Goffredo Casalis: differenze tra le versioni

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*L'aspetto imponente del [[Monviso|monte]] inspira un'indicibile sorpresa; quegli smisurati macigni in mille bizzarre forme gli uni sopra gli altri accavallati e confusi; quelle molte piramidi, che pajono vigili custodi, e sono necessario sostegno dell'enorme colosso, quelle scanalature nelle sue viscere, che in se contengono la neve, quella sommità che sembra toccare, e sfidare il cielo, e comandare alla terra; il non infrequente rumore delle rocche, che distaccandosi dai fianchi del picco sono pur segno sicuro, quantunque lontano, della sua caduta, il colore delle rocche annerite quasi dal lungo corso dei secoli, la presenza totalmente inaspettata del lago, nel quale vengono i sassi a cadere; l'aria vivissima, che all'intorno spira, la vista ristretta, che sopra nudi massi di pietre soltanto si spazia, niuno, o qualche ben scarso segno di tarda vegetazione, niun ombra ospitale, che dai raggi estivi difenda, la mestizia infine inseparabile dalla solitudine, evvi colà una riunione di tanti, e così stupendi oggetti attissima a sollevare nello spirito dell'attento osservatore una serie di sensazioni diverse, fra le quali predomina il convincimento dell'immensa potenza dell'autore della natura. (da ''Dizionario geografico'', vol. 11, pp. 562-563)
*L'aspetto imponente del [[Monviso|monte]] inspira un'indicibile sorpresa; quegli smisurati macigni in mille bizzarre forme gli uni sopra gli altri accavallati e confusi; quelle molte piramidi, che pajono vigili custodi, e sono necessario sostegno dell'enorme colosso, quelle scanalature nelle sue viscere, che in se contengono la neve, quella sommità che sembra toccare, e sfidare il cielo, e comandare alla terra; il non infrequente rumore delle rocche, che distaccandosi dai fianchi del picco sono pur segno sicuro, quantunque lontano, della sua caduta, il colore delle rocche annerite quasi dal lungo corso dei secoli, la presenza totalmente inaspettata del lago, nel quale vengono i sassi a cadere; l'aria vivissima, che all'intorno spira, la vista ristretta, che sopra nudi massi di pietre soltanto si spazia, niuno, o qualche ben scarso segno di tarda vegetazione, niun ombra ospitale, che dai raggi estivi difenda, la mestizia infine inseparabile dalla solitudine, evvi colà una riunione di tanti, e così stupendi oggetti attissima a sollevare nello spirito dell'attento osservatore una serie di sensazioni diverse, fra le quali predomina il convincimento dell'immensa potenza dell'autore della natura. (da ''Dizionario geografico'', vol. 11, pp. 562-563)


* La montagna, che forse fu denominata [[Bisalta]], perché forma due vertici uno sopra dell'altro, in forma bicorne, sorge in fronte, e ad ostro di questo comune {{NDR|Peveragno}}. Essa per riguardo all'agricoltura, si può dividere in quattro zone, di cui la prima è arabile; la seconda verdeggia di castagni fruttiferi; la terza è popolata di faggi, avellani, e castagni selvatici, costituenti le selve comunali; la quarta è in parte destinata a pascoli, ed in parte non offre che nude, ed infeconde, {{sic|roccie}}. (da ''Dizionario geografico'', Volume 14, pp. 425)
* La montagna, che forse fu denominata [[Bisalta]], perché forma due vertici uno sopra dell'altro, in forma bicorne, sorge in fronte, e ad ostro di questo comune {{NDR|[[Peveragno]]}}. Essa per riguardo all'agricoltura, si può dividere in quattro zone, di cui la prima è arabile; la seconda verdeggia di castagni fruttiferi; la terza è popolata di faggi, avellani, e castagni selvatici, costituenti le selve comunali; la quarta è in parte destinata a pascoli, ed in parte non offre che nude, ed infeconde, {{sic|roccie}}. (da ''Dizionario geografico'', Volume 14, pp. 425)


