Fanny Ardant: differenze tra le versioni

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==Filmografia==
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*''[[Sabrina (film 1995)|Sabrina]]'' (1995)
*''[[Sabrina (film 1995)|Sabrina]]'' (1995)
*''[[8 donne e un mistero]]'' (2002)
*''[[Il divo]]'' (2008)
*''[[Il divo]]'' (2008)
*''[[La grande bellezza]]'' (2013)
*''[[La grande bellezza]]'' (2013)

Versione delle 12:33, 26 dic 2021

Fanny Ardant nel 2005

Fanny Marguerite Judith Ardant (1949 – vivente), attrice e regista francese.

Citazioni di Fanny Ardant

  • Amo essere sorpresa con parti che non ho ancora recitato. Il mio grande lusso è sempre essere stata libera, le parti che amavo mi hanno resa felice.[1]
  • È strano ma tu conosci bene una persona solo dopo averci girato un film. Il cinema tira fuori l’essenza pura di quel che hai nel cuore.[2]

Citato in Fanny Ardant: «Non esiste passione sprecata, anzi: più ami, più rimani vivo»

Paola Casella, iodonna.it, 29 luglio 2019.

  • Ettore Scola era un saggio, mi ha dato grandi lezioni di vita. Antonioni era raffinatissimo, cerebrale. Mastroianni aveva una dolcezza commovente. Vittorio Gassman un’anima grande, ma tormentata: sul set di La famiglia soffriva già di depressione.
  • L’amore può farci perdere la ragione. Ci diamo un gran da fare per comportarci come animali sociali, è tutto un conformarsi alla società, alla famiglia, alla patria. Ma quando uno è innamorato pazzo non ha né il desiderio né l’energia di obbedire alla legge, non gliene importa più niente. L’amore è come una delle idee pure di Platone, ci si avvicina o ci si allontana, ma è sempre lì, a un passo da noi. E quando non è presente nella nostra vita l’arte prende il posto che l’amore ha lasciato vuoto.
  • La cosa bella della vita è che ha un inizio, un centro e una fine. Da quando si è adolescenti ci si rende conto che ad un certo punto la recita finirà. Ma finché non è detta l’ultima parola si deve vivere intensamente. E prepararsi a chiudere in bellezza, come a teatro.
  • [Su François Truffaut] Un uomo che narra una storia come quella di La signora della porta accanto è per me un’anima gemella. François pensava che si possa morire d’amore e ha voluto dirigere un film moderno sulla passione, perché la gente ritiene che sia roba da letteratura classica: Tolstoj, Stendhal, Balzac. Ma lui diceva: basta aprire il giornale e leggere la cronaca nera, tanta gente ancora oggi muore per passione. Molti lo trovano ridicolo, ma io credo che ci siano due tipi di morti: quella di Anna Karenina, che si getta sotto un treno, e quella dell’anima, in cui fisicamente sopravvivi ma muori dentro. E quando vengo a sapere che qualcuno soffre per una pena d’amore non prendo mai la cosa alla leggera. Che sia adolescente, giovane o vecchio, lo ascolto.

Note

  1. Dall'intervista di Alessandra De Tommasi, Festa del cinema di Roma 2019: intervista a Fanny Ardant, vogue.it, 23 ottobre 2019.
  2. Dall'intervista di Arianna Finos, Fanny Ardant, la signora delle passioni. "Gli uomini che si guardavano troppo allo specchio li ho tutti dimenticati", repubblica.it, 13 febbraio 2021.

Filmografia

Voci correlate

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