Pinotta: differenze tra le versioni

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===[[Incipit]]===
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PERSONAGGI<br>PINOTTA<br>BALDO<br>ANDREA - Capo e padrone della Filanda<br>( Nella definitiva stesura del presente Idillio sono stati inclusi alcuni versi della Cantata: ''In filanda'').<br>'''PRELUDIO'''<br>LA VOCE DEGLI ZEFFIRI (dall'interno)<br>'''Di Primavera<br>gli Zeffiri noi siamo,<br>che da [[mattino|mattina]] a [[sera]]<br>per piani e monti<br>per laghi e fiumi - erriamo,<br>e dei fiori i profumi,<br>de' rosignoli il [[pianto]],<br>via per gli aperti [[cielo|cieli]] - diffondiamo.<br>Or di due [[cuore|cori]] amanti - ricantiamo<br>la dolce i[[storia]]...<br>Udite, udite, o belle<br>fanciulle, o forti giovani, l'idillio nato al lume delle [[stella|stelle]]! '''<br>'''ATTO PRIMO'''<br>''L'interno di una filanda, in Lombardia. - Vasta sala dagli ampi finestroni; a destra, lunga riga di telai; a sinistra, gli arcolai e le bacinelle per bagnar la seta. - Una grande immagine della Vergine, un Crocifisso alla parete. - È l'ora del primo mattino. - Il [[giorno]] si fa sempre più luminoso, a poco a poco''.<br>CORO DELLE OPERAIE<br>(''da lontano, avvicinandosi lentamente'')<br>'''Appena di roseo<br>color tinto è il cielo,<br>appena le tenebre<br>squarciato hanno il velo;<br>il [[sole]] nascente,<br>[[sorriso]] d'[[amore|amor]],<br>saluti la gente<br>già prona al lavor.
'''PERSONAGGI'''<br>PINOTTA<br>BALDO<br>ANDREA - Capo e padrone della Filanda<br>( Nella definitiva stesura del presente Idillio sono stati inclusi alcuni versi della Cantata: ''In filanda'').<br>'''PRELUDIO'''<br>LA VOCE DEGLI ZEFFIRI (dall'interno)<br>'''Di Primavera<br>gli Zeffiri noi siamo,<br>che da [[mattino|mattina]] a [[sera]]<br>per piani e monti<br>per laghi e fiumi - erriamo,<br>e dei fiori i profumi,<br>de' rosignoli il [[pianto]],<br>via per gli aperti [[cielo|cieli]] - diffondiamo.<br>Or di due [[cuore|cori]] amanti - ricantiamo<br>la dolce i[[storia]]...<br>Udite, udite, o belle<br>fanciulle, o forti giovani, l'idillio nato al lume delle [[stella|stelle]]! '''<br>'''ATTO PRIMO'''<br>''L'interno di una filanda, in Lombardia. - Vasta sala dagli ampi finestroni; a destra, lunga riga di telai; a sinistra, gli arcolai e le bacinelle per bagnar la seta. - Una grande immagine della Vergine, un Crocifisso alla parete. - È l'ora del primo mattino. - Il [[giorno]] si fa sempre più luminoso, a poco a poco''.<br>CORO DELLE OPERAIE<br>(''da lontano, avvicinandosi lentamente'')<br>'''Appena di roseo<br>color tinto è il cielo,<br>appena le tenebre<br>squarciato hanno il velo;<br>il [[sole]] nascente,<br>[[sorriso]] d'[[amore|amor]],<br>saluti la gente<br>già prona al lavor.


{{NDR|''Pinotta'', Giovanni Targioni-Tozzetti, musica di Pietro Mascagni, Arti Grafiche S. Belforte & C., Livorno (anno ?).}}
{{NDR|''Pinotta'', Giovanni Targioni-Tozzetti, musica di Pietro Mascagni, Arti Grafiche S. Belforte & C., Livorno (anno ?).}}

Versione delle 11:03, 8 dic 2007

Pinotta, idillio in due atti, parole di Giovanni Targioni-Tozzetti musica di Pietro Mascagni. La prima rappresentazione avvenne al Teatro del Casinò Municipale di San Remo, nella Quaresima dell'anno 1932. Le scene sono state fatte su bozzetti di Antonio Carbognani.

Incipit

PERSONAGGI
PINOTTA
BALDO
ANDREA - Capo e padrone della Filanda
( Nella definitiva stesura del presente Idillio sono stati inclusi alcuni versi della Cantata: In filanda).
PRELUDIO
LA VOCE DEGLI ZEFFIRI (dall'interno)
Di Primavera
gli Zeffiri noi siamo,
che da mattina a sera
per piani e monti
per laghi e fiumi - erriamo,
e dei fiori i profumi,
de' rosignoli il pianto,
via per gli aperti cieli - diffondiamo.
Or di due cori amanti - ricantiamo
la dolce istoria...
Udite, udite, o belle
fanciulle, o forti giovani, l'idillio nato al lume delle stelle!

ATTO PRIMO
L'interno di una filanda, in Lombardia. - Vasta sala dagli ampi finestroni; a destra, lunga riga di telai; a sinistra, gli arcolai e le bacinelle per bagnar la seta. - Una grande immagine della Vergine, un Crocifisso alla parete. - È l'ora del primo mattino. - Il giorno si fa sempre più luminoso, a poco a poco.
CORO DELLE OPERAIE
(da lontano, avvicinandosi lentamente)
Appena di roseo
color tinto è il cielo,
appena le tenebre
squarciato hanno il velo;
il sole nascente,
sorriso d'amor,
saluti la gente
già prona al lavor.

[Pinotta, Giovanni Targioni-Tozzetti, musica di Pietro Mascagni, Arti Grafiche S. Belforte & C., Livorno (anno ?).]