Utente:Superchilum/Genova: differenze tra le versioni

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***BENVENUTI IMOLENSIS, ''Comment. in Dantis Comoed.''; apud MURATORI, ''Antiq. Ital.'', vol. I, col. 1270, «le fornaie portavano scarpe di seta guarnite di perle e che persino la gente di umil condizione imitava quello sfoggio» -> ?
***BENVENUTI IMOLENSIS, ''Comment. in Dantis Comoed.''; apud MURATORI, ''Antiq. Ital.'', vol. I, col. 1270, «le fornaie portavano scarpe di seta guarnite di perle e che persino la gente di umil condizione imitava quello sfoggio» -> ?
**Alfonso el Sabio
**Alfonso el Sabio
***Alfonso el Sabio, ''Cantiga'' (CLXIX) (cfr. Levi, pp. 101-102) -> check ''Le gemme e gli astri: il Lapidario di Alfonso il Saggio'' (Berio 133 ALF, prest.), o Alfonso X El Sabio, ''Cantigas'' (ok, c'è in "spagnolo")
***Alfonso el Sabio, ''Cantiga'' (CLXIX) (cfr. Levi, pp. 101-102) -> Alfonso X El Sabio, ''Cantigas'' (ok, c'è in "spagnolo": *''Dũa eigrej' antiga, de que sempr' acordar | s' yan, que ali fora da Reỹa sen par | dentro na Arreixaca, e yan y orar | genoeses, pisãos e outros de Cezilla.'' (26, vv. 13-16))
**Beyerlinck
**Beyerlinck
***Lawrence Beyerlinck -> check "Censura" a Pietro Paolo Rubens, Palazzi di Genova, v. [[s:Palazzi di Genova/Imprimatur|Palazzi di Genova/Imprimatur]]
***Lawrence Beyerlinck -> check "Censura" a Pietro Paolo Rubens, Palazzi di Genova, v. [[s:Palazzi di Genova/Imprimatur|Palazzi di Genova/Imprimatur]]

Versione delle 17:48, 25 lug 2021

Citazioni su Genova (ok)

(ok internet)

(en)

  • Baedeker
    • Karl Baedeker, Italy : handbook for travellers : first part, Northern Italy and Corsica, archive.org
  • Boddington
    • Mary Boddington, Sketches in the Pyrenees -> check archive.org
  • Bradshaw
    • George Bradshaw, Bradshaw's illustrated hand book to Italy, W.J. Adams, London, 1862 -> check archive.org
  • Brockedon
    • William Brockedon, Illustrations of the passes of the Alps, C. Tilit, London, 1836. -> check archive.org
  • Conder
    • J. Conder, Italy, vol. I, Duncan, London, 1831 -> check archive.org
  • Cooper
    • Fenimore Cooper J., Excursions in Italy (p. 107?) -> check archive.org e BEIC
  • Cox
  • Evelyn
    • La città è costruita all’estremità di una collina, il cui dislivello è molto ripido, alto e roccioso: così, se la si guarda dalla Lanterna o dal Molo con lo sguardo rivolto verso le colline circostanti, la città ha la forma di un anfiteatro. Le strade sono così strette e i palazzi così alti uno sopra l’altro, come i posti di un nostro teatro: ma a causa del meraviglioso materiale con cui sono costruiti, per la bellezza e la loro posizione, non si è mai vista una scenografia artificiale altrettanto splendida; non esiste sicuramente un altro luogo nel mondo, ricco di Palazzi così ben disegnati e posizionati; si può facilmente concludere che quel grande volume composto di grandi fogli, che il grande Virtuoso e Pittore Paolo Rubens, ha pubblicato, contiene solamente (i prospetti dei palazzi) una strada e di due o tre chiese. Il primo palazzo degno di nota che andammo a visitare fu quello di Geronimo di Negro, e per raggiungerlo dovemmo attraversare il porto con una barca. Questo Palazzo Di Negro (oggi Villa Rosazza) è ricco di quadri più preziosi e di altre straordinarie collezioni e arredamenti. Ma non v’è nulla che mi deliziasse più del parco, un giardino collinoso, con un boschetto di alberi maestosi, popolato di pecore, pastori e animali selvatici, intagliati nella pietra grigia, da apparire così reali in mezzo alle fontane, rocce e a un laghetto, che gettando il tuo sguardo in una direzione potresti immaginarti immerso in una campagna selvaggia e silenziosa, ai due lati nel cuore di una grande città e alle spalle nel mezzo del mare. E ciò che è più ammirevole è che tutto questo si trova all’interno di un terreno ampio appena un acro, il più delizioso e stupefacente del mondo intero. In questa casa notai per la prima volta i pavimenti di stucco rosso, che sono fatti in maniera così resistente e così ben lucidati, che talvolta uno li potrebbe scambiare per pezzi di porfido… Vi sono in questa città innumerevoli altri palazzi di particolare interesse, poiché i nobili sono incredibilmente ricchi, benché come i loro vicini Olandesi, non possiedono proprietà molto grandi su cui estendersi; perciò collezionano quadri e tappezzerie, case di marmo e ricchi mobili. (CUT, John Evelyn, Diary) -> archive.org
    • Una delle citazioni di maggior rilievo di tutto il viaggio riguarda la Villa del Principe Doria, che si estende dalla scogliera fino alla cima di una collina. Il Palazzo è senza dubbio magnificamente edificato, e non meno splendidamente ammobiliato, con ampi tavoli e lettiere di argento massiccio, e altri di agata, onice, cornalina, lapislazzuli, perle, turchesi e altre pietre preziose. A questo palazzo appartengono tre giardini, il primo dei quali si affaccia meravigliosamente sul mare grazie ad una balconata di piloncini di marmo. Vi è inoltre una fontana decorata con aquile e animali marini di Nettuno ed un’altra del Tritone (del Montorsoli), più a monte, tutt’e due del più puro marmo bianco che il mio occhio abbia mai osservato. E in un lato del giardino si trova un Uccelliera come quella descritta da Sir Francis Bacon nel suo saggio “Of Gardens”, in mezzo ad alberi di circa 70 cm. di diametro, oltre a cipressi, mirti, lentischi e altri arbusti (la gabbia era lunga 130 passi, ampia 22 e alta oltre sei metri), che serve come nido e posatoio per ogni tipo di uccello, che qui può trovare aria e spazio a sufficienza sotto una protezione metallica, sostenuta da un’enorme costruzione in ferro battuto, mirabile sia per la fattura sia per il peso che deve sopportare. Gli altri due giardini sono ricchi di alberi d’aranci, limoni e melograni, fontane, grotte e statue. Tra queste spicca un Giove di colossale magnificenza (la statua in stucco raffigurante Andrea Doria in realtà nelle sembianze di Ercole, soprannominata il “Gigante”, fu demolita negli anni ’30 del secolo scorso), ai cui piedi si trova il sepolcro di un cane beneamato (il Gran Roldano), per il cui mantenimento la famiglia riceveva dal re di Spagna e per tutta la durata della vita del fedele animale, 500 corone all’anno”. (ibidem)
    • I Genovesi sono la peggiore gente di tutta Italia poiché generalmente i più corrotti nei costumi, in quanto ricettacoli di ogni sorta di vizi. (lettera al Dottor Burnet, dovrebbe essere sempre nel Diario)
    • cfr. anche Kanceff et al., Genova dei grandi viaggiatori, p. 77, 82, 162
  • Hare
  • Lee
    • Edwin Lee, Bradshaw's invalid's companion to the Continent, W.J.Adams, London, 1861 -> check archive.org
  • Linn
    • Thomas Linn, The health resorts of Europe : a medical guide to the mineral springs, climatic, mountain, and seaside health resorts, milk, whey, grape, earth, mud, sand and air cures of Europe, archive.org
  • Lynch Thrale
    • Hester Lynch Thrale, Observations and reflections made in the course of a journey through France, Italy, and Germany -> archive.org
  • Molloy
    • Lady Blessington told him that, as early as nine that morning, she had been to the flower market, and expressed surprise that the poorest class bought flowers as if they were the neces- saries of life, when Lord Byron fell to praising the people and the city, enumerating, amongst its other advantages, that it contained so few English either as residents or birds of passage. -> Joseph Fitzgerald Molloy, Lady Blessington, archive.org
  • Moltke
    • Feldmaresciallo Helmuth von Moltke: ""Trovo più caldo qui che a Ponente. Nervi ha questa particolarità, che non si apre gola giù dalle montagne, la baia è racchiusa in un muro ininterrotto di colline, e riceve solo il vento del sud con le braccia aperte. L'imponente promontorio di Portofino ripara dal terribile vento da est. Con questa configurazione del terreno è impossibile che ci siano altre passeggiate a meno che non voglia salire fino a Sant'Ilario. E' tutto chiuso da case e muri, ma la passeggiata in riva al mare compensa per tutto. Che davvero terra incantevole questa è l'Italia! "" / "…….Posso stare seduto per ore ad osservare il gioco delle onde. La lunga onda blu scuro viene veloce, “sempre viene e sempre va” (citazione sconosciuta, ndr.), e quindi la lunga criniera bianca si lancia contro le rocce più basse. Gli italiani chiamano queste onde “cavalli (forse cavalloni ndr), probabilmente in ricordo dei cavalli di Efesto. Sono sicuro che tu hai visitato Villa Gropallo con il suo grande giardino, dove freschi boccioli stanno spuntando tra i frutti maturi degli alberi di aranci e limoni…….." -> Dalla lettera di von Moltke a suo fratello Ludwig datata 17.4.1885, cfr. [1] -> check archive.org
  • Murray
    • J. Murray, Hand book for travellers in Northern Italy, J. Murray, London, 1860 -> check archive.org
  • Palgrave
    • Francis Palgrave, Hand-book for travellers in northern Italy, J. Murray, London, 1897 -> check archive.org o Google Books

(es)

  • Anonimo milanese
    • "Llegando V.A. a Genova, ha de saver que los Ginoveses son la mas ligera y vana gente que hay en todo el mundo" (R. Foulché-Delbosc, Conseils d'un milanais a D. Juan d'Autriche, 1571, in Revue hispanique, vol. III (1901), p. 70) ---> archive.org, p. 70
  • Calderon
    • Don Pedro Calderon, L'assedio di Bredà, atto I, "Genova (timoroso leggo) è oppressa dal Duca di Savoia ecc. ecc." e "Felice patria quella che... ecc ecc" -> source (cfr. Restori pp. 39-40)
    • Amico, amante e leale, I scena, "Il mercante astuto suol mescolare nella sua bottega mille tele e buone e cattive. Al contrattare le buone, non c'è tesoro in Genova, che pure è fior di tutto l'oro del mondo, che basti a comprarle" -> archive.org, cfr. Restori p. 26
  • Camerino
    • José (o Giuseppe) Camerino, La Dama Beata (cfr. Levi, pp. 113-114) -> archive.org
  • Gongora
    • L. De Gongora y Argote, sonetto CLXXXVIII, Pondera las penalidades y disgustos de un hombre casado ("deber a genoveses puntuales") -> archive.org
  • Iriarte
    • D. Juan de Iriarte, epigramma "en que define el caracter de los genoveses" -> archive.org, epigramma XIII, p. 248
  • Leiva Ramirez de Arellano
    • Francisco de Leiva Ramirez de Arellano, La Dama presidente, "- Angela: Per quel che è piacer vostro, volete essere pagati? - Martino: Il mio padrone va all'uso del paese: qui prestano per piacere e per vizio, e prendono il cento per cento" -> archive.org, cfr. Restori p. 25
  • Mira de Amescua
    • Antonio Mira de Amescua, Il rifugio degli uomini -> google (Restori, pp. 27-28) e check in generale se parla di altro di Genova
  • Quevedo
    • Quevedo, Letrilla satirica, in Poesias, p. 301 ("Que le preste el ginoves...") -> google books, anche cit. in Quevedo, los otros y las mediaciones literarias, p. 167, con il titolo "Bueno. Malo"
    • Quevedo, letrilla XVI, "Yo no quiero al ginovés" -> google books, cit. anche in Quevedo, los otros y las mediaciones literarias, p. 167
    • Quevedo, "Mancebito ginovés" -> google books, cit. anche in Quevedo, los otros y las mediaciones literarias, p. 167
    • Quevedo, B665, let. satirica IV -> google books, cit. anche in Quevedo, los otros y las mediaciones literarias, p. 168
    • Quevedo, Execracion contra los judios ->, cit. anche in Quevedo, los otros y las mediaciones literarias, p. 177+
  • Rojas
    • Agostino de Rojas, "vi a Florencia la bella, Bolonia grasa, Génova soberbia", da ''Loas de las naciones del mundo'' (cfr. Cotarelo, Colecciòn de entremeses, Madrid 1911, p. 343) -> Agustín Rojas Villadrando, El viaje entretenido - libro I, p. 82 (cfr.)
  • Rojas Zorrilla
    • Rojas Zorrilla, Una casa in Madrid, "...dacchè vennero in Castiglia questi Barbarosse genovesi son tanto rari, dicesi, i dobloni e le verginelle, che non se ne trova più, a pagar un occhio del capo" -> archive.org, cfr. Restori, p. 26
  • Salas
    • Nada Colón llegó a dar | aunque genovés bizarro, | pues no hizo más que ensenar | lo que Cortés y Pizarro | se tuvieron que tomar. (D. Francisco Gregorio de Salas) -> archive.org, p. 543
  • Suarez de Figueroa
    • Cristobal Suarez de Figueroa, El pasajero -> archive.org, cit. anche in Quevedo, los otros y las mediaciones literarias, p. 164
  • Vega
    • Lope de Vega, La cortesia di Spagna, atto I, (Restori, pp. 28-29), descrive il giardino di una villa del ponente genovese -> ipotizza che il dramma smarrito ''La Genovese'' non fosse altro che questa ''La cortesia di Spagna'' col titolo cambiato (Restori, pp. 30-32) -> cervantes
    • Lope de Vega, Quel che c'è a fidare del mondo, check se ci sono citazioni significative su Genova -> cervantes
    • Lope de Vega, Il genovese generoso (El ginoves liberal), cfr. Restori, pp. 42-46 -> archive.org e in formato testo qui (anche Levi pp. 37-39)

