Il buono, il brutto, il cattivo: differenze tra le versioni

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Versione delle 03:33, 17 dic 2007

Il buono, il brutto, il cattivo

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Titolo originale

Il buono, il brutto, il cattivo

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 1966
Genere Western
Regia Sergio Leone
Soggetto Sergio Leone, Luciano Vincenzoni
Sceneggiatura Sergio Leone, Luciano Vincenzoni, Agenore Incrocci, Furio Scarpelli
Produttore Alberto Grimaldi
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il buono, il brutto, il cattivo, film italiano del 1966 con Clint Eastwood, regia di Sergio Leone.

Frasi

  • Quando cerco qualcuno lo trovo sempre. Per questo mi pagano. (Sentenza)
  • Chi mi frega e poi non mi ammazza, vuol dire che non ha capito niente di Tuco. (Tuco)
  • Non basta una corda a fare un impiccato. (Sentenza)
  • Ecco, questi sono i tuoi cinquecento dollari. Ah già, dimenticavo. Lui me ne ha dati mille, sai... Voleva che io ti ammazzassi... Il guaio è che quando uno mi paga gli porto sempre a termine il lavoro e tu dovresti saperlo. (Sentenza)
  • Di tutte le più luride fetenti porcate che... (Tuco)
  • Che ingrato, dopo tutte le volte che t'ho salvato la vita. (Il buono) [Il buono abbandona Tuco nel deserto]
  • Sto cercando un mezzo sigaro, con dietro la faccia di un gran figlio di cagna alto, biondo e che parla poco. (Tuco) [Parlando del buono]
  • Io dormirò tranquillo perché so che il mio peggior nemico veglia su di me. (Il buono)
  • Non lo conosci e lo chiami al buio? (Sentenza) [Parlando di Bill Carson, riferendosi alla sua donna]
  • Eh certo che anche per uno come me è una gran cosa sapere che pioggia o vento, da qualche parte c'è un piatto di minestra calda che ti aspetta. (Tuco)
  • I tipi grossi come te mi piacciono, perché quando cascano, fanno tanto rumore. (Tuco)
  • Non vorrei essere nei panni del tuo amico, sai; più forte canta il coro, più forte pesta Wallace. (Un detenuto) [Parlando al buono, riferendosi a Tuco]
  • Quando si spara, si spara, non si parla. (Tuco)
  • Ogni pistola ha la sua voce, e questa la conosco. (Il buono) [riferendosi a Tuco]
  • Vado, l' ammazzo e torno. (Tuco) [riferendosi a Sentenza]
  • Chi possiede più bottiglie per ubriacare i soldati e mandarli al macello, quello vince. Noi e quelli dall'altra parte del fiume abbiamo solo una cosa in comune: la puzza dell'alcool. (Il capitano nordista alcolizzato)
  • Vedi, il mondo si divide in due categorie: chi ha la pistola carica, e chi scava. Tu scavi. (Il buono) [riferendosi a Tuco]
  • Levati la pistola e mettiti le mutande. (Il buono)
  • È un bel tipo mio fratello... Ah sì, perché non te l'avevo detto, ma il capo qui è mio fratello. Insomma, a Roma c'è il Papa e qui c'è mio fratello. (Tuco)
  • Riconosci quest'occhiello biondo? Mettici dentro il collo! (Tuco) [Mostrando al "buono" un cappio]
  • Heyyy Biondooo... Lo sai di chi sei figlio tuuu? Sei il figlio di una grandissima puttaaaa... [musica](Tuco)

Dialoghi

  • [Tuco e Joe vedono avvicinarsi una colonna con le uniforme grigie]
    Tuco: Dio è con noi perché anche lui odia gli Yankee!
    [I soldati si tolgono la polvere dalle uniformi blu]
    Joe: No, Dio non è con noi, perché anche lui odia gli imbecilli...
  • Joe: Uno, due, tre, quattro, cinque, sei... Sei, numero perfetto!
    Sentenza: Non è tre il numero perfetto?
    Joe: Sì, ma io ho sei colpi qui dentro..."
  • [I cacciatori di taglie catturano Tuco]: Hey lo sai che la tua faccia somiglia a quella di uno che vale duemila dollari.
    Joe [comparendo alle loro spalle]: Già ma... tu non somigli a quello che li incassa...
  • [Tuco cerca di leggere un biglietto lasciato da Sentenza]
    Tuco: Ci rivedremo... i... id... id...
    Joe: "Idiota". È per te.
  • Tuco: Il mondo è diviso in due, amico mio: quelli che hanno la corda al collo e quelli che la tagliano. Solo che il collo dentro la corda è il mio, sono io che rischio, perciò la prossima volta voglio più della metà.
    Joe: Sì, è vero che tu rischi. Ma io taglio e se tu mi abbassi la percentuale... sigaro? ... potrei sbagliare la mira.
  • Pablo: Va per la tua strada Tuco. Va via. E che il signore abbia..
    Tuco: Certo che me ne vado! Ma aspettando che il signore si ricordi di me, io Tuco Benedicto Pacifico Juan Maria Ramirez, ti voglio dire una cosa. Tu ti credi meglio di me, ma dalle nostre parti se uno non vuole morire di fame o fa il prete o fa il bandito. Tu hai scelto la tua strada, io ho scelto la mia. È la mia la più dura! Tu parli di padre e di madre, ma quando te ne sei andato a fare il frate, io sono rimasto! Avevo dieci, dodici anni, c'era da sgobbare, e io l'ho fatto. E sapevo che era inutile. E adesso sai cosa ti dico? Tu ti sei fatto frate solo perché sei troppo vigliacco per fare quello che faccio io. [si prendono a pugni]
  • Tuco: Biondo! I dollari, eccoli, sono qui! I doll.... [Tuco vede un cappio, e gli cadono i dollari dalle mani] Stai scherzando, vero Biondo... tu... mi vuoi fare uno scherzo, eh?
    Joe: Non è uno scherzo, è una corda. Su, avanti, mettici dentro il collo, Tuco.

Immagini

Il triplo duello finale


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