Ciriaco De Mita: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Ciriaco de Mita==
==Citazioni su Ciriaco de Mita==
*De Mita fa riferimento alla sua indubbia intelligenza politica, ma omette di ricordare che in Campania è autore, insieme a Bassolino, di una feroce macchina di potere di stampo feudale. ([[Francesco Pionati]])
*Dicono che De Mita sia un intellettuale della Magna Grecia. lo però non capisco cosa c`entri la Grecia... ([[Indro Montanelli]])
*Dicono che De Mita sia un intellettuale della Magna Grecia. lo però non capisco cosa c`entri la Grecia... ([[Indro Montanelli]])
*I partiti avevano finalmente messo l'uomo sbagliato al posto sbagliato. De Mita non è senza qualità. Ma gli facevano interamente difetto le doti di un governo. Lo si era visto quand'era ministro, e concludeva poco: e quel poco, di solito, sarebbe stato meglio non fosse stato concluso. ([[Indro Montanelli]])
*I partiti avevano finalmente messo l'uomo sbagliato al posto sbagliato. De Mita non è senza qualità. Ma gli facevano interamente difetto le doti di un governo. Lo si era visto quand'era ministro, e concludeva poco: e quel poco, di solito, sarebbe stato meglio non fosse stato concluso. ([[Indro Montanelli]])

Versione delle 09:02, 22 mar 2008

Ciriaco de Mita

Ciriaco de Mita (1928 – vivente), politico italiano.

Citazioni su Ciriaco de Mita

  • De Mita fa riferimento alla sua indubbia intelligenza politica, ma omette di ricordare che in Campania è autore, insieme a Bassolino, di una feroce macchina di potere di stampo feudale. (Francesco Pionati)
  • Dicono che De Mita sia un intellettuale della Magna Grecia. lo però non capisco cosa c`entri la Grecia... (Indro Montanelli)
  • I partiti avevano finalmente messo l'uomo sbagliato al posto sbagliato. De Mita non è senza qualità. Ma gli facevano interamente difetto le doti di un governo. Lo si era visto quand'era ministro, e concludeva poco: e quel poco, di solito, sarebbe stato meglio non fosse stato concluso. (Indro Montanelli)
  • Quando ebbi un processo non con un magistrato ma con un politico del rango di De Mita che avevo coinvolto nella mala amministrazione dei fondi stanziati per l'Irpinia dopo il terremoto, non trovai, in tutta quella vasta regione, una toga che venisse a testimoniare in mio favore. L'unico che mi difese fu colui che avrebbe dovuto accusarmi: il pubblico ministero del tribunale di Monza, Mariconda: non sul merito delle accuse, ch'egli non aveva elementi per poter valutare, ma sul diritto che mi riconosceva di lanciarle. Anche l'uso di 50-60 miliardi stanziati per l'Irpinia rimase un porto nelle nebbie. (Indro Montanelli)

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