(fr)

  • Anonimo
    • Anonimo, Description des beautés de Genes et de ses environs -> archive.org
  • Asselin
    • Alfred Asselin, Journal de Voyage d'un touriste dans le Midi de la France et en Italie, 1853 -> check archive.org
  • Bourget
    • Paul Bourget, "Cette rivière de Gênes dévale de la sorte, aussi sauvage, aussi rude que l'autre, celle de notre Provence, est voluptueuse et molle. Mais quand on est las, ..." in Dualité, p. 156 -> check source, Google Books e archive.org
  • Caylus
    • Caylus de A. C. P., Voyage d'Italie 1714-1715, Parigi, Lib. Fischenbacher, 1914, pag. 334 -> check archive.org o gallica
  • Cevasco
    • Giacomo Cevasco, Statistique de la ville de Genes (Genova, 1838) -> archive.org
  • Cochin
  • Colbert
    • J.B. Colbert, Lettres, instructions et mémoires, Impr.Imperiale, Paris, 1863, p. 287, "Genes se trouve quasi au milieu de l'une Rivière et de l'autre" -> quale volume? (ce ne sono tanti sia su archive.org sia su gallica)
  • Dumas (padre)
    • Una notte a Firenze sotto Alessandro de' Medici -> [2][3] (cercando, le citazioni qui sotto non ci sono!)
      • Il palazzo Doria è il re del golfo; a vederlo, sembra che Genova sia stata costruita ad anfiteatro per il piacere degli occhi di coloro che lo hanno abitato. Saliamo le vaste scale che l’anziano doge spazzò con la sua veste dogale, all’età di ottant’anni, dopo essere stato, come recita l’iscrizione nel suo palazzo, l’ammiraglio del Papa, di Carlo V, di Francesco I e di Genova. Salendo questa scalinata, non c’è cha da alzare lo sguardo per osservare sopra la propria testa degli incantevoli affreschi che imitano quelli delle logge vaticane, dipinti da Perin del Vaga, uno dei migliori allievi di Raffaello, che il sacco di Roma per opera dei soldati del conestabile di Borbone fece fuggire dalla città santa.
      • La prima cosa che vediamo quando arriviamo a Genova, attraversando la Porta dei Vacca, situata vicino alla Darsena, per raggiungere il nostro hotel, è un frammento delle catene del porto di Pisa spezzate dai genovesi nel 1290.
      • Ed edificarono il palazzo un tempo conosciuto come Banco di San Giorgio, mentre oggi è chiamato Dogana.
      • "O grand historien qu'on appelle Michelet, où es-tu ? A Nervi! O grand poète qu'on appelle Hugo, où es-tu? A Jersey!" -> La contessa di Charny, cap. CLXIII -> gallica
  • Dupré
    • Alphonse Dupré, Relation d'un voyage en Italie... -> check gallica
  • Gauthier
    • Martin Pierre Gauthier, Les plus beaux édifices de la ville de Gênes et de ses environs -> archive.org
  • Lemonnier
    • « La Chiesa di Carignano è più semplice e di uno stile più severo. Ci si arriva tramite un ponte colossale che unisce due colline, e sotto il cui arco si trovano delle case di cinque età. La Chiesa di Carignano possiede il San Sebastiano di Puget...» (Souvenirs d'Italie - 1832) -> check archive.org e gallica (testo da copiare)
    • «L’Albergo dei poveri, edificio vasto e superbo, potrebbe chiamarsi “Palazzo dei Poveri”. A qual fine questo lusso? È scioccante in un ospizio, ed soprattutto là il meglio è il nemico del bene. Ogni grande città deve un asilo ai poveri, in un luogo semplice, ben aerato, salubre; ma non bisogna innalzare monumenti alla povertà, quando non si può dare il superfluo che alle spese del necessario. Punti di spettacolo in questo monumento a causa del Giubileo (1826). Imponenti processioni di penitenti mascherati che, dalla mattina alla sera, percorrono le strade salmodiando litanie. Qui sembrano essere più devoti del papa; mare senza pesce, uomini senza fede, donne senza vergogna, è un detto malizioso degli italiani a proposito di Genova. Montesquieu non era un poeta, sebbene scrivesse in versi, in verità pochi, e tanto meglio così, perché la sua prosa è più solida. Tra le sue poesie brevi, si trova una satira contro Genova. Il suo genio non è sempre gentile:“Addio Genova detestabile. Addio, soggiorno di Pluto, Se il cielo mi ascota, non vi rivedrò più … non c’è nulla di confrontabile al piacere di lasciarvi” E' dubbio che, per quanto si finga ogni merito personale, sia cancellato a Genova dallo splendore dell’oro, ed è evidente che Montesquieu era in un periodo di cattivo umore quando compose questa satira. Peggio ancora, i suoi versi cattivi sono anche cattivi versi»
    • l'Annunziata tra le più belle Chiese di Genova, definendola «la parrocchia del re».
  • Mallet
  • Martyn
    • Thomas Martyn, Guide du Voyageur en Italie -> check archive.org
  • Mengin-Fondragon
    • Pierre-Charles-Joseph de Mengin-Fondragon, Nouveau voyage topographique, historique, critique, politique et moral en Italie, fait en 1830, Parigi, Morizot, 1833, vol. I, p. 101 -> check archive.org o Google Books (ma è enciclopedico?)
  • Millin
    • Aubin-Louis Millin, Voyage en Savoie, en Piémont, à Nice et à Genes -> check gallica e archive.org
  • Montemont
    • Albert de Montemont, Voyage aux Alpes et en Italie -> check gallica
  • Musset
    • « Santa Maria di Carignano, che si raggiunge attraverso un gigantesco ponte, di cui abbiamo parlato precedentemente, ebbe per fondatori la famiglia Sauli, che contribuì all'erezione di questo vasto edificio. Galeazzo Alessi, allievo di Michelangelo, ne disegna la pianta... Gli affreschi mancano; ma una delle più belle e sagge tavole del Guercino si vedono a Santa Maria di Carignano. Là si trova anche la celebre statua di San Sebastiano di Puget, ...» (Voyage pittoresque en Italie - 1855) ->check archive.org o gallica
    • (su Villetta di Negro) «Da Piazza delle Fontane Amorose, si arriva in qualche minuto in un vasto giardino, in mezzo al quale si erge una casa, che, sotto l'apparenza di un casinò, mantiene tutte le caratteristiche di un piccolo hotel. Si tratta della celebre villetta. il giardino occuba tutto un bastione dell'antico recinto fortificato, da cui si scopre un immenso panorama, terminante all'orizzonte con il pieno mare. Oggi che la città si è estesa aldilà di questo bastione, la villetta si trova al centro di Genova.» .«.. Piante rare da tutti i paesi ricevono ospitalità nel giardino della villetta, sotto un cielo dolce e clemente, e le piante tropicali si conservano esse stesse all'aria aperta, come dei convalescenti in ospedale.» «... Gli artisti e gli scrittori di tutti i paesi sono celebrati e ricercati alla villetta con quella cordialità e amabile facilità di maniere che non si trova in nessun luogo come in Italia.»
    • «Quella di San Domenico formerebbe un quadrato perfetto se il Teatro Carlo Felice, costruito in un angolo, non ne distruggesse la simmetria. »
    • (su palazzo del Principe Doria) il palazzo è situato all'estremità della curva che descrive la riva del mare, ben oltre questa "muraglia cinese" che cela al passante la vista del Mediterraneo; di modo che si usufruisca allo stesso tempo della prospettiva del porto, del mare pieno e della città»
  • Nougaret
  • Reichard
  • Richard
    • Jerome Richard [4] (da Description historique et critique, 1770) -> check archive.org o gallica
      • anche in Kanceff et al., Genova dei grandi viaggiatori, p. 62-63, 66, 68 (e altre prima nello stesso capitolo)
  • Saussure
    • Horace Bénédict de Saussure, Voyages dans les Alpes, 1796 -> check archive.org e gallica
  • Trognon
    • On se mit à en chercher sur le litoral une autre (sistemazione ndr) qui fut à la fois plus digne et plus commode On la trouva à Nervi, et le 10 novembre la reine y fut transportée. Là, au contraire, il semblait que tous le charmes de la nature méridionale se fussent réunis pour aidé la malade à se rétablir. La maison, comme enfouie au milieu des orangers, était de l’aspect le plus gai, spaciueuse et assez bien distibuée. L’appartement de la reine donnait sur la mer et de son lit elle avit la vue du beau ciel et des belles eaux de la Méditerranée. -> Auguste Trognon, Vie de Marie-Amélie Reine des français -> gallica

(it)

  • Anonimo genovese
    • (da Rime genovesi Arch. glott. it., Vol. X, p. 111) -> cit. in [5]
  • Bandello
    • [genovesi] molto trafficatori (Bandello, Novelle, vol. II, p. II, nov. 34, p. 22) -> source
  • Bazzero
    • Ambrogio Bazzero, Storia di un'anima (già presenti nella voce, solo check) -> gallica, archive.org (ma qui no PDF, solo TXT)
  • Botero
    • [genovesi] uomini molto positivi e avidi di denaro (G. Botero, Detti memorabili di personaggi illustri, 1674, p. 219) -> archive.org
    • Campanella
      • Tommaso Campanella, Opere scelte, ordinate et annotate da A. D'Ancona, Torino, 1254, vol. II, cap. XIV p. 128 e cap. XVI, p. 146 (cfr. Fanfulla, pp. 1/4-2/1) -> archive.org
  • Casalis
    • Goffredo Casalis, "Dizionario geografico, storico, statistico e commerciale degli stati di S.M. il Re di Sardegna", Volume XVIII, 1849 (San Francesco d'Albaro, comune nel mandamento di s. Martino prov. dioc. e div. di Genova. Dipende dal senato, intend. gen. prefett. ipot. insin. di Genova, posta di s. Martino d'Albaro. Giace a ponente di s. Martino suo capoluogo di mandamento, da cui è discosto un miglio. Gli sono aggregati i luoghi di Boccadasse, e Pila. Nella parte australe confina col mare, ove sono alcune piccole piaggie chiamate di s. Nazaro, s. Giuliano, Boccadasse, Vernazzola. Salubre è l'aria che vi si respira; ma vi dominano i venti sciroccali, che danneggiano i vigneti, gli oliveti, ed i terreni coltivati a campo: nell'invernale stagione vi soffiano i venti di greco e di tramontana, che danneggiano gli agrumi, e gli ortaggi. Si mantiene poco bestiame: riescono di mediocre qualità i vini di questo comune: l'olio d'olivo e gli ortaggi si smerciano in Genova. Popolazione 4355.) V. WIKIPEDIA con link a Google Books, è in PD
  • D'Annunzio
    • Gabriele D'Annunzio, La sagra dei Mille, in Per la più grande Italia (pp. 5-63) -> archive.org (già citato nella voce su D'Annunzio)
  • Giustiniani
    • Agostino Giustiniani, "Annali della Repubblica di Genova", 1537 (Ed a mano manca di S. Fruttuoso e di S. Martino giace la magnifica ed amena villa di Albaro, la qual è in lunghezza circa due miglia: e comprende centoquarantaquattro case, delle quali ve ne sono quarantasei di contadini, ed il restante di cittadini, che tutte hanno fruttifere ed amene ville; talché è cittadino che ha nella sua villa pere di ventidue specie. Sono queste ville dotate di domestico, di salvatico, di acque, di are per uccellare: tutte murate in cerco. E la struttura delle magnifiche case è superbissima; fra le quali ville hanno eccellenza quella che edificò Andrea Cicero, quella di Vincenzo Sauli, quella di Alessandro di Nigrone, e quella di Cosmo Damiano Giustiniano: è certo che tutte particolarmente hanno in loro qualche cosa degna di laude: ed i cittadini le abitano con grandissima comodità. // [e anche una parte su chiese e ville] ) -> archive.org, google books (vol. 1, vol. 2)
  • Goldoni
  • Gracian
    • L. Gracian, El criticon, p. 176 (P. I Cr. 13; II, 3; II, 8) -> archive.org
  • Gualdo Priorato
    • Galeazzo Gualdo Priorato, Relatione delle citta di Bologna, Fiorenza, Genova e Lucca, con la notitia di tutte le cose piu degne, e curiose delle medesime -> google books, in altro formato anche archive.org
  • Hemingway
    • Su Staglieno: una delle meraviglie del mondo. -> attribuita ma non certa, v. [6] e Silvia Merialdo, Genova. Una guida, p. 180 ("Una delle meraviglie del mondo")
  • Ludovico Della Spina da Mailly
    • Ludovico Della Spina da Mailly, Historia Geografica della Repubblica di Genova -> versione digitale da qui, altrimenti Berio magazzino (m.r.Cf.2.13, ma è in CD, bisogna chiedere le fotocopie)
  • Machiavelli
    • Niccolò Machiavelli, Istorie fiorentine, su Palazzo San Giorgio -> source
  • Marzari-Pencati
    • Giuseppe Marzari-Pencati, Corsa pel bacino del Rodano e per la Liguria d'occidente, 1806 -> archive.org
  • Panseri
    • Carlo Panseri, Panorami genovesi del passato e dell'avvenire, Genova 1938, link (ma è enciclopedico?)
  • Perrone
    • Manuale del viaggiatore goloso -> "Ma se ghe pensu, Genova è una città particolare. La sua ruvida riservatezza si riflette anche nella ristorazione: i genovesi amano la loro cucina e la difendono con orgoglio diffidando delle novità (delegazioni escluse, non c'è un ristorante stellato) e delle imitazioni." (e chiedere ad AssassinsCreed se in altre pagine parla ad es. del pesto)
  • Poggio Bracciolini
    • Facezia CCXL, in Opera, p. 513 -> source
  • Pontano
    • [genovesi] incostanti e volubili (Pontano) -> archive.org, p. 525
  • Proverbi toscani
  • Sacchetti


