Utente:Dread83/DreadBox: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 7: | Riga 7: | ||
*Il [[comportamento]] esteriore degli uomini è così equivoco che basta mostrarsi come si è per vivere completamente occultati e sconosciuti. |
*Il [[comportamento]] esteriore degli uomini è così equivoco che basta mostrarsi come si è per vivere completamente occultati e sconosciuti. |
||
*L'uomo ha raccolto tutta la [[saggezza]] dei suoi predecessori, e guardate quanto è stupido! |
*L'uomo ha raccolto tutta la [[saggezza]] dei suoi predecessori, e guardate quanto è stupido! |
||
⚫ | |||
⚫ | |||
===1943=== |
===1943=== |
||
Riga 12: | Riga 14: | ||
*Il [[potere]] dà alla testa anche a chi non lo possiede, ma in questo caso la sbornia svanisce più in fretta. |
*Il [[potere]] dà alla testa anche a chi non lo possiede, ma in questo caso la sbornia svanisce più in fretta. |
||
*La frase più mostruosa di tutte: qualcuno è morto «al momento giusto». |
*La frase più mostruosa di tutte: qualcuno è morto «al momento giusto». |
||
⚫ | |||
*Per quanti varrà ancora la pena di vivere, appena non si morirà più. |
*Per quanti varrà ancora la pena di vivere, appena non si morirà più. |
||
Riga 18: | Riga 21: | ||
*Il [[progresso]] ha i suoi svantaggi; di tanto in tanto esplode. |
*Il [[progresso]] ha i suoi svantaggi; di tanto in tanto esplode. |
||
*La lingua del mio spirito continuerà a essere il [[lingua tedesca|tedesco]], e precisamente perché sono ebreo. Ciò che resta di quella terra devastata in ogni possibile modo voglio custodirlo in me, in quanto ebreo. Anche il suo destino è il mio; io però porto ancora in me un'eredità universalmente umana. Voglio restituire alla loro lingua ciò che le devo. Voglio in tal modo contribuire a far sì che si sia grati a loro per qualche cosa. |
*La lingua del mio spirito continuerà a essere il [[lingua tedesca|tedesco]], e precisamente perché sono ebreo. Ciò che resta di quella terra devastata in ogni possibile modo voglio custodirlo in me, in quanto ebreo. Anche il suo destino è il mio; io però porto ancora in me un'eredità universalmente umana. Voglio restituire alla loro lingua ciò che le devo. Voglio in tal modo contribuire a far sì che si sia grati a loro per qualche cosa. |
||
⚫ | |||
===1945=== |
===1945=== |
||
Riga 25: | Riga 29: | ||
*Nell'[[amore]] le rassicurazioni valgono come annuncio del loro opposto. |
*Nell'[[amore]] le rassicurazioni valgono come annuncio del loro opposto. |
||
*Nell'[[eternità]] tutto è inizio, mattino profumato. |
*Nell'[[eternità]] tutto è inizio, mattino profumato. |
||
⚫ | |||
===1946=== |
===1946=== |
||
Riga 32: | Riga 37: | ||
*L'elemento pericoloso dei [[proibizione|divieti]]: che ci si fida di essi e non si riflette su ''quando'' sarebbero da cambiare. |
*L'elemento pericoloso dei [[proibizione|divieti]]: che ci si fida di essi e non si riflette su ''quando'' sarebbero da cambiare. |
||
*La [[letteratura]] come professione è distruttiva: si deve avere più ''paura'' delle parole. |
*La [[letteratura]] come professione è distruttiva: si deve avere più ''paura'' delle parole. |
||
===1947=== |
|||
⚫ | |||
⚫ | |||
===1948=== |
===1948=== |
||
Riga 41: | Riga 50: | ||
===1954=== |
===1954=== |
||
*Le religioni si trasmettono il contagio. Appena ci si addentra in una, subito sentiamo che se ne risveglia un'altra in noi. |
*Le religioni si trasmettono il contagio. Appena ci si addentra in una, subito sentiamo che se ne risveglia un'altra in noi. |
||
⚫ | |||
===1955=== |
===1955=== |
||
*I [[cane|cani]] hanno una sorta di invadente disponibilità dell'anima che allevia le persone che cominciano a risecchirsi. |
*I [[cane|cani]] hanno una sorta di invadente disponibilità dell'anima che allevia le persone che cominciano a risecchirsi. |
||
*La [[magia]], da quando è stata incorporata nella tecnica, è diventata così fastidiosa che non si sopporta più nemmeno di leggere di essa nella cabbala.<br />La magia è riuscita, e ha perso la sua qualità magica. Di tutto il resto, ''nulla'' è riuscito, e perciò ''tutto il resto'' è più interessante e importante della magia. |