* Rivarolo, capoluogo di mandamento nella prov. dioc. e div. di Genova. Sta sulla regia strada, a maestrale da Genova, da cui è distante tre miglia. Rivarolo, cospicuo ed ameno borgo, è diviso in inferiore e superiore. E composto di cinque parrocchie, cioè di quelle di Rivarolo, della Certosa, di Murta, di Begato, di Geminiano. Alla prima sono aggregati i quartieri di Costa, Teglia e Garbo. In Rivarolo inferiore sta la Certosa; nella parte superiore esistono la chiesa parrocchiale, una chiesa ed un convento di francescani scalzi, il qual conventò sorge in amenissimo sito. Rivarolo come capo di mandamento ha soggetti i comuni di s. Pier d'Arena, di Brasile e di s. Olcese. [...] Fra Rivarolo inferiore e superiore passa il torrente Turbella, che scende dal monte dei due Fratelli; esso giova a fertilizzare l'agro di questo capoluogo di mandamento; il quale se non è produttivo di una grande quantità di cereali, fornisce molte buone frutta, e tanto fieno da potervisi mantenere molte bestie bovine, cavalli, muli, somarelli, ed anche pecore e capre, di cui sono ragguardevoli i prodotti. (da ''Dizionario geografico'', Volume 16, pp. 325-327)
* Rivarolo, capoluogo di mandamento nella prov. dioc. e div. di Genova. Sta sulla regia strada, a maestrale da Genova, da cui è distante tre miglia. Rivarolo, cospicuo ed ameno borgo, è diviso in inferiore e superiore. E composto di cinque parrocchie, cioè di quelle di Rivarolo, della Certosa, di Murta, di Begato, di Geminiano. Alla prima sono aggregati i quartieri di Costa, Teglia e Garbo. In Rivarolo inferiore sta la Certosa; nella parte superiore esistono la chiesa parrocchiale, una chiesa ed un convento di francescani scalzi, il qual conventò sorge in amenissimo sito. Rivarolo come capo di mandamento ha soggetti i comuni di s. Pier d'Arena, di Brasile e di s. Olcese. [...] Fra Rivarolo inferiore e superiore passa il torrente Turbella, che scende dal monte dei due Fratelli; esso giova a fertilizzare l'agro di questo capoluogo di mandamento; il quale se non è produttivo di una grande quantità di cereali, fornisce molte buone frutta, e tanto fieno da potervisi mantenere molte bestie bovine, cavalli, muli, somarelli, ed anche pecore e capre, di cui sono ragguardevoli i prodotti. (da ''Dizionario geografico'', Volume 16, pp. 325-327)

Versione delle 09:27, 16 feb 2021

Ritratto di Goffredo Casalis (incisione)

Goffredo Casalis (1781 – 1856), storico e abate italiano.