(ok Marcenaro)

  • Achard
    • Amedée Achard (Un mois en Italie) -> Viaggio in Liguria, p. 145
  • Alford
    • Henry Alford (The Riviera: pen and pencil sketches from Cannes to Genoa [verificare se parla significativamente di Genova]) -> Viaggio in Liguria, p. 169
  • Ansaldo
    • (Francesco Ansaldo (1857-?), in Marcenaro, pp. 96-97 -> è lui che parla??)
  • Aubert
    • Henry Aubert (Città e genti d'Italia) [9] -> Viaggio in Liguria, p. 233 (anche in Bo, pp. 192-195)
  • Autran
  • Blasco Ibáñez
    • Genova è la città di marmo... [...] Genova è la città dei contrasti, dei grandi palazzi e dei miseri "carruggi" [...] In alto, sulla cima delle colline, giardini lussureggianti, ville marmoree, veri nidi d'amore che fanno ricordare i voluttuosi alberghetti francesi del tempo della Reggenza; in basso, vicino al porto, quartieri che sono veri ghetti con viuzze strette e sotterranee, dove le grondarie si toccano e tre persone non possono camminare fianco a fianco per la rapida discesa dell'acciottolato. [...] In nessuna parte d'Italia, né del mondo, si è usata tanto, sino all'abuso, questa pietra [il marmo], preziosa e carissima in altri paesi, ma qui trattata col disprezzo dell'abbondanza fino al punto da servire molte volte per acciottolare le strade [...] A notte inoltrata, quando l'illuminazione pubblica incomincia a venir meno, queste strade strette, con le loro pareti di marmo che sembrano risalire fino alle stelle che occhieggiano, ricordano al passante le sconvolte gallerie di una cava nella quale il piccone ha tracciato capricciosamente profili e rilievi: alla luce del sole queste ferite sono prodigi d'arte. Le antiche glorie della Repubblica genovese, la potenza che le dettero i suoi marinai e commercianti si rivela in questi grandi palazzi che erano abitati dai patrizi liguri, quelle famiglie che, con intrighi e cospirazioni, si disputavano le cariche di doge o di capitano della Repubblica ... Quarantasette palazzi, tutti splendidi nel loro interno, e tutti di marmo dalle fondamenta all'ultima balaustra, si contano nelle quattro vie che costituiscono la spina dorsale della città. (Vicente Blasco Ibáñez, Nel paese dell'arte, 1896) -> Viaggio in Liguria, p. 212 (v. anche Spesso, p. 45)
  • Blessington
    • Marguerite Gardiner Blessington (The Idler in Italy, 29-30 marzo [verificare se parla significativamente di Genova]) -> Viaggio in Liguria, p. 58
    • in Marcenaro e Boragina, Viaggio in Italia, pp. 308-310
  • Burckhardt
    • Carl Jacob Burckhardt (Terza classe da Savona a Genova), da Viaggio in Liguria di Marcenaro, p. 187 -> è de:w:Jacob Burckhardt, potrebbe essere questa l'opera?
  • Cendrars
    • Blaise Cendrars, ''Bourlinguer'', 1948 -> Viaggiatori stranieri in Liguria, p. 212
  • Claudel
    • Paul Claudel (Journal, 1915) -> da Viaggio in Liguria, p. 258
  • Corbière
    • Tristan Corbière (Dalle lettere, 20 aprile 1870) -> Viaggio in Liguria, p. 182
  • Duclos
    • (Charles Duclos, Voyage en Italie) -> Viaggio in Liguria, p. 48 (anche in Bo, p. 36)
  • Dumas (padre)
    • Genova viene, per così dire, incontro al viaggiatore ... Una città che s'è data da sola il soprannome di "Superba" e che da sei o sette leghe già si scorge all'orizzonte, distesa in fondo al suo golfo con la noncurante maestà d'una regina ... Quale fu la causa del lusso quasi incomprensibile di palazzi che il viaggiatore trova sparsi sulla sua strada con la stessa profusione delle villette nei dintorni di Marsiglia? Furono le leggi sumptuarie della Repubblica [di Genova] che proibivano di dar feste, di abbigliarsi di velluti e di broccati e di portar diamanti; tali leggi non si estendevano oltre le mura della Capitale e perciò il lusso di quei turbolenti ed orgogliosi repubblicani si era rifugiato in campagna. (Alexandre Dumas, Genova la Superba, 1841) -> da s:fr:Une année à Florence -> Viaggio in Liguria, p. 98
    • Il palazzo Tursi, di cui si attibuisce a torto l'architettura a Michelangelo, fu iniziato dal lombardo Rocco Lurago e ornato alle porte e alle finestre da Taddeo Carbone...Del resto è uno dei più ricchi esternamente e uno dei meno belli internamente. (Alexandre Dumas, 1841) -> da s:fr:Une année à Florence
    • (sulla cattedrale di San Lorenzo) è una bella fabbrica del sec XI, tutta rivestita di marmo bianco e nero, come lo sono la maggior parte delle chiese d'Italia, ma che su molte altre ha il vantaggio di essere compiuta. Tra le sue numerose curiosità, la chiesa di San Lorenzo racchiude il famoso piatto di smeraldo nel quale, secondo quanto si dice, Gesù Cristo consumò la cena e che fu donato a Salomone dalla regina di Saba. Esso era custodito a Gerusalemme nel tesoro del Tempio, ed è conosciuto sotto il nome di sacro catino. (da Impressions de voyage)
    • [...] attraversai l'Arsenale di mare. Nel primo recinto Genova, ancor oggi, arma, disarma o ripara le sue navi. A questo Arsenale ne era succeduto un altro, ora prosciugato e adibito a vasto cantiere marittimo, in cui la Repubblica costruiva le famose galee, lunghe 38 metri e larghe 4, che costavano ogniuna settemila lire genovesi, e che, montate da 230 uomini, percorrevano da padrone tutto il Mediterraneo. Tale secondo recinto serve d'oggi d'officina a sette o ottocento galeotti, che trascinano le loro catene sotto le belle volte costruite nel secolo XIII, secondo i disegni di Boccanegra. In un angolo dell'Arsenale vi è un ex voto. (da Impressions de voyage)
  • Foville
    • Jean de Foville (Genes, 1907) -> Viaggio in Liguria, p. 232
  • Hawthorne
    • (dopo aver visitato palazzo Balbi) "I soffitti dipinti di questi palazzi sono una decorazione gloriosa; le pareti dei saloni, coperti di marmi multicolori, danno un'idea di splendore che io non ho mai tratto in nessun'altra cosa. I pavimenti in mosaico sembrano troppo preziosi per camminarvi sopra." (Nathaniel Hawthorne, 1858) -> https://archive.org/details/passagesfromfren00hawt -> Viaggio in Liguria, p. 159
  • Hemingway
    • Genova è oggi più pulita di quanto sia mai stata o mai sarà. Dopo che un corrispondente estero aveva commentato ironicamente la cosa, sono stati dati ordini per scoraggiare la bella abitudine italiana di appendere tutto il bucato fuori dalla finestra, e dopo i primissimi giorni le camicie da notte di Genova non sventolavano più accanto alla Union Jack e al tricolore. Le strade strette sono immacolate, gli edifici sono stati ridipinti, tutto a Genova sa di vernice, dal Palazzo Reale alle cooperative che vendono vino ... Il vecchio quartiere romano di Genova ha le strade più strette del mondo. La maggior parte di esse non è abbastanza ampia per marciapiedi di dimensioni normali, e gli edifici, alti cinque piani, sporgono in fuori, quasi toccandosi in cima. Per queste vie lastricate, a tutte le ore del giorno e della notte, corre l'ambulanza: montata su pneumatici, è inclinata come un tavolo operatorio, coperta da un lenzuolo bianco e trainata da sei uomini che galoppano a fianco a fianco come i portatori di risciò in Giappone e la spingono per strade dove un cavallo o una vettura di pronto soccorso non potrebbe mai entrare. (Marcenaro, pp. 184-185)
  • Janin
    • Genova è stata costruita, come il Campidoglio, per l'eternità. (Jules Janin, 1838) -> http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k105831f -> viaggio in Liguria, p. 86
      • anche in Kanceff, Genova dei grandi viaggiatori, pp. 57-58
      • check anche in Arcuri, Genova, cara Genova, p. 23
      • anche in Bo, pp. 76-79
  • Karr
    • Abituati al lusso delle chiese di Genova si è molto meravigliati quando si capita in Santa Maria di Carignano. È una chiesa lontana dal centro della città, costruita su una collina, è bianca, semplice senza ornamenti all’infuori di quattro statue e qualche quadro. È stata costruita da una famiglia di cui non ricordo il nome. Ma a Genova, quasi tutte le chiese sono state costruite da una famiglia o da una persona. (Alphonse Karr, Promenade hors de mon jardin. in - Giuseppe Marcenaro - Viaggio in Liguria - 1992, p. 93)
    • l’Annunziata ha l'interno tutto dorato, tutto letteralmente, e i giorni di festa le colonne di marmo sono rivestite di damasco o velluto cremisi a frange d’oro. Ma tutte queste magnificenze non hanno niente di religioso. Sembra che gli italiani non abbiano niente da chiedere a Dio. Del resto, è agli amanti infelici che bisogna chiedere che cosa è l’amore, all’inverno che cosa è la rosa. Gli abitanti di Genova hanno sempre sole e rose; perché dovrebbero pregare?
    • sullo stile di vita genovese: «…non si mangia e non si dà da mangiare, non ci si veste e si va a una chiesa o un palazzo. La chiesa d’oro e il palazzo di marmo».
    • «Le chiese di Genova assomigliano, ma più grandi e più belle, a Notre Dame de Lorette. San Lorenzo è tutta di marmo nero e bianco, costruita a quadrati alterni, come una immensa scacchiera».
    • (altri -> [10])
    • anche in Bo, pp. 84-88
  • Laclos
  • Lalande
    • Io non conosco città ove la gioventù sia più equilibrata che a Genova (Jérôme Lalande, Voyage d’un francais en Italie, 1765) (NO IN ITALIANO) -> Viaggio in Liguria, p. 37
      • anche in Kanceff et al., Genova dei grandi viaggiatori, p. 65, 71 (e altre prima nello stesso capitolo)
  • Lamartine
    • “Di là l'occhio incantato scorge, al piede delle colline, Genova…” -> Viaggio in Liguria, p. 63 e Viaggio in Italia, p. 320 (anche in Bo, pp. 42-57)
    • (Alphonse de Lamartine, poesia qui)
    • (poesia qui, da source)
  • Larbaud
    • Che senso dello spazio e della prospettiva! Che gioco sapiente di piani inclinati e orizzontali! Bisognerebbe possedere un’immaginazione acutissima per moltiplicare per cento, per mille, gli aspetti, le sorprese, le conquiste di questa architettura sorgente: scopriremmo - in un sogno superato ancora dalla realtà - tra queste piccole città la regina, la capitale, la meraviglia: Genova… Austera, vibrante, ampia! Luogo unico dai trecento ripiani a terrazza sul mare, ornata di parchi stupendi! Le strade e i quartieri, sovrapposti si aggrovigliano, si superano, si ricongiungono, si dividono ancora. Città a sorpresa, il cui uso insinua un’astuta saggezza: una scalinata, un andito, un archivolto, una passerella, una galleria conducono in pochi minuti ad un palazzo, ad una piazza alla quale non si sarebbe mai giunti che in un’ora seguendo le strade… E il suo orizzonte ha una solennità incomparabile: le alte e nude montagne di fronte al mare, le alture coronate da fortezze, da chiese isolate, da torri dai muri merlati. (Valery Larbaud, Ex voto a San Zorzo, in [11], it. Color di Roma?) -> Viaggio in Liguria, p. 276
    • Genova austera, vibrante, ampia! Luogo unico dai trecento ripiani a terrazza sul mare, ornata di parchi stupendi! Genova, dove i tramways sono gli ascensori! Le strade ed i quartieri, sovrapposti, si aggrovigliano, si superano, si ricongiungono, si dividono ancora… Città a sorpresa!, il cui uso insinua un’astuta saggezza: una scalinata, un àndito, un archivolto, una passerella, una galleria conducono in pochi minuti ad un palazzo, ad una piazza alla quale non si sarebbe giunti che in un’ora, seguendo le strade. (sempre in Ex voto: San Zorzo)
  • Liégeard
    • Stéphen Liégeard (La cote d'Azur [verificare se parla significativamente di Genova]), p. 192
  • Luxemburg
    • (Rosa Luxemburg, lettera del 14 maggio 1909 a Luise Kautsky, in Marcenaro, pp. 174-175) -> Viaggio in Liguria, p. 239
  • Mertens
    • Il giuoco della palla qui è una vera mania. Oggi dal balcone ho osservato i monelli sulla strada … erano strilli ininterrotti … Un mozzo era salito sulle tettoie di alcune baracche: stava a guardare e imprecava, giudicando il giuoco dei ragazzi … finanche alcuni soldati della guardia osservavano divertiti. (Sibylle Mertens-Schaaffhausen, Lettere, 4 ottobre 1835) -> Viaggio in Liguria, p. 74
    • Il teatro Carlo Felice è stato costruito circa dieci anni fa con dovuta sontuosità … L’orchestra tuttavia non dispone di buoni esecutori. L’opera è mediocre e il balletto lo è ancora di più. (Sibilla Mertens, Lettere, 11 ottobre 1835)
    • A Genova il teatro è un divertimento costoso … I palchi appartengono alla nobiltà locale che li affitta al prezzo più elevato possibile. L’impresario ha soltanto l’introito dei biglietti… Ecco perché gli spettacoli sono così scadenti ed è così modesta l’illuminazione. (Sibilla Mertens, Lettere, 11 ottobre 1835)
    • Il colloquio che ho avuto Teresa Ravano è stato interamente dedicato alle “genoveserie” che, a quanto ho appreso, comprendono anche l’avarizia, il lusso, la superbia, la piccineria. La Signora Ravano mi ha raccontato di un riccone di qui che, canzonato da un amico per la sua “povertà”, invitò costui a pranzo: gli fece servire quattro uova crude e fece cuocere la semplice portata sulla fiamma di biglietti di banca. (Sibilla Mertens, Lettere, 11 ottobre 1835)
  • Méry
    • Joseph Méry (Nuits italiennes) -> Viaggio in Liguria, p. 73
  • Montherlant
    • Henry de Montherlant (Le démon du bien) -> Viaggio in Liguria, p. 284
  • Montesquieu
    • Io sono stato otto giorni a Genova e mi sono annoiato a morte: è la Narbonne d'Italia. Non vi è nulla da vedere salvo un bel porto, ma assai pericoloso; case costruite di marmo perché la pietra è troppo cara; e degli ebrei che vanno a Messa... (lettera a Madame de Lambert) -> Viaggio in Liguria, p. 25
  • Morgan
    • Lady (Sidney) Morgan (Italy) -> Viaggio in Liguria, p. 55
  • Moryson
    • Gli uomini genovesi nel loro festeggiare, danzare, e in libera conversazione e le donne nel loro abbigliamento si avvicinano più ai francesi che agli italiani. Si dice proverbialmente di questa città “Montagne senza legni, Mar senza pesci, Huomini senza fede. Donne senza vergogna, Mori bianchi, Genova Superba …” (Fynes Moryson, An itinerary, 1617) -> Marcenaro, Viaggio in Liguria, p. 21
    • Le strade sono strette e i palazzi eretti magnificamente … a cinque o sei piani e le finestre sono vetrate, cosa rarissima in Italia. Verso le Isole di Corsica e Sardegna nel mare genovese si pescano coralli … ora proprio in pieno dicembre i mercati sono pieni di fiori estivi, erbe e frutti (ibidem)
      • anche Kanceff et al., Genova dei grandi viaggiatori, p. 77-79
  • Musset
    • Alfred de Musset (A mon frere, revenant d'Italie, 1833) -> Viaggio in Liguria, p. 73 e Viaggio in Italia, p. 320 (anche in Bo, p. 57?)
      • cfr. anche Kanceff et al., cap. I (cita pp. 312, 445 o 536 del libro Poesies complètes)
  • Nerval
    • Gerard de Nerval (Dalle lettere, 1834 [verificare se parla significativamente di Genova]) -> Viaggio in Liguria, p. 74
  • Ramié
  • Reìs
    • (Piri Reìs, Libro della Marina) -> Viaggio in Liguria, p. 19
  • Ščedrin
    • Sil'vestr Feodosievič Ščedrin (Dalle lettere, 1829) -> Viaggio in Liguria, p. 67
      • anche Kanceff et al., pp. 130-131 e Lo Gatto, pp. 80-81, e VSIL pp. 242-243
  • Stendhal
    • Marcenaro, Genova con gli occhi di Stendhal, pp. 89, 176
  • Strindberg
    • August Strindberg (Dalle lettere, 8 marzo 1884) -> Viaggio in Liguria, p. 190
  • Suarès
    • André Suarès (Voyage du Condottière) -> Viaggio in Liguria, p. 282
  • Wagner
    • Tutti debbono vedere Genova. (Richard Wagner, sempre la stessa lettera del 1853?) -> Viaggio in Liguria, p. 147
    • (+ quella già presente in Genova, del 1° settembre 1853? -> "Io non ho mai visto nulla come questa Genova!...)
  • Zajcev
    • Boris Zajcev (Italia) -> Viaggio in Liguria, p. 281
      • cfr. anche Kanceff et al., pp. 151-152, e Lo Gatto, pp. 251-252, e VSIL, pp. 251-253

