Utente:Dread83/DreadBox: differenze tra le versioni

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*Le passioni sono difetti o virtù, ma potenziati. (21)
*Le passioni sono difetti o virtù, ma potenziati. (21)
*Il contegno è uno specchio in cui ognuno mostra la propria immagine. (39)
*Il contegno è uno specchio in cui ognuno mostra la propria immagine. (39)
*Le difficoltà si fanno tanto più grandi quanto più ci si avvicina alla meta. (56)
*Certi libri sembrano scritti non perché da essi si impari qualcosa, ma perché si sappia che l'autore sapeva qualcosa. (72)
*Certi libri sembrano scritti non perché da essi si impari qualcosa, ma perché si sappia che l'autore sapeva qualcosa. (72)
*Chi non conosce le [[Lingua (idioma)|lingue straniere]] non sa niente della propria. (91)
*Chi non conosce le [[Lingua (idioma)|lingue straniere]] non sa niente della propria. (91)
*Non c'è niente di volgare che, espresso in linguaggio buffonesco, non diventi umoristico. (109)
*Non c'è niente di volgare che, espresso in linguaggio buffonesco, non diventi umoristico. (109)
*Gli Indù del deserto fanno voto di non mangiar pesce. (145)
*Gli Indù del deserto fanno voto di non mangiar pesce. (145)
*La [[superstizione]] è la poesia della vita. (171)
*Chi non prova amore, deve imparare a lusingare, altrimenti non ne verrà fuori. (175)
*Chi non prova amore, deve imparare a lusingare, altrimenti non ne verrà fuori. (175)
:Chi non sente amore, deve imparare ad adulare, altrimenti non può cavarsela nel mondo. (X, 20)<ref name=sordi/>
:Chi non sente amore, deve imparare ad adulare, altrimenti non può cavarsela nel mondo. (X, 20)<ref name=sordi/>
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:Come si può conoscere se stessi? Non mai attraverso la contemplazione, bensì attraverso l'agire. (VII, 1)<ref name=sordi/>
:Come si può conoscere se stessi? Non mai attraverso la contemplazione, bensì attraverso l'agire. (VII, 1)<ref name=sordi/>
*Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Se so di che ti occupi, so anche che cosa puoi diventare. (459)
*Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Se so di che ti occupi, so anche che cosa puoi diventare. (459)
*Idee generali e grande [[presunzione]] sono sempre in procinto di provocare terribili disastri. (471)
*Un grande errore: credersi più di quel che si è e stimarsi da meno di quel che si vale. (476)
*Un grande errore: credersi più di quel che si è e stimarsi da meno di quel che si vale. (476)
*Il paragonare dei non-conoscitori è in realtà soltanto una comodità che vorrebbe dispensarsi dal giudizio. (492)
*Il paragonare dei non-conoscitori è in realtà soltanto una comodità che vorrebbe dispensarsi dal giudizio. (492)
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*Gli autori più originali dei nostri tempi non sono tali perché creano qualcosa di nuovo, ma solo perché sono capaci di dire cose del genere come se non fossero mai state dette prima. (791)
*Gli autori più originali dei nostri tempi non sono tali perché creano qualcosa di nuovo, ma solo perché sono capaci di dire cose del genere come se non fossero mai state dette prima. (791)
*Dio, quando stiamo in alto, è tutto; ma se stiamo in basso, è un supplemento della nostra meschinità. (813)
*Dio, quando stiamo in alto, è tutto; ma se stiamo in basso, è un supplemento della nostra meschinità. (813)
*La [[religione]] cristiana era nelle intenzioni una rivoluzione politica che, fallita, divenne poi morale. (819)
*È meglio che si facciano delle ingiustizie che non che esse siano tolte in modo ingiusto. (833)
*È meglio che si facciano delle ingiustizie che non che esse siano tolte in modo ingiusto. (833)
*Una [[verità]] ripetuta perde la sua grazia, ma un errore ripetuto è nauseabondo. (880)
*Una [[verità]] ripetuta perde la sua grazia, ma un errore ripetuto è nauseabondo. (880)
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*È degli anni come dei libri sibillini: quanti più se ne bruciano tanto più diventano preziosi. (990)
*È degli anni come dei libri sibillini: quanti più se ne bruciano tanto più diventano preziosi. (990)
*Se la gioventù è un difetto, è un difetto che si abbandona prestissimo. (991)
*Se la gioventù è un difetto, è un difetto che si abbandona prestissimo. (991)
*L'acutezza non abbandona gli uomini di spirito soprattutto quando hanno torto. (1011)
*Il [[pubblico]] vuol essere trattato come le donne, a cui non si deve dire nient’altro se non quello che vogliono sentire. (1019)
*La [[perfezione]] può sussistere con la sproporzione, la bellezza solo con la proporzione. (1110)
*Il [[pubblico]] vuol essere trattato come le donne, a cui non si deve dire nient'altro se non quello che vogliono sentire. (1019)
*La tecnica alleata alla mancanza di gusto è la più terribile nemica dell'arte. (1129)
*È solo per inconsapevole presunzione che non ci si vuole riconoscere onestamente come [[plagio|plagiari]]. (1146)
*È solo per inconsapevole presunzione che non ci si vuole riconoscere onestamente come [[plagio|plagiari]]. (1146)
*La più bella [[felicità]] dell'uomo pensante è di aver esplorato l'esplorabile e di venerare tranquillamente l'inesplorabile. (1207)
*L'uomo può vivere solo coi suoi simili e anche con loro no; giacché alla lunga non può soffrire che qualcuno sia uguale a lui. (1405)
*L'uomo può vivere solo coi suoi simili e anche con loro no; giacché alla lunga non può soffrire che qualcuno sia uguale a lui. (1405)



