Ayrton Senna: differenze tra le versioni

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*Non poteva sopportare in nessuna maniera di essere battuto, in qualsiasi cosa, nello [[sport]] e nella [[vita]]. Voleva arrivare primo in macchina, fare lo scherzo più bello e spiritoso, conquistare le ragazze più carine.
*Non poteva sopportare in nessuna maniera di essere battuto, in qualsiasi cosa, nello [[sport]] e nella [[vita]]. Voleva arrivare primo in macchina, fare lo scherzo più bello e spiritoso, conquistare le ragazze più carine.
*{{NDR|«Chi è il migliore (pilota) di tutti i tempi?»}} Senna. È una domanda facile. Perché il connubio tra [[velocità]], [[talento]], strategia, professionalità, [[disciplina]], [[personalità]] e [[charme]] erano uniche. In ognuna di queste era vicino alla perfezione.
*{{NDR|«Chi è il migliore (pilota) di tutti i tempi?»}} Senna. È una domanda facile. Perché il connubio tra [[velocità]], [[talento]], strategia, professionalità, [[disciplina]], [[personalità]] e [[charme]] erano uniche. In ognuna di queste era vicino alla perfezione.

===[[Leo Turrini]]===
*[...] credo che con la scomparsa di Senna la Formula 1 abbia perso definitivamente l'innocenza. Non dobbiamo dimenticare che fino a quel drammatico fine settimana di Imola erano 12 anni che non si moriva più al volante di una monoposto. Sembrava ormai che fosse stato lasciato alle spalle un periodo nerissimo, nel quale le tragedie in pista erano quasi all'ordine del giorno. Ecco, in quel maledetto weekend di Imola ci rendiamo improvvisamente conto di quanto fossero fragili le nostre certezze. Per questo sostengo che la tragedia di Senna rappresentò la fine di un'epopea. Perché molto probabilmente Ayrton, insieme con altri illustri colleghi di allora, da [[Alain Prost|Prost]] a Piquet, da [[Nigel Mansell|Mansell]] a [[Michael Schumacher|Schumacher]], è stato uno degli ultimi mohicani. Dopo di loro, la F.1 è cambiata completamente. Lo choc fu talmente violento che vennero rifatti i circuiti in una notte o poco più. Le macchine stesse furono oggetto di un ripensamento strutturale e filosofico assoluto. La cultura della sicurezza in F.1 nasce proprio in quei giorni. Nulla è stato più come prima.
*Era un personaggio straordinario, ma come tutti gli esseri umani aveva anche quello che in ''[[Guerre stellari]]'' viene definito il lato oscuro della [[Forza (Guerre stellari)|forza]]. La mossa che Senna fa a Suzuka nel 1990, quando il destino gli offre l'opportunità di rivalersi su Prost, dal quale lui pensava di essere deliberatamente ingannato un anno prima, è di una violenza inaudita. Un anno dopo, nel giorno della conquista del suo terzo titolo mondiale, confermò quello che già tutti sapevano. Ecco, Senna era un pilota con un'umanità fuori dal comune, ma aveva anche un lato B, certamente meno nobile, come tutti.
*L'ostilità che Senna dimostrò a più riprese nei confronti di Schumacher, che all'epoca era un debuttante della F.1, la dice lunga sulle sensazioni che provava il pilota brasiliano. Senna aveva capito che quel tedesco lì l'avrebbe detronizzato presto o tardi. Poi, il caso. Il 1° maggio del 1994 era Schumacher l'unico avversario in pista di Senna, che morì quando era in testa alla corsa. Forse, un segno del destino.


==Note==
==Note==

Versione delle 22:30, 2 dic 2021

Ayrton Senna, Imola 1989

Ayrton Senna da Silva (1960 – 1994), pilota automobilistico brasiliano.