(ok Petti Balbi)

  • Anonimi
    • (Petti Balbi, n. 7)
    • Non è lecito a nessuno andare in terre tanto nascoste, raggiungere regioni tanto lontane senza che, ovunque tu vada, colà tu trovi moltissimi mercanti genovesi. Quale isola infatti dentro o fuori del mondo, quale terra sul mare è priva di un genovese? [...] Le navi da guerra poi e quelle da carico sono talmente grandi che nessuna gente solca il mare con una flotta più potente. Chi non si stupirebbe che siano trasportate sul mare navi, simili a monti, della portata di cinquecento, di mille e di più anfore? Quali occhi non turberebbero le prore e le poppe turrite come castelli? E non meno è da ammirarsi la loro moltitudine e di quanto lo sia la loro grandezza e la loro portata: risulta infatti ad alcuni, che hanno fatto un diligente calcolo, che si possonano contare circa venti navi da ottocento a milletrecento anfore e quasi cinquanta da ottocento o meno. [...] Certo l'opinione sulla nostra gente è diffusa ovunque al punto che coloro che per commerciare vanno in terre straniere trasportati su navi genovesi vengono condotti in mare sicuri dal vento e dalle tempeste, come se viaggiassero nel porto.
      (Anonimo, Collaudatio quedam urbis genuensis, ca. 1430 -> v. Petti Balbi, n. 8)
    • Un'opera che si suole guardare con meraviglia e che è chiamata Molo. (C'E' ANCHE IN PETTI BALBI?) [1]
  • Adorno
    • Anselmo Adorno, cfr. Petti Balbi n. 14
  • Astesano
    • Antonio Astesano (Descrizione di Genova del 1431), cfr Petti Balbi, n. 9
  • Cattaneo
    • Giovanni Maria Cattaneo, cfr Petti Balbi n. 19
  • d'Auton
    • Dal molo e dal porto di questa città di Genova possono uscire insieme in mare ottanta o cento navi, con dieci o dodici carrache, per andare a mercanteggiare o a conquistare terre fino in Grecia, in Turchia, in Terrasanta ed ovunque per il mondo. E in passato, come ho appreso dalle parole e dalle informazioni di alcuni mercanti e di altri genovesi degni di fede e come ho letto negli annali delle loro gesta, questi genovesi con potenti flotte seppero prendere Gerusalemme, Antiochia, Negroponte, Metellino (leggi: Mitilene), Modone con Candia e Chio, che ancora occupano, con molte altre isole e paesi della Grecia e dell'Oltremare e più volte assediarono Venezia, ridotta alla ragione. In conclusione l'abilità nautica di Genova è tenuta in tale reputazione e stima in tutto il mondo che i genovesi sono detti signori del mare. (Jean d'Auton, descrizione di Genova da Cronache del Regno di Luigi XII di Francia, 1502. cfr. Petti Balbi, n. 17)
  • Filelfo
    • Francesco Filelfo, cfr. Petti Balbi n. 13
  • Giacomo di Vitry
    • (Petti Balbi, n. 3)
  • Grassetto
    • Francesco Grassetto da Lonigo, cfr Petti Balbi n. 18
  • Idrisi
    • (Petti Balbi, n. 1)
  • Ivani
    • Antonio Ivani, lettera a Donato Acciaiuoli del 1473, cfr. Petti Balbi n. 15
  • Pio II
    • Poco amanti del sapere, studiano la grammatica limitatamente al necessario e stimano poco gli altri studi: quando sentono odore di commercio, si fanno tutti avanti. (Papa Pio II, 1432, cfr. G. Petti Balbi, n. 10)
    • Proprio nel porto, nella parte in cui tocca la città si ergono magnifici edifici, tutti di marmo, che svettano verso il cielo, assai eleganti per la presenza di numerose colonne, molti adorni di sculture e di figure, sotto vi è un porticato lungo mille passi, dove si può acquistare ogni merce (Descrizione di Genova, del marzo 1432, cfr. G. Petti Balbi, n. 10)
  • Rabban Sauma
    • (Petti Balbi, n. 4)
  • Ridolfi
    • Giovanni Ridolfi (cfr. Petti Balbi n. 16)
  • Tafur
    • Piero Tafur, cfr. Petti Balbi n. 11

(ok Kanceff et al., Genova dei grandi viaggiatori)

  • Anonimo
    • Ignoto (pp. 126-127), anche Lo Gatto, pp. 25-26
  • Gumilev
    • Nikolaj Gumilev, Sobranie socinenij, 1962, I, pp. 249-250 (p. 150) (anche Passi, passaggi, passioni, pp. 129-130)
  • Ivanov
    • Vjaceslav Ivanov, Sobranie socinenij v 4 tomach, 1971, I, pp. 617-618 (p. 148)
  • Lizakevic
    • Joakim E. Lizakevic (p. 128)
  • Proverbi
    • Mare senza pesci, monte senza legno, uomini senza fide, donne senza vergogna. -> p. 59 (anche p. 123)
  • Pypin
    • Aleksandr N. Pypin (p. 141 o 143)
  • Sand
    • (Sand, 12 maggio 1855) -> cit. in Kanceff et al., p. 47

(ok Kanceff, Poliopticon italiano)

  • De Mercy-Argenteau
    • Souvenirs de l'Italie en 1827, 1828, 1829 -> in Poliopticon italiano, pp. 428-segg.
  • Jouy
    • Victor Joseph Etienne Jouy, L'hermite en Italie, ou observations sur les moeurs et usages des Italiens au commencement du XIXe siècle -> in Poliopticon italiano, pp. 412-segg. (eventualmente anche su archive.org)
      • anche in Kanceff, Genova dei grandi viaggiatori, pp. 18-21
  • Stael
    • Madame de Stael, Les carnets de voyage de Madame de Staël di Simone Balayé -> in Poliopticon italiano, pp. 416-segg.
      • anche in Kanceff, Genova dei grandi viaggiatori, pp. 21-23
    • Madame de Staël, o Anne-Louise-Gérmaine Necker Staël-Holstein (L'Italie), da Giuseppe Marcenaro, Viaggio in Liguria, p. 54 -> Les carnets de voyage de Madame de Staël di Simone Balayé

(ok Genova d'autore)

  • Fiorio
    • Barbara Fiorio, pp. 70, 71, 83-85 (+ pagine prima sugli angeli del fango)
  • Sirianni
    • Federico Sirianni, pp. 166, 167

(ok Passi, passaggi, passioni)

  • Dolgorukov
    • Dmitrij Dolgorukov, Lettere al fratello -> pp. 12-14
  • Jakovlev
    • Vladimir D. Jakovlev, Italia -> pp. 18-32
  • Herzen
    • Aleksandr Herzen, lettere -> pp. 38-68 (anche Lo Gatto, p. 188; e VSIL, p. 246)
  • Vološin
    • Maksimilian Aleksandrovič Vološin, Diario di viaggio -> pp. 83-87
  • Cvetaeva, A.
    • Anastasija Cvetaeva -> pp. 96-100
  • Cvetaeva, V.
    • Valerija Cvetaeva -> pp. 101-106 (ma è enciclopedica??)
  • Osorgin
    • Michail Osorgin -> pp. 112-128
  • Lebedeva
    • Lidija Lebedeva -> pp. 152-153 (ma è enciclopedica??)
  • Zajcev
    • A Nervi stavano accendendo le luci quando il nostro treno arrivò...
      Alla stazione a prendermi c’era Katia, che mi condusse al Grand Hotel.
      Era vestita con freschezza, curata, e dal suo aspetto compresi subito che questa è una stazione balneare, un luogo veramente europeo.
      Nell’atrio del Grand Hotel me ne resi conto ancora di più: luce elettrica, fiori, poltrone di vimini per riposare, un portiere elegante... Avevo uno stato d’animo da capitale.
      …quando scesi nella sala da pranzo dell’hotel, pulita, vestita all’europea e per niente male, quando sedetti al tavolino con i fiori e sentii intorno a me parlare lingue diverse, mi sembrò che fosse giunto addirittura un pezzo di passato.
      Presi un po’ di vino, bevendo caffè osservavo la gente. Dopo mangiato andai nel soggiorno. Qui c’erano dei bambini che correvano; in una sala apparve un prestigiatore in frac... verso le nove, mentre stavo osservando una bella spagnola puntare sul cavallo, un cameriere si avvicinò e disse che una signorina chiedeva di me. -> Rasskazy (racconti), L'ora serale di B. Zajcev -> (pp. 155-176)
  • Grabar
    • Igor Grabar -> pp. 179-180
  • Benois
    • Aleksandr Nikolaevič Benois -> pp. 181-183
  • Levitan
    • Isaak Levitan -> pp. 184-186

(ok Amico fragile)

  • De André
  • Paoli
  • (Romana, altri...)

