensieri, cose. Grandioso, solenne, terribile e semplicissimo episodio della natura che ci rilancia nell'infinito sconosciuto e inconoscibile. Ma non provo terrore. Sono stato due volte in rischio serio di morire e non ho avuto paura. Solo uno struggimento, una commozione al pensiero di non vedere fisicamente le persone, i luoghi, le cose care. La cosa più dura è la fine della percezione fisica, il grande distacco dai sensi: ma l'infinito ci attira, ci risucchia, ci avvolge, ci fa rinascere. (Michele Valori)
  • Ogni volta che trascorro del tempo con una persona che sta morendo trovo in effetti una persona che vive. Morire è il processo che inizia pochi minuti prima della morte, quando il cervello viene privato dell'ossigeno; tutto il resto è vivere. (Patch Adams)
  • Pensare a una cosa come alla morte: alla propria naturalmente. (modo di dire tedesco)
  • Penso spesso alla morte, sperando che lei non pensi a me. (Patrick Tambay)
  • Per monti e per abissi ella correa, | A la mia pace, all'amor mio rubella, | Femmina ad altri, a me regina e dea, | Ingannatrice sempre e sempre bella. (Mario Rapisardi)
  • Per loro [i morti] noi siamo in una tomba angusta mentre la loro anima può spostarsi fino all'estremità di spiagge eteree, di orizzonti infiniti. (Teresa di Lisieux)
  • Perché la morte è un infinito atto d'amore. (Alberto Quintero Álvarez)
  • Pianger si de' il nascente ch'incomincia | Or a solcar il mar di tanti mali, | E con gioia al sepolcro s'accompagni | L'uscito de' travagli della vita. (Anonimo)
  • Predicare agli uomini la morte, con le parole o con l'esempio è stato e sarà sempre invano. Si può riconoscere il male, ma esso è tale e tanto, che non si lascia vincere. I saggi indiani hanno predicato l'astinenza e decantato il Nirvana: a che pro? Il più coraggioso rivelatore del dolore e del male ha concepito il suicidio della Terra; con quale effetto? Dove sono le opere, le azioni, i tentativi, un principio di esecuzione? (Federico De Roberto)
  • Qualche volta si scopre che la morte è molto posteriore alla vera morte, come la vita, a sua volta, anteriore alla coscienza della vita. (José Revueltas)
  • Qualcuno ha detto che se hai paura della morte, la cosa migliore da fare è pensare a come vorresti morire. (I sopravvissuti)
  • Quando abbiamo imparato a vivere, moriamo. (Lalla Romano)
  • Quando abbiamo la sensazione che l'essenza di noi sopravviverà, se non altro nel ricordo delle persone care, la morte non fa più paura. (Marie de Hennezel)
  • Quando gli uomini muoiono, li attendono cose che essi non sperano né suppongono. (Eraclito)
  • Quando la morte | mi attraversa | strappo il suo grido | allo sparviero | e lo integro | al mio vocabolario. (Anise Koltz)
  • Quando la morte si presenta nella sua vera faccia scarna e truculenta, non la si considera senza timore. Ma quando essa, per burlarsi degli uomini che si vantano di burlarsi di lei, si avanza camuffata, quando soltanto la nostra meditazione riesce a vedere che, sotto le spoglie di quella sconosciuta, la cui dolcezza c'incanta e la cui gioia ci rapisce nell'impeto selvaggio del piacere, c'è la morte — allora siamo presi da un terrore senza fondo. (Søren Kierkegaard)
  • Quando la vita biografica sia impedita da una malattia tormentosa, inguaribile e ingravescente (come nel caso di Welby) o da un'irreversibile perdita di coscienza (come nel caso di Eluana), la vita biologica può essere interrotta da una pietas che è il rispetto dell'altrui identità ed è l'unica manifestazione autentica della «proprietà riflessiva» dell'amore che lega chi vive a chi muore. (Giorgio Cosmacini)
  • Quando Morte tra noi disciolse il nodo, | che prima avvinse il Ciel, Natura e Amore, | tolse agli occhi l' oggetto, il cibo al core, | l'alme congiunse in più congiunto modo. (Vittoria Colonna)
  • Quando pensi alla persona morta, con la quale hai vissuto per anni, i tuoi pensieri non devono essere rivolti soltanto al passato. Chiedi anche alla persona defunta che cosa vorrebbe dirti oggi, pregala di indirizzarti verso ciò che è veramente importante per la tua vita. (Anselm Grün)
  • Riguardatevi sempre, mi raccomando, dalla morte, ché già dai tempi antichi la morte fu giudicata cosa antipatica. (Ubayde Zākāni)
  • S'i' fosse morte, andarei da mio padre; | s'i' fosse vita fuggirei da lui: | similmente faria da mia madre. (Cecco Angiolieri)
  • Se, come ci assicurano, è prevista la vita eterna, perché deve esserci la morte? (Nando Tonon)
  • Se improvvisa, la visita del Cupo Mietitore non può essere sgradita. (Fausto Cercignani)
  • Se la morte è il fine necessario della vita, tutta la saggezza consiste nell'affrettarne il conseguimento. (Federico De Roberto)
  • Se muore lei, per me tutta questa messa in scena del mondo che gira, possono anche smontare, portare via, schiodare tutto, arrotolare tutto il cielo e caricarlo su un camion col rimorchio, possiamo spegnere questa luce bellissima del sole che mi piace tanto... ma tanto... lo sai perché mi piace tanto? Perché mi piace lei illuminata dalla luce del sole, tanto... portar via tutto questo tappeto, queste colonne, questo palazzo... la sabbia, il vento, le rane, i cocomeri maturi, la grandine, le 7 del pomeriggio, maggio, giugno, luglio, il basilico, le api, il mare, le zucchine... le zucchine... (La tigre e la neve)
  • Se non sapete morire, non preoccupatevene, la natura vi istruirà sul momento, in modo completo e sufficiente: compirà a puntino questa operazione per voi, non datevene la briga. (Michel de Montaigne)
  • Se una pianta non può vivere secondo la propria natura, muore, e allo stesso modo un uomo. (Henry David Thoreau)
  • Secondo alcuni la morte è un fenomeno naturale, come il vento e le stelle. Altri ritengono che dipenda da un dio, se non addirittura da più dei. Ma qualunque sia la nostra convinzione, quello che succede quando finisce la vita è un mistero su cui l'uomo si interroga da migliaia di anni. (Eirik Newth)
  • Semplicemente per confortare chi prova spavento della morte, Gesù ha esternato la propria paura, perché ognuno sapesse che tale paura non lo induce in peccato, purché egli tenga duro. (Efrem il Siro)
  • Senza fede non potremmo accettare né concepire la morte. (Sophia Loren)
  • Si dovrebbe, per amore della vita – volere una morte diversa, libera, consapevole, senza accidenti, senza incidenti... (Friedrich Nietzsche)
