Silvia Ronchey: differenze tra le versioni
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*{{NDR|[[Napoli]]}} Penso che abbia nella sua natura una tale magnifica tradizione di ibridazione, che questo discorso<ref>Sull'incontro e lo scambio di apporti culturali fra le civiltà del Mediterraneo.</ref>mi pare particolarmente proficuo, e anche perché Napoli è sempre stata vivissima dal punto di vista culturale: penso al circolo culturale aragonese. [[Roma]] difficilmente è stata capitale culturale, Napoli sì. E poi ha un legame molto forte con l'Oriente, e c'è una tradizione di riflessione filosofica sulla libertà. È una capitale del pensiero, non a caso uno spirito libero come [[Giacomo Leopardi|Leopardi]] ha poi scelto questa città. Ha tradizioni che resistono insieme ad avanguardie estreme.<ref>Dall'intervista a Stella Cervasio, [https://napoli.repubblica.it/cronaca/2016/12/18/news/silvia_ronchey_napoli_capitale_ponte_tra_islam_e_occidente_-154411260/ Silvia Ronchey: "Napoli capitale, ponte tra Islam e Occidente"], ''napoli.repubblica.it'', 18 dicembre 2016.</ref> |
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==[[Incipit]] di ''Ipazia''== |
==[[Incipit]] di ''Ipazia''== |
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Silvia Ronchey (1958 – vivente), storica italiana.
Citazioni di Silvia Ronchey[modifica]
- [Napoli] Penso che abbia nella sua natura una tale magnifica tradizione di ibridazione, che questo discorso[1]mi pare particolarmente proficuo, e anche perché Napoli è sempre stata vivissima dal punto di vista culturale: penso al circolo culturale aragonese. Roma difficilmente è stata capitale culturale, Napoli sì. E poi ha un legame molto forte con l'Oriente, e c'è una tradizione di riflessione filosofica sulla libertà. È una capitale del pensiero, non a caso uno spirito libero come Leopardi ha poi scelto questa città. Ha tradizioni che resistono insieme ad avanguardie estreme.[2]
Incipit di Ipazia[modifica]
Nel quinto secolo dopo Cristo una donna fu assassinata. Non sappiamo molto di lei, se non che era bella e che era una filosofa. Sappiamo che fu spogliata nuda e che fu dilaniata con cocci aguzzi. Che le furono cavati gli occhi. Che i resti del suo corpo furono sparsi per la città e dati alle fiamme. E che a fare tutto questo furono dei fanatici cristiani.
Sappiamo che da allora è diventata un simbolo, un'icona. Anche se di questa icona non conosciamo i tratti. Non sappiamo se fosse bruna e dagli intensi occhi neri come un fayyum o bionda e diafana come un ritratto vittoriano. Sappiamo che i suoi allievi si innamoravano di lei, e che lei li respingeva. Sappiamo che era da ogni punto di vista un'aristocratica. Sappiamo che il suo assassinio fu uno scandalo la cui eco non si è mai spenta in quindici secoli, anche se è stato soffocato dalla chiesa cattolica, quella dei papi. E che anche per questo è diventata una bandiera di laicità. Ma cosa veramente sia in questa bandiera, non è chiaro.
Note[modifica]
- ↑ Sull'incontro e lo scambio di apporti culturali fra le civiltà del Mediterraneo.
- ↑ Dall'intervista a Stella Cervasio, Silvia Ronchey: "Napoli capitale, ponte tra Islam e Occidente", napoli.repubblica.it, 18 dicembre 2016.
Bibliografia[modifica]
- Silvia Ronchey, Ipazia: La vera storia, Rizzoli, Milano, 2010. ISBN 978-88-17-04565-0 (Anteprima su Google Libri ed. BUR, 2011. ISBN 9788858619100)
Altri progetti[modifica]
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