(ok Note genovesi)

  • Alloisio
    • Gian Piero Alloisio, pp. 70-72
  • Gambetta
    • Beppe Gambetta, pp. 122-125
  • Lai
    • Franca Lai, pp. 138, 140-141
  • Maisano
    • Michele Maisano, p. 149
  • Paoli
    • Gino Paoli, pp. 172-175, 180-182
  • Prudente
    • Oscar Prudente, pp. 207-208

(ok Kanceff, Viaggiatori stranieri in Liguria [VSIL])

  • Anonimo
    • Reisen eines Officiers durch die Schweiz und Italien, Hannover, 1786, p. 128 (VSIL, p. 325)
  • Abdy
    • Sir Thomas Abdy (VSIL, p. 55)
  • Adler
    • J. G. C. Adler (VSIL, p. 332, 342)
  • Aerssen van Sommelsdijk
    • François Cornelis van Aerssen van Sommelsdijk, Voyage, in Atti del Congresso internazionale di scienze storiche, Roma, Accademia dei Lincei, 1906, III, p. 253 (VSIL, p. 60)
  • Archenolz
    • (VSIL, p. 332), cfr. anche Kanceff et al., Genova dei grandi viaggiatori
  • Arndt
    • (VSIL, p. 333-334, 337, 346 n. 55)
  • Dupaty
    • Charles Dupaty (VSIL, pp. 288-289)
  • Evelyn
    • John Evelyn, Fumifugium, or, The inconveniencie of the aer and smoak of London dissipated (VSIL, p. 56) -> archive.org
  • Fichard
    • Italia (VSIL, p. 321, 343), cfr. anche Kanceff et al., Genova dei grandi viaggiatori -> heidelberg
  • Flecknoe
    • Richard Flecknoe, A relation of ten years in Europe, Asia, Affrique, and America (VSIL, pp. 56-57) -> m-library
  • Gerlach
    • (VSIL, pp. 339-340)
  • Keyßler
    • Johann Georg Keyßler, Neuste Reisen (VSIL, p. 328)
  • Klaute
    • (VSIL, pp. 331-332), cfr. anche Kanceff et al., Genova dei grandi viaggiatori
  • Krebel
    • Die vornehmsten europäischen Reisen
  • Lassels
    • Voyage of Lady Constantine Whetenhall (VSIL, p. 55)
  • Lehne
    • (VSIL, p. 328, 339, 340), cfr. anche Kanceff et al., Genova dei grandi viaggiatori
  • Lidin
    • Vl. Lidin (VSIL, pp. 253-254)
  • Pöllnitz
    • C. L. Freiherr von Pöllnitz, Mémoires du Baron de Pöllnitz, Londra, 1747, p. 122 (VSIL, p. 328, 338)
  • Rabelais
    • Le Quart Livre (prologo) "Ainsi ne font les Genevoys ..." -> source (francese)
  • Stankevic
    • Nikolai Vladimirovic Stankevic (VSIL, pp. 245-246)
  • Stolberg
    • (VSIL, p. 332, 333), cfr. anche Kanceff et al., Genova dei grandi viaggiatori
  • Tolstoj
    • Aleksej Konstantinovič Tolstoj, Diario (VSIL, pp. 243-244)
  • Volkmann
    • (VSIL, p. 332, 333, 335-336), cfr. anche Kanceff et al., Genova dei grandi viaggiatori

(ok Ponte, Le genovesi)

  • Detti genovesi
    • pp. 19, 49, 71, 81, 103, 113, 121, 191-196
  • Arndt
    • Arndt, p. 30
  • Audeber
    • Nicolas Audeber, p. 25
  • Campodonico
    • Caterina Campodonico, p. 163
  • Mazzolini da Prierio
    • Silvestro Mazzolini da Prierio, p. 115
  • Pivano
    • Fernanda Pivano, p. 66
  • Ruscelli
    • Girolamo Ruscelli, p. 53
  • Von Archenholz
    • Von Archenholz, p. 44

(ok Restori, Genova nel teatro classico di Spagna)

  • Anonimo/Autore sconosciuto
    • Catino di Genova, manoscritto della Biblioteca Nacional di Madrid (Paz y Melia, Catal. num. 2625 - El plato de Génova ms. del sec. XVII, 48 fogli), cfr. Restori pp. 59-63
    • La lite del Demonio con Maria Vergine, pp. 46-58
  • Moreto
    • Agustín Moreto, No puede ser guardar una mujer, I atto: "Asì fuera Ginovesa!" ("se fosse genovese!", cfr. Restori p. 25 nota 2 e google
  • Restori
    • Restori, p. 63
  • Vega
    • Lope de Vega, Dialogo Militar, "Quella città famosa, il cui eccelso stato produce simili eroi... ecc ecc" (cfr. Restori, pp. 40-41 e Levi pp. 52-53); Diálogo militar a honor del excelentísimo marqués Espínola, cfr.

(ok Belgrano, Della vita privata dei genovesi)

  • Savonarola
    • lo ho bene inteso una cosa, non so se ella sia vera, che voi avete fatto che le vesti delle donne vadino dua dila più giù che la sontanella. A che proposito questo? Io non resterò, anzi canterò sempre su questo pergamo, e griderò se questo è vero. Andate a Genova, e vedete come vanno quelle donne tutte chiuse; sì che s'egli è vero racconciatela -> Savonarola, Prediche; Venezia 1340, p. 132.; in Belgrano, cap. LV

(ok Casabella)

  • Gabrielli
    • Bruno Gabrielli, Genova: isola felice della cultura architettonica o ambigua area defilata, in Casabella n. 443, 1979, pp. 25-33
      • (sul centro storico e le ricostruzioni? (p. 25))
      • sui musei genovesi? (p. 26)

(ok Quevedo, los otros y las mediaciones literarias)

  • Anonimo
    • Anonimo, Carta ridicula de Diego Monfar -> p. 164
  • Quevedo
    • Quevedo, Lince de Italia -> p. 175+

(ok cartaceo)