Citazioni di Ayrton Senna

  • Fate tutto sempre con molto Amore e molta Fede in Dio.[1]
  • Ho sempre avuto un contatto speciale con Dio. Lui mi ha sempre dato molto. È stato a Montecarlo, che ho avuto la prima esperienza diretta con Dio. È stata una cosa molto importante. A partire da questo primo contatto io sono riuscito a comprendere tutta una serie di cose e di fatti che mi erano toccati precedentemente e i cui contorni mi erano sfuggiti. È tutto molto soggettivo, nel campo della fede, e può anche essere discutibile. Io dico che ho sempre ottenuto tutto ciò che ho chiesto.[2][3]
  • I ricchi non possono vivere su un'isola circondata da un oceano di povertà. Noi respiriamo tutti la stessa aria. Bisogna dare a tutti una possibilità. (citato dalla sorella Viviane nel programma televisivo Record[4])
  • La vita è troppo corta per avere dei nemici. (citato dalla sorella Viviane nel programma televisivo Record)
  • Noi purtroppo siamo troppo piccoli per capire le Sue ragioni e i Suoi motivi, però tutto quello che succede in questo mondo di buono o di non buono è sotto il Suo controllo, sotto la Sua approvazione. L'importante è credere, avere la Fede e avere la Pace, e io questo ce l'ho. (citato nel programma televisivo Sfide, 20 aprile 2003)
  • Non si tratta solo di tonicità o di massa muscolare, si tratta della potenza fisica che ricavi parlando al tuo corpo e alla tua mente... E lo si impara solo facendolo, credo. C'è qualcosa di speciale nel concentrarsi su se stessi, nel conoscere i propri limiti, capire la natura della propria forza, quali sono le proprie capacità, per cercare di arrivare ad essere una persona meno spigolosa. (citato nel programma televisivo Record[5])
  • Pensi di avere un limite, così provi a toccare questo limite. Accade qualcosa. E Immediatamente riesci a correre un po' più forte, grazie al potere della tua mente, alla tua determinazione, al tuo istinto e grazie all'esperienza. Puoi volare molto in alto. (citato nel programma televisivo Record[6])
  • Prima di tutto... Un buongiorno speciale al mio caro amico Alain. Ci manchi Alain! (29 aprile 1994, prove libere del GP di San Marino, a Imola; citato nel programma televisivo Voyager, 2 giugno 2008)
  • Quando mi mancherà un centesimo di secondo rispetto al giorno prima pianterò tutto.[7]
  • Se Mansell è in giornata e ha l'auto giusta, è impossibile cercare di tenerlo dietro. Ti sorpasserà, anche sopra la testa, ma ti sorpasserà.[8]
  • Se una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere. Sognare è necessario, anche se nel sogno va intravista la realtà. Per me è uno dei principi della vita. (citato nel programma televisivo Voyager, 2 giugno 2008)
  • Sono drogato. Drogato di vittoria. In questo momento sono totalmente dipendente dal successo: corro, vinco e dunque vivo.[9]