  • Si nasce | per far guerra alla morte | ed esserne sconfitti. | Da giovani | il nemico è lontano | muoiono quelli più avanti. | Oh bellezza | delle retrovie! | Qualche tiro lungo | uccide un giovanissimo, qua e là | ma pochi | e tu procedi, giochi, | vivi, ami e dimentichi | la battaglia che non ci sarà. | Poi | la morte aggiusta il tiro. | Te ne accorgi | quando colpisce | o i tuoi amici in giro | o qualche scheggia di malattia | ti scalfisce. | Poi tocca a te. | Prima di morire | si passa la bandiera ai figli. | Ma anche loro | non vinceranno. (Marcello Marchesi)
  • Sì, prova un po' a negare la morte. È lei che ti nega, e basta! (Ivan Sergeevič Turgenev)
  • Si vive solo due volte: | una volta quando si nasce | e una volta quando si guarda | la morte in faccia. (Ian Fleming)
  • "Siamo nati per morire." Se l'avessi saputo prima! (Roberto Gervaso)
  • Solo da morti, scrittore e asino, trovano la loro glorificazione. (Giorgio Saviane)
  • Solo davanti la morte fa paura. | Di dietro | è tutto bello innocente all'improvviso. | Maschera di carnevale, nella quale, | dopo la mezzanotte acqua raccogli | per bere o, sudato, lavarti. (Milan Rúfus)
  • Solo un fumo torbido è il sogno della morte, | e il fuoco della vita sotto vi arde. (Herman Hesse)
  • Solo dopo la morte siamo fuori tempo massimo. (L'ultimo bacio)
  • Sono messo alle strette infatti tra queste due cose: da una parte il desiderio di essere sciolto dal corpo ([in latino: cupio dissolvi]) per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; d'altra parte, è più necessario per voi che io rimanga nella carne. (Lettera ai Filippesi)
  • Sostienmi, O mio coraggio. Ecco l'orrendo | Volto di morte! Arricciasi ogni pelo, | E l'alma al cor precipita fremendo. (Vincenzo Monti)
  • Spero di resistere alle mattutine | serenate della morte. (Luca Canali)
  • Spesso sono i giovani ad avere le idee necessarie affinché la società progredisca. Però i vecchi non sempre sono disposti a cedere loro il posto: in questo caso la morte è utile alla società. (Eirik Newth)
  • Trovo, dovunque io giro 'l guardo intento, | trista imagin di morte. Ecc'ora il giorno | da l'oriente uscir di luce adorno, | eccol tosto a l'occaso oscuro e spento. (Celio Magno)
  • Tu conosci, o Morte, il fuoco che conduce al cielo. Dichiaralo a me che son degno di fede: come partecipano dell'immortalità gli abitanti del cielo? (Kaṭha Upaniṣad)
  • – Tu non hai paura della morte, è questo che vorresti far credere a tutti.
    – È davvero così. Arriva per tutti prima o poi, perché temerla?
    – Perché tu finirai nel più profondo dei Sette Inferi se gli Dèi sono giusti! (Il Trono di Spade)
  • Tutti devono morire, ma non tutte le morti hanno uguale valore. [...] La morte di chi si sacrifica per gli interessi del popolo ha più peso del Monte Tai, ma la morte di chi serve i fascisti, di chi serve gli sfruttatori e gli oppressori, è più leggera di una piuma. (Mao Zedong)
  • Tutti dobbiamo morire un giorno. E tuttavia, di tutte le verità che ci diciamo, è forse quella, perlomeno fino alla vecchiaia, che ci ripetiamo con meno convinzione. (Albert Samain)
  • Tutti i morti sono maggiori di noi. Un ragazzo di dieci anni che muore è maggiore di me, per il fatto che lui sa. (Julien Green)
  • Tutti un giorno, dobbiamo morire. Non possiamo esser certi di ciò che ci attende dopo morti, ma pensate che stupende possibilità vi sono! Può darsi, come disse Socrate, che la morte sia soltanto un sonno tranquillo. Personalmente, sento che la morte sarà la grande rinascita. Perciò avviamoci alla morte come il bimbo va nel suo letto. Accogliamo tranquillamente quest'ora di coricarsi e diciamo che la vita è stata un bene. (Leo Baeck)
  • Un bel morir tutta la vita honora. (Francesco Petrarca)
  • Un confessore si recò da un moribondo e gli disse: «Vengo a esortarvi a morire in pace». L'altro rispose: «E io vi esorto a lasciarmi morire in pace». (Nicolas Chamfort)
  • Un male non può essere glorioso; ma esiste una morte gloriosa; dunque la morte non è un male. (Zenone di Cizio)
  • Un morto non ha età. (Fëdor Dostoevskij, L'idiota)
  • Un uomo non è nato del tutto finché non è morto. Perché allora dobbiamo rattristarci che un nuovo nato abbia preso posto tra gli'immortali? Noi siamo spiriti. Che ci venga prestato un corpo anche se questo ci dà piacere, ci assiste nell'acquistare conoscenze o nel fare del bene ai nostri simili, è un atto generoso e benevolo del Signore. Quando il corpo non serve più a questi scopi e ci dà dolore invece che piacere, quando diventa un ingombro invece di un aiuto, è non meno generoso e benevolo che ci sia dato il modo di liberarcene. La morte è proprio questo.
    Il nostro amico e noi siamo stati invitati a un viaggio di piacere che durerà in eterno. Il suo seggio era pronto per primo ed egli è partito prima di noi. Non potevamo logicamente partire tutti insieme: e perché tu e io dovremmo rattristarcene, giacché presto dovremo seguirlo e sappiamo dove trovarlo? (Benjamin Franklin)
  • Una cosa che ho imparato riguardo alla morte è che sono chiamato a morire per gli altri. È fin troppo evidente che il modo in cui muoio influisce su molte persone. (Henri Nouwen)
  • Una donna stende il bucato | nel silenzio. | La morte è senza vento. (Tomas Tranströmer)
  • Una morte onesta è meglio di una vita vergognosa. (slogan comunista)
  • Veder la china, il baratro profondo, | la via senza ritorno, ultima via... | Triste non è il tramonto, amica mia, | triste è dover assistere al tramonto!. (Nicola Lisi)
  • Veronica, guarda che la morte non esiste. La gente muore solo quando viene dimenticata. (1992)
  • Verrà la morte e a te che non sei niente | porgerà la mano, in mezzo all'altra gente, | e tu sarai il primo, come vorrà la sorte, | a danzare con lei la danza della morte. | La morte bizzarra, la morte normale. (Tiziano Sclavi)
  • Vista in positivo, la morte è una delle poche cose che si possono fare facilmente stando distesi. (Woody Allen)
  • Voglio godermi la mia morte, assaporarla, gustarla, fanne esperienza. Mi piacerebbe sapere cosa si prova a nascere. Ora scoprirò cosa significa morire ed affrontare la fine. Sarà un viaggio di scoperta. (I sopravvissuti)
  • Voi morti non ci date mai quiete | e forse è vostro | il gemito che va tra le foglie | nell'ora che s'annuvola il Signore. (Vittorio Sereni)
  • Vorrei andare a Limbiate al vecchio cimitero. La morte mi consola sempre. Credo in Dio e sento la sua pace. (Ambrogio Bazzero)
  • Vorrei essere solo con la morte. È una partita a due che voglio giocare fino in fondo anche se so che è sempre lei a vincere. (Sveva Casati Modignani)