  • AAVV
    • AAVV, L'Italia descritta e dipinta con le sue isole, Tomo V, Stati del Re di Sardegna, Giuseppe Pomba & C editori, Torino, 1838 (Da lungi, la collina d'Albaro apparisce il facile dorso di un monte che spiccandosi da monti più alti si stenda a metter piede nel mare. Ma da presso la scorgete composta di più colli, che nei loro intervalli danno spazio a piacevolissime vallicelle. La costiera della collina di Albaro che risguarda sopra il mare, è quasi tutta teatrali rovine e scogli biancheggianti della spuma che vi fanno frangendosi l'onde.
  • Alizeri
    • Federico Alizeri, Relazione sui monumenti più meritevoli di cura in Genova e nella provincia
  • Amati
    • Giacinto Amati, Viaggio da Milano in Africa visitando il Piemonte, la Savoja il mezzodi della Francia e l'Algeria col ritorno per Nizza e Genova
  • Anonimo del Caffaro
    • Creda però, capitano, più che all'ideatore ed a chi in gran parte diresse il lavoro, io voglio qui rendere omaggio all'opera d'arte; ed essere io il primo pubblicamente a indicarla e descriverla a chi non ha avuto, come me, la fortuna di internarsi in quegli androni, salire sulle torricelle, ricrearsi nelle splendide sale e guadagnare la sommità della torre maggiore, da cui Genova si scorge tutta, affascinante come odalisca addormentata.[2]
    • Ed ora lasciatemi guadagnare la sommità della torre maggiore, e mi si conceda di bearmi e commuovermi dinanzi alla tela gigantesca che mi si para dinanzi. Genova è immersa nella gloria del nuovo sole, nell'acqua calma del porto si fondono le triste delicate ed incerte d'un purissimo cielo, e i robusti fianchi inargentati, delle navi hanno misteriosi fremiti.
      Qua e là le foreste d'alberi, di cordami, di sartie e di pennoni s'incrociano, s'intrecciano e fanno pensare a indecifrabili disegni d'astrologia.
      Dal porto sale l'inno del lavoro che martella e stride sulle calate e vibrando nell'aria s'allarga per le colline.[2]
  • Anonimo genovese
    • Descrizione della città di Genova da un anonimo del 1818
  • Anonimo pellegrino
    • Pellegrino anonimo [12] ("Da Nizza andammo a Monaco, un posto pericoloso controllato dalle navi genovesi, da qui per mare giungemmo a Genova, una città densa di case e di abitanti, dove edifici marmorei sono costruiti sugli scogli. Là le donne del centro, che indossano una grande varietà di abiti preziosi e di gioielli, passeggiano in gruppi." da Itinerarium Cuisdam Anglici, 13 ottobre 1344), in Parks, The english traveler to Italy, pp. 574-575
  • Barabino
    • Carlo Barabino, Piante e prospetti del Teatro Carlo Felice di Genova (in Genova con gli occhi di Stendhal, p. 67)
  • Baretti
    • Giuseppe Baretti, Viaggio da Londra a Genova
  • Belgrano
    • Luigi Tommaso Belgrano, Della vita privata dei genovesi
  • Biffi
    • F. Venturi, Il viaggio a Genova di Giambattista Biffi nel 1774, in Miscellanea di storia ligure I, Genova, 1958
  • Burckhardt
    • Burckhardt, Il cicerone
  • Campbell Bury
    • Campbell Bury [13] (da Figure europee del primo ‘800 nel “Diary” di Lady Charlotte Campbell Bury)
  • Cappello
    • G. B. Rossi, Zena a canta
    • Canson zeneizi
    • Cesare Viazzi, Mario Cappello: lo chansonnier dei due mondi
    • Mario Cappello, [14]
  • Cappi
    • G. Cappi, Da Mentone a Genova, Milano, 1888
  • Careri
    • Giovanni Francesco Gemelli Careri, Giro del mondo, vol. 6 -> anche archive.org
  • Ceronetti
    • Guido Ceronetti (in Un viaggio in Italia 1981-1993)
  • Cetina
    • Gutierre de Cetina, Paradossi in lode delle corna ("Siano benedetti i genovesi...") -> Fanfulla della Domenica, II p., IV col., nota 3
  • Cobbett
  • Colet
    • Di fronte a me, il molo nuovo è sul punto di congiungersi con il molo vecchio, lasciando solo un'entrata per le navi; sulla punta di capo San Benigno, dove si erge il grande faro che, la sera, s’illumina e sembra un astro sospeso tra il mare e il cielo. -> Louise Colet, L'Italie des Italiens
  • Colombo
    • "Bien que el cuerpo ande aca, el coraçon esta alí de continuo" (NDR -> il cuore di Genova si trova nel banco con i suoi soldi) -> da una lettera al Banco di San Giorgio del 2 aprile 1502, cit. in Calvino, Saggi 1945-1985, p. 2404
  • Cvetaeva, A.
    • Anastasija Cvetaeva (in Nervi, amato paese, Genova, Sagep, 1998, p. 10 e p. 39) -> (da Genova dei viaggiatori e dei poeti, pp. 104-105) / cfr. anche Kanceff et al. pp. 146-148
  • De Carlo
    • Giancarlo De Carlo (in La città e il porto, Genova, Marietti, 1992, p. 27) -> da Genova dei viaggiatori e dei poeti, p. 46
    • Giancarlo De Carlo, in AAVV, Oltre il grigio universale, Sagep, Genova, 1989 (anche in Attraversare Genova, pp. 124-125)
  • De Cotte
    • Bertrand Jestaz, Le Voyage d'Italie de Robert de Cotte: étude, édition et catalogue des dessins -> PDF scaricato
  • Firpo
  • Fitz-Simon
    • Simon Fitz-Simon: "Giungemmo a Nizza … da qui ci imbarcammo diretti alla famosa città di Genova, fortificata e difesa in modo eccellente. Questa è tra tutte le città del mondo la più famosa, più potente, più vittoriosa e considerevole potenza marinara poiché abbonda in navi di considerevoli dimensioni e in galee da guerra, ed è madre e maestra di naviganti. Questa  magnifica riviera ha innumerevoli e stupendi panorami, che sono arricchiti  da splendidi ulivi e altri alberi da frutta, ed adornati in  modo incomparabilmente meraviglioso da castelli, palazzi, ricchezze, bellezze e tesori eccezionali." da Dario, 1323 -> in Parks, The english traveler to Italyp. 580
  • Foglietta
    • Rime in lengua zeneise
    • Rime diverse in lingua genovese (p. 25), Quando ra toga antiga...
    • Il barro (p. 302, "asine indiscrete", check anche altrove)
  • Gibbon
    • Edward Gibbon, Viaggio in Italia - edizioni del Borghese, Milano, 1965
  • Gråberg
    • Jacob Gråberg, "Lettera al r.do p. Bernardo Laviosa c.r.s. socio di molte accademie, sopra i piaceri della villeggiatura d'Albaro presso Genova", 1810 (Una delle più leggiadre colline estese in faccia al mare ….ove un mondo, per così dire, di superbissime fabbriche e di bellissime ville forma in questa parte un teatro di cui non ha pari l'Europa, e si può dir l'Universo. )
  • Heinse
    • Johann Jakob Wilhelm Heinse, Ardinghello e le isole felici
  • (Ivani)
    • De Genuensibus, Annalia de his quae in Italia geruntur, Expugnatio Constantinopolitana
  • Joanne
    • Joanne Paul, Italie du Nord; citato in Mauro Davì, La città ospitale. Locande e alberghi a Genova dal '600 ad oggi, Genova, 1988, p. 44 (e anche in fosca wiki)
  • Keaton
    • Un giorno del 1950 io e Eleanor arrivammo a Genova, dove dovevamo iniziare un tour di commedie musicali di dodici settimane nei teatri italiani. Ero sul ponte della nave e guardavo un gruppo di stivatori che lavoravano sul molo, otto metri più sotto. Uno di loro mi riconobbe, chiamò i suoi compagni e mi indicò. Subito tutto il gruppo smise di lavorare e cominciò a urlare: “Booster! Booster Keaton!”. Mi salutavano eccitati, e io li risalutai con la mano, stupito, (…) -> Buster Keaton, Memorie a rotta di collo
  • Manetti
    • Giannozzo Manetti, "Elogi dei genovesi" pp. 96-101, cfr. Petti Balbi n. 12
  • Maggiani
    • Mi sono perso a Genova
  • Maniglio Calcagno
    • Annalisa Maniglio Calcagno, Giardini, parchi e paesaggio nella Genova dell'800, Genova, Sagep, 1984, p. 131
      • p. 81, nota 29: J. Herman Stubben, Der Stadteban, in J. Durm, Handbuch der Architektur, 1980, vol. IX -> DICCA-Urbanistica (in tedesco)
      • p. 103, nota 4: Gerolamo Boccardo, L'arte edilizia, in La Borsa, Genova, 1873, p. 401 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
  • Marcenaro
    • Giuseppe Marcenaro (in Testamenti, pp. 69-71)
  • Martini
    • Luca Martini, poesia che sta in Berni et al., Il primo [-terzo] libro dell’Opere burlesche ..., vol. II
  • Marzari [16]
    • "Giuseppe Marzari: Un uomo in frac"
  • Méry
    • Joseph Méry, Scene della vita italiana
  • Michelet
    • (check anche Bo, pp. 126-134)
  • Montalban
    • Manuel Vazquez Montalban, Millennio 1
  • Montale
    • Eugenio Montale (in Genua urbs maritima, prefazione), p. 145 (prima citazione)
  • Montfaucon
    • Bernard de Montfaucon [17] ("Voyage en Italie – Diarium italicum: un journal en miettes")
  • Morchio
    • articolo [18]
    • Bruno Morchio, Bacci Pagano. Una storia da carruggi: Notte sul Porto Antico deserto, domenica sera. Il burian batte le calate che un tempo erano scali per le merci e adesso sono diventate terrazze sull’acqua e lungomare per il passeggio. Anche attracchi per le barche da riporto. Cruiser, barche a vela, pilotine e gozzi, da cui sale un continuo lamento che si disperde nel buio. Il vento morde gli ormeggi, tormenta le sartie e percuote gli alberi che dondolano al rollio degli scafi. (pagine, non solo su Genova: 8, 15, (20), 23, 23, 24, 44, (61), 78-79, 87, 92-93, (110-111), 121, 126-129, 145-146, 158-159, 165, 169, 169-170, (193-194), 205, 206, 240-241, 257)
    • Maccaia
    • Con la morte non si tratta
    • Le cose che non ti ho detto
    • La crêuza degli ulivi - Le donne di Bacci Pagano
    • Rossoamaro
    • La Genova di Bacci Pagano (solo check dopo aver inserito tutti gli altri prima)
    • Colpi di coda
    • Bacci Pagano cerca giustizia
    • Lo spaventapasseri
    • Un conto aperto con la morte
    • Fragili verità
    • Uno sporco lavoro (11, 12, 17, 55, 84, 88, 90, 91, 92, 97, 123-124, 129, 152)
    • Le sigarette del manager
  • Ortese
    • Genova come una nave
      La prima cosa che ho fatto, arrivando a Genova, è stata quella di andare a cercare il signor Grimaldi. Genova è piena di Grimaldi, come Milano di Bianchi e di Rossi, e perciò questo Antonio Grimaldi, di cui parlo, è solo uno dei tantissimi che abitano in questa antica città. È ragioniere e, indicazione quasi superflua, lavora in una compagnia di navigazione.
      Ho telefonato, sono andata direttamente al suo ufficio, situato al secondo piano di un vecchio palazzo, in una strada un po' scura, forse vicina al porto.
      Le luci non erano ancora accese, e la grande stanza in cui sono entrata, meravigliandomi della completa assenza di custodi o fattorini, era immersa in una confortante semioscurità, se si pensa che fuori, alle sette di sera, l'aria era ancora calda come al mattino, e luci e colori di una bellezza insopportabile si contendevano il dominio di un cielo dieci volte grande del cielo di Milano, portato a spalle, come una bandiera, da un esercito di verdi colline.
      Bene. Quasi non pensavo più al signor Grimaldi, e al compito quasi astratto che mi ero prefissa (astratto, per lo meno, in un giorno d'estate): disegnare, valendomi di una serie di notizie, di dati, più che di impressioni, un'immagine intima della città, quasi una fotografia... -> Anna Maria Ortese, La lente scura, Milano, 2004, p. 325
  • Paoli
    • Gino Paoli, Sapore di note (anche quello già presente)
  • Parodi
    • Laura Parodi, La partenza: canzoniere del trallalero
  • Petrucci
    • Vito Elio Petrucci, A tò man [19] --> in Un vento döçe : poesie 1953-1993
    • Vito Elio Petrucci, Genova scusa
    • Vito Elio Petrucci, Il porto nella memoria
    • Vito Elio Petrucci, Genova in cartolina
    • Vito Elio Petrucci, Amor di Genova: poesie & postille
    • Genova, ciao
  • Piaggio
    • Martin Piaggio, Raccolta delle migliori poesie edite ed inedite (in Genova con gli occhi di Stendhal, p. 66 -> nelle migliori poesie è a pag. 283) -> cfr. anche Google Books e source
  • Piovene
    • Guido Piovene, Viaggio in Italia (p. 220 già inserita da Sun-Crops)
  • Poleggi
    • E. Poleggi, Iconografia di Genova e delle riviere, (Kanceff et al., p. 33, 136; ma mi sa che a quelle pagine non dice niente di interessante)
  • Pontano
    • Antonius (pronunciata da Suppazio, questa), in Opera varia, 1514, p. 189
  • Popolari
    • Canzoni
      • Canzoni da osteria
      • Canzoni di osteria di Genova e Liguria
      • Gualtiero Schiaffino, Olidin olidin olidena
      • Piero Bozzo e Agostino Dodero, Folklore genovese
      • Giorgio Bertone, Antiche ballate, cantari, canti popolari e canzoni in genovese
    • Conte
      • Walter Fochesato, Bim bum bà stocchefisce e baccalà: rime, conte, ninna-nanne e antiche filastrocche in genovese
    • Filastrocche
      • Walter Fochesato, Bim bum bà stocchefisce e baccalà: rime, conte, ninna-nanne e antiche filastrocche in genovese
      • Pier Luigi Gardella, Böga bilöga
      • Beatrice Solinas Donghi, A rionda di cuculli: filastrocche genovesi e liguri
    • Massime
      • Franco Bampi e Guido Pallotti, Barzelétte in zenéize
    • Modi di dire
      • Franco Bampi, Modi di dire genovesi
      • Gualtiero Schiaffino, Gondon!
      • Walter Fochesato, Belìn: imprecazioni volgari, modi di dire popolari e antichi proverbi genovesi
    • Ninna nanne
      • Walter Fochesato, Bim bum bà stocchefisce e baccalà: rime, conte, ninna-nanne e antiche filastrocche in genovese
      • Anselmo Roveda, Pupun de pessa
    • Proverbi
      • Franco Bampi, Proverbi genovesi
      • Michelangelo Dolcino, Mille proverbi genovesi
      • Carla Ottino, Quande o gatto o se spassa e oegie, veu di che cieuve: perle della saggezza popolare in lingua genovese
      • Marcello Staglieno, Proverbi genovesi: con i corrispondenti in latino
      • Nelio e Ivana Ferrando, I proverbi dei genovesi
      • Giorgio Bertone, Antichi proverbi e detti in genovese
      • Gualtiero Schiaffino, Gondon!
      • Gualtiero Schiaffino e Anselmo Roveda, L'ea l'ua: nuovi proverbi genovesi per il terzo millennio (occhio! non popolari, ma di autori moderni, valutare)
      • Walter Fochesato, Belìn: imprecazioni volgari, modi di dire popolari e antichi proverbi genovesi
    • Scioglilingua
      • Franco Bampi, Modi di dire genovesi (in fondo)
      • Walter Fochesato, Bim bum bà stocchefisce e baccalà: rime, conte, ninna-nanne e antiche filastrocche in genovese
  • Quevedo
    • Francisco de Quevedo, La visita de los chistes (prima Sueño de la muerte) in Sogni e discorsi (Sueños y discursos) -> es:s:La visita de los chistes ("-¿Ginoveses andan a la sacapela con el dinero?-dijo él-. Vuélvome jigote. Hijo mío, los ginoveses son lamparones del dinero, enfermedad que procede de tratar con gatos; y véese que son lamparones porque solo el dinero que va a Francia no admite ginoveses en su comercio. ¿Salir tenía yo, andando esos usagres de bolsas por las calles? No digo yo hecho jigote en redoma, sino hecho polvos en salvadera quiero estar antes que verlos hechos dueños de todo." ecc)
    • Francisco de Quevedo, Vida del buscon, 1911, p. 128 ("C'imbattemmo in un genovese...") -> Il furfante, ovvero Vita di don Paolo furfante e vagabondo (c'è anche in formato PDF già citato nella voce su Quevedo)
    • Francisco de Quevedo, L'ora di tutti, ovvero la fortuna mette giudizio : fantasia morale, (es.source) -> Sede Scienze politiche 863.3 QUE (prest.)
  • Rambaldo
    • Rambaldo di Vaqueiras, Amoroso Carroccio [20] (in Bertone, Antiche ballate cantari, canti popolari e canzoni in genovese, p. 13)
  • Rebuffo
    • Luciano Rebuffo (in introduzione a Kurt Blum, Immagini di una città, Milano, C.M. Lerici Editore, 1959)
  • Repin
    • Il'ja E. Repin, Dalekoe blizkoe, 1986, p. 417 (in russo) (su Staglieno)
  • Sanguineti
    • Edoardo Sanguineti (in Genova per me, Guida, Napoli 2005) (cfr. anche Spesso, pp. 76, 156)
  • Schott (o Scotto)
    • Franz Schott (o Francesco Scotto), Itinerario d'Italia
  • Sienkiewicz
    • Nervi è incredibile. Calore, luce, nessun soprabito d’estate, fiori di melo sbocciano da tutte le parti, mandorle, pesche, aranci e limoni in grande quantità, pini - il mare è delizioso, in una parola è la beatitudine. -> Henryk Sienkiewicz, dalle lettere a Carlo Potkanski tomo III, parte terza, cfr. [21] (in polacco!)
  • Simond
    • Louis Simond, Voyage en Italie et en Sicile (in francese...)
    • anche dal Poliopticon italiano, p. 425
  • Soldati
    • Tutte le volte che vengo a Genova, mi dico che è la più bella città del mondo. E mi chiedo perché non ci vivo, sebbene, dal primo momento, ormai lontanissimo, in cui l’ho vista, abbia mai desiderato altro. Un’altra domanda, rivolta non più a me stesso, ma ai miei amici. Se un viaggiatore, mettiamo un giapponese, che fa il giro del mondo in pochi giorni, avesse a disposizione un solo giorno per vedere la Francia, e uno per l’Inghilterra e uno per l’Italia: se, quindi, non potesse visitare che una sola città per nazione, è chiaro che, per la Francia e l’Inghilterra, gli si mostrerebbe Parigi e Londra: certo non sono tutta la Francia e tutta l’Inghilterra, ma le rappresentano, o meglio, le presentano, rispettivamente, con assoluta fedeltà. Ma, e per l’Italia? Né Roma, né Firenze, tantomeno Milano, Torino o Venezia, darebbero l’idea. Forse Napoli? Non ci può essere dubbio. La risposta non può che essere una: GENOVA. Perché Genova, pur avendo una fisionomia così particolare, assomiglia un poco, pezzo per pezzo, a tutte le città italiane. Ha vie colorate come Palermo, lungomare come Napoli e Bari, calli come Venezia, colline come Ancona, monumenti come Roma e Firenze, animazione come Bologna, industriale come Milano, quartieri ottocenteschi come Torino. Tutta l’Italia, ormai, e tutte le epoche della storia italiana si sono riversate intorno al vecchio centro medievale di Genova. L’antico e il nuovo, il sud e il nord: il mare e il monte: il clima, che è mediterraneo, e il gruppo etnico dominante, che è ligure. Ed è Ligure, è genovese, perfino il senso più moderno e più vivo del nostro Risorgimento: l’idea Repubblicana.“… Mi è di guida l’amico Remo Borzini, che della sua vecchia Genova sa tutto. Guida del resto, indispensabile. Chi, se no, potrebbe mettere piede in questa città fatta di macerie, di abbandono, di spavento, di sporcizia ma anche di meravigliosa bellezza, di sublime incanto scenografico e romantico?” (Mario Soldati, CUT, Regione regina)
    • Ogni volta che arrivo qui, prima ancora di disfare le valigie, vado alla finestra, tiro su la tapparella e guardo se la camera che mi hanno dato è verso il porto (…) perché, da quel lato, affacciandomi a qualunque finestra, di giorno o di notte, posso vedere il campanile romanico, i tetti di ardesia e l’abside di una certa chiesa. E questa chiesa, a non più di venti metri di distanza, stretta e come incastrata fra le vecchie case, mi commuove in modo particolare. -> Mario Soldati, La borsa di coccodrillo, in Storie di spettri
  • Staglieno
    • Marcello Staglieno, Le donne nell'antica società genovese
  • Strindberg
    • August Strindberg (Dalle lettere, 8 marzo 1884)
  • Tarde
    • Jean Tarde [22] (A la rencontre de Galilée, 1614)
  • Töppfer
    • Rodolphe Töpffer, Viaggi a zig-zag in Valle d'Aosta Piemonte e Liguria
  • Vecellio
    • Cesare Vecellio, "[Le genovesi] portavano due vesti, una delle quali era corta fino alle ginocchia, aperta dai fianchi, cinta sotto il petto; l’altra era più lunga, senza busto, di seta listata di velluto di diversi colori. Usavano ancora alcune un grembiale davanti del medesimo o di tela sottile con altre strisele simili. Le maniche delle vesti erano molto larghe et crespe fino al gomito, ma da quello in giù fino alla mano erano strette ed aperte, dove pendevano le maniche della camicia, che per essere tanto larghe facevano alcune crespe. Portavano i capelli giù per le spalle, ma pure alquanto involti et legati che del tutto non cascavano alla distesa, et in mano un cappello per difendersi così alle volte dal sole come anco dalla pioggia ; gli pendeva una borsa dalla cintura assai larga, entro la quale portavano denari da spendere con alcune cosette molto necessarie alle donne, cioè bussoletti da achi et detali, seta et quello suole far spesso alla cura delle case loro. Si scopre la gamba per essere la veste più succinta che non usano ai nostri tempi, la quale era coperta di calze di panno fino di colore e le scarpe erano di poca coperta, appuntite, quasi simili a quelle di Turchi, che usano al presente, così di diversi colori.", in De gli habiti antichi et moderni di diverse parti del mondo, 1590, c. 208v.
  • Zuhri
    • "Genova è una delle più grandi città dei Rūm e dei Franchi. I suoi abitanti sono i Quraysh dei Rūm. Si dice che discendano da Arabi convertiti al Cristianesimo, discendenti di Jabala b. al-Ayham al-Ghassānī, che divenne cristiano in Siria. Questa gente non assomiglia ai Rūm in fisionomia. Mentre i Rūm sono in genere biondi#, questi sono bruni, con occhi neri e nasi aquilini. È per questo che si dice che siano di origine araba. Sono mercanti [che viaggiano] per mare dalla Siria alla Spagna e sono potenti sul mare." -> cfr. nota 1 di [23], da Benjamin Kedar, Una nuova fonte per l'incursione musulmana del 934-935 e le sue implicazioni per la storia genovese, in Oriente e Occidente tra Medioevo ed Età moderna: studi in onore di Geo Pistarino, vol. 2, p. 614

