Il settimo sigillo: differenze tra le versioni

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'''''Il settimo sigillo''''', [[film]] del 1957 di [[Ingmar Bergman]].
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== Frasi ==
== Frasi ==


* E quando l'agnello aprì il settimo sigillo, si fece nel cielo un silenzio di circa mezz'ora. E vidi i sette angeli che stavano dinanzi a Dio, e furon loro date sette trombe… E il primo angelo diede fiato alla tromba, e ne venne grandine e fuoco misto a sangue e furono gettati sopra la terra, e la terza parte della terra fu arsa, e la terza parte degli alberi fu arsa, e fu arsa tutta l'erba verdeggiante. E il secondo angelo diede fiato alla tromba e una specie di grande montagna di fuoco ardente fu gettata dal mare, e la terza parte del mare diventò sangue… E il terzo angelo diede fiato alla sua tromba. E dal cielo cadde una stella grande, ardente come la fiaccola… La stella si chiamava Assenzio… <ref>Il brano qui citato è tratto pressoché integralmente dall' ''[[Apocalisse]]'' di [[Giovanni apostolo ed evangelista|San Giovanni evangelista]] (8, 1– 11).</ref>('''Karin''')
* E quando l'agnello aperse il settimo sigillo, si fe' nel cielo un profondo silenzio di mezz'ora. E vidi i sette angeli che stavano dinnanzi a Dio, e furono loro date sette trombe. [...] E allora il primo angelo die' fiato alla tromba, e ne venne grandine e fuoco misto a sangue. E così furono gettati sopra alla terra, e la terza parte della terra fu arsa, e la terza parte degli alberi fu arsa, e fu arsa l'erba verdeggiante. E quindi il secondo angelo die' fiato alla tromba e una specie di grande montagna di fuoco ardente fu gettata in fondo al mare, e la terza parte del mare diventò saggia [...] E anche il terzo angelo die' fiato alla sua tromba. E dall'alto del cielo cadde una stella grande, ardente come fiaccola. La stella si chiamava [...] Assenzio. <ref>Il brano qui citato è tratto pressoché integralmente dall' ''[[Apocalisse]]'' di [[Giovanni apostolo ed evangelista|San Giovanni evangelista]] (8, 1– 11).</ref>('''Karin''')


* Questa è la mia mano, posso muoverla e in essa pulsa il mio sangue. Il sole compie ancora il suo alto arco nel cielo. E io… Io, Antonius Block, gioco a scacchi con la Morte. ('''Antonius Block''')
* Questa è la mia mano, posso muoverla, e in essa pulsa il mio sangue. Il sole compie ancora il suo alto arco nel cielo. E io... Io, Antonius Block, gioco a scacchi con la Morte. ('''Antonius Block''')


* Mikael diventerà un grande acrobata, o un giocoliere che riuscirà a fare il numero più incredibile Far rimanere un'ascia immobile in aria. ('''Jof''')
* Mikael diventerà un grande acrobata, oppure un giocoliere famoso per un suo straordinario incredibile esercizio [...] Quello di far restare ferma nell'aria una clava. ('''Jof''')


* Voglio parlarti il più sinceramente possibile, ma il mio cuore è vuoto. Il vuoto è uno specchio che mi guarda. Vi vedo riflessa la mia immagine e provo disgusto e paura. Per la mia indifferenza verso il prossimo mi sono isolato dalla compagnia umana. Ora vivo in un mondo di fantasmi, rinchiuso nei miei sogni e nelle mie fantasie. ('''Antonius Block''')
* Vorrei confessarmi ma non ne sono capace, perché il mio cuore è vuoto. Ed è vuoto come uno specchio che sono costretto a fissare. Mi ci vedo riflesso e provo soltanto disgusto e paura. Vi leggo indifferenza verso il prossimo, verso tutti i miei irriconoscibili simili. Vi scorgo immagini di incubo nate dai miei sogni e dalle mie fantasie. ('''Antonius Block''')


