Gottfried Keller: differenze tra le versioni

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==''I tre giusti pettinai''==
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===Incipit===
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ARRIVI DALLA SASSONIA,<br>DALLA BAVIERA E DALLA SVEZIA<br><br>Gli abitanti di Seldwyla hanno dimostrato che col cambiare dei tempi e degli avvenimenti un'intera città di iniqui e di sconsiderati può venire a trovarsi in ristrettezze; i tre pettinai invece dimostrano che tre giusti non possono vivere a lungo sotto il medesimo tetto, senza finire col prendersi per i capelli.<br>Qui si tratta naturalmente della celeste [[giustizia]], oppure di quella naturale giustizia della coscienza umana; si tratta invece di quella tal giustizia anemica, che dal ''Pater Noster'' ha depennato l'invocazione: – ''E rimetti a noi i nostri debiti come noi pure li rimettiamo ai nostri debitori! – Una giustizia che non fa debiti, ma nemmeno ne sopporta; che non reca dispiaceri a nessuno, ma che nemmeno fa dei piaceri, che intende a buon conto lavorare e guadagnare bene, ma non intende metter fuori un soldo, che nella fedeltà al lavoro trova un'utilità, ma nessuna gioia.<br>Giusti di tal fatta non fracassano nessun lampione, ma nemmeno ne accendono di sorta. Né barlume di luce si sprigiona mai dalla loro persona: si danno da fare variamente qua e là, e per essi un affare vale l'altro, purché nessun pericolo vi sia connesso. Di preferenza si stabiliscono proprio là dove ci sono molte persone ingiuste, almeno nelsenso che essi danno all'ingiustizia, poiché se restassero da soli, ben presto tali giusti finirebbero col corrodersi vicendevolmente, come macine da mulino tra le quali non c'è chicco di grano da macinare. Quando accade loro un infortunio, essi se ne sono talmente meravigliati, è come se fossero infilzati su uno spiedo, dal momento che non hanno recato dispiacere a nessuno, visto e considerato che sono abituati a considerare il mondo come un ben custodito stabilimento poliziesco nel quale nessuno deve temere multe o contravvenzioni per il semplice fatto che ognuno scopa dinanzi alla propria porta, altrettanto diligentemente assicura i vasi dei fiori sul davanzale della finestra affinché non cadano in testa ai passanti, e innaffiandoli non lascia cader acqua nella strada.
ARRIVI DALLA SASSONIA,<br>DALLA BAVIERA E DALLA SVEZIA<br><br>Gli abitanti di Seldwyla hanno dimostrato che col cambiare dei tempi e degli avvenimenti un'intera città di iniqui e di sconsiderati può venire a trovarsi in ristrettezze; i tre pettinai invece dimostrano che tre giusti non possono vivere a lungo sotto il medesimo tetto, senza finire col prendersi per i capelli.<br>Qui si tratta naturalmente della celeste [[giustizia]], oppure di quella naturale giustizia della coscienza umana; si tratta invece di quella tal giustizia anemica, che dal ''Pater Noster'' ha depennato l'invocazione: – ''E rimetti a noi i nostri debiti come noi pure li rimettiamo ai nostri debitori! – Una giustizia che non fa debiti, ma nemmeno ne sopporta; che non reca dispiaceri a nessuno, ma che nemmeno fa dei piaceri, che intende a buon conto lavorare e guadagnare bene, ma non intende metter fuori un soldo, che nella fedeltà al lavoro trova un'utilità, ma nessuna gioia.<br>Giusti di tal fatta non fracassano nessun lampione, ma nemmeno ne accendono di sorta. Né barlume di luce si sprigiona mai dalla loro persona: si danno da fare variamente qua e là, e per essi un affare vale l'altro, purché nessun pericolo vi sia connesso. Di preferenza si stabiliscono proprio là dove ci sono molte persone ingiuste, almeno nelsenso che essi danno all'ingiustizia, poiché se restassero da soli, ben presto tali giusti finirebbero col corrodersi vicendevolmente, come macine da mulino tra le quali non c'è chicco di grano da macinare. Quando accade loro un infortunio, essi se ne sono talmente meravigliati, è come se fossero infilzati su uno spiedo, dal momento che non hanno recato dispiacere a nessuno, visto e considerato che sono abituati a considerare il mondo come un ben custodito stabilimento poliziesco nel quale nessuno deve temere multe o contravvenzioni per il semplice fatto che ognuno scopa dinanzi alla propria porta, altrettanto diligentemente assicura i vasi dei fiori sul davanzale della finestra affinché non cadano in testa ai passanti, e innaffiandoli non lascia cader acqua nella strada.



Versione delle 00:59, 24 set 2007

Gottfried Keller (1819 – 1890), scrittore svizzero.

I tre giusti pettinai

Incipit

ARRIVI DALLA SASSONIA,
DALLA BAVIERA E DALLA SVEZIA

Gli abitanti di Seldwyla hanno dimostrato che col cambiare dei tempi e degli avvenimenti un'intera città di iniqui e di sconsiderati può venire a trovarsi in ristrettezze; i tre pettinai invece dimostrano che tre giusti non possono vivere a lungo sotto il medesimo tetto, senza finire col prendersi per i capelli.
Qui si tratta naturalmente della celeste giustizia, oppure di quella naturale giustizia della coscienza umana; si tratta invece di quella tal giustizia anemica, che dal Pater Noster ha depennato l'invocazione: – E rimetti a noi i nostri debiti come noi pure li rimettiamo ai nostri debitori! – Una giustizia che non fa debiti, ma nemmeno ne sopporta; che non reca dispiaceri a nessuno, ma che nemmeno fa dei piaceri, che intende a buon conto lavorare e guadagnare bene, ma non intende metter fuori un soldo, che nella fedeltà al lavoro trova un'utilità, ma nessuna gioia.
Giusti di tal fatta non fracassano nessun lampione, ma nemmeno ne accendono di sorta. Né barlume di luce si sprigiona mai dalla loro persona: si danno da fare variamente qua e là, e per essi un affare vale l'altro, purché nessun pericolo vi sia connesso. Di preferenza si stabiliscono proprio là dove ci sono molte persone ingiuste, almeno nelsenso che essi danno all'ingiustizia, poiché se restassero da soli, ben presto tali giusti finirebbero col corrodersi vicendevolmente, come macine da mulino tra le quali non c'è chicco di grano da macinare. Quando accade loro un infortunio, essi se ne sono talmente meravigliati, è come se fossero infilzati su uno spiedo, dal momento che non hanno recato dispiacere a nessuno, visto e considerato che sono abituati a considerare il mondo come un ben custodito stabilimento poliziesco nel quale nessuno deve temere multe o contravvenzioni per il semplice fatto che ognuno scopa dinanzi alla propria porta, altrettanto diligentemente assicura i vasi dei fiori sul davanzale della finestra affinché non cadano in testa ai passanti, e innaffiandoli non lascia cader acqua nella strada.

[Gottfried Keller, I tre giusti pettinai, (Die Drei Gerechte Kammacher), dalla raccolta (Die Leute Seldwyla), traduzione di Rosario F. Esposito, Edizioni Paoline, Catania 1963.]

Bibliografia

  • Gottfried Keller, I tre giusti pettinai, (Die Drei Gerechte Kammacher), dalla raccolta (Die Leute Seldwyla), traduzione di Rosario F. Esposito, Edizioni Paoline, Catania 1963.

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