Il settimo sigillo: differenze tra le versioni

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== Frasi ==
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* E quando l'agnello aprì il settimo sigillo, si fece nel cielo un silenzio di circa mezz'ora. E vidi i sette angeli che stavano dinanzi a Dio, e furon loro date sette trombe… E il primo angelo diede fiato alla tromba, e ne venne grandine e fuoco misto a sangue e furono gettati sopra la terra, e la terza parte della terra fu arsa, e la terza parte degli alberi fu arsa, e fu arsa tutta l'erba verdeggiante. E il secondo angelo diede fiato alla tromba e una specie di grande montagna di fuoco ardente fu gettata dal mare, e la terza parte del mare diventò sangue… E il terzo angelo diede fiato alla sua tromba. E dal cielo cadde una stella grande, ardente come la fiaccola… La stella si chiamava Assenzio… ('''Karin''')
* E quando l'agnello aprì il settimo sigillo, si fece nel cielo un silenzio di circa mezz'ora. E vidi i sette angeli che stavano dinanzi a Dio, e furon loro date sette trombe… E il primo angelo diede fiato alla tromba, e ne venne grandine e fuoco misto a sangue e furono gettati sopra la terra, e la terza parte della terra fu arsa, e la terza parte degli alberi fu arsa, e fu arsa tutta l'erba verdeggiante. E il secondo angelo diede fiato alla tromba e una specie di grande montagna di fuoco ardente fu gettata dal mare, e la terza parte del mare diventò sangue… E il terzo angelo diede fiato alla sua tromba. E dal cielo cadde una stella grande, ardente come la fiaccola… La stella si chiamava Assenzio… <ref>Il brano qui citato è tratto pressochè integralmente dall' ''[[Apocalisse]]'' di [[Giovanni apostolo ed evangelista|San Giovanni evangelista]] (8, 1- 11).</ref>('''Karin''')


* Questa è la mia mano, posso muoverla e in essa pulsa il mio sangue. Il sole compie ancora il suo alto arco nel cielo. E io… Io, Antonius Block, gioco a scacchi con la Morte. ('''Antonius Block''')
* Questa è la mia mano, posso muoverla e in essa pulsa il mio sangue. Il sole compie ancora il suo alto arco nel cielo. E io… Io, Antonius Block, gioco a scacchi con la Morte. ('''Antonius Block''')
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* '''Cavaliere''': Io voglio sapere. Non credere. Non supporre. Voglio sapere. Voglio che Dio mi tenda la mano, che mi sveli il suo volto, mi parli. Lo chiamo nelle tenebre, ma a volte è come se non esistesse.<br/>'''Morte''': Forse non esiste. <br/>'''Cavaliere''': Allora la vita è un assurdo errore. Nessuno può vivere con la Morte davanti agli occhi sapendo che tutto è nulla.
* '''Cavaliere''': Io voglio sapere. Non credere. Non supporre. Voglio sapere. Voglio che Dio mi tenda la mano, che mi sveli il suo volto, mi parli. Lo chiamo nelle tenebre, ma a volte è come se non esistesse.<br/>'''Morte''': Forse non esiste. <br/>'''Cavaliere''': Allora la vita è un assurdo errore. Nessuno può vivere con la Morte davanti agli occhi sapendo che tutto è nulla.

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Versione delle 17:47, 6 ott 2007

Il settimo sigillo

Immagine Sjunde inseglet 1957.jpg.
Titolo originale

Det Sjunde inseglet

Lingua originale svedese e latino
Paese Svezia
Anno 1957
Genere Drammatico
Regia Ingmar Bergman
Sceneggiatura Ingmar Bergman
Produttore Allan Ekelund
Interpreti e personaggi

Il settimo sigillo, film del 1957 di Ingmar Bergman.

Frasi

  • E quando l'agnello aprì il settimo sigillo, si fece nel cielo un silenzio di circa mezz'ora. E vidi i sette angeli che stavano dinanzi a Dio, e furon loro date sette trombe… E il primo angelo diede fiato alla tromba, e ne venne grandine e fuoco misto a sangue e furono gettati sopra la terra, e la terza parte della terra fu arsa, e la terza parte degli alberi fu arsa, e fu arsa tutta l'erba verdeggiante. E il secondo angelo diede fiato alla tromba e una specie di grande montagna di fuoco ardente fu gettata dal mare, e la terza parte del mare diventò sangue… E il terzo angelo diede fiato alla sua tromba. E dal cielo cadde una stella grande, ardente come la fiaccola… La stella si chiamava Assenzio… [1](Karin)
  • Questa è la mia mano, posso muoverla e in essa pulsa il mio sangue. Il sole compie ancora il suo alto arco nel cielo. E io… Io, Antonius Block, gioco a scacchi con la Morte. (Antonius Block)
  • Mikael diventerà un grande acrobata, o un giocoliere che riuscirà a fare il numero più incredibile … Far rimanere un'ascia immobile in aria. (Jof)
  • Voglio parlarti il più sinceramente possibile, ma il mio cuore è vuoto. Il vuoto è uno specchio che mi guarda. Vi vedo riflessa la mia immagine e provo disgusto e paura. Per la mia indifferenza verso il prossimo mi sono isolato dalla compagnia umana. Ora vivo in un mondo di fantasmi, rinchiuso nei miei sogni e nelle mie fantasie. (Antonius Block)
  • È così crudelmente impensabile percepire Dio con i propri sensi? Perché deve nascondersi in una nebbia di mezze promesse e di miracoli che nessuno ha visto? Perché non posso uccidere Dio in me stesso? Perché continua a vivere in me in questo modo doloroso e umiliante, anche se io lo maledico e voglio strapparlo dal mio cuore? E perché, nonostante tutto, continua ad essere una realtà illusoria da cui non riesco a liberarmi? (Antonius Block)
  • Addio fanciulla, avrei potuto violentarti ma è un genere d'amore che non mi va, troppo faticoso tutto sommato.
  • Lo ricorderò, questo momento: il silenzio del crepuscolo, il profumo delle fragole, la ciotola del latte, i vostri visi colti su cui discende la sera, Michael che dorme sul carro, Jof e la sua lira… cercherò di ricordarmi quello che abbiamo detto e porterò con me questo ricordo delicatamente, come se fosse una coppa di latte appena munto che non si può versare, E sarà per me un conforto, qualcosa in cui credere. (Antonius Block)
  • Se tutto è imperfetto in questo imperfetto mondo, l'amore invece è perfetto nella sua assoluta e squisita imperfezione. (Jöns)
  • Ti tocca il nero. Si addice alla morte, non credi?. (Antonius Block)

Dialoghi

  • Cavaliere: Chi sei?
    Morte: Sono la morte.
    Cavaliere: Sei venuto a prendermi?
    Morte:È già da molto che ti cammino a fianco.
    Cavaliere: Me n'ero accorto


  • Cavaliere: Io voglio sapere. Non credere. Non supporre. Voglio sapere. Voglio che Dio mi tenda la mano, che mi sveli il suo volto, mi parli. Lo chiamo nelle tenebre, ma a volte è come se non esistesse.
    Morte: Forse non esiste.
    Cavaliere: Allora la vita è un assurdo errore. Nessuno può vivere con la Morte davanti agli occhi sapendo che tutto è nulla.

Note

  1. Il brano qui citato è tratto pressochè integralmente dall' Apocalisse di San Giovanni evangelista (8, 1- 11).

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