Ai confini della realtà

  • È la morte che dà un senso a questo mondo. Amiamo una rosa proprio per la sua caducità. Chi ha amato una pietra? (prima stagione)
  • In questa casa si aggira la morte, l'attrice che entra in scena al terzo e ultimo atto della vita di ognuno di noi. (seconda stagione)
  • – Io non sapevo che esistessero una bella morte e una brutta morte.
    – Mh-mh. Una bella morte è una morte artistica, una brutta è una morte da macellai. Lei, Boris, è un macellaio, io sono un artista. Stasera avrà il suo morto, Boris entro poche ore. Ma uccideremo con modalità artistiche, non con una mannaia o una pallottola esplosiva o altri mezzi da macelleria. No, no! Questa morte sarà come un balletto! (quinta stagione)
  • La morte deve essere così: niente orrore, niente paura, solamente pace. (quinta stagione)
  • Secondo un detto, ogni uomo viene al mondo condannato a morte. L'ora e il modo dell'esecuzione sono sconosciuti. (prima stagione)

Marco Aurelio

  • La morte, la vita, la fama, l'infamia, il dolore, il piacere, la ricchezza, la povertà, tutto ciò tocca ugualmente a buoni e cattivi, non essendo queste cose né belle né brutte; e, dunque, neppure beni o mali.
  • Non disprezzare la morte ma accoglila di buon grado perché anch'essa è un ente tra quelli che natura vuole.
  • Sulla morte: o dispersione, se ci sono gli atomi; se invece c'è l'unità, o spegnimento o trasferimento.

Beowulf

La morte di Beowulf
  • Il Fato salva spesso un uomo non destinato ancora a morire, quando il valore non lo abbandona.
  • Nel tempo fissato, per ognuno di noi verrà il termine della vita nel mondo; e chi può, si conquisti la fama prima della morte. Nulla di più alto può lasciare dietro di sé, quando muore, un cavaliere valoroso. (Beowulf)
  • Per l'uomo di valore è più dolce la morte di una vita d'onta!
  • Per un poco, adesso, è in fiore il tuo valore ma presto accadrà che della tua potenza ti depredino la malattia o la spada o l'abbraccio del fuoco o l'onda dell'acqua o il morso della spada o il volo della lancia, o la vecchiezza tremenda; e allora il lampo che ti arde negli occhi si offuscherà e si spegnerà, e presto accadrà, fiero cavaliere, che la morte ti abbatterà. (Hroðgar)
  • Tale sarà sempre la fede d'un uomo, quand'egli pensa di conquistarsi una gloria imperitura nella guerra: per nulla lo turberà il pensiero della morte.

