Pinotta: differenze tra le versioni

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L'interno di una filanda, in Lombardia.<br/>
L'interno di una filanda, in Lombardia.<br/>


{{NDR|preludio}}'''La voce degli zeffiri''':<br/>Di Primavera<br/>gli Zeffiri noi siamo,<br/>che da mattina a sera<br/>per piani e monti<br/>per laghi e fiumi - erriamo,<br/>e dei fiori i profumi,<br/>de' rosignoli il pianto,<br/>via per gli aperti cieli - diffondiamo.<br/>Or di due cori amanti - ricantiamo<br/>la dolce istoria...<br/>Udite, udite, o belle<br/>fanciulle, o forti giovani, l'idillio nato al lume delle stelle!<br/><br/>
'''Coro delle operaie''': Appena di roseo<br>color tinto è il cielo,<br>appena le tenebre<br>squarciato hanno il velo;<br>il [[sole]] nascente,<br>[[sorriso]] d'[[amore|amor]],<br>saluti la gente<br>già prona al lavor.
'''Coro delle operaie''': Appena di roseo<br>color tinto è il cielo,<br>appena le tenebre<br>squarciato hanno il velo;<br>il [[sole]] nascente,<br>[[sorriso]] d'[[amore|amor]],<br>saluti la gente<br>già prona al lavor.



Versione delle 22:43, 26 dic 2007

Pinotta, idillio in due atti, parole di Giovanni Targioni-Tozzetti musica di Pietro Mascagni. La prima rappresentazione avvenne al Teatro del Casinò Municipale di San Remo, nella Quaresima dell'anno 1932. Le scene sono state fatte su bozzetti di Antonio Carbognani.

Incipit

L'interno di una filanda, in Lombardia.

[preludio]La voce degli zeffiri:
Di Primavera
gli Zeffiri noi siamo,
che da mattina a sera
per piani e monti
per laghi e fiumi - erriamo,
e dei fiori i profumi,
de' rosignoli il pianto,
via per gli aperti cieli - diffondiamo.
Or di due cori amanti - ricantiamo
la dolce istoria...
Udite, udite, o belle
fanciulle, o forti giovani, l'idillio nato al lume delle stelle!

Coro delle operaie: Appena di roseo
color tinto è il cielo,
appena le tenebre
squarciato hanno il velo;
il sole nascente,
sorriso d'amor,
saluti la gente
già prona al lavor.

[Pinotta, Giovanni Targioni-Tozzetti, musica di Pietro Mascagni, Arti Grafiche S. Belforte & C., Livorno (anno ?).]