*La [[perfezione]] può sussistere con la sproporzione, la bellezza solo con la proporzione.
*La più bella [[felicità]] dell'uomo pensante è di aver esplorato l'esplorabile e di venerare tranquillamente l'inesplorabile.
*La [[religione]] cristiana era nelle intenzioni una rivoluzione politica che, fallita, divenne poi morale.
*La sottigliezza non abbandona mai gli uomini di spirito, specialmente quando sono nel torto.
*La superstizione è la poesia della vita.
*La tecnica alleata alla mancanza di gusto è la più terribile nemica dell'arte.
*Le difficoltà crescono man mano che ci si avvicina alla meta.
:''Die Schwierigkeiten wachsen, je näher man dem Ziele kommt''.
*Le idee generali e la gran [[presunzione]] sono sempre sul punto di causare enormi danni. (471)
:''Allgemeine Begriffe und großer Dünkel sind immer auf dem Wege, entsetzliches Unheil anzurichten.''


*Lo [[scrivere]] è un ozio affaccendato.
*Lo [[scrivere]] è un ozio affaccendato.

Versione delle 02:11, 18 ago 2021

Massime e riflessioni

  • L'uomo dell'intelletto trova quasi tutto ridicolo, l'uomo della ragione quasi niente. (15)
  • Le passioni sono difetti o virtù, ma potenziati. (21)
  • Il contegno è uno specchio in cui ognuno mostra la propria immagine. (39)
  • Le difficoltà si fanno tanto più grandi quanto più ci si avvicina alla meta. (56)
  • Certi libri sembrano scritti non perché da essi si impari qualcosa, ma perché si sappia che l'autore sapeva qualcosa. (72)
  • Chi non conosce le lingue straniere non sa niente della propria. (91)
  • Non c'è niente di volgare che, espresso in linguaggio buffonesco, non diventi umoristico. (109)
  • Gli Indù del deserto fanno voto di non mangiar pesce. (145)
  • La superstizione è la poesia della vita. (171)
  • Chi non prova amore, deve imparare a lusingare, altrimenti non ne verrà fuori. (175)
Chi non sente amore, deve imparare ad adulare, altrimenti non può cavarsela nel mondo. (X, 20)[1]
  • Il bello è una manifestazione di leggi segrete della natura che, senza una tale apparizione, ci sarebbero rimaste per sempre nascoste. (183)
  • Dove si perde l'interesse si perde anche la memoria. (192)
  • Quando un saggio fa una follia, non la fa piccola. (223)
  • Il ritmo ha qualcosa di magico, anzi esso ci fa credere che il sublime ci appartenga. (248)
Il ritmo ha qualcosa di magico; ci fa perfino credere che il sublime ci appartenga. (XIII, 6)[1]
  • Chi vive molto con i bambini troverà che nessun influsso esterno rimane in loro senza una reazione. (274)
  • Propriamente si sa solo quando si sa poco; col sapere cresce anche il dubbio. (281)
  • Gli errori dell'uomo sono in realtà ciò che lo rende amabile. (282)
  • È già come se si sapesse far da sé, quando si ricorre a un buon consiglio. (318)
  • Della migliore compagnia è stato detto: la sua conversazione istruisce, il suo silenzio forma. (365)
Della migliore compagnia si è detto: la sua conversazione è istruttiva, il suo silenzio formativo.[1]
