Aurelio Bianchi-Giovini: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Aurelio Bianchi-Giovini==
==Citazioni di Aurelio Bianchi-Giovini==
*[...] nelle Gallie e nella Frigia l'ardore della controversia e l'ignoranza delle reciproche opinioni conduceva gli ortodossi a principii affatto opposti. Secondo i teologhi della Frigia (che per essere sul paese potevano essere meglio informati) il quarto Evangelio era opera non dell'apostolo [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]], ma dell'eretico [[Cerinto]], che per ingannare i fedeli usurpava un nome venerabile, come lo aveva usurpato fingendo l'Apocalisse; e secondo il vescovo di Lione era genuinamente di Giovanni, che lo aveva scritto contro la dottrina di Cerinto: quelli vi trovavano i dogmi cerintiani; questo la confutazione.<ref>Da ''[https://archive.org/details/criticadeglieva00giovgoog/page/n16/mode/1up Critica degli Evangeli]'', vol. I, per Francesco Sanvito, Milano, 1862, p. 43.</ref>
*Secondo i teologhi della Frigia (che per essere sul paese potevano essere meglio informati) il quarto Evangelio era opera non dell'apostolo [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]], ma dell'eretico [[Cerinto]], che per ingannare i fedeli usurpava un nome venerabile, come lo aveva usurpato fingendo l'Apocalisse; e secondo il vescovo di Lione era genuinamente di Giovanni, che lo aveva scritto contro la dottrina di Cerinto: quelli vi trovavano i dogmi cerintiani; questo la confutazione.<ref>Da ''[https://archive.org/details/criticadeglieva00giovgoog/page/n16/mode/1up Critica degli Evangeli]'', vol. I, per Francesco Sanvito, Milano, 1862, p. 43.</ref>


==Note==
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Versione delle 16:35, 8 giu 2021

Aurelio Bianchi-Giovini

Aurelio Bianchi-Giovini (1799 – 1862), giornalista e polemista italiano.

Citazioni di Aurelio Bianchi-Giovini

  • Secondo i teologhi della Frigia (che per essere sul paese potevano essere meglio informati) il quarto Evangelio era opera non dell'apostolo Giovanni, ma dell'eretico Cerinto, che per ingannare i fedeli usurpava un nome venerabile, come lo aveva usurpato fingendo l'Apocalisse; e secondo il vescovo di Lione era genuinamente di Giovanni, che lo aveva scritto contro la dottrina di Cerinto: quelli vi trovavano i dogmi cerintiani; questo la confutazione.[1]

Note

  1. Da Critica degli Evangeli, vol. I, per Francesco Sanvito, Milano, 1862, p. 43.

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