*La [[magia]], da quando è stata incorporata nella tecnica, è diventata così fastidiosa che non si sopporta più nemmeno di leggere di essa nella cabbala.<br />La magia è riuscita, e ha perso la sua qualità magica. Di tutto il resto, ''nulla'' è riuscito, e perciò ''tutto il resto'' è più interessante e importante della magia. |
||
⚫ | |||
===1956=== |
|||
⚫ | |||
===1957=== |
===1957=== |
||
Riga 52: | Riga 66: | ||
===1958=== |
===1958=== |
||
*La megalomania dell'interprete: nella sua interpretazione si sente più ricco dell'opera. |
*La megalomania dell'interprete: nella sua interpretazione si sente più ricco dell'opera. |
||
===1959=== |
|||
⚫ | |||
===1960=== |
===1960=== |
||
*Io posso essere amico solo di spiriti che conoscono la [[morte]]. Certo, mi rendono felice se gli riesce di tacere della morte: perché io non posso. |
*Io posso essere amico solo di spiriti che conoscono la [[morte]]. Certo, mi rendono felice se gli riesce di tacere della morte: perché io non posso. |
||
⚫ | |||
⚫ | |||
===1961=== |
===1961=== |
||
*Gli [[Uomo|uomini]] più tremendi: quelli che sanno tutto e ci credono. |
*Gli [[Uomo|uomini]] più tremendi: quelli che sanno tutto e ci credono. |
||
===1963=== |
|||
⚫ | |||
===1965=== |
===1965=== |
||
*Ci sarebbe da domandarsi che cosa sa fare uno che non è pronto ad arrischiare senz'altro tutto quello che sa fare in vista di qualcosa di meglio. |
*Ci sarebbe da domandarsi che cosa sa fare uno che non è pronto ad arrischiare senz'altro tutto quello che sa fare in vista di qualcosa di meglio. |
||
===1966=== |
|||
⚫ | |||
===1967=== |
===1967=== |
||
Riga 67: | Riga 92: | ||
*La parola «poeta» non mi piace più, sono restio ad usarla. |
*La parola «poeta» non mi piace più, sono restio ad usarla. |
||
*Lei lo sposò per averlo sempre con sé. Lui la sposò per dimenticarla. |
*Lei lo sposò per averlo sempre con sé. Lui la sposò per dimenticarla. |
||
⚫ | |||
===1969=== |
===1969=== |
||
*La cosa spaventosa nei sentimenti di [[colpa]]: che neanche ''essi'' sono giusti. |
*La cosa spaventosa nei sentimenti di [[colpa]]: che neanche ''essi'' sono giusti. |
||
*Nel [[giornale]] si trova tutto. Basta leggerlo con sufficiente odio. |
*Nel [[giornale]] si trova tutto. Basta leggerlo con sufficiente odio. |
||
⚫ | |||
⚫ | |||
⚫ | |||
⚫ | |||
⚫ | |||
⚫ | |||
⚫ | |||
⚫ | |||
⚫ | |||
⚫ | |||
⚫ | |||
⚫ | |||
⚫ | |||
⚫ | |||
⚫ | |||
⚫ |
Versione delle 11:52, 20 ago 2021
La provincia dell'uomo
1942
- Chi ha avuto successo non ode che gli applausi. Per il resto è sordo.
- Gli uomini non hanno più misura, per nulla, da quando la vita umana non è più la misura.
- Ha gli occhi spietati di chi è amato sopra ogni cosa.
- I giorni vengono distinti fra loro, ma la notte ha un unico nome.
- Il comportamento esteriore degli uomini è così equivoco che basta mostrarsi come si è per vivere completamente occultati e sconosciuti.
- L'uomo ha raccolto tutta la saggezza dei suoi predecessori, e guardate quanto è stupido!
- Non credere a nessuno che dice sempre la verità.
- Ogni imbecille, basta che ne abbia voglia, può perturbare la mente più complicata.
1943
- Gli uomini possono salvarsi solo fra loro. Per questo, Dio si traveste da uomo.
- Il potere dà alla testa anche a chi non lo possiede, ma in questo caso la sbornia svanisce più in fretta.
- La frase più mostruosa di tutte: qualcuno è morto «al momento giusto».
- Per gli storici le guerre sono in certo modo sacre: salutari o inevitabili tempeste, irrompono dalla sfera del soprannaturale nel corso troppo chiaro e spiegato del mondo.
- Per quanti varrà ancora la pena di vivere, appena non si morirà più.
1944
- Chi va dall'interprete di sogni butta via il maggior bene che possiede e merita la schiavitù in cui, in tal modo, immancabilmente cadrà.
- Il progresso ha i suoi svantaggi; di tanto in tanto esplode.
- La lingua del mio spirito continuerà a essere il tedesco, e precisamente perché sono ebreo. Ciò che resta di quella terra devastata in ogni possibile modo voglio custodirlo in me, in quanto ebreo. Anche il suo destino è il mio; io però porto ancora in me un'eredità universalmente umana. Voglio restituire alla loro lingua ciò che le devo. Voglio in tal modo contribuire a far sì che si sia grati a loro per qualche cosa.