Citazioni su Ayrton Senna

  • Ah! Da quando Senna non corre più... | Ah! Da quando Baggio non gioca più... | Oh no, no! Da quando mi hai lasciato pure tu...| Non è più domenica! (Cesare Cremonini)
  • Ayrton aveva grande talento e determinazione. Portava la macchina ai limiti, cercando di farle fare anche quello che non era in grado di fare. Una delle cose che più mi ossessiona è che venne da noi convinto che fossimo i migliori perché da tre anni lo eravamo. Ma la vettura del 1994, sfortunatamente, non fu una buona macchina. (Adrian Newey)
  • Ayrton era un'opera d'arte: non si può dipingere un'altra Gioconda. Non so se è stato il più forte di sempre, perché Schumacher per esempio ha vinto di più. Ma la gente ha sempre percepito la sua forza, il suo coraggio, l'intensità. Arrivava stremato al traguardo perché dava tutto, cosa che forse manca alla Formula 1 di oggi. Non si vergognava di far fatica: anche in questo è stato unico. (Emanuele Pirro)
  • Ayrton Senna è una leggenda incredibile che sarà ricordata e ammirata per sempre. Aveva la rara qualità della grandezza. (Lewis Hamilton)
  • Di Senna ricordo la gentilezza e la sua semplicità che sembrava quasi timidezza, in netto contrasto con il Senna pilota, un combattente sempre determinato ad ottenere il massimo. Avevo sempre apprezzato il modo di correre di Ayrton. Come in tutti i grandi campioni anche in lui c'era sempre un'enorme voglia di vincere, non si stancava mai di inseguire la perfezione e cercava di migliorarsi continuamente, era straordinario in qualifica ma anche un gran combattente in gara, sempre con il coltello fra i denti. (Luca Cordero di Montezemolo)
  • È stato il miglior pilota che sia mai vissuto. (Niki Lauda)
  • [Sulla sua morte] È stato un dispiacere. Però ha generato così tanta pubblicità… È stata un bene per la F.1. È un peccato che abbiamo dovuto perdere Ayrton perché questo dovesse succedere. Lui era famoso, ma molta gente che non lo conosceva ha cominciato a interessarsi della Formula 1 grazie alla pubblicità generata dalla sua morte. (Bernie Ecclestone)
  • È stato un "mentore", soprattutto dal punto di vista della professionalità, non solo per me. Ha dimostrato a tutti che si può continuare a lavorare duramente e senza porsi limiti anche quando si è già dotati di un talento incredibile, ha portato la professionalità ad un livello più alto. (Valtteri Bottas)
  • Era incredibile la sua meticolosità con gli ingegneri, mi ha insegnato davvero molto, aveva una grande etica. Esistevano comunque due Ayrton, uno dentro la vettura e un altro fuori da quest'ultima: il primo era focoso, spietato e concentrato. Il secondo gentile, buono e preciso. (David Coulthard)
  • Io l'ho conosciuto nel 1982, quando ancora non era nessuno e girava in Formula Ford, una specie della nostra Formula 4 attuale, ma ancora più rustica. Ayrton correva in Inghilterra in quel periodo e il mio pilota di allora, Paolo Barilla [...] mi disse di andare a vedere questo ragazzo. Senna frequentava molto Parma perché, allora, era il centro del mondo per i kart. [...] Insomma, andai a vedere Ayrton Senna prima in Inghilterra e poi a Hockenheim in Germania e scoprii un ragazzo che aveva sei marce in più rispetto a tutti gli altri. Un talento abbagliante. A Hockenheim lo invitai a cena e gli offrii un contratto da professionista per correre con la Minardi, lui mi ringraziò tantissimo — ero il primo a fargli questo tipo di offerta — ma disse che aveva già pianificato tutto il suo futuro: doveva diventare campione di Formula 1 nel 1988. [«E infatti ha vinto proprio in quell'anno il suo primo titolo mondiale»] In seguito ci siamo sentiti e frequentati spesso. Non ho mai lavorato con lui come pilota, ma ho avuto momenti molto belli da consigliere: quasi da fratello maggiore. L'ultimo purtroppo è stato il sabato sera prima dell'incidente a Imola. Mi diceva sempre che, dopo la vittoria del quinto titolo mondiale — per pareggiare il record di allora di Fangio —, sarebbe venuto a correre da noi per far diventare grande la Minardi. (Gian Carlo Minardi)
  • Mi sentii come se avessi lasciato la Formula 1 un'altra volta. Dopo non ho mai più visto il nostro sport nella stessa maniera. Fu qualcosa di enorme, di incredibile. Ci penso sovente. Sono passati tanti anni e mi accorgo che io e Ayrton manteniamo la stessa popolarità. Perché nelle nostre sfide abbiamo scritto alcune delle più belle pagine di questo sport. [...] È stata una perdita irreparabile, che fa ancora male. Non si può dimenticare. Adesso, a parte l'anniversario di questi giorni, si cerca di non parlarne molto. Ma il pensiero resta. (Alain Prost)
  • Non ho ancora visto un altro Ayrton. Probabilmente Michael Schumacher è stato uno di quelli che si è avvicinato di più a lui. Ma Schumacher guidava con la testa, Senna con il cuore. Schumacher è stato uno dei piloti più completi, Senna era più naturale. (Martin Brundle)
  • Prost si è bruciato il cervello a causa di Senna. Prima che la gara inizi, sa di essere battuto. (James Hunt)
  • Quello che viene chiesto ai piloti negli ultimi dieci anni è diverso rispetto agli anni '80. Uno come Senna non avrebbe vinto nulla nella F.1 moderna. Era molto veloce ma non aveva talento dal punto di vista tecnico e meccanico. (Nelson Piquet Jr.)
  • Sapeva passare in un lampo da persona gentile e premurosa ad un freddo calcolatore. Questo aspetto non l'ho mai capito. È stato un privilegio correre contro di lui, ma alla fine era solo uno dei tanti piloti da battere. (Martin Brundle)
  • Senna dice che crede in Dio... Probabilmente è tanto convinto da pensare di essere immortale, altrimenti non farebbe quello che fa. (Alain Prost)
  • Senna è stato un'ispirazione e, anche se sono passati 20 anni, il suo spirito sopravvive in tutti i piloti da corsa. (Valentino Rossi)
  • [Senna era] Troppo carico di emozioni. Questo era il suo limite: un grande talento portato a eccedere e di conseguenza a commettere errori. Se fossi stato un team manager avrei scelto Prost, che era chirurgico nella guida e nella condotta di gara. Molto più affidabile. (Jackie Stewart)

