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*Per lo gnostico il [[mondo]] è un luogo malvagio ed estraneo, una prigione. (p. 16)
*Per lo gnostico il [[mondo]] è un luogo malvagio ed estraneo, una prigione. (p. 16)
*L'attività letteraria del [[Giovanni Crisostomo|Crisostomo]] fu sterminata, ma più ampia che profonda. Dotato per natura del dono della parola e della comunicazione, fece dell'omelia lo strumento privilegiato per manifestare il proprio pensiero. (p. 141)
*L'attività letteraria del [[Giovanni Crisostomo|Crisostomo]] fu sterminata, ma più ampia che profonda. Dotato per natura del dono della parola e della comunicazione, fece dell'omelia lo strumento privilegiato per manifestare il proprio pensiero. (p. 141)
*L'amore per i poveri e l'impegno concreto resero il [[Giovanni Crisostomo|Crisostomo]] famosissimo nell'antichità e nel medioevo bizantino, tanto da essere considerato come uno dei Padri della [[Chiesa]] d'oriente. (p. 142)
*L'amore per i poveri e l'impegno concreto resero il [[Giovanni Crisostomo|Crisostomo]] famosissimo nell'antichità e nel medioevo bizantino, tanto da essere considerato come uno dei Padri della [[Chiesa (comunità)|Chiesa]] d'oriente. (p. 142)
*[[Nestorio]] ribadisce l'unità di [[Cristo]] pur nella distinzione tra le nature, opponendosi alla dottrina di [[Cirillo d'Alessandria|Cirillo]] dell'unica natura; egli parla di «persona» del Figlio, nella quale il rapporto tra le due nature si realizza in maniera assolutamente diversa da ogni altro possibile rapporto tra [[Dio]] e l'essere umano. Nestorio è dunque attento a evitare l'accusa di dualismo cristologico. (p. 148)
*[[Nestorio]] ribadisce l'unità di [[Cristo]] pur nella distinzione tra le nature, opponendosi alla dottrina di [[Cirillo d'Alessandria|Cirillo]] dell'unica natura; egli parla di «persona» del Figlio, nella quale il rapporto tra le due nature si realizza in maniera assolutamente diversa da ogni altro possibile rapporto tra [[Dio]] e l'essere umano. Nestorio è dunque attento a evitare l'accusa di dualismo cristologico. (p. 148)
*L'attività esegetica di [[Cirillo d'Alessandria|Cirillo]], per la maggior parte antecedente allo scoppio della controversia [[Nestorio|nestoriana]], è di tipo alessandrino. Tuttavia manca a Cirillo la profondità di [[Origene di Alessandria|Origene]]. (p. 149)
*L'attività esegetica di [[Cirillo d'Alessandria|Cirillo]], per la maggior parte antecedente allo scoppio della controversia [[Nestorio|nestoriana]], è di tipo alessandrino. Tuttavia manca a Cirillo la profondità di [[Origene di Alessandria|Origene]]. (p. 149)

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Claudio Moreschini (– vivente), scrittore e docente universitario.

Letteratura cristiana delle origini. Greca e latina[modifica]

Incipit[modifica]

I Padri apostolici.
Con questo termine si intendono, tradizionalmente, quei primi scrittori cristiani che avrebbero attinto direttamente al loro insegnamento. Tale collegamento, però, è molto tenue, e molte di queste personalità non ebbero niente in comune tra di loro: vissute in luoghi e tempi diversi nel II secolo, sono comunque le prime voci "originali" della nuova religione.

Citazioni[modifica]

  • Per lo gnostico il mondo è un luogo malvagio ed estraneo, una prigione. (p. 16)
  • L'attività letteraria del Crisostomo fu sterminata, ma più ampia che profonda. Dotato per natura del dono della parola e della comunicazione, fece dell'omelia lo strumento privilegiato per manifestare il proprio pensiero. (p. 141)
  • L'amore per i poveri e l'impegno concreto resero il Crisostomo famosissimo nell'antichità e nel medioevo bizantino, tanto da essere considerato come uno dei Padri della Chiesa d'oriente. (p. 142)
  • Nestorio ribadisce l'unità di Cristo pur nella distinzione tra le nature, opponendosi alla dottrina di Cirillo dell'unica natura; egli parla di «persona» del Figlio, nella quale il rapporto tra le due nature si realizza in maniera assolutamente diversa da ogni altro possibile rapporto tra Dio e l'essere umano. Nestorio è dunque attento a evitare l'accusa di dualismo cristologico. (p. 148)
  • L'attività esegetica di Cirillo, per la maggior parte antecedente allo scoppio della controversia nestoriana, è di tipo alessandrino. Tuttavia manca a Cirillo la profondità di Origene. (p. 149)
  • Come scrittore Cirillo si caratterizza per la prolissità e le ripetizioni frequenti. Una certa ricercatezza stilistica si trova solo in alcune lettere festali per il loro carattere di ufficialità. (p. 149)

Bibliografia[modifica]

  • Claudio Moreschini, Letteratura cristiana delle origini. Greca e latina, Città Nuova Editrice, Roma 2007. ISBN 978-88-311-1627-5

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