Sof'ja Petrovna Sojmonova: differenze tra le versioni

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VARIA<br>Miracoli e dottrina. - Togliete i miracoli e provatevi a spiegare l'influenza esercitata da [[Mosè]] e [[Gesù Cristo]] sui loro tempi.<br>Lasciate sussistere i miracoli togliendo la dottrina, e vederete che il Vangelo non potrebbe, senza questa, rapire gli spiriti. Son necessari ambedue; ma le varie epoche sembrano avere le loro preferenze; in alcune si è più accessibili all'azione esterna, in altre all'interna.
VARIA<br>Miracoli e dottrina. - Togliete i miracoli e provatevi a spiegare l'influenza esercitata da [[Mosè]] e [[Gesù Cristo]] sui loro tempi.<br>Lasciate sussistere i miracoli togliendo la dottrina, e vederete che il Vangelo non potrebbe, senza questa, rapire gli spiriti. Son necessari ambedue; ma le varie epoche sembrano avere le loro preferenze; in alcune si è più accessibili all'azione esterna, in altre all'interna.
===Citazioni===
===Citazioni===
*Quando vediamo la [[religione]] cristiana pereguitata in tutti i luoghi, a tutte le epoche, è semplice concluderne che il primo carattere della verità è di subire la persecuzione. (p. 97)
*Quando vediamo la [[religione]] cristiana perseguitata in tutti i luoghi, a tutte le epoche, è semplice concluderne che il primo carattere della verità è di subire la persecuzione. (p. 97)
*''Gustate et videte'' è la condizione universale per sapere e per giudicare. (p. 99)
*''Gustate et videte'' è la condizione universale per sapere e per giudicare. (p. 99)
*Le [[Legge|leggi]], imposte da [[Dio]], essere immateriale, ai puri spiriti, devono differire da quelle imposte a noi: differirne non nella loro essenza, ma nella loro manifestazione. (p. 101)
*Le [[Legge|leggi]], imposte da [[Dio]], essere immateriale, ai puri spiriti, devono differire da quelle imposte a noi: differirne non nella loro essenza, ma nella loro manifestazione. (p. 101)
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*La [[bontà]] di Dio per l'uomo risplende in prove troppo numerose, perché possiamo crederla incatenata da qualcos'altro che dal rispetto per una volontà creata libera. (p. 113)
*La [[bontà]] di Dio per l'uomo risplende in prove troppo numerose, perché possiamo crederla incatenata da qualcos'altro che dal rispetto per una volontà creata libera. (p. 113)
*Il cristianesimo è senza dubbio una legge soprannaturale, infinitamente elevata al di sopra dell'uomo per le verità come per le virtù come per le virtù che insegna [...](p. 135)
*Il cristianesimo è senza dubbio una legge soprannaturale, infinitamente elevata al di sopra dell'uomo per le verità come per le virtù come per le virtù che insegna [...](p. 135)



==Bibliografia==
==Bibliografia==

Versione delle 22:14, 14 apr 2008

Sophie-Jeanne Sojmolov Swjetschin, Sophie-Jeanne Soymonof Swetchine e come Sofia Swetchine (1782 - 1857), scrittrice e religiosa franco-russa.

Della verità del cristianesimo

Incipit

VARIA
Miracoli e dottrina. - Togliete i miracoli e provatevi a spiegare l'influenza esercitata da Mosè e Gesù Cristo sui loro tempi.
Lasciate sussistere i miracoli togliendo la dottrina, e vederete che il Vangelo non potrebbe, senza questa, rapire gli spiriti. Son necessari ambedue; ma le varie epoche sembrano avere le loro preferenze; in alcune si è più accessibili all'azione esterna, in altre all'interna.

Citazioni

  • Quando vediamo la religione cristiana perseguitata in tutti i luoghi, a tutte le epoche, è semplice concluderne che il primo carattere della verità è di subire la persecuzione. (p. 97)
  • Gustate et videte è la condizione universale per sapere e per giudicare. (p. 99)
  • Le leggi, imposte da Dio, essere immateriale, ai puri spiriti, devono differire da quelle imposte a noi: differirne non nella loro essenza, ma nella loro manifestazione. (p. 101)
  • Verità e virtù, ecco i due poli dell'asse morale: la verità che è la virtù dello spirito e la virtù che è la verità delle cose del cuore. (p. 101)
  • Gli appassionati e gli impazienti vorrebbero far prendere a Dio la perpendicolare; i filosofi gli assegnano la spirale; ma, prima di lasciar sorprendere il suo cammino, il Signore sceglie le sue vie, compiacendosi di variare sempre le proprie forme. (p. 103)
  • Nel mondo, niente è identico, e tutto è parallelo. (p. 104)
  • Ogni uomo può essere studiato come individuo o come tipo di una razza, e ogni fatto come realtà o come figura. (p. 105)
  • Il dubbio, nelle materie importanti, è colpevole se è senza sforzo per uscirne. (p. 107)
  • Il dubbio [...] è il parto della verità [...] (p. 108)
  • Il dubbio è un dono, il dubbio è una grazia. Suscitato dagli uomini è sterile e li rende colpevoli; quando lo fa nascere Iddio il male porta in se stesso il suo rimedio. (p. 108)
  • La fede dei due sessi è segnata nel suo doppio carattere nella fede di Maria e in quella di Abramo. (p. 108)
  • La filosofia ostile alla fede conduce fatalmente all'inerzia intellettuale dello scetticismo; [...] (p. 109)
  • L'insegnamento di Cristo si rivolge particolarmente ai colpevoli e ai deboli; (ohimè! tutti gli uomini appartengono all'una o all'altra di queste due classi!); la sua religione chiama specialmente i tribolati: ecco perché è universale. (p. 111)
  • Il cristianesimo è la soluzione di tutti i problemi che si agitano al fondo dell'anima umana, è l'ultima ragione di Dio. (p. 112)
  • La bontà di Dio per l'uomo risplende in prove troppo numerose, perché possiamo crederla incatenata da qualcos'altro che dal rispetto per una volontà creata libera. (p. 113)
  • Il cristianesimo è senza dubbio una legge soprannaturale, infinitamente elevata al di sopra dell'uomo per le verità come per le virtù come per le virtù che insegna [...](p. 135)

Bibliografia

  • Sofia Swetchine, Della verità del cristianesimo (De la verité du christianisme), traduzione di Raffaella Por, Edizioni Paoline, Bari 1962.