Louis Bromfield

  • Ci sono persone che hanno vissuto con ritmo, che hanno completato il ciclo dell'esistenza passando dall'infuriare della giovinezza alle solide conquiste della maturità e al quieto e pacifico declino verso la morte. La gente di questo genere non teme la morte né lotta per sfuggirla giacché la vita è sempre stata completa, realizzata come un'opera d'arte. Non hanno mai temuto né negato la vita. Non accettano la morte per stanchezza o disperazione ma l'accettano perché hanno compiuto il ciclo con compiuta soddisfazione. Quanti ne sono rimasti al giorno d'oggi?
  • La morte del corpo non è la fine dello spirito, ma solo una tappa del viaggio, come quando nei tempi andati si cambiava diligenza.
  • La morte è una cosa rapida, chiara, che non ammette compromessi.

Gesualdo Bufalino

  • E se Dio avesse inventato la morte per farsi perdonare la vita?
  • I fatti sono cocciuti, la morte è il più cocciuto dei fatti.
  • La morte è uno sverginamento. Portasse anche a una gravidanza!
  • Pochi si rendono conto che la loro morte coinciderà con la fine dell'universo.
  • Morire è facile, prima o poi ci riescono tutti.
  • Morire è un'inciviltà di cui, se potesse, il defunto arrossirebbe.
  • Morire. Non fosse che per fregare l'insonnia.
  • Morire sarà, su per giù, come quando su una vetrina una saracinesca s'abbassa.


Charles Bukowski

  • La maggior parte delle persone non è preparata alla morte, la propria o quella di chiunque altro. Li sciocca, li terrorizza. È come se fosse una grossa sorpresa. Diavolo, non dovrebbe mia esserlo. Porto la morte nel taschino a sinistra. A volte la tiro fuori e le parlo: "Ciao, bellezza, come va? Quando vieni a prendermi? Sarò pronto".
    Non c'è da piangere per la morte più di quanto non ci sia da piangere per la crescita di un fiore. Ciò che è terribile non è la morte in sé, ma le esistenze che la gente vive o non vive fino al momento della morte. Non onora la propria vita, piscia sulla propria vita. La caga via. Stolti cazzoni. Si concentrano troppo sullo scopare, sui film, sul denaro, sulla famiglia, sul fottere. Hanno la menti gonfie di ovatta. Inghiottono Dio senza pensare, inghiottono la patria senza pensare. Ben presto si dimenticano come si fa a pensare, lasciano che siano gli altri a pensare per loro. Hanno il cervello gonfi di ovatta. Sono brutti, dicono cose brutte, camminano in modo brutto. Suonagli la grande musica dei secoli e loro non riusciranno a sentirla. La morte di quasi tutte le persone è una farsa. Non c'è rimasto più niente da uccidere.
  • La morte era così noiosa. E questa era la cosa peggiore della morte. Che era di una noia mortale. Una volta che si presentava non avevi più scampo. Non potevi giocarci a tennis o trasformarla in una scatola di boeri. Se ne stava lì e basta, come una gomma bucata. La morte era stupida.
  • "La morte non puzza", disse la donna, "solo i vivi puzzano, quelli che stanno per morire puzzano, solo quelli in decomposizione puzzano. La morte non puzza."
  • Mentre aspettavo ammazzai quattro mosche. Accidenti, la morte era dappertutto. Uomini, uccelli, belve, rettili, roditori, insetti, pesci, nessuno aveva la minima probabilità di sfuggirle. Li sistemava tutti. Non sapevo che cosa fare, al riguardo. Mi venne la depressione.
  • Non possiamo ingannare la morte ma possiamo farle fare così tanta fatica che quando arriverà a prenderci saprà di avere ottenuto una vittoria altrettanto perfetta della nostra.

Elias Canetti

  • Io posso essere amico solo di spiriti che conoscono la morte. Certo, mi rendono felice se gli riesce di tacere della morte: perché io non posso.
  • L'esistenza di molte popolazioni è interamente colmata da riti che si riferiscono ai morti. […] L'invidia dei morti è ciò che i vivi temono di più. […] Ogni morto è dunque colui cui altri sopravvivono.
  • La morte come desiderio si trova davvero ovunque, e non è necessario scavare molto nell'uomo per trarla alla luce.
  • La morte è una battaglia sempre perduta.

Emil Cioran

  • La morte è ciò che la vita ha sinora inventato di più solido e sicuro.
  • Morire a sessanta o a ottant'anni è più duro che a dieci o a trenta. L'assuefazione alla vita, ecco la difficoltà. Perché la vita è un vizio. Il più grande che ci sia. Il che spiega perché si faccia tanta fatica a sbarazzarsene.
  • Se la morte non fosse una forma di soluzione, i viventi avrebbero già trovato un modo qualsiasi di aggirarla.

Fabrizio De André

  • Cari fratelli dell'altra sponda | cantammo in coro giù sulla terra, | amammo in cento l'identica donna, | partimmo in mille per la stessa guerra, | questo ricordo non vi consoli, | quando si muore, si muore soli.
  • La morte verrà all'improvviso | avrà le tue labbra e i tuoi occhi | ti coprirà di un velo bianco | addormentandosi al tuo fianco.
  • Sappiate che la morte vi sorveglia, | gioir nei prati o fra i muri di calce, | come crescere il gran guarda il villano | finché non sia maturo per la falce.

