Carlo Bini: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Carlo Bini==
==Citazioni su Carlo Bini==
*Carlo Bini [...] parlava di [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] come d'un ''buon figliuolo'' che scambiava la realtà colle larve dorate della sua fantasia, e la sola cosa che non gli perdonasse era la pretensione di voler dirigere il movimento italiano stando fuori d'Italia, perché diceva: non può governare la nave chi non c'è dentro. ([[Giuseppe Montanelli]])

*Carlo Bini, scettico di mente, credente di cuore, rivelava in tutti i suoi scritti senso profondo di compassione per le miserie dell'umanità; e l'amore gli spuntava il dardo dell'ironia, e i suoi epigrammi stillavano lacrime. ([[Giuseppe Montanelli]])
*Carlo Bini, scettico di mente, credente di cuore, rivelava in tutti i suoi scritti senso profondo di compassione per le miserie dell'umanità; e l'amore gli spuntava il dardo dell'ironia, e i suoi epigrammi stillavano lacrime. ([[Giuseppe Montanelli]])



Versione delle 11:47, 3 feb 2021

Carlo Bini

Carlo Bini (1806 – 1842), scrittore e patriota italiano.

Manoscritto di un prigioniero

Incipit

Il cervello dell'uomo appena è in istato di eserci­tare le sue funzioni può rassegnarsi in tre scuole. Di queste una infallibilmente ne conoscete, – senz'altro le conoscerete anche tutte, perché non sono arcani di astronomia; – son cose semplici, e dappertutto si sentono dire. Io nondimeno, a scanso di equivoci, mi stimo in dovere di nominarvele tutte e tre, secondo l'ordine naturale in cui giacciono fino dal principio dei secoli. Elle pertanto son queste:

Scuola della Fede;
Scuola del Dubbio;
Scuola dell'Incredulità.

Citazioni

  • Consultate bene l'indole vostra, e quella seguite; — non farete mai male.
  • L'egoismo è l'unico movente delle azioni umane. (XII)
  • La noia è l'asma dell'anima. (XX)[1]
  • La parola è un bel dono; ma non rende la ricchezza del nostro interno; è un riflesso smorto e tiepidissimo del sentimento, e sta alla sensazione come un sole dipinto al sole della natura. [proporzione]
  • La politica è il governo dell'opinione. (XXII)
  • La scienza è l'esperienza, e l'esperienza è un manto che si trama a fila di secoli; e più il manto si distende e più la scienza è completa e sicura. (XXII)[1]
  • La vita, a voler che sia bella, a voler che sia gaja, a voler che sia vita, dev'essere un arcobaleno, – una tavolozza con tutti i colori, – un sabbato dove ballano tutte le streghe. Il sollazzo e la noja, il pianto e il riso, la ragione e il delirio, tutti devono avere un biglietto per questo festino.

Incipit de Il Forte della Stella

CARLO a un'inferriata, che fischia sbadatamente, e il signore INNOCENZIO TIENLISTRETTI, che viene verso l'inferriata badando dove mette i piedi.
Carlo: Oh! ve' chi vedo! questi son miracoli! buon giorno e buona sera, signore Innocenzio! come mai quassù sulle nuvole? è forse l'Anno Santo? ve l'hanno dato per penitenza?
Innocenzio: Eh! penitenza davvero! un fallimento giù in quella bicocca, ed eccovi spiegato tutto! Io questa volta non ho voluto saper di procure, e son venuto da me a cantar l'esequie alle due mila lire defunte in corpo ed in anima, Eh! questa non è l'annata dei galantuomini.
Carlo: E un bel pezzo che in questo genere la raccolta va male. Ma diamo bando alle malinconie. Come stanno a casa mia? come stanno a casa vostra?
Innocenzio: Bene di qua e di là. Io, giacché per mala ventura mi trovavo in queste parti, ho sollecitato il permesso di venirvi a vedere, e l'ho ottenuto. Ma come diavolo è andata la faccenda? Quand'io lo seppi, rimasi di sasso! pare impossibile! un uomo come voi! avete i vostri anni! avete i vostri affari! di che vi siete mischiato? parlate, ditele giuste; vediamo se v'è da rimediarla.

Citazioni su Carlo Bini

  • Carlo Bini [...] parlava di Mazzini come d'un buon figliuolo che scambiava la realtà colle larve dorate della sua fantasia, e la sola cosa che non gli perdonasse era la pretensione di voler dirigere il movimento italiano stando fuori d'Italia, perché diceva: non può governare la nave chi non c'è dentro. (Giuseppe Montanelli)
  • Carlo Bini, scettico di mente, credente di cuore, rivelava in tutti i suoi scritti senso profondo di compassione per le miserie dell'umanità; e l'amore gli spuntava il dardo dell'ironia, e i suoi epigrammi stillavano lacrime. (Giuseppe Montanelli)

Note

  1. a b Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X

Bibliografia

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