Fred Uhlman: differenze tra le versioni

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'''Fred Uhlmann''' (1901 – 1985), avvocato, pittore e scrittore tedesco.
'''Fred Uhlmann''' (1901 – 1985), avvocato, pittore e scrittore tedesco.


==[[Incipit]] di ''L'amico ritrovato''==
==[[Incipit]] di alcune opere==
=== ''L'amico ritrovato''===
Entrò nella mia vita nel febbraio del 1932 per non uscirne più. Da allora è passato più di un quarto di secolo, più di novemila giorni tediosi e senza scopo, che l'assenza della speranza ha reso tutti ugualmente vuoti – giorni e anni, molti dei quali morti come le foglie secche su un albero inaridito. Ricordo il giorno e l'ora in cui il mio sguardo si posò per la prima volta sul ragazzo che doveva diventare la fonte della mia più grande felicità e della mia più totale disperazione.
Entrò nella mia vita nel febbraio del 1932 per non uscirne più. Da allora è passato più di un quarto di secolo, più di novemila giorni tediosi e senza scopo, che l'assenza della speranza ha reso tutti ugualmente vuoti – giorni e anni, molti dei quali morti come le foglie secche su un albero inaridito. Ricordo il giorno e l'ora in cui il mio sguardo si posò per la prima volta sul ragazzo che doveva diventare la fonte della mia più grande felicità e della mia più totale disperazione.


{{NDR|Feltrinelli/Loescher, traduzione di Maria Giulia Castagnone}}
{{NDR|Feltrinelli/Loescher, traduzione di Maria Giulia Castagnone}}


==[[Incipit]] di ''Storia di un uomo''==
=== ''Storia di un uomo''===


Non è che sappia poi molto delle origini della mia famiglia, che era di Freudenthal, un piccolo villaggio non lontano da Stoccarda. A quanto mi consta, prima del XVIII secolo gli ebrei in Germania non avevano neppure un cognome. In tutto il Württemberg c'erano soltanto cinquecento ebrei. Tenuti ai margini di tutte le maggiori città, dipendevano completamente dal Duca, il quale poteva espellerli a suo piacimento e li teneva con sé a patto di ricavarne qualche vantaggio.
Non è che sappia poi molto delle origini della mia famiglia, che era di Freudenthal, un piccolo villaggio non lontano da Stoccarda. A quanto mi consta, prima del XVIII secolo gli ebrei in Germania non avevano neppure un cognome. In tutto il Württemberg c'erano soltanto cinquecento ebrei. Tenuti ai margini di tutte le maggiori città, dipendevano completamente dal Duca, il quale poteva espellerli a suo piacimento e li teneva con sé a patto di ricavarne qualche vantaggio.


{{NDR|Feltrinelli, Milano 1987, traduzione di Lucio Trevisan}}
{{NDR|Feltrinelli, Milano 1987, traduzione di Lucio Trevisan}}

===''Un'anima non vile''===
Mio caro Hans, ti scrivo questa lettera dalla prigione di Spandau il 10 settembre 1944, tre giorni prima di essere assassinato come i miei amici: Schulenburg, Stauffenberg, Moltke che, come me, hanno preso parte al complotto per uccidere Hitler. Non so se riceverai mai questa lettera. Mi aiuterebbe in un certo senso a morire; perché affronterei la morte con la coscienza più leggera, sapendo che essa può aiutarti a perdonarmi e a capire perché ho trattato te, l'unico vero amico, che abbia mai avuto e amato, in modo così sleale e vigliacco.

===''Niente resurrezione, per favore''===
Si fermò e si guardò intorno. Era questa la città che lo avevano costretto a lasciare vent'anni fa? Non potevano esserci dubbi. La hostess dell'aereo l'aveva annunciata, il nome era scritto a caratteri di scatola sull'aereoporto. D'impulso, aveva afferrato la valigia appena l'apparecchio si era arrestato, ed era sceso. Non sapeva spiegarsi perché l'avesse fatto.


== Altri progetti==
== Altri progetti==

Versione delle 03:12, 24 dic 2007

Fred Uhlmann (1901 – 1985), avvocato, pittore e scrittore tedesco.

Incipit di alcune opere

L'amico ritrovato

Entrò nella mia vita nel febbraio del 1932 per non uscirne più. Da allora è passato più di un quarto di secolo, più di novemila giorni tediosi e senza scopo, che l'assenza della speranza ha reso tutti ugualmente vuoti – giorni e anni, molti dei quali morti come le foglie secche su un albero inaridito. Ricordo il giorno e l'ora in cui il mio sguardo si posò per la prima volta sul ragazzo che doveva diventare la fonte della mia più grande felicità e della mia più totale disperazione.

[Feltrinelli/Loescher, traduzione di Maria Giulia Castagnone]

Storia di un uomo

Non è che sappia poi molto delle origini della mia famiglia, che era di Freudenthal, un piccolo villaggio non lontano da Stoccarda. A quanto mi consta, prima del XVIII secolo gli ebrei in Germania non avevano neppure un cognome. In tutto il Württemberg c'erano soltanto cinquecento ebrei. Tenuti ai margini di tutte le maggiori città, dipendevano completamente dal Duca, il quale poteva espellerli a suo piacimento e li teneva con sé a patto di ricavarne qualche vantaggio.

[Feltrinelli, Milano 1987, traduzione di Lucio Trevisan]

Un'anima non vile

Mio caro Hans, ti scrivo questa lettera dalla prigione di Spandau il 10 settembre 1944, tre giorni prima di essere assassinato come i miei amici: Schulenburg, Stauffenberg, Moltke che, come me, hanno preso parte al complotto per uccidere Hitler. Non so se riceverai mai questa lettera. Mi aiuterebbe in un certo senso a morire; perché affronterei la morte con la coscienza più leggera, sapendo che essa può aiutarti a perdonarmi e a capire perché ho trattato te, l'unico vero amico, che abbia mai avuto e amato, in modo così sleale e vigliacco.

Niente resurrezione, per favore

Si fermò e si guardò intorno. Era questa la città che lo avevano costretto a lasciare vent'anni fa? Non potevano esserci dubbi. La hostess dell'aereo l'aveva annunciata, il nome era scritto a caratteri di scatola sull'aereoporto. D'impulso, aveva afferrato la valigia appena l'apparecchio si era arrestato, ed era sceso. Non sapeva spiegarsi perché l'avesse fatto.

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