Rana: differenze tra le versioni
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*''Al Re travicello | piovuto ai ranocchi, | mi levo il cappello | e piego i ginocchi; | lo predico anch'io | cascato da Dio | oh comodo, oh bello | un Re travicello. '' ([[Giuseppe Giusti]]) |
*''Al Re travicello | piovuto ai ranocchi, | mi levo il cappello | e piego i ginocchi; | lo predico anch'io | cascato da Dio | oh comodo, oh bello | un Re travicello. '' ([[Giuseppe Giusti]]) |
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*La [[luna]], rana d'[[oro]] del [[cielo]]. ([[Sergej Esenin]]) |
*La [[luna]], rana d'[[oro]] del [[cielo]]. ([[Sergej Esenin]]) |
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*Le rane possono anche strepitare più dei tori, ma non sanno tirare l'aratro nel campo né girare la ruota del torchio, e con la loro pelle non si fanno scarpe. ([[Kahlil Gibran]]) |
*Le rane possono anche strepitare più dei [[tori]], ma non sanno tirare l'aratro nel campo né girare la ruota del torchio, e con la loro pelle non si fanno scarpe. ([[Kahlil Gibran]]) |
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*Non sempre dove c'è l'[[acqua]] ci sono rane, ma là dove si sentono gracidare le rane c'è acqua. ([[Johann Wolfgang von Goethe]]) |
*Non sempre dove c'è l'[[acqua]] ci sono rane, ma là dove si sentono gracidare le rane c'è acqua. ([[Johann Wolfgang von Goethe]]) |
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*''Poi che da' granchi a rintegrar venuti | Delle ranocchie le fugate squadre, | Che non gli aveano ancor mai conosciuti, | Come volle colui ch'a tutti è padre, | Del [[topo]] vincitor furo abbattuti | Gli ordini, e volte invan l'opre leggiadre, | Sparse l'aste pel campo e le berrette | E le code topesche e le basette; ...'' ([[Giacomo Leopardi]]) |
*''Poi che da' granchi a rintegrar venuti | Delle ranocchie le fugate squadre, | Che non gli aveano ancor mai conosciuti, | Come volle colui ch'a tutti è padre, | Del [[topo]] vincitor furo abbattuti | Gli ordini, e volte invan l'opre leggiadre, | Sparse l'aste pel campo e le berrette | E le code topesche e le basette; ...'' ([[Giacomo Leopardi]]) |
Versione delle 09:24, 28 nov 2007
Citazioni sulla rana.
- Al Re travicello | piovuto ai ranocchi, | mi levo il cappello | e piego i ginocchi; | lo predico anch'io | cascato da Dio | oh comodo, oh bello | un Re travicello. (Giuseppe Giusti)
- La luna, rana d'oro del cielo. (Sergej Esenin)
- Le rane possono anche strepitare più dei tori, ma non sanno tirare l'aratro nel campo né girare la ruota del torchio, e con la loro pelle non si fanno scarpe. (Kahlil Gibran)
- Non sempre dove c'è l'acqua ci sono rane, ma là dove si sentono gracidare le rane c'è acqua. (Johann Wolfgang von Goethe)
- Poi che da' granchi a rintegrar venuti | Delle ranocchie le fugate squadre, | Che non gli aveano ancor mai conosciuti, | Come volle colui ch'a tutti è padre, | Del topo vincitor furo abbattuti | Gli ordini, e volte invan l'opre leggiadre, | Sparse l'aste pel campo e le berrette | E le code topesche e le basette; ... (Giacomo Leopardi)
- Sono come una corazzata chiusa in una stagno, appena mi muovo c'è la rivoluzione dei ranocchi. (dal film: Il ritorno di Don Camillo)
Proverbi
Còrsi
- Quandu canta la cigala, lu purcaghju piègni e para. Quandu canta la ranochja, lu purcaghju si spidochja.
- Quando canta la cicala, il porco piange e si prepara. Quando canta la ranocchia, il porco si spidocchia.
Italiani
- La rana è usa ai pantani, se non ci va oggi ci andrà domani.
- La rana non morde, perché non ha denti.
- La rana, o salta o piscia, ma mai non sbrana.
- Le rane han perso la coda perché non seppero chiedere aiuto.
- Quanto più la rana gonfia, più presto crepa.
- Rane, malsane.
Toscani
- Rana di palude sempre si salva.