  • La prima e l'ultima cosa che si richiede dal genio è l'amore della verità. (382)
  • Come si può conoscere se stessi? Con la contemplazione mai, sì però con l'agire. Cerca di fare il tuo dovere e saprai subito che cosa ci hai dentro. (442)
Come si può conoscere se stessi? Non mai attraverso la contemplazione, bensì attraverso l'agire. (VII, 1)[1]
  • Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Se so di che ti occupi, so anche che cosa puoi diventare. (459)
  • Idee generali e grande presunzione sono sempre in procinto di provocare terribili disastri. (471)
  • Un grande errore: credersi più di quel che si è e stimarsi da meno di quel che si vale. (476)
  • Il paragonare dei non-conoscitori è in realtà soltanto una comodità che vorrebbe dispensarsi dal giudizio. (492)
Confrontare è per l'ignorante un comodo sistema per dispensarsi dal giudicare.[2]
  • Tante cose le conosceremmo meglio, se non volessimo conoscerle troppo esattamente. (501)
Conosceremmo molto meglio moltissime cose, se non volessimo esaminarle troppo da vicino.[1]
  • L'individualità dell'espressione è principio e fine di ogni arte. (739)
  • Le maggiori difficoltà sono là dove noi non le cerchiamo. (772)
  • Gli autori più originali dei nostri tempi non sono tali perché creano qualcosa di nuovo, ma solo perché sono capaci di dire cose del genere come se non fossero mai state dette prima. (791)
  • Dio, quando stiamo in alto, è tutto; ma se stiamo in basso, è un supplemento della nostra meschinità. (813)
  • La religione cristiana era nelle intenzioni una rivoluzione politica che, fallita, divenne poi morale. (819)
  • È meglio che si facciano delle ingiustizie che non che esse siano tolte in modo ingiusto. (833)
  • Una verità ripetuta perde la sua grazia, ma un errore ripetuto è nauseabondo. (880)
  • Chi sbaglia la prima asola non si corregge abbottonandosi. (900)
  • I legislatori o rivoluzionari che promettono insieme uguaglianza e libertà sono o esaltati o ciarlatani. (953)
  • A regnare si impara facilmente, a governare difficilmente. (967)
  • È degli anni come dei libri sibillini: quanti più se ne bruciano tanto più diventano preziosi. (990)
  • Se la gioventù è un difetto, è un difetto che si abbandona prestissimo. (991)
  • L'acutezza non abbandona gli uomini di spirito soprattutto quando hanno torto. (1011)
  • La perfezione può sussistere con la sproporzione, la bellezza solo con la proporzione. (1110)
  • Il pubblico vuol essere trattato come le donne, a cui non si deve dire nient'altro se non quello che vogliono sentire. (1019)
  • La tecnica alleata alla mancanza di gusto è la più terribile nemica dell'arte. (1129)
  • È solo per inconsapevole presunzione che non ci si vuole riconoscere onestamente come plagiari. (1146)
  • La più bella felicità dell'uomo pensante è di aver esplorato l'esplorabile e di venerare tranquillamente l'inesplorabile. (1207)
  • L'uomo può vivere solo coi suoi simili e anche con loro no; giacché alla lunga non può soffrire che qualcuno sia uguale a lui. (1405)