Don DeLillo

  • È così, dunque: una cosa improvvisa, perentoria? La morte, pensai, non dovrebbe essere invece come l'immersione del cigno, ali bianche, levigato, che lascia la superficie intatta?
  • È un timore che informa da lungo tempo i miei rapporti con i medici, quello che perdano interesse nei miei confronti, che ordinino all'infermiera di far passare altri prima di me, che diano per scontata la mia morte.
  • La maggior parte di noi ha probabilmente visto la propria morte, ma non sapeva come far affiorare questa visione. Forse, quando moriremo, la prima cosa che diremo sarà: «Questa sensazione la conosco. Qui ci sono già stato».
  • La questione del morire si fa saggio strumento di memoria. Ci guarisce della nostra innocenza nei confronti del futuro. Le cose semplici sono fatali, o è una superstizione?
  • I tibetani cercano di vedere la morte per ciò che essa è. Ovvero la fine dell'attaccamento alle cose. Una verità semplice ma difficile da capire. Tuttavia, una volta che si sia smesso di negare la morte, si può procedere tranquillamente a morire e poi ad affrontare l'esperienza della rinascita uterina, o l'aldilà giudaico-cristiano, o l'esperienza extracorporea, o un viaggio su un Ufo, o come che lo si voglia chiamare. E possiamo farlo con chiarezza di visione, senza timore riverenziale o terrore. Non dobbiamo aggrapparci artificialmente alla vita, e neanche alla morte. Non si fa altro che procedere verso le porte scorrevoli. Onde e radiazioni. Guarda come è tutto ben illuminato. Questo posto è sigillato, conchiuso in sé. E senza tempo. Un altro motivo per cui penso al Tibet. Morire, in Tibet è un arte. Arriva un sacerdote, si siede, dice ai parenti in lacrime di andarsene e fa sigillare la stanza. Porte e finestre, tutte sigillate. Ha cose serie da fare. Salmodie, numerologia, oroscopi, recitazioni.
  • Nelle città nessuno più nota la specificità del morire. Il morire è una componente dell'aria. Si trova ovunque e in nessun luogo. Morendo gli uomini gridano, per farsi notare, per farsi ricordare per un paio di secondi. Morire in un appartamento di città può deprimere l'anima, penso, per diverse vite a venire. Nelle cittadine di provincia invece ci sono le villette, le piante nei bovindi. La gente nota di più la morte. I morti hanno volti, automobili. Se non si sa un nome, si sa però quello di una strada, di un cane. «Aveva una Mazda arancione». Di una persona si sanno un paio di cose inutili che diventano importanti elementi di identificazione e collocazione cosmica, nel caso in cui essa muoia all'improvviso, dopo una breve malattia, nel proprio letto, con trapunta e cuscini rivestiti uguali, in un mercoledì pomeriggio piovoso, febbricitante, un po' congestionata nei seni nasali e al petto, pensando alla lavatura a secco.

Angelo di Costanzo

  • Il primo annunzio di mia cruda morte, | Se a chi muor per amor tanto è concesso, | Vo' che tra il sonno l'ombra mia t'apporte.
  • Lasciando con la patria ogni conforto, | Ove più l'Appennin la neve agghiaccia, | Carco n'andrò di così gravi some, | Chiamando morte, e te sola per nome.
  • Poi c'hai del sangue mio sete si ardente, | E perchi'io mora, o Morte acerba e ria, | Sei mossa per ferir la donna mia, | Col velenoso stral fiero e pungente.
  • Quand'un alma gentil, credo dal cielo | Discesa, ad onorar quel chiaro giorno, | Però che tal nascer non suole in terra, | Vidi tra molte stelle a par d'un sole | Con raggi fiammeggiar, da far in vita | Tornar quanti mai spense avara morte.

Emily Dickinson

  • Ho notato che la Morte fa frequenti visite, dove si è già presentata, rendendo desiderabile prevenire i suoi approcci.
  • Morire prima di aver paura di morire può essere un dono.
  • Non pensiamo abbastanza ai Morti come fonte di ebbrezza – Essi non dissuadono ma Adescano – Custodi di quella grande Avventura ancora preclusa a noi – mentre agogniamo (invidiamo) la loro saggezza lamentiamo il loro silenzio.
  • Non ti sembra terribile l'Eternità? Ci penso spesso e mi sembra così buia che quasi desidererei che non ci fosse Eternità. Credere che dobbiamo vivere per sempre e non cessare mai di esistere. Sembra come se la Morte di cui tutti hanno paura perché ci lancia in un mondo sconosciuto sia un sollievo rispetto a uno stato di esistenza così interminabile. Non so perché ma mi sembra di non dover mai cessare di vivere sulla terra – non riesco a immaginare con la mia immaginazione più fervida la scena della mia morte – Mi sembra di non dover mai chiudere gli occhi nella morte. Non riesco a rendermi conto che la tomba sarà la mia ultima dimora – che gli amici piangeranno sulla mia bara, che il mio nome sarà menzionato, come uno di quelli che ha cessato di essere fra i rifugi dei viventi, e ci si chiederà dove è volato il mio spirito disincarnato.
  • Più straziante del morire è la morte per amore di chi sta per morire.
  • Poiché non potevo fermarmi per la Morte – | lei gentilmente si fermò per me.
  • Polvere è l'unico Segreto – | Morte, l'unica Creatura | di cui non si può scoprire nulla | nella sua "città natale". || Nessuno conobbe "suo Padre" – | non fu mai Fanciulla – | non ebbe compagni di gioco, | o "storia di Inizi" – | Operosa! Laconica! | Puntuale! Pacata! | Spavalda come un Brigante! | più silenziosa di una Flotta! || Costruisce, come un Uccello, anche! | Cristo deruba il Nido – | Pettirosso dopo Pettirosso | di contrabbando al Riposo!
  • Se i morenti potessero aver fiducia della Morte, non ci sarebbero Morti.

