Elettrone: differenze tra le versioni
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Citazioni sull''''elettrone'''. |
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| ⚫ | * Fino a relativamente poco tempo fa, gli investigatori – i [[fisici]] – avevano a disposizione un ordinato manuale di tattiche per scovare delinquenti, scritto da un criminologo del XVII secolo chiamato [[Isaac Newton|Newton]]. Per decenni quel manuale ha funzionato alla perfezione, facendo scovare e punire i trasgressori. Sfortunatamente, l'elettrone è un criminale più astuto dei suoi predecessori e i metodi usati in precedenza non sono serviti a nulla quando si è cercato di catturarlo. Al suo confronto, gli antichi criminali erano banditi di second'ordine; diversamente da loro, l'elettrone non solo fugge e scompare, ma, nel farlo, infrange tutte le leggi conosciute. ([[Jorge Volpi]]) |
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L''''elettrone''' è una particella elementare della [[fisica]]. |
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| ⚫ | * Fino a relativamente poco tempo fa, gli investigatori – i [[fisici]] – avevano a disposizione un ordinato manuale di tattiche per scovare delinquenti, scritto da un criminologo del XVII secolo chiamato Newton. Per decenni quel manuale ha funzionato alla perfezione, facendo scovare e punire i trasgressori. Sfortunatamente, l'elettrone è un criminale più astuto dei suoi predecessori e i metodi usati in precedenza non sono serviti a nulla quando si è cercato di catturarlo. Al suo |
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Versione delle 15:23, 30 ott 2007
Citazioni sull'elettrone.
- Fino a relativamente poco tempo fa, gli investigatori – i fisici – avevano a disposizione un ordinato manuale di tattiche per scovare delinquenti, scritto da un criminologo del XVII secolo chiamato Newton. Per decenni quel manuale ha funzionato alla perfezione, facendo scovare e punire i trasgressori. Sfortunatamente, l'elettrone è un criminale più astuto dei suoi predecessori e i metodi usati in precedenza non sono serviti a nulla quando si è cercato di catturarlo. Al suo confronto, gli antichi criminali erano banditi di second'ordine; diversamente da loro, l'elettrone non solo fugge e scompare, ma, nel farlo, infrange tutte le leggi conosciute. (Jorge Volpi)