Citazioni di Goffredo Casalis

  • Si ha per tradizione che questo popolo abbia avuto origine dall'antico ora deserto villaggio di Nuraji, che era fondato a non molta distanza. Consta di 110 case. [...] Il clima è caldo e umido. [...] Vi è stabilita l'istruzione per i giovinetti [...] Si fabbricano in questo paese mattoni, tegoli [...] La popolazione di Ballao[1] nel 1805 computossi di anime 812, nel 1826 di 718, e nel 1833 di 784 [...] Le malattie, in cui si succumbe, sono per lo spesso febbri perniciose, e pleurisie. [...] Grande è la fertilità di questa terra [...] Le fonti sono frequentissime in questo territorio [...] Bagnasi questo territorio dal Dosa [...] (da Dizionario geografico, Volume 2, pp. 34-40)
  • La più antica chiesa di Camandona è un oratorio, che per lungo tempo ebbe il titolo di vicaria.
    Vi è tenuta in grande venerazione la rurale cappella detta la Madonna del Mazzucco. (da Dizionario geografico, Volume 6, p. 343)
  • [A Camandona] In una pubblica scuola s'insegna a leggere e scrivere: il maestro è stipendiato dagli allievi. (da Dizionario geografico, Volume 6, p. 343)
  • Il Mombracco, che trovasi a manca del corso del Po, è tutto isolato dagli altri balzi, fuorchè dal suo lato occidentale, ove è unito ad un monte, che divide i territorii di Barge e di Paesana. (da Dizionario geografico, Volume 10, pp. 472)
  • Nella sua maggiore elevatezza [il Mombracco] presenta grandi roccie e punte molto acute: queste sono affatto ignude; e quelle in molti siti sono coperte di terra mista di grossa arena: più al basso vi allignano molto bene i roveri e i castagni, e se ne veggon folti boschi. (da Dizionario geografico, Volume 10, pp. 473)
  • Varie caverne esistono su questa mantagna, le quali servono di abitazione ad alcune povere famiglie: la più osservabile è posta tra i confini di due quartieri, uno chiamato la Rocchetta spettante a Rifreddo, e l'altro detto Robella, frazione di Sanfront. In tale caverna, che si vede dalla strada tendente da Sanfront a Paesana, scaturiscono due fontane di acqua limpida e leggiera. (da Dizionario geografico, Volume 10, pp. 473)
  • L'aspetto imponente del monte inspira un'indicibile sorpresa; quegli smisurati macigni in mille bizzarre forme gli uni sopra gli altri accavallati e confusi; quelle molte piramidi, che pajono vigili custodi, e sono necessario sostegno dell'enorme colosso, quelle scanalature nelle sue viscere, che in se contengono la neve, quella sommità che sembra toccare, e sfidare il cielo, e comandare alla terra; il non infrequente rumore delle rocche, che distaccandosi dai fianchi del picco sono pur segno sicuro, quantunque lontano, della sua caduta, il colore delle rocche annerite quasi dal lungo corso dei secoli, la presenza totalmente inaspettata del lago, nel quale vengono i sassi a cadere; l'aria vivissima, che all'intorno spira, la vista ristretta, che sopra nudi massi di pietre soltanto si spazia, niuno, o qualche ben scarso segno di tarda vegetazione, niun ombra ospitale, che dai raggi estivi difenda, la mestizia infine inseparabile dalla solitudine, evvi colà una riunione di tanti, e così stupendi oggetti attissima a sollevare nello spirito dell'attento osservatore una serie di sensazioni diverse, fra le quali predomina il convincimento dell'immensa potenza dell'autore della natura. (da Dizionario geografico, vol. 11, pp. 562-563)
  • La montagna, che forse fu denominata Bisalta, perché forma due vertici uno sopra dell'altro, in forma bicorne, sorge in fronte, e ad ostro di questo comune [Peveragno]. Essa per riguardo all'agricoltura, si può dividere in quattro zone, di cui la prima è arabile; la seconda verdeggia di castagni fruttiferi; la terza è popolata di faggi, avellani, e castagni selvatici, costituenti le selve comunali; la quarta è in parte destinata a pascoli, ed in parte non offre che nude, ed infeconde, roccie. (da Dizionario geografico, Volume 14, pp. 425)
  • Rivarolo, capoluogo di mandamento nella prov. dioc. e div. di Genova. Sta sulla regia strada, a maestrale da Genova, da cui è distante tre miglia. Rivarolo, cospicuo ed ameno borgo, è diviso in inferiore e superiore. E composto di cinque parrocchie, cioè di quelle di Rivarolo, della Certosa, di Murta, di Begato, di Geminiano. Alla prima sono aggregati i quartieri di Costa, Teglia e Garbo. In Rivarolo inferiore sta la Certosa; nella parte superiore esistono la chiesa parrocchiale, una chiesa ed un convento di francescani scalzi, il qual conventò sorge in amenissimo sito. Rivarolo come capo di mandamento ha soggetti i comuni di s. Pier d'Arena, di Brasile e di s. Olcese. [...] Fra Rivarolo inferiore e superiore passa il torrente Turbella, che scende dal monte dei due Fratelli; esso giova a fertilizzare l'agro di questo capoluogo di mandamento; il quale se non è produttivo di una grande quantità di cereali, fornisce molte buone frutta, e tanto fieno da potervisi mantenere molte bestie bovine, cavalli, muli, somarelli, ed anche pecore e capre, di cui sono ragguardevoli i prodotti. (da Dizionario geografico, Volume 16, pp. 325-327)

Note

  1. Comune in provincia di Cagliari.

Bibliografia

  • Goffredo Casalis, Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli stati di S. M. il Re di Sardegna, Volume 2, G. Maspero, Torino, 1834.
  • Goffredo Casalis, Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli stati di S. M. il Re di Sardegna, Volume 6, G. Maspero, Torino, 1836.
  • Goffredo Casalis, Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli stati di S. M. il Re di Sardegna, Volume 10, G. Maspero, Torino, 1842.
  • Goffredo Casalis, geografico storico-statistico-commerciale degli stati di S. M. il Re di Sardegna, vol. 11, G. Maspero, Torino, 1843.
  • Goffredo Casalis, Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli stati di S. M. il Re di Sardegna, Volume 14, G. Maspero, Torino, 1846.
  • Goffredo Casalis, Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli stati di S. M. il Re di Sardegna, Volume 16, G. Maspero, Torino, 1847.

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