Umberto Eco

  • Io ho il diritto di scegliere la mia morte per il bene degli altri.
  • La prima qualità di un onest'uomo è il disprezzo della religione, che ci vuole timorosi della cosa più naturale del mondo, che è la morte, odiatori dell'unica cosa bella che il destino ci ha dato, che è la vita, e aspiranti a un cielo dove di eterna beatitudine vivono solo i pianeti, che non godono né di premi né di condanne, ma del loro moto eterno, nelle braccia del vuoto. Siate forti come i saggi dell'antica Grecia e guardate alla morte con occhio fermo e senza paura.
  • Voglio [...] parlare della mia morte, e ammetterete che in questo caso ho qualche diritto all'esternazione.

Albert Einstein

  • A chi è piegato dall'età, la morte verrà come un sollievo. Lo sento molto fortemente ora che sono arrivato io stesso alla vecchiaia, e a considerare la morte come un vecchio debito che è giunto il momento di pagare. Ma istintivamente, facciamo di tutto per ritardare quest'ultimo adempimento. Così la natura si diverte a giocare con noi.
  • La nostra morte non è una fine se possiamo vivere nei nostri figli e nella giovane generazione. Perché essi sono noi: i nostri corpi non sono che le foglie appassite sull'albero della vita.
  • Non voglio e non posso figurarmi un individuo che sopravviva alla sua morte corporale: quante anime deboli, per paura e per egoismo ridicolo, si nutrono di simili idee!

Epopea di Gilgamesh

  • Fin dai tempi antichi, nulla permane. Dormienti e morti, quanto sono simili: sono come morte dipinta. Che cosa divide padrone e servo quando entrambi hanno compiuto il proprio destino? Quando gli Anunnakkū, i giudici, si radunano e anche Mammetun madre dei destini, assieme decretano i fati degli uomini. Vita e morte assegnano, ma non rivelano il giorno della morte.
  • La morte abita nella mia camera; ovunque si posi il mio piede, lì trovo la morte.
  • Quando gli dèi crearono l'uomo, gli diedero in fato la morte, ma tennero la vita per sé.

Giacomo Leopardi

  • Che sia questo morir, questo supremo | scolorar del sembiante, | e perir della terra, e venir meno | ad ogni usata, amante compagnia.
  • Due cose belle ha il mondo: | amore e morte.
  • La morte non è male: perché libera l'uomo da tutti i mali, e insieme coi beni gli toglie i desiderii. La vecchiezza è male sommo: perché priva l'uomo di tutti i piaceri, lasciandogliene gli appetiti; e porta seco tutti i dolori. Nondimeno gli uomini temono la morte, e desiderano la vecchiezza.
  • La natura ci destinò per medicina di tutti i mali la morte. (Operette morali)
  • Non era naturale all'uomo da principio il procacciarsi la morte volontariamente: ma né anco era naturale il desiderarla. Oggi e questa cosa e quella sono naturali; cioè conformi alla nostra natura nuova: la quale, tendendo essa ancora e movendosi necessariamente come l'antica, verso ciò che apparisce essere il nostro meglio; fa che noi molte volte desideriamo e cerchiamo quello che veramente è il maggior bene dell'uomo, cioè la morte. (Operette morali)
  • Se mi fosse proposta da un lato la fortuna e la fama di Cesare o di Alessandro netta da ogni macchia, dall'altro di morir oggi, e che dovessi scegliere, io direi, morir oggi, e non vorrei tempo a risolvermi. (Operette morali)
  • Troppo sono maturo alla morte, troppo mi pare assurdo e incredibile di dovere [...] durare ancora quaranta o cinquant'anni, quanti mi sono minacciati dalla natura. Al solo pensiero di questa cosa io rabbrividisco. [...] Oggi non invidio più né stolti né savi, né grandi né piccoli, né deboli né potenti. Invidio i morti, e solamente con loro mi cambierei. (Operette morali)

Philipp Mainländer

  • Come le ossa bianche indicano le vie attraverso il deserto, così i monumenti segnano i regni culturali decaduti, rendendo nota la morte di milioni, come binari della civiltà.
  • E poi la silenziosa notte della morte assoluta inabisserà tutti. Come tutti nel momento del trapasso trepideranno beati: sono redenti, redenti per sempre!
  • L'animale non conosce la morte e la teme solo in modo istintivo, percependola come un pericolo. L'uomo, al contrario, conosce la morte e sa che cosa essa significa. [...] L'amore per la vita viene aumentato: l'animale segue soprattutto i suoi istinti, che si limitano a soddisfare la fame, la sete ed il bisogno di riposo. Esso vive in un ristretto ciclo vitale. Invece, nei confronti dell'uomo, e per mezzo della sua ragione, la vita si presenta sotto forma di ricchezza, di donne, di onore, di potere, di fama, ecc... che suscitano la sua brama di vita e la volontà di vita. [...] Nell'uomo, di conseguenza, la volontà di morte, istinto della sua natura più recondita, non viene semplicemente più celato dalla volontà di vita, come nell'animale, ma scompare completamente nel profondo, dove solamente di tanto in tanto si mostra come struggimento profondo di tranquillità.
  • La speranza di condurre una lunga vita, di continuare ad esistere sino alla mia morte naturale: questo per me è inconcepibile.
  • Però il filosofo immanente vede in fondo nell'intero universo nient'altro che il profondo desiderio di annichilimento assoluto, ed in lui è come se ascoltasse parlare chiaramente una voce che attraversa tutte le sfere del cielo, e dice: Redenzione! Redenzione! Morte alla nostra vita! – e pronunciare la rispettiva confortante risposta: troverete tutti la fine e sarete redenti.