Gerhard Berger

  • Ayrton non aveva mezze misure. Non parlava con i preti o i vescovi. Aveva un colloquio con Dio.
  • Non poteva sopportare in nessuna maniera di essere battuto, in qualsiasi cosa, nello sport e nella vita. Voleva arrivare primo in macchina, fare lo scherzo più bello e spiritoso, conquistare le ragazze più carine.
  • [«Chi è il migliore (pilota) di tutti i tempi?»] Senna. È una domanda facile. Perché il connubio tra velocità, talento, strategia, professionalità, disciplina, personalità e charme erano uniche. In ognuna di queste era vicino alla perfezione.

Leo Turrini

  • [...] credo che con la scomparsa di Senna la Formula 1 abbia perso definitivamente l'innocenza. Non dobbiamo dimenticare che fino a quel drammatico fine settimana di Imola erano 12 anni che non si moriva più al volante di una monoposto. Sembrava ormai che fosse stato lasciato alle spalle un periodo nerissimo, nel quale le tragedie in pista erano quasi all'ordine del giorno. Ecco, in quel maledetto weekend di Imola ci rendiamo improvvisamente conto di quanto fossero fragili le nostre certezze. Per questo sostengo che la tragedia di Senna rappresentò la fine di un'epopea. Perché molto probabilmente Ayrton, insieme con altri illustri colleghi di allora, da Prost a Piquet, da Mansell a Schumacher, è stato uno degli ultimi mohicani. Dopo di loro, la F.1 è cambiata completamente. Lo choc fu talmente violento che vennero rifatti i circuiti in una notte o poco più. Le macchine stesse furono oggetto di un ripensamento strutturale e filosofico assoluto. La cultura della sicurezza in F.1 nasce proprio in quei giorni. Nulla è stato più come prima.
  • Era un personaggio straordinario, ma come tutti gli esseri umani aveva anche quello che in Guerre stellari viene definito il lato oscuro della forza. La mossa che Senna fa a Suzuka nel 1990, quando il destino gli offre l'opportunità di rivalersi su Prost, dal quale lui pensava di essere deliberatamente ingannato un anno prima, è di una violenza inaudita. Un anno dopo, nel giorno della conquista del suo terzo titolo mondiale, confermò quello che già tutti sapevano. Ecco, Senna era un pilota con un'umanità fuori dal comune, ma aveva anche un lato B, certamente meno nobile, come tutti.
  • L'ostilità che Senna dimostrò a più riprese nei confronti di Schumacher, che all'epoca era un debuttante della F.1, la dice lunga sulle sensazioni che provava il pilota brasiliano. Senna aveva capito che quel tedesco lì l'avrebbe detronizzato presto o tardi. Poi, il caso. Il 1° maggio del 1994 era Schumacher l'unico avversario in pista di Senna, che morì quando era in testa alla corsa. Forse, un segno del destino.

Note

  1. Dai sottotitoli di un documentario su Senna andato in onda su Cielo. Video disponibile su Youtube.com.
  2. Citato in Ayrton Senna, AtletidiCristo.org, a cura di Nicola Andrea Scorsone.  Fonte primaria? Fonte primaria?
  3. Citato in Sport e religione: ecco gli Atleti di Dio, Kikapress-it-yahoopartner.tumblr.com.
  4. Record: Ayrton Senna 5/5 1° maggio 2004.
  5. Record: Ayrton Senna 2/5 1º maggio 2004.
  6. Record: Ayrton Senna 1/5 1º maggio 2004.
  7. Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 49. ISBN 88-8598-826-2
  8. Citato in Luca Bimbati, Mansell: Ayrton il miglior rivale di sempre, Formulapassion.it, 1º maggio 2014.
  9. Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 50. ISBN 88-8598-826-2

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