Tahar Lamri: differenze tra le versioni

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'''Tahar Lamri''', (Algeri, 1958), scrittore.
'''Tahar Lamri''', (Algeri, 1958), scrittore.


* - Che cosa sono questi segni nella sabbia?<br>- Questi? dice indicando i segni con un bastone. Ah è il tifinagh, la nostra scrittura. La scrittura Tuareg. osserva un attimo di silenzio poi si schiarisce la voce e dice:<br>- La nostra è una scrittura di nomadi; è tutta fatta di bastoni, e i bastoni sono le gambe di tutte le greggi: sono gambe di uomini, zampe di mehari, zampe di zebù, zampe di gazzella, gambe di chi percorre il deserto. (da "Ma dove andiamo? Da nessuna parte solo più lontano", in ''Parole di sabbia'')
* - Che cosa sono questi segni nella sabbia?
* L'uomo è il padrone della parola che conserva nella sua pancia, ma diventa schiavo della parola che lascia fuggire dalle sue labbra.<br>COSA SONO IO? Sono un sacco di parole che quando parla tace sempre una verità. (da "Il pellegrinaggio della voce", in ''Parole di sabbia'')
- Questi? dice indicando i segni con un bastone. Ah è il tifinagh, la nostra scrittura. La scrittura Tuareg. osserva un attimo di silenzio poi si schiarisce la voce e dice:
- La nostra è una scrittura di nomadi; è tutta fatta di bastoni, e i bastoni sono le gambe di tutte le greggi: sono gambe di uomini, zampe di mehari, zampe di zebù, zampe di gazzella, gambe di chi percorre il deserto. (tratto da "Ma dove andiamo? Da nessuna parte solo più lontano", in ''Parole di sabbia'')

* L'uomo è il padrone della parola che conserva nella sua pancia, ma diventa schiavo della parola che lascia fuggire dalle sue labbra.
COSA SONO IO? Sono un sacco di parole che quando parla tace sempre una verità. (tratto da "Il pellegrinaggio della voce", in ''Parole di sabbia'')


==Bibliografia==
==Bibliografia==

*"Il pellegrinaggio della voce" e "Ma dove andiamo? Da nessuna parte solo più lontano", in ''Parole di sabbia'', Edizioni Il Grappolo
*"Il pellegrinaggio della voce" e "Ma dove andiamo? Da nessuna parte solo più lontano", in ''Parole di sabbia'', Edizioni Il Grappolo
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[[Categoria:scrittori africani|Lamri, Tahar]]
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Versione delle 16:11, 21 feb 2008

Tahar Lamri, (Algeri, 1958), scrittore.

  • - Che cosa sono questi segni nella sabbia?
    - Questi? dice indicando i segni con un bastone. Ah è il tifinagh, la nostra scrittura. La scrittura Tuareg. osserva un attimo di silenzio poi si schiarisce la voce e dice:
    - La nostra è una scrittura di nomadi; è tutta fatta di bastoni, e i bastoni sono le gambe di tutte le greggi: sono gambe di uomini, zampe di mehari, zampe di zebù, zampe di gazzella, gambe di chi percorre il deserto. (da "Ma dove andiamo? Da nessuna parte solo più lontano", in Parole di sabbia)
  • L'uomo è il padrone della parola che conserva nella sua pancia, ma diventa schiavo della parola che lascia fuggire dalle sue labbra.
    COSA SONO IO? Sono un sacco di parole che quando parla tace sempre una verità. (da "Il pellegrinaggio della voce", in Parole di sabbia)

Bibliografia

  • "Il pellegrinaggio della voce" e "Ma dove andiamo? Da nessuna parte solo più lontano", in Parole di sabbia, Edizioni Il Grappolo

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