Lo scopone scientifico: differenze tra le versioni

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*[[Enzo Liberti]]: Zio Osvaldo, impresario pompe funebri}}
*[[Enzo Liberti]]: Zio Osvaldo, impresario pompe funebri}}


'''''Lo scopone scientifico''''', film italiano del 1972, regia di [[Luigi Comemcini]].
'''''Lo scopone scientifico''''', film italiano del 1972, regia di [[Luigi Comencini]].


==Frasi==
==Frasi==

Versione delle 17:26, 13 feb 2021

Lo scopone scientifico

Immagine Lo scopone scientifico (1972) Davis, Mangano, Cotten e Sordi.png.
Titolo originale

Lo scopone scientifico

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 1972
Genere commedia, drammatico
Regia Luigi Comencini
Soggetto Rodolfo Sonego
Sceneggiatura Rodolfo Sonego
Produttore Dino De Laurentiis
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali


Lo scopone scientifico, film italiano del 1972, regia di Luigi Comencini.

Frasi

  • Mo' so' cinquantasei, pigliamose 'sto malloppo, Anto', scappamo. 'Sta vecchia ce vo' vede' morti. (Peppino)
  • Ah, e così tu hai accettato di giocare questa lunga partita, ti sei impegnato in questa tremenda lotta che c'ha tenuto tutti quanti siamo in un'angoscia drammatica per anni, e adesso mi vieni a dire che non sapevi qual era l'obiettivo finale da raggiungere? (il professore, rivolto a Peppino, davanti a tutti la borgata)

Dialoghi

  • Antonia: Quanno te guardo fisso e storco la bocca da 'na parte che vor di'?!
    Peppino: Che vor' di', che c'hai il tic nervoso. Ce l'avevi pure da ragazzina...
    Antonia: No! Vor dì' che il settebello sta da quella parte!
  • Il professore: Peppino, non mi segui?
    Peppino: E no. Professo', lei mi legge i libri, me riempie 'a testa de parole difficili ma se 'a vecchia nun ce chiama più a gioca' che ce famo dei suoi insegnamenti? Pure stasera, ve', ce semo rifatti er bagno, stamo qui ad aspetta'...
    Il figlio: Li mortacci sua.
    Peppino ... 'tacci sua. Sta' zitto, tu, porta rispetto!
    Il professore: E lo so, lo so. Chi è ricco, chi è potente, non può comprendere gli affanni, le ansie dei poveri. Lo stesso Omero, ragazzi, che voi studiate in questa vostra scuola di merda, diceva che mentre gli uomini lottano, combattono, vivono le loro tragedie, gli dèi nell'Olimpo si comportano come esseri frivoli, crudeli, capricciosi.
    Antonia: E noi gli volemo bene a 'sta vecchia, ce semo pure affezionati.
    Peppino: E no.
    Il professore: E questa è una debolezza imperdonabile. E sì, perché come fate a vincere la guerra se durante le battaglie vi affezionate al nemico?
    Antonia: E infatti stamo a perde 'a guera.
  • Don Roberto: Signora, vuole pentirsi dei suoi peccati? Vuole confessarsi?
    Vecchia [sul letto, dopo un collasso]: Ah... mmh... ah...
    Don Roberto: Vuole confessarsi?
    Vecchia: I... I want to play cards.[1]

Note

  1. Io... Io voglio giocare a carte.

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