Cesare Pavese

  • La morte, ch'era il vostro coraggio, può esservi tolta come un bene.
  • Ma morire è proprio questo – non più sapere che sei morta.
  • Non sarebbero uomini, se non fossero tristi. La loro vita deve pur morire. Tutta la loro ricchezza è la morte, che li costringe industriarsi, a ricordare e prevedere.
  • Tu non sai quanto la morte li attiri. Morire è sì un destino per loro, una ripetizione, una cosa saputa, ma s'illudono che cambi qualcosa.

Fernando Pessoa

  • Guardando un cadavere, la morte mi sembra una partenza. Il cadavere mi dà l'impressione di un vestito smesso. Qualcuno se n'è andato e non ha avuto bisogno di portare con sé quell'unico vestito che indossava.
  • La morte è la curva della strada | morire è solo non essere visto. | Se ascolto, sento i tuoi passi | esistere come io esisto.
  • Tutto è aver speranze o è morte.

Jules Renard

  • Il mistero della morte è più che sufficiente. Tutto quello che vi si ricollega non è che un enorme intreccio da teatro.
  • La morte potrebbe essere il sogno se, tratto tratto, si potesse aprire un occhio.
  • Non si muore. La morte è una specie di vita covata.
  • Quando si comincia a guardarla bene in faccia la morte è facile da capire.
  • Quando si sta per morire, si sa di pesce.
  • Quelli che hanno parlato meglio della morte sono tutti morti.

Salvator Rosa

  • Il peggiore accidente dell'esser nostro è il morire.
  • La Morte è l'ultimo dei mali.
  • La Morte è l'unico fine delli tormenti di questa vita, il sovrano bene della Natura, il solo appoggio della nostra libertà, il comune e pronto ricetto a tutti i mali.
  • La Morte non si sente se non per il discorso, con ciò sia che ella sia il movimento d'un istante.

Shāh-Nāmeh

  • Allora | Che morte alcun non divorasse, ingombra | Sarìa la terra e di vecchi e d'infanti | In ogni loco.
  • Che se tu sei lieto, | Siede la morte con aguzzi artigli | E all'agguato si sta quel fera belva | Bramosa di giostrar.
  • Dall'artiglio della morte alcuno | Scampo non trova! Ell'è come d'autunno | Il freddo vento, e siamo noi le foglie | Che il vento caccia.
  • Oh! con la morte, [...] | Mai non ritorna all'uopo | Umana prece! A che l'aguzzo artiglio | Del fero drago d'evitar desii? | S'anche di ferro fossi tu, da quello | Non avrai scampo, e se qui resta a lungo | Giovinetto garzon, dal dì fatale | Della vecchiezza scampo ei non ritrova.

Adrienne von Speyr

  • All'inizio, per amore, Dio ha creato l'essere umano, come uomo e donna. Ma l'uomo e la donna hanno peccato e hanno meritato la morte. Considerando l'offesa fatta a Dio, la morte doveva essere un castigo inesorabile. Ma la misericordia di Dio e il suo amore sono più grandi della sua volontà di castigarli. La morte rimane come avvertimento, ma anche come il mezzo decisivo per diventare degni, attraverso la purificazione scelta da Dio, di comparire davanti al suo volto. [...] Ed egli ha permesso che la Nuova Eva, con il Nuovo Adamo, dessero alla morte il carattere di misericordia. Ed egli ha accordato anche alla morte il carattere della confessione che la rende, assieme al purgatorio, una purificazione. Ma non era ancora abbastanza; egli ha permesso che sua Madre fosse accolta in cielo con il suo corpo, affinché il Padre possedesse una contro-immagine della creazione: la prima coppia l'ha tradito, l'ultima coppia l'ha soprattutto amato. Guardando questa coppia, chi muore acquisisce la certezza che l'amore sia più forte della morte. Il circolo di ritorno in paradiso non è solamente chiuso, è superato perché la morte viene annientata nella vita eterna.
  • Esisteva dunque lei, la morte, ed era veramente in mezzo ai viventi, tra di noi, tra coloro che amavo e in me. Ma non era libera, si trovava nelle mani di Dio, apparteneva alla sua potenza; Dio vi si rivelava; era un segno. Un segno per i viventi. Bisognava dedicarsi ai viventi, amarli, per comprendere la morte, per comprendere Dio.
  • Tutte le oscurità della morte si risolvono nella chiarezza suprema della vita eterna.

Lev Tolstoj

  • È sufficiente che l'uomo riconosca la propria vita non già nel bene della sua persona animale ma nel bene degli altri esseri, e lo spauracchio della morte scompare per sempre ai suoi occhi.
    Giacché il terrore della morte deriva soltanto dal terrore di perdere, morendo nel corpo, il bene della vita. Se invece l'uomo potesse scorgere il proprio bene nel bene degli altri esseri, se cioè egli amasse loro più di sé stesso, allora la morte non gli apparirebbe come una cessazione del bene e della vita, così come essa appare bensì all'uomo che vive solamente per sé stesso. (Della vita)
  • In che consiste la vera condizione dell'uomo sulla terra e in che consiste quell'inganno che rende l'uomo infelice? L'inganno consiste nel fatto che gli uomini si dimenticano della morte, dimenticano che essi in questo mondo non vivono, ma passano.
  • L'uomo che si ricorda della morte, non può più vivere per il bene del suo io separato. L'unico senso che può attribuire alla sua vita, chi non dimentica la sua caducità, è quello che egli non è un essere a sé stante, ma solo uno strumento della volontà di Dio.
  • La morte è orribile solo per colui che non crede in Dio, oppure crede in un Dio malvagio, il che è la stessa cosa. Per colui che crede in Dio, nella sua bontà e vive in questa vita secondo la sua legge ed ha sperimentato questa sua bontà, per costui la morte è solo un passaggio.