  • Lo scrivere è un ozio affaccendato.
  • Nei giornali tutto ciò che è ufficiale è affrettato, il resto piatto.
  • Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo. (II, 5)
Niemand ist mehr Sklave, als der sich für frei hält, ohne es zu sein.
  • Nessuno invoca la libertà di stampa se non chi vuole abusarne.
  • Niente nuoce a una nuova verità più di un vecchio errore.
  • Noi scriveremo altro; con questo criterio si giudichi ciò che si sente dire ogni giorno.
  • Non ama colui al quale i difetti della persona amata non appaiono virtù.
  • Non basta sapere, si deve anche applicare; non è abbastanza volere, si deve anche fare. (689)
Es ist nicht genug zu wissen; man muß auch anwenden; es ist nicht genug zu wollen: man muß auch tun.
  • Non c'è via più sicura per evadere dal mondo, che l'arte; ma non c'è legame più sicuro con esso che l'arte. (XIII, 3)
Man weich der Welt nich sicherer aus als durch die Kunst, und man verknüpt sich nicht sicherer mit ihr als durch die Kunst.
Ciò che non si comprende, nemmeno si possiede.
  • Non sempre dove c'è l'acqua ci sono rane, ma là dove si sentono gracidare le rane c'è acqua.
  • Non si può vivere per tutti, e soprattutto non per quelli con cui non si vorrebbe vivere.
  • Non si arriva mai tanto lontano come quando non si sa più dove si va.
  • Niente è più terribile dell'ignoranza in azione. (V, 1)
Es ist nichts schrecklicher als eine tätige Unwissenheit.
  • Nulla ci illumina meglio sul carattere degli uomini del sapere che cosa trovano ridicolo. (II, 11)
Durch nichts bezeichnen die Menschen mehr ihren Charakter als durch das, was sie lächerlich finden.
Jedes ausgesprochene Wort erregt den Gegensinn
  • Per capire che il cielo è azzurro dappertutto non è necessario fare il giro del mondo.
  • Posso impegnarmi a essere sincero; ma non ad essere imparziale. (184)
Aufrichtig zu sein, kann ich versprechen, unparteiisch zu sein aber nicht.
  • Prima della rivoluzione tutto era aspirazione; dopo tutto si è trasformato in pretesa.
  • Quale governo, si domanda, è il migliore? Quello che ci insegna a governarci da soli.
  • Quando alla gente si impongono doveri e non si vogliono accordare diritti, bisogna pagarla bene.
  • Scrivere la storia è un modo come un altro di liberarsi del passato. (XIV, 3)
Geschichte schreiben ist eine Art, sich das Vorgangene vom Halse zu schaffen.
  • Se le scimmie sapessero annoiarsi, potrebbero diventare uomini.
  • Se uno loda un altro si mette alla pari con lui.
  • Solo per quegli uomini che non sanno produrre nulla, non esiste nulla.
  • Tutti i pensieri intelligenti sono già stati pensati; occorre solo tentare di ripensarli. (I, 2)
Alles Gesheite ist schon gedacht worden; man muß nur versuchen, es noch einmal zu denken.
  • Un arcobaleno che dura un quarto d'ora non lo si guarda più.
  • Un cammello spelacchiato porta pur sempre il carico di molti asini.
  • Vi sono delle nature problematiche che non sono mai all'altezza delle situazioni in cui si trovano e che nessuna situazione soddisfa. Di qui nasce l'immane conflitto che ne consuma la vita senza gioia. (134)[1]
  1. a b c d e f Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore sordi
  2. Citato in Elena Spagnol, Enciclopedia delle citazioni, Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894
  3. Citato in Pasquale Tuscano, Dal vero al certo: indagini e letture dantesche, Edizioni Scientifiche Italiane, 1988, p. 34.