J. M. Coetzee: differenze tra le versioni

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'''John Maxwell Coetzee''' (1940 – vivente), scrittore anglofono sudafricano, premio Nobel per la letteratura.
'''John Maxwell Coetzee''' (1940 – vivente), scrittore anglofono sudafricano, premio Nobel per la letteratura.



Versione delle 22:17, 11 mar 2008

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John Maxwell Coetzee

John Maxwell Coetzee (1940 – vivente), scrittore anglofono sudafricano, premio Nobel per la letteratura.

  • I rapporti deformati e tarati tra esseri umani che furono creati sotto il colonialismo e esacerbati sotto quello che è chiamato generalmente apartheid hanno la loro rappresentazione psichica in una vita interiore deforme e tarlata. Tutte le espressioni di questa vita interiore, per quanto intende, per quanto segnate dall'esultanza o dalla disperazione, soffrono delle stesse tarpatura e deformità. (citato in Tommaso Giartosio, Perché non possiamo non dirci, Feltrinelli, 2004, p. 158)
  • No, non sono andato da uno psicologo, né intendo andarci. Sono un uomo fatto e finito. Non amo farmi dare consigli. Sono ormai fuori della portata di qualsiasi consiglio. (da Vergogna)
  • Si fa l'abitudine a tutto, anche al continuo peggioramento di ciò che già era ai limiti della sopportazione. (da Vergogna)
  • Tutte le donne con cui ho avuto una relazione mi hanno insegnato qualcosa di me stesso. In questo senso mi hanno reso migliore. (da Vergogna)
  • Per quello che mi riguarda, direi che è sufficiente che i libri ci insegnino qualcosa su noi stessi. Tutti i lettori dovrebbero accontentarsi di una cosa del genere. O quasi tutti i lettori. (da Elizabeth Costello)
  • È stato dai mattatoi di Chicago che i nazisti hanno imparato a lavorare industrialmente i corpi. (da La vita degli animali, pp. 65-66)

Incipit di alcune opere

Vergogna

Per un uomo della sua età, cinquantadue anni, divorziato, gli sembra di aver risolto il problema del sesso piuttosto bene. Il giovedì pomeriggio va in macchina a Green Point. Alle due in punto preme il campanello all'ingresso di Windsor Mansions, dice il suo nome ed entra. Sulla porta del n. 113 lo aspetta Soraya. David attraversa la camera, che profuma di buono e ha una luce soffusa, e si spoglia. Soraya esce dal bagno, lascia cadere l'accappatoio e s'infila nel letto accanto a lui. – Ti sono mancata? – gli domanda. – Mi manchi sempre, – risponde David. Le accarezza la pelle color del miele, senza i segni del sole; la fa distendere, le bacia il seno; fanno all'amore.

Gioventù

Vive in un monolocale nei pressi della stazione ferroviaria di Mowbray, per il quale spende undici ghinee al mese. L'ultimo giorno feriale di ogni mese prende il treno e va in città, a Loop Street, dove A. & B. Levy, agenti immobiliari, hanno una targa d'ottone e un ufficio minuscolo. È a Mr B. Levy, il più giovane dei fratelli Levy, che porge la busta con il denaro dell'affitto. Mr Levy versa i soldi sulla scrivania ingombra di carte e li conta. Con un grugnito, tutto sudato prepara la ricevuta: – Voilà, giovanotto! – dice passandogliela con uno svolazzo della mano.

Bibliografia

  • John M. Coetzee, La vita degli animali, traduzione di F. Cavagnoli e G. Arduini, Adelphi, Milano 2000. ISBN 8845915565
  • John M. Coetzee, Elizabeth Costello, traduzione di M. Baiocchi, Einaudi, Torino 2004. ISBN 8806174568
  • John M. Coetzee, Vergogna, traduzione di Gaspare Bona, Einaudi, Torino 2002. ISBN 8806162985
  • John M. Coetzee, Gioventù, traduzione di Franca Cavagnoli, Einaudi, Torino 2007. ISBN 8806187651

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