Walt Whitman

  • Alcuno ha mai ritenuto che il nascere sia una fortuna? | M'affretto a informarlo che uguale fortuna è morire, come io ben so.
  • E mostrerò che nulla può accadere che sia più bello della morte.
  • Oh, adesso vedo che la vita non può rivelarmi tutto, come non lo può il giorno, | vedo che devo attendere ciò che la morte mi rivelerà.

Proverbi

La morte di Tiberio (Jean-Paul Laurens, 1864)
  • A gavé 'n mort d'an ca ai van quat përso-ne.[2] (piemontese)
  • Quando la casa è terminata, viene la morte. (turco)

Italiani

  • A mal mortale né medico, né medicina vale.
  • A tutto c'è rimedio fuorché alla morte.
  • Al mazzier di Cristo non si tien mai porta.
  • Alle lacrime d'un erede, è ben matto chi ci crede.
  • Altro è parlar di morte, altro è morire.
  • Anche la morte non si ha gratis: ci costa la vita.
  • Campane ed ore, qualcun che muore.
  • Chi gode muore e chi patisce stenta a morire.
  • Chi muore esce d'affanni, ma tutti si vuol viver cent'anni.
  • Chi mal vive mal muore.
  • Chi muore giace, chi vive si dà pace.
  • Chi non muore si rivede.
  • Chi pensa ogni giorno di dover morire, non può mai fallire.
  • Chi più vive, più muore.
  • Ciò che voi siete noi eravamo, ciò che noi siamo voi sarete.
  • Con poco si vive, con niente si muore.
  • Di giovani ne muore qualcuno, ma di vecchi non ne scampa nessuno.
  • Dolore di moglie morta, dura dall'uscio alla porta.
  • Dopo la morte, tutti si puzza a un solo modo.
  • Errore di medico, volontà di Dio.
  • Facendo il male, sperando il bene, il tempo passa e la morte viene.
  • Gesù, Gesù, chi muore non c'è più.
  • Ho veduto assai volte un piccol male non rispettato, divenir mortale.
  • I morti aprono gli occhi ai vivi.
  • I vecchi portano la morte davanti e i giovani dietro.
  • Il tempo passa e la morte viene, guai a chi non ha fatto il bene.
  • La morte è il sonno dei buoni, il terror dei ricchi, il ricovero dei poveri e la consolazione dei tribolati.
  • La morte è un debito comune.
  • La morte guarisce tutti i mali.
  • La morte non guarda soltanto nel libro dei vecchi.
  • La morte non prende all'uomo che la vita.
  • La morte non si deve né desiderare, né temere.
  • La morte paga i debiti, e l'anima li purga.
  • La morte pareggia tutte le partite.
  • La morte viene quando meno s'aspetta.
  • La morte, non perdona al forte.
  • Male per chi se ne va, peggio per chi resta.
  • Meglio un asino vivo che un dottore morto.
  • Migliore diventerai, se alla morte penserai.
  • Morendo ci si libera di tutti i fastidi.
  • Morire e pagare sono le ultime cose.
  • Morta la serpe, spento il veleno.
  • Morte desiderata, cent'anni per la casa.
  • Morto un papa se ne fa un altro.
  • Né all'assente, né al morto non si deve fare torto.
  • Non ogni salmo termina col gloria, il fine è un requiem dell'umana boria.
  • Oggi a me domani a te.
  • Ogni cosa è meglio della morte.
  • Pianto per morto, pianto corto.
  • Povero chi desidera la morte, più povero chi la teme.
  • Povero è chi muore e questo mondo lascia, perché chi resta, fra male e bene se la passa.
  • Quando si tratta della morte, anche il diavolo impara a pregare.
  • Quegli tiene gran prudenza che alla morte sempre pensa.
  • Si muore giovani per disgrazia, e vecchi per dovere.
  • Sulla bara si cantano le esequie.
  • Temer la morte è peggio che morire.
  • Temi i vivi e rispetta i morti.
  • Tutte le morti hanno la loro scusa.
  • Tutti nascono piangendo, e nessuno muore ridendo.
  • Tutto muore al mondo, tranne la morte.
  • Va' dove ti pare, la morte ti scoverà.

Toscani

  • Chi se ne piglia, muore.
  • Corte e morte, e morte e corte, fu tutt' una.
  • È meglio morir con onore, che vivere con vergogna.
  • È meglio viver piccolo che morir grande.
  • La morte de' lupi è la salute delle pecore.
  • Tanto è morir di male, quanto d'amore.

Napoletani

  • A chiàgnere nu muorto so' làcreme perze.
  • A morte è 'na pazzia: stiénne 'e ccosce e t'arrecrìe.
  • ‘A morte nun tene crianza.
  • A morte va ascianne 'a ccasione.

Note

  1. Nel testo "Bucingham ".
  2. «Per togliere un morto di casa ci vogliono quattro persone.»

Bibliografia

Voci correlate

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