Lucio Accio: differenze tra le versioni

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'''Lucio Accio''' (170 a.C. – 85 a.C.), tragediografo latino.
'''Lucio Accio''' (170 a.C. – 85 a.C.), tragediografo latino.


*Che mi odino, purché mi temano.
*{{NDR|Secondo [[Svetonio]] (''Vita di Caligola'', 30, 3), divenne il motto dell'imperatore [[Caligola]].}}<br />Che mi odino, purché mi temano.
:''Oderint, dum metuant.''<ref>Secondo [[Svetonio]] (''Vita di Caligola'', 30, 3), divenne il motto dell'imperatore [[Caligola]].</ref> (da ''Atreus'', 47 Dangel)
:''Oderint, dum metuant.'' (da ''Atreus'', 47 Dangel)


*Nella [[vita]] padrona di tutto è la [[Fortuna]], e nulla è sicuro, per nessuno.
*Nella [[vita]] padrona di tutto è la [[Fortuna]], e nulla è sicuro, per nessuno.
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*Sopportare con [[forza]] la sorte avversa: ecco un'impresa degna di un vero [[uomo]].
*Sopportare con [[forza]] la sorte avversa: ecco un'impresa degna di un vero [[uomo]].

==Note==
<references/>


==Altri progetti==
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Versione delle 10:13, 1 giu 2008

Lucio Accio (170 a.C. – 85 a.C.), tragediografo latino.

  • [Secondo Svetonio (Vita di Caligola, 30, 3), divenne il motto dell'imperatore Caligola.]
    Che mi odino, purché mi temano.
Oderint, dum metuant. (da Atreus, 47 Dangel)
  • Nella vita padrona di tutto è la Fortuna, e nulla è sicuro, per nessuno.
Fors dominatur,
neque vita ulli propria in vita est.
(da Medea, 411-412 Warmington)
  • Sopportare con forza la sorte avversa: ecco un'impresa degna di un vero uomo.

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