- Se tu sapessi di più del futuro, il passato sarebbe ancora più pesante.
1945
- Delle donne non vince quella che corre dietro, né quella che scappa, vince invece quella che aspetta.
- Il superamento del nazionalismo non sta nell'internazionalismo, come molti hanno creduto finora, poiché noi parliamo delle lingue. Sta nel plurinazionalismo.
- La cosa più dura: tornar sempre a scoprire ciò che già si sa.
- Nell'amore le rassicurazioni valgono come annuncio del loro opposto.
- Nell'eternità tutto è inizio, mattino profumato.
- Tutto il sapere ha qualcosa di puritano; dà alle parole una morale.
1946
- Ciò che tu hai scoperto con orrore, risulta poi essere la semplice verità.
- Com'è facile dire: trovare se stesso! Quanto ci si spaventa, quando davvero accade!
- I veri scrittori incontrano i loro personaggi solo dopo che li hanno creati.
- L'elemento pericoloso dei divieti: che ci si fida di essi e non si riflette su quando sarebbero da cambiare.
- La letteratura come professione è distruttiva: si deve avere più paura delle parole.
1947
- Quando un uomo ha prodotto moltissime parole perde la nozione di quanto esse significhino per gli altri. Solo allora comincia la vera cattiveria del parolaio.
- Un dio che occulta la sua creazione. «E vide che non era buona».
1948
- E se quelli che rimangono fossero sempre i peggiori? – darwinismo capovolto.
1952
- La maggior parte delle religioni rendono gli uomini non migliori, bensì più cauti. Quanto vale questo?
1954
- Le religioni si trasmettono il contagio. Appena ci si addentra in una, subito sentiamo che se ne risveglia un'altra in noi.
- Vile, veramente vile è solo chi ha paura dei suoi ricordi.
1955
- I cani hanno una sorta di invadente disponibilità dell'anima che allevia le persone che cominciano a risecchirsi.
- La magia, da quando è stata incorporata nella tecnica, è diventata così fastidiosa che non si sopporta più nemmeno di leggere di essa nella cabbala.
La magia è riuscita, e ha perso la sua qualità magica. Di tutto il resto, nulla è riuscito, e perciò tutto il resto è più interessante e importante della magia. - Zoppica così bene che coloro che le camminano a fianco sembrano storpi.
1956
- Ogni parola pronunciata è falsa. Ogni parola scritta è falsa. Ogni parola è falsa. Ma cosa c'è senza la parola?
1957
- Dinanzi alle sue creature, Plutarco [nelle Vite] non ha mai un atteggiamento acritico. [...] È longanime come può esserlo solo un drammaturgo che opera sempre con molti personaggi dai caratteri diversi e in particolare con le loro diversità. Per questo ha esercitato due generi di influenza. Alcuni hanno ricavato i loro modelli da lui, come da un libro di oracoli, e hanno modellato la propria vita in conformità. Altri hanno assunto dentro di sé i suoi quasi cinquanta personaggi e sono, così, divenuti o rimasti drammaturghi.
- Ha nella pancia un poeta, riuscisse almeno ad averlo sulla punta della lingua!
1958
- La megalomania dell'interprete: nella sua interpretazione si sente più ricco dell'opera.
1959
- Non andar sempre fino in fondo. C'è tanto in mezzo!
1960
- Io posso essere amico solo di spiriti che conoscono la morte. Certo, mi rendono felice se gli riesce di tacere della morte: perché io non posso.
- Per natura ogni fama è inganno. Talvolta si scopre però che dietro, nascosta, qualcosa c'è. Che sorpresa!
- Una vita che non dia luogo a commedie e personaggi è inconcepibile. Perfino un idiota ha la sua civetteria, e anche un santo che non va fra la gente, dalla gente viene cercato.
1961
- Gli uomini più tremendi: quelli che sanno tutto e ci credono.
1963
- Si vuole diventare migliori, si dice; ci si vuole solo rendere le cose più facili.
1965
- Ci sarebbe da domandarsi che cosa sa fare uno che non è pronto ad arrischiare senz'altro tutto quello che sa fare in vista di qualcosa di meglio.
1966
- Può un uomo che non impara più nulla provare ancora responsabilità?
1967
- Alcuni raggiungono la loro massima cattiveria nel silenzio.
- La noia mortale che emana da quelli che hanno ragione e lo sanno. Chi è veramente intelligente nasconde di aver ragione.
- La parola «poeta» non mi piace più, sono restio ad usarla.
- Lei lo sposò per averlo sempre con sé. Lui la sposò per dimenticarla.
- Non dice nulla, ma come sa spiegarlo!