* È così crudelmente impensabile percepire Dio con i propri sensi? Perché deve nascondersi in una nebbia di mezze [[promessa|promesse]] e di miracoli che nessuno ha visto? Perché non posso uccidere Dio in me stesso? Perché continua a vivere in me in questo modo doloroso e umiliante, anche se io lo maledico e voglio strapparlo dal mio cuore? E perché, nonostante tutto, continua ad essere una realtà illusoria da cui non riesco a liberarmi? ('''Antonius Block''')
* Perché non è possibile cogliere Dio coi propri sensi? Per quale ragione si nasconde tra mille e mille [[promessa|promesse]] e preghiere sussurrate e incomprensibili miracoli? Perché io dovrei avere fede nella fede degli altri? Che cosa sarà di coloro i quali non sono capaci vogliono avere fede? Perché non posso uccidere Dio in me stesso? Perché continua a vivere in me sia pure in modo vergognoso e umiliante anche se io lo maledico e voglio strapparlo dal mio cuore? E perché nonostante tutto egli continua a essere uno struggente richiamo di cui non riesco a liberarmi? ('''Antonius Block''')


* Addio fanciulla, avrei potuto violentarti ma è un genere d'amore che non mi va, troppo faticoso tutto sommato.
* Addio fanciulla, avrei potuto violentarti ma è un genere d'amore che non mi va. Troppo faticoso tutto sommato.


* Lo ricorderò, questo momento: il silenzio del crepuscolo, il profumo delle fragole, la ciotola del latte, i vostri visi colti su cui discende la sera, Michael che dorme sul carro, Jof e la sua lira… cercherò di ricordarmi quello che abbiamo detto e porterò con me questo ricordo delicatamente, come se fosse una coppa di latte appena munto che non si può versare, E sarà per me un conforto, qualcosa in cui credere. ('''Antonius Block''')
* Lo ricorderò, questo momento: il silenzio del crepuscolo, il profumo delle fragole, la ciotola del latte, i vostri volti su cui discende la sera, Mikael che dorme sul carro, Jof e la sua lira… cercherò di ricordarmi quello che abbiamo detto e porterò con me questo ricordo delicatamente, come se fosse una coppa di latte appena munto che non si vuol versare, E sarà per me un conforto, qualcosa in cui credere. ('''Antonius Block''')


*Se tutto è imperfetto in questo imperfetto mondo, l'amore invece è perfetto nella sua assoluta e squisita imperfezione. ('''Jöns''')
*Se tutto è imperfetto in questo imperfetto mondo, l'amore invece è perfetto nella sua assoluta e squisita imperfezione. ('''Jöns''')


*Ti tocca il nero. Si addice alla morte, non credi?. ('''Antonius Block''')


== Dialoghi ==
== Dialoghi ==


* '''Antonius Block''': Ti tocca il nero.<br>'''Morte''': Si addice alla Morte, non credi?
* '''Cavaliere''': Chi sei?<br>'''Morte''': Sono la morte.<br />'''Cavaliere''': Sei venuto a prendermi? <br />'''Morte''': È già da molto che ti cammino a fianco. <br />'''Cavaliere''': Me n'ero accorto...


* '''Antonius Block''': Chi sei tu?<br>'''Morte''': Sono la morte.<br />'''Antonius''': Sei venuta a prendermi? <br />'''Morte''': È già da molto che ti cammino a fianco. <br />'''Antonius''': Me n'ero accorto.
* '''Cavaliere''': Io voglio sapere. Non credere. Non supporre. Voglio sapere. Voglio che Dio mi tenda la mano, che mi sveli il suo volto, mi parli. Lo chiamo nelle tenebre, ma a volte è come se non esistesse.<br />'''Morte''': Forse non esiste. <br />'''Cavaliere''': Allora la vita è un assurdo errore. Nessuno può vivere con la Morte davanti agli occhi sapendo che tutto è nulla.

* '''Antonius Block''': Io vorrei sapere, senza fede, senza ipotesi, voglio la certezza. Voglio che Iddio mi tenda la mano e scopra il suo volto nascosto e voglio che mi parli [...] Lo chiamo e lo invoco, e se Egli non risponde io penso che non esiste.<br />'''Morte''': Forse è così, forse non esiste. <br />'''Antonius''': Ma allora la vita non è che un vuoto senza fine. Nessuno può vivere sapendo di dover morire un giorno come cadendo nel nulla senza speranza.