Citazioni su Genova (cercare)

(so la fonte, non la trovo)

  • ?
    • Le petit lieu de Nervi a la meilleur aire et le plus temperé qu’on puisse désirer; tant de diverses fleurs qu’il est impossible de voir rien pour contenter de plus la vue; tant de fruits que ce lieu semble un paradis terrestre ; et ce meme lieu ne connoit point d’autres saisons que le printemps et l’automne qui ne l’abandonnent jamais. -> Les Etats, Emp.Princip. du Monde, Geneve 1619, cit. in "Viaggio nella Liguria marittima", vol .3, p. 41
    • "A breif description of Genoa" -> Robert Cotton? attrib. to John Milton. In Columbia Manuscript (XVIII, 262), cfr e Riley Parker, p. 824
  • Anonimo
    • Anonimo Ligure, Viaggio da Genova a Nizza (1865) (cfr. fosca unige)
  • Ardy
    • Silvio Ardy, Genova nel turismo, Genova 1936
  • Artaria
    • Francesco Epimaco Artaria, Gita da Genova a Pegli, Genova 1857
  • Bernard
    • Cercherò di ricordare Genova così, come mi ha salutato, con questo girotondo di ali attorno alle vecchie pietre [...] Ma non dimenticherò neppure il mio primo incontro con Genova, che ho conosciuto di notte, tra turbini di neve [...] Genova è bella sempre… (Émile Bernard, "L'Humiliation"?, in Italia Mater)
  • Brocchi
    • La via stretta tra le case alte di Nervi era buia; ma la piazza era chiara come di giorno; e, in fondo al Viale della Palme disciolte nel fulgore argenteo, la stazione splendeva. La strada panoramica che saliva a Sant'Ilario, superata la stretta delle ultime case, si aprì sul pendio, e attraverso il fremito delle palme, degli aranceti e delle mimose, il mare rabbrividì riscintillando fino a piè del promontorio di Portofino… -> dal Diamante su La Stampa, Torino, 1943 (nell'archivio on-line non riesco a trovarlo)
  • Bussolino
    • P. Bussolino, Indicatore commerciale-artistico-letterario e descrittivo della città di Genova, Genova 1877
  • Claudel
    • Paul Claudel, Il libro di Cristoforo Colombo (VALUTARE SE PARLA DI GENOVA)
  • Dias
    • Williy Dias [24] Viaggio nel tempo
  • Fantoni Minnella
    • Maurizio Fantoni Minnella (Il capitano, in Il tempo di Rachid (?), Palermo, Edizioni della Battaglia, 2000, p. 25 [GUARDARE SE CI SONO CITAZIONI SIGNIFICATIVE SU GENOVA])
  • Fet-Sensin
    • Afanasij Sensin-Fet, Ricordi
  • Gilliat
    • Gilliat [25] La lanterna, da un vecchio "Caffaro" del 1900 -> eh belandi... un po' vago...
  • Goethe
    • Johann Caspar Goethe, Viaggio in Italia ("eccomi nella superba chiesa dell’Assunta, tempio della famiglia Sauli, la cui facciata non è per anco finita, … ma ciò nonostante al di dentro tutte le pitture ad olio colle statue di marmo meritano più attenzione, essendo fuori di modo bellissime. Innanzi di questa si gode un prospetto grazioso della città insieme col mare.")
  • Howells
  • Locatelli
    • Sebastiano Locatelli, Viaggio di Francia (Bologna, Biblioteca dell'Archiginnasio, MS B 1691, f 72v) (VSIL, p. 60)
  • Matvejevic
    • I fondatori dell’antica Xenoa o Zena - i focesi e i fenici, poi raggiunti dai liguri, provenienti non si sa bene da dove furono molto probabilmente attirati dall’insenatura del Mandraccio, che una battigia capace di spossare le onde e respingere le invasioni proteggeva dagli urti dello scirocco e dalla furia delle libecciate. Un golfo imponente si apriva davanti al futuro porto, un intero mare che si sarebbe chiamato Ligure, un braccio del Mediterraneo. Fu più sfida che privilegio. (Predrag Matvejevic, Genova, porta del grande mare)
  • Partarrieu-Lafosse
    • Partarrieu-Lafosse, Turin, Genes, Milan
  • Petracchi
    • Angelo Petracchi, Galleria ligure (valutare se ci sono poesie su Genova)
  • Quevedo
    • [genovesi] ladroni e lussuriosi (Quevedo, A un poeta, in Poesias, p. 479)
  • Rios
    • (Nicolas de los Rios, Auto de la Lonja (oggi perduto), ci sono frasi come "hombres sin conciencia" e "mujeres sin verguenza" (cfr. Restori, p. 26))
  • Valery
    • Questa città non ha antichità, è stretta, senza intimità, e odiosa oltre ogni misura. E' fondata su roccia, ai piedi di un anfiteatro di monti che cingono il più bel golfo del mondo. I genovesi hanno avuto dalla natura il migliore e più sicuro porto. Poiché, come si è detto, la città è fondata su un'unica roccia, per economia di spazio le case debbono essere alte e le strade strette, così che sono buie e non ve ne sono due su cui possono passare le carrozze. Le case servono da magazzini agli abitanti, che in maggior parte sono dei mercanti, e anche da camere da letto. Nei giorni di traffico corrono in giro per la città o siedono dinanzi alla porta di casa, o per meglio dire "nella porta" perché altrimenti quelli che abitano dirimpetto li toccherebbero con le ginocchia. [26] (Teatro della Tosse, Il silenzio di Genova ( ... e gli altri parlano di noi) di Tonino Conte e Nicholas Brandon, Genova 1992)
  • Vega
    • Lope de Vega, La genovese (opera perduta)
  • Vigna
    • L. Vigna, Guida commerciale di Genova, Genova 1863, pp. 358-359
  • Wedderkop

(non so neanche la fonte...)

  • Bernardino da Siena
    • San Bernardino da Siena rimprovera l'uso eccessivo di muschio nei capelli delle donne genovesi
  • Denon
    • Vivant Denon (VSIL, p. 351, 355) -> (VALUTARE SE PARLA DI GENOVA)
  • Einstein
    • "Arrivare a Genova è stata un'emozione. Che città stupenda. Se la conoscete potete essere d'accordo con me. Sennò posso solo consigliarvi di visitarla. Magari non a piedi.
      Io ricordo benissimo il centro storico, che so bene non essere cambiato. Stavo in una piazzetta. Credo che si chiami ancora piazza delle Oche, dove mio zio, mercante di grano all'ingrosso, aveva il suo ufficio. Per mesi ho visitato i monumenti di Genova. La fantastica strada Nuova. A due passi da casa c'era una pasticceria stupefacente con una cornucopia di marmo come insegna: mi sono fatto delle scorpacciate uniche. E poi San Lorenzo, la cattedrale, la gente di quelli che voi chiamate "caroggi". [...] Con gli zii ho visto anche la riviera, le spiagge. Insomma sono stati mesi indimenticabili e mi dispiace solo non essere mai più tornato. La mia vita – devo essere sincero – mi ha dato grandi soddisfazioni e sono anche diventato famoso. Ma Genova, anche adesso, guardando il mondo con un certo distacco, quella vacanza non la dimentico." da [27]
  • Le Meingre
    • I tiranni sono levati al potere a voce di popolo e per la sua volontà, ma senza alcuna giustificazione legale. Infatti di solito avviene che quando un gruppo politico prevale sull’altro, allora quelli che ne fanno parte, inorgogliti dal successo, si mettono a gridare – Viva il tale, Viva il tale, muoia il tal altro. E quindi eleggono uno tra essi e uccidono, se non riesce a fuggire, chi prima comandava. (Jean II Le Meingre)
  • Maurras
    • Charles Maurras disse del golfo di Genova che poté registrare una "legge del silenzio, del riposo della pace" (cit. in Bo, p. ? tra 182 e 186)
  • Vivanti
    • Amo Nervi!
      Perché?
      Forse perché mi calma e mi esalta, mi riposa e mi ispira come nessun altro luogo al mondo.
  • Zeromski
    • Nè Capri, nè Nervi, nè Nizza hanno il profumo di Konstancin (Zadne Capri, zadne Nervi, zadna Nicea nie pachna tak jak Konstancin), Stefan Zeromski, lettera inviata alla figlia Monika Zeromska

(cercare da Kanceff et al., Genova dei grandi viaggiatori)