==Note==
==Note==

Versione delle 00:01, 1 dic 2007

Il settimo sigillo

Immagine Sjunde inseglet 1957.jpg.
Titolo originale

Det Sjunde inseglet

Lingua originale svedese e latino
Paese Svezia
Anno 1957
Genere Drammatico
Regia Ingmar Bergman
Sceneggiatura Ingmar Bergman
Produttore Allan Ekelund
Interpreti e personaggi

Il settimo sigillo, film del 1957 di Ingmar Bergman.

Frasi

  • E quando l'agnello aperse il settimo sigillo, si fe' nel cielo un profondo silenzio di mezz'ora. E vidi i sette angeli che stavano dinnanzi a Dio, e furono loro date sette trombe. [...] E allora il primo angelo die' fiato alla tromba, e ne venne grandine e fuoco misto a sangue. E così furono gettati sopra alla terra, e la terza parte della terra fu arsa, e la terza parte degli alberi fu arsa, e fu arsa l'erba verdeggiante. E quindi il secondo angelo die' fiato alla tromba e una specie di grande montagna di fuoco ardente fu gettata in fondo al mare, e la terza parte del mare diventò saggia [...] E anche il terzo angelo die' fiato alla sua tromba. E dall'alto del cielo cadde una stella grande, ardente come fiaccola. La stella si chiamava [...] Assenzio. [1](Karin)
  • Questa è la mia mano, posso muoverla, e in essa pulsa il mio sangue. Il sole compie ancora il suo alto arco nel cielo. E io... Io, Antonius Block, gioco a scacchi con la Morte. (Antonius Block)
  • Mikael diventerà un grande acrobata, oppure un giocoliere famoso per un suo straordinario incredibile esercizio [...] Quello di far restare ferma nell'aria una clava. (Jof)
  • Vorrei confessarmi ma non ne sono capace, perché il mio cuore è vuoto. Ed è vuoto come uno specchio che sono costretto a fissare. Mi ci vedo riflesso e provo soltanto disgusto e paura. Vi leggo indifferenza verso il prossimo, verso tutti i miei irriconoscibili simili. Vi scorgo immagini di incubo nate dai miei sogni e dalle mie fantasie. (Antonius Block)
  • Perché non è possibile cogliere Dio coi propri sensi? Per quale ragione si nasconde tra mille e mille promesse e preghiere sussurrate e incomprensibili miracoli? Perché io dovrei avere fede nella fede degli altri? Che cosa sarà di coloro i quali non sono capaci né vogliono avere fede? Perché non posso uccidere Dio in me stesso? Perché continua a vivere in me sia pure in modo vergognoso e umiliante anche se io lo maledico e voglio strapparlo dal mio cuore? E perché nonostante tutto egli continua a essere uno struggente richiamo di cui non riesco a liberarmi? (Antonius Block)
  • Addio fanciulla, avrei potuto violentarti ma è un genere d'amore che non mi va. Troppo faticoso tutto sommato.
  • Lo ricorderò, questo momento: il silenzio del crepuscolo, il profumo delle fragole, la ciotola del latte, i vostri volti su cui discende la sera, Mikael che dorme sul carro, Jof e la sua lira… cercherò di ricordarmi quello che abbiamo detto e porterò con me questo ricordo delicatamente, come se fosse una coppa di latte appena munto che non si vuol versare, E sarà per me un conforto, qualcosa in cui credere. (Antonius Block)
  • Se tutto è imperfetto in questo imperfetto mondo, l'amore invece è perfetto nella sua assoluta e squisita imperfezione. (Jöns)


Dialoghi

  • Antonius Block: Ti tocca il nero.
    Morte: Si addice alla Morte, non credi?
  • Antonius Block: Chi sei tu?
    Morte: Sono la morte.
    Antonius: Sei venuta a prendermi?
    Morte: È già da molto che ti cammino a fianco.
    Antonius: Me n'ero accorto.
  • Antonius Block: Io vorrei sapere, senza fede, senza ipotesi, voglio la certezza. Voglio che Iddio mi tenda la mano e scopra il suo volto nascosto e voglio che mi parli [...] Lo chiamo e lo invoco, e se Egli non risponde io penso che non esiste.
    Morte: Forse è così, forse non esiste.
    Antonius: Ma allora la vita non è che un vuoto senza fine. Nessuno può vivere sapendo di dover morire un giorno come cadendo nel nulla senza speranza.

Note

  1. Il brano qui citato è tratto pressoché integralmente dall' Apocalisse di San Giovanni evangelista (8, 1– 11).

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