  • Cap. Amoroso (p. 49)
    • J.P. Grosley, Nouveaux mémoires, ou observations sur l'Italie et sur les Italiens, par deux gentilshommes suédois, p. 250, 273 (cfr. Kanceff et al., p. 70) -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Duca di Rohan, p. 13, 41 -> ??? (comunque non c'è in biblioteche)
    • Jacob Spon, Voyage d'Italie..., p. 33 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Jean Huguétan, Voyage d'Italie curieux et nouveau, p. 11-18 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • De Rogissart, Les délices de l'Italie, p. 71, 90, 95 (anche pp. 79-102? cfr. Kanceff et al., p. 163) -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Balthasar De Monconys, Journal des voyages de Monsieur de Monconys, p. 32 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Francois Deseine, Nouveau voyage d'Italie, p. 56 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Francois de La Boullaye-Le-Gouz, Les Voyages et Observations du sieur de La Boullaye Le Gouz..., p. 5 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Claude Jordan, Voyage historique de l'Europe, p. 59 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Balthasar Grangier De Liverdis, Journal d'un voyage de France et d'Italie, p. 156-159, 162 -> NON C'E' BIBLIOTECHE (gallica)
    • Alfred Jouvin de Rochefort, Le Voyageur d'Europe, p. 364-365 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Prince Louis De Condé, Le Voyage de Monsieur Le Prince de Condé En Italie, p. 196 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Maximilien Misson, Nouveau voyage d'Italie, p. 37-38 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Bergeret et Fragonard, Journal inédit d'un voyage en Italie 1773-1774, pp. 111-112 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Colbert o Seignelay (comunque di nessuno c'è in biblioteca)
    • Nicolas Audebert, Voyage d'Italie, pp. 159-160 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Gabriel Francois Coyer, Voyage d'Italie, p. 91, 93, 108-112 -> Storia dell'arte (in francese)
    • J. Claude, p. 7 -> ??? (comunque non c'è in biblioteche)
    • De Merville, pp. 7, 35-36, 69-71 (cfr. anche Kanceff et al., p. 71) -> ??? (comunque non c'è in biblioteche)
    • Johm Addison, Remarks on several parts of Italy in the years 1701, 1702, 1703, Londra, 1705 (es. p. 2-18, cfr. p. 74-75-79) -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Johann Georg Keyßler, Neuste Reisen, Hannover, 1751 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • L. G. Pelissier, p. 60 -> ??? (comunque non c'è in biblioteche)
    • Ernst Moriz Arndt, Reisen durch einen Theil Teutschlands, Italiens und Frankreichs in den Jahren 1798 und 1799, Leipzig, 1801-1803, p. 98 (cfr. Kanceff et al., p. 62-63; mica lo stesso di p. 123, nota 41?) -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • ''Risposte alle lettere del Signor Dupaty sopra Genova'', Genova, Caffarelli, 1789 (cfr. Kanceff et al., p. 71) -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
  • cap. Mamoli-Zorzi, p. 73
    • J. J. Jarves, ''Italian Sights and Papal Principles'', New York, Harper and Brothers, 1856, p. 9 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • W. Lithgow, ''Rare and Paineful Peregrinations'', B. I. Lawrence ed., London, Cape, 1928, pp. 40-41 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Joseph Hall, Quo Vadis?, London, p. 13 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Philip Sidney, The Correspondence of Sir Philip Sidney and Hubert Languet ->NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Richard Lassels, The Voyage of Italy, p. 35, 60-61, 85 -> archive.org
    • Francis Mortoft, ''His Book, Being His Travels Through France and Italy in 1658-1659'', p. 39-44 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • W. Bromley, ''Remarks in the grand tour of France and Italy. Perform'd by a person of quality, in the year, 1691'', p. 36-38 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • M. Starke, ''Information and Directions for Travellers on the Continent'', vol. I, p. 166 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Margaret Fuller, At Home and Abroad, vol. II, p. 217 -> gutenberg, archive.org
    • Thomas Walpole, cit. in Geoffrey Trease, The Grand Tour, p. 151 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Brockedon, The hand-book for travellers in Italy, from London to Naples, pp. 83-86 (cfr. p. 80) -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • J. Howell, ''Instructions for Forreine Travell'', p. 41 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • J.T. Headley, ''Letters from Italy'', p. 13 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Samuel Rogers, "Genoa", in ''Italy'', p. 228 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Theodore Dwight, Journal of a Tour in Italy, in the Year 1821, p. 452 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Rembrandt Peale, Notes on Italy, p. 259 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Washington Irving, Journals and Notebooks 1803-1806, p. 118, 127, 144 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
  • cap. Fazio, p. 97
    • Hartmann Schedel, Liber Chronicarum, 1493 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Daniel Mei(s)sner, Thesaurus philo-politicus, 1575, II, p. 21 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Johannes Fichard, Italia, 1815 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE (cfr. anche VSIL)
    • Lorenz Schrader, Monumentorum Italiae..., 1592 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Nathan Chrystaeus, 1606 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Heinrich Schickhardt, Rays in Italien, 1986 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Josephum Furttenbach, Newes Itinerarium Italiae, (es. p. 203) -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Johannes Heinrich Pflaumern, Mercurius italicus, 1628 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Martin Zeiller, Topographia Italiae, 1688 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Sigmun von Birken, Hochfürstlicher Brandenburgischer Ulysses, 1669 (es. p. 267) -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Adam Ebert, Auli Apronii Reise-Beschreibung, 1723 (es. p. 267) -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Lambert Friedrich Corfey, Reisetagebuch 1698-1700, 1977 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Johann Balthasar Klaute, Diarium Italicum, 1722 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE (cfr. anche VSIL)
    • Heinrich von Huyssen, Curieuse und vollständige Reiß-Beschreibung von gantz Italien , 1701 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Barthold Heinrich Brockes, Selbstbiographie, in Zeitschrift des Vereins für Hamburgische Geschichte, vol. II 1847 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Joachim Christoph Nemeitz, Nachlese besonderer Nachrichten von Italien, 1726, vol. I -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Johann Georg Keyßler, Neueste Reisen durch Deutschland, Boehmen, Ungarn, die Schweiz, Italien und Lothringen, 1740 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Johann Jakob Volkmann, Historisch-kritische Nachrichten von Italien, 1771, vol. III -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE (cfr. anche VSIL)
    • Johann Wilhelm von Archenholz, England und Italien, 1785, vol. II -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE (cfr. anche VSIL)
    • Johann Jakob Wilhelm Heinse, 1900, vol. X -> (Lettere del figlio Felix [Briefe?]) -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Friedrich Leopold Stolberg, Reise in Deutschland, der Schweiz, Italien und Sicilien, 1794, vol. II -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE (cfr. anche VSIL)
    • Georg Arnold Jacobi, Briefe Aus Der Schweiz Und Italien, 1796, vol. I (es. pp. 103-105) -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Friedrich Lehne, Romantischen Seereise von Genua nach Neapel , 1825 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE (cfr. anche VSIL)
    • Karl Gottlob Kuttner, Wanderungen durch die Niederlande, Deutschland, die Schweiz und Italien in den Jahren 1793 und 1794, 1796 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Philipp Joseph Rehfues, Briefe aus Italien waehrend der Jahre 1801, 1802, 1803, 1804, 1805, 1809, vol. I -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Karl Friedrich Schinkel, Reisen nach Italien, 1979 (es. p. 163) -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Wilhelm Friedrich Waiblinger, Die Tagebucher 1821-1826, 1950 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • August von Platen, An Genua, 1909, vol. III, p. 67 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Felix Mendelssohn-Bartholdy, Reisebriefe: aus den Jahren 1830-1832, 1862 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE (in "Lettere dall'Italia" non ho trovato quello che viene detto in Kanceff et al.)
    • Jacob Burckhardt, Bilder aus Italien, 1830, vol. I (es. pp. 48-49) -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Jacob Burckhardt, Vollständige briefe, 1975 e 1969, voll. III e VII -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Max Nohl, Tagebuch einer italienischen Reise, 1877 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Adolf Stahr, Ein Jahr en Italien, 1860 (es. p. 201) -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Paul Heyse, Verse aus Italien: Skizzen, Briefe und Tagbuchblätter, 1880 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Ernst Moriz Arndt, Bruchstücke aus einer Reise durch einen Theil Italiens im Herbst und Winter 1798 und 1799, Leipzig, 1800 (cfr. Kancett et al. p. 123, nota 41?) -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
  • cap. Cazzola, p. 125
    • Aleksandr I. Herzen, Pis'ma iz Francii i Italii, 1931, pp. 63-65 -> NON C'E' BIBLIOTECHE
    • Aleksandr I. Herzen, Alienato (Povrezdennjy) -> cfr Kanceff et al., pp. 138-139 -> ??? (cfr. anche VSIL)
    • Vladimir Jakovlev, Pis'ma iz Venecii, Rima, Neapola, 1855, pp. 298-304 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Aleksandr N. Veselovskij, Ot Nicey do Genui, in Russkij vetsnik, 1861, pp. 4-5 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Grigorij A. Kuselev-Bezborodko, Ocerki, rasskazy i puteyve zametki, 1868, pp. 63-88 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Dmitrij V. Grigorovic, Korabl' Retvizan, 1873, pp. 366, 375-376 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Cajkovskij, Pis'ma k blizkrim. Izbrannoe, 1955, pp. 133-134 -> ??? (NON C'E' IN BIBLIOTECHE)
    • Michail A. Osorgin, Ocerki sovremennoj Italii, 1913, pp. 17-18 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
  • cap. Astengo, p. 155
    • Saint-Non-Fragonard, Panopticon italiano. Un diario di viaggio ritrovato 1759-1761, a cura di P. Rosenberg, Roma, Edizioni dell'Elefante, 1986 (es. p. 250) -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
    • Amerigo Gassarini, Souvenir du jardin Pallavicini de Pegli et Itineraire de Genes a Voltri, Ferrando, 1857, p. 61 -> archive.org, Google Books
    • Madeleine Hours, Jean-Baptiste-Camille Corot, p. 86 -> archive.org

(cercare da Kanceff, Viaggiatori stranieri in Liguria)

(valutare se parla di Genova)

  • Basire
    • Isaac Basire, Travells through France, Italy, Sicily, Malta -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
  • Bernoulli
    • J. Bernoulli, Zusätze zu den neuesten Reisebeschreibungen von Italien -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
  • Coxe
    • Heny Coxe, Picture of Italy -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
  • Darby Griffith
    • Lucinda Darby Griffith, ? -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
  • Fauré
    • Gabriel Fauré, Riviera // L'itinéraire italien // Italiam (cit. saltuariamente anche in Poliopticon italiano) -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
  • Furttenbach
    • Itinerarium Italiae -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
  • Misson
    • Voyage d'Italie -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
  • Raymond
    • John Raymond, An Itinerary: Contayning a Voyage, Made Through Italy, in the Yeare 1646, and 1647 -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
  • Schickhardt
    • Tagebüchern -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
  • Thomas
    • William Thomas, Historie of Italy -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE
  • ?
    • Itinerarium Fratrum Symonis Semeonis et Hugonis illuminatoris ordinis fratrum minorum professorum ad Terram Sanctam (cfr. Gerolamo Golubovich, Biblioteca bio-bibliografica della Terra Santa dell'Oriente francescano, Quaracchi, Collegio S. Bonaventura, 1919, III, 237-282) -> NON C'E' IN BIBLIOTECHE

(altri da cercare...)

  • (Kanceff, Poliopticon italiano)
    • Alfred de Musset, Correspondance -> provare con i seguenti (cfr. anche Marcenaro e Boragina, Viaggio in Italia, p. 392)
      • George Sand, Correspondance -> gallica, source, gutenberg
      • George Sand e Alfred de Musset, Correspondance de George Sand et d'Alfred de Musset -> gallica
    • George Sand, Lettres d'un voyageur (p. 2?) -> gallica, archive.org
    • cfr. anche VSIL, pp. 109-125
  • (Morchio, romanzi di Bacci Pagano)
  • Canzoni [28]
    • Assemblea Musicale Teatrale
      • (check album La rivoluzione c'è già stata, in particolare Silvio e Genova 8 A Claudio Lizza)
    • Bindi
      • (check album Io e il mare, in particolare Genova e Il ragazzo dell'isola)
    • Mario Cappello [29]
    • De André
      • Cristiano De André, Notti di Genova (altri versi)
    • De Scalzi
      • (check album Mandilli)
    • Franca Lai
      • (Cumme t'è bella Zena e altre)
      • check Tripperia (o Tripperie?) di Sergio Alemanno
    • Paoli
    • Piero Parodi
      • (check A canzòn da Maddaenn-a, Lunn-a a Marasci, Profummo de Zena, A Maenn-a e A fugassa)
    • Sensasciou
    • Trilli ("trilli trilli")
    • Zero Plastica
      • (check Ge8)
    • Popolari
      • O trallalero canson de'na vitta [30]
      • Che l'inse? [31]
    • ?
  • Vari
    • Blaeu
      • Johan Blaeu, Atlas Maior (parte in italiano in Spesso, pp. 5-6) -> Genova dovrebbe stare nel vol. 7, pp. 31-37 (più accenni dopo in Corsica), cfr. versione digitalizzata in olandese
    • Tafur
      • Pero Tafur, "La mas fermosa cosa del mundo"
    • Benvenuto da Imola
      • BENVENUTI IMOLENSIS, Comment. in Dantis Comoed.; apud MURATORI, Antiq. Ital., vol. I, col. 1270, «le fornaie portavano scarpe di seta guarnite di perle e che persino la gente di umil condizione imitava quello sfoggio» -> ?
    • Alfonso el Sabio
      • Alfonso el Sabio, Cantiga (CLXIX) (cfr. Levi, pp. 101-102) -> Alfonso X El Sabio, Cantigas (ok, c'è in "spagnolo": *Dũa eigrej' antiga, de que sempr' acordar | s' yan, que ali fora da Reỹa sen par | dentro na Arreixaca, e yan y orar | genoeses, pisãos e outros de Cezilla. (26, vv. 13-16))
    • Beyerlinck

(solo per approfondimenti eventuali)

(keep in mind -> http://www.fosca.unige.it/wiki/index.php/Main_Page )

  • AAVV, Descrizione di Genova e del genovesato -> Berio magazzino (Gen.XIX.B.30(1), Gen.XIX.B.31(1), Gen.XIX.B.30(2), Gen.XIX.B.31(2), Gen.XIX.B.30(3), Gen.XIX.B.31(3); oppure B.S.XIX.C.145(1-3)), Lercari (+ molte altre)
  • Federico Alizeri, Guida illustrativa del cittadino e del forestiero: per la citta di Genova e sue adiacenze -> BERIO L GE C 914 ALI
  • Federico Alizeri, Guida artistica per la città di Genova -> BERIO L GE C 709 ALI (3 voll.)
  • Giuseppe Banchero, Genova e le due riviere -> Berio magazzino (copie mutilate), Lercari (Gen.B.299 o Gen.B.364), Sede formazione (+ molte altre)
  • Davide Bertolotti, Viaggio nella Liguria marittima, 3 voll. -> Berio magazzino (Gen.XIX.B.24-25(1-3)), Lercari (+ molti altri)
  • Giulio Miscosi, I quartieri di Genova antica -> Berio magazzino (RL GE C 914 MIS)
  • Carlo Giuseppe Ratti, Instruzione di quanto può vedersi di più bello in Genova in pittura scultura ed architettura -> Berio L GE C 709 RAT (2 voll., prest.) o Lercari (GEN A 428 e GEN A 429) (prest.)
  • ?, Relation curieuse d'un petit voyage en felouque de Saint-Tropez à Gênes (VSIL, pp. 295-319)
  • Honoré-Anthelme Passerat de la Chapelle e Ernest Besson des Blains (VSIL, pp. 367-384)
  • Luigi Lanzi, Viaggio del 1793 pel genovesato e il piemontese Vicenza 1984, p. 33, f. 26 rosso -> Berio magazzino Gen.B.4299
  • Guido Pallotta, Sensa pei in sciâ lengoa -> De Amicis (L 457.18203 PAL) (non prest.)
  • Munro O. A., Guida pratica di Genova e Riviere -> Berio magazzino (Gen.XIX.A.12 o RL CD 33) o Sede architettura (R.B.10, non prest.)
  • Barzellette
    • Franco Bampi e Guido Pallotti, Barzelétte in zenéize -> De Amicis L 808.87 BAM (non prest.) o Cervetto o Berio magazzino
    • Franco Bampi e Guido Pallotti, Pe fâse 'n pö de rîe -> Gallino (L Misc A 3 13) (non prest.)

Berio scaffale

  • Le gemme e gli astri: il Lapidario di Alfonso il Saggio (133 ALF) (prest.)
  • Oriente e Occidente tra Medioevo ed Età moderna: studi in onore di Geo Pistarino, vol. 2 (909.07 ORI) (prest.)
  • (AAVV, Storia di Genova: Mediterraneo, Europa, Atlantico (L LIG 940 STO) (prest.)) -> CE L'HA ANCHE MIO PADRE

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Foto mancanti

Note

  1. Anonimo Genovese, sec. XIII-XIV, in Sullo stato della città di Genova, parlando con un signore di Brescia; citato in Alberto Nocerino (a cura di), Genova canta il tuo canto, Editrice ZONA, Lavagna (GE), 2015, p. 94. ISBN 978-88-6438-574-7
  2. a b Il castello di Monte Galletto, nel supplemento al giornale Caffaro, 1 maggio 1892, p. 1
  3. Cfr. Carlo Bo, Echi di Genova negli scritti di autori stranieri, Edizioni Rai Radiotelevisione Italiana